STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2023-2024
Dal 26 aprile al 5 maggio 2024
Gioachino Rossini
LA CENERENTOLA
Dramma giocoso in due atti su libretto di Jacopo Ferretti
Prima rappresentazione: Teatro Valle, Roma, 25 gennaio 1817
Ed. musicali: E. F. Kalmus & Co., New York
Maestro Concertatore e Direttore ENRICO CALESSO
Regia PAOLO GAVAZZENI e PIERO MARANGHI
Costumi ripresi da NICOLETTA CECCOLINI
Contributi video a cura di GIUSEPPE RAGAZZINI
Scene e costumi ispirati all’allestimento di EMANUELE LUZZATI
Maestro del Coro PAOLO LONGO
Allestimento della FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA
Personaggi e interpreti
Angelina
LAURA VERRECCHIA (26, 28/IV – 3, 5/V)
AYA WAKIZONO (27/IV – 4/V)
Don Ramiro
DAVE MONACO (26, 28/IV – 3, 5/V)
JUAN DE DIOS MATEOS (27/IV – 4/V)
Don Magnifico
CARLO LEPORE (26, 28/IV – 3, 5/V)
VINCENZO NIZZARDO (27/IV – 4/V)
Dandini GIORGIO CAODURO (26, 28/IV – 3, 5/V)
PIERPAOLO MARTELLA (27/IV – 4/V)
Alidoro MATTEO D’APOLITO
Tisbe CARLOTTA VICHI
Clorinda FEDERICA SARDELLA
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Giunge a Trieste la fortunata e libera rilettura del ’22 del Teatro Carlo Felice di Genova della celeberrima Cenerentola 1978 di Emanuele “Lele” Luzzati, allestimento che è ancora oggi oggetto di culto e caposaldo della storia del teatro musicale grazie all’inesausta creatività del famosissimo scenografo, animatore ed illustratore genovese, che diede alla bellissima fiaba rossiniana la sua inconfondibile cifra stilistica nota ormai in tutto il mondo. Diretta da Enrico Calesso, Cenerentola godrà di un cast di altissimo profilo, impreziosito dall’attesissimo ritorno al Verdi del basso baritono triestino Giorgio Caoduro, oggi considerato una delle migliori voci rossiniane sui più prestigiosi ed ambiti palchi internazionali e proprio nel ruolo di Dandini che lo ha reso celebre.
«Stanco dal proporre e mezzo cascante dal sonno, sibilai in mezzo a uno sbadiglio: ‘Cendrillon’. Rossini che, per esser meglio concentrato, si era posto a letto, rizzatosi su come il Farinata dell’Alighieri: ‘Avresti tu core scrivermi Cendrillon?’, mi disse: ed io a lui di rimando: ‘E tu di metterla in musica?’, ed egli: ‘Quando il programma?’, ed io ‘…a dispetto del sonno, domani mattina’, e Rossini: ‘Buona notte!’». Così Jacopo Ferretti, nelle sue Memorie, ricorda la notte in cui Rossini decise di porre in musica la favola di Cenerentola.
Una splendida riedizione de La Cenerentola di Gioachino Rossini viene rappresentata al Teatro Verdi di Trieste fino al 5 maggio 2024 negli orari di programmazione.
Il melodramma è frutto della direzione artistica di due registi, Piero Maranghi e Paolo Gavazzeni che hanno saputo equilibrare il lato comico a quello drammatico, mantenendo l’ispirazione alla storica edizione del 1978 che impiegava la collaborazione del grandissimo Lele Luzzati, scenografo e illustratore nonchè maestro in ogni campo dell’arte applicata.
Meravigliosi abiti su scene in movimento e combinazione tra nuovo e moderno, hanno coronato una perfezione di interpretazione data da una sapiente capacità canora ma anche un’eccellente interpretazione artistica teatrale nella personalizzazione caratteriale dei personaggi.
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo, titolo originale del dramma giocoso di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti è stata composta per il Teatro Valle di Roma in tre settimane dopo il successo de Il barbiere di Siviglia, La Gazzetta e Otello nel 1816. Tratto dalla celebre fiaba Cendrillon di Charles Perrault del 1697, Ferretti si servì anche di due libretti d’opera: Cendrillon di Charles Guillaume Etienne per Nicolò Isouard del 1810 e Agatina, o la virtù premiata musicato da Stefano Pavesi su libretto di Francesco Fiorini del 1814.
In questa Cenerentola, spicca proprio il valore della bontà che va premiata e vince su tutto, perdonando anche la parte malvagia che ad ogni modo non muterà aspetto. La madrina è impersonificata da un’uomo saggio e sapiente che tutto vede e tutto osserva e manovra ogni cosa, principe compreso. Non ci sono magie e sortilegi, non c’è incanto: Cenerentola è una guerriera, combattiva, dal carattere deciso e si evince da subito il suo distacco dal resto dei personaggi.
Il bene dunque vince sul male e si distacca elevandosi dagli altri che non raggiungeranno mai il suo livello.
Alla prima del Verdi, il teatro era affollato e le ovazioni non sono mancate, per tutto il cast e per la direzione di Enrico Calesso, ma in particolar maniera per la voce protagonista, Laura Verrecchia, per l’interpretazione delle sorellastre Tisbe, Carlotta Vichi e Clorinda Federica Sardella, per quella di Carlo Lepore in Don Magnifico, ma anche per il concittadino Giorgio Caoduro che nel ruolo di Dandini ha dimostrato grandissima qualità artistica, sia canora che attoriale.
Laura Poretti Rizman
foto di F.Parenzan
Grazie al duo registico Paolo Gavazzeni & Piero Maranghi, eclettici sperimentatori d’arte dalla Scala alla televisione e dal ’20 inedito collettivo di regia per opere rare e spesso baciate da un irresistibile sense of humour, due anni fa il Teatro Carlo Felice di Genova ha liberamente ricreato lo spirito del bellissimo allestimento del 1978 di Luzzati, tanto celebrato da essere oggi oggetto di collezionismo d’arte.
Il fortunatissimo omaggio ad uno dei geni del Novecento italiano arriva dunque a Trieste dal 26 aprile al 5 maggio, riportando la Cenerentola di Rossini al pubblico giuliano dopo una lunga assenza: lo spiccato accento comico della regia di Gavazzeni e Maranghi ha suscitato a Genova un notevole successo di pubblico, in una delle rare occasioni teatrali in cui la schietta risata si è sposata a grandi applausi e ripetuti sold out, per un allestimento che sa sedurre e riporta anche all’opera un autentico valore aggiunto di intrattenimento alto.
Sul podio per questa speciale occasione, imperdibile sia per gli amanti della grande musica di Rossini ma anche per gli appassionati d’arti visive, il Direttore Musicale Enrico Calesso, da anni ormai dedito ad una costante ricerca sul repertorio mozartiano e rossiniano con un’ampia pletora di titoli del grande pesarese al suo attivo.
La Cenerentola viene eseguita, come racconta Enrico Calesso: “Seguendo un uso già ben presto consolidato della prassi, non vengono eseguiti in questa produzione triestina i tre numeri composti da Luca Agolini per la prima esecuzione e viene inserita la Scena ed Aria di Alidoro che Rossini compose successivamente per Gioacchino Moncada (Roma, 1820). L’opera viene eseguita senza tagli nei numeri chiusi; alcuni ne sono invece apportati nei recitativi. Nell’organico orchestrale non sono presenti le percussioni.”
E nel cuore di un ottimo cast di voci giovani ma di grande esperienza sul repertorio, come Laura Verrecchia e Aya Wakizono per Angelina, o il tenore Dave Monaco già protagonista al Rossini Opera Festival di Pesaro per Don Ramiro e il tenore rossiniano spagnolo Juan de Dios Mateos, finalmente torna al Teatro Verdi il friulano e triestino d’adozione Giorgio Caoduro, oggi considerato nel mondo uno dei migliori basso-baritoni proprio nel repertorio rossiniano e soprattutto nel ruolo di Dandini, che per primo l’ha portato alla ribalta internazionale. In alternanza con Caoduro il ventiquattrenne leccese Pierpaolo Martella, già nel ruolo allo Sferisterio di Macerata.
Don Magnifico vedrà invece sul palco del Verdi il basso napoletano Carlo Lepore, che nella sua solidissima carriera trentennale ha cantato sotto la bacchetta di direttori del calibro di Abbado, Sir Colin Davis, Chailly, Mariotti, Pappano fra i tanti, e il consolidato basso-baritono calabrese Vincenzo Nizzardo, altra voce esperta del ruolo.
Il Direttore Musicale Enrico Calesso aggiunge: “La raffinatissima rimodulazione del genere Opera Buffa viene portata da Rossini già con Il Barbiere di Siviglia a un’ulteriore dimensione, grazie all’introduzione di nuovi contrasti di carattere e di una più complessa caratterizzazione psicologica dei personaggi, con momenti di malinconia, affanno e sofferenza resi musicalmente in modo mirabile e tipico dell’opera seria. Con La Cenerentola questa contaminazione si spinge fino ad un vero e proprio romanzo di formazione, con una sottolineatura estremamente netta da un lato della non appartenenza di Angelina al mondo immorale ed arrogante cui la sua esistenza è consegnata, e dall’altro della sua presa di coscienza progressiva del suo destino fino al trionfo finale contro i soprusi arbitrariamente subiti……L’orecchio dell’ascoltatore viene dunque costantemente guidato lungo il processo di completo disvelamento della natura della protagonista, declinato attraverso una lunga serie di contrasti con la comicità di Don Magnifico, l’irrequieto e scanzonato nervosismo di Dandini, l’incorreggibile stupidità delle sorellastre e gli ingegnosi interventi del maestro Alidoro – in una commistione perfetta di elementi buffi e seri che fanno di quest’opera un capolavoro della commedia rossiniana”
Paolo Rodda, Direttore Artistico del Verdi, sottolinea invece: “E’ per noi un grande risultato veder tornare al Verdi dopo una magnifica carriera internazionale, Giorgio Caoduro e siamo felici che il suo ritorno si incastoni proprio in questa stagione, che ha dimostrato e sta ancora dimostrando, tutta la creatività e la qualità delle maestranze artistiche del nostro teatro che ambisce di nuovo alla ribalta dell’attenzione nazionale ed internazionale a maggior decoro della reputazione di Trieste città d’arte e cultura”.
Il Sovrintendete Giuliano Polo chiosa così il proseguo della stagione in corso: “Siamo soddisfatti dei nuovi ritmi del Verdi, la cui stagione estiva nell’ambito di Trieste Estate è già stata lanciata grazie all’impegno del Comune e siamo anche felici che la novità di alcuni titoli, magari meno immediatamente riconoscibili rispetto al repertorio più tradizionale, attirino nuovo pubblico e soprattutto siano la base per nuove collaborazioni in città. Con la produzione di Cenerentola poi saremo al Teatro Giovanni da Udine in doppio appuntamento, il 24 maggio con la prova generale aperta alle scuole e il 25 con la recita vera e propria, a rimarcare ancora una volta il ruolo di servizio del Verdi per tutta la regione”
Recite
A Venerdì 26 aprile 2024 ore 20.00
B Sabato 27 aprile 2024 ore 19.00
D Domenica 28 aprile 2024 ore 16.00
C Venerdì 3 maggio 2024 ore 20.00
S Sabato 4 maggio 2024 ore 16.00
E Domenica 5 maggio 2024 ore 16.00