La Gloria 🗓

Entro al Teatro dei Fabbri per vedere lo spettacolo La Gloria per la rassegna di Teatro Contemporaneo della Contrada, a titolo AiFabbri2.

In scena ci sono già gli attori, Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri e  Marina Occhionero che chiaccherano tra di loro. Lo spettacolo di Fabrizio Sinisi, è stato vincitore della rassegna Forever Young 2019/20 con la regia di Mario Scandale ed i video per la produzione de La Corte Ospitale.

Sappiamo che lo spettacolo è uno spaccato poco conosciuto sulla vita giovanile del futuro dittatore Adolf Hitler, che, presentatosi a Vienna con la grande passione per la pittura, cercò di entrare all’Accademia di Belle Arti per divenire un grande pittore. In quel tempo, nel 1907, riceve l’aiuto del suo amico August Kubizeck che lo ospitò e lo aiutò nella grande città, credendo fosse riuscito a entrare nella scuola dove invece fu reputato inadatto e rifiutata la sua candidatura più volte. Una volta scoperte le sue bugie, compreso il  tentativo di sottrare la ragazza all’amico ingiuriandola oltre che molestandola, sentendosi umiliato pubblicamente, si allontana e viene ritrovato dall’amico stesso dopo tre trascorsi in  degenza in un rifugio per senzatetto nella periferia viennese.

Si arruolerà nell’esercito allo scoppiare della  Prima Guerra Mondiale cambiando tragicamente la Storia. 

I tre attori in scena, ed in particolare il protagonista Alessandro Bay Rossi, hanno recitato in maniera eccellente.

Alessandro Bay Rossi era dentro il  personaggio in maniera totale, nonostante l’inizio a luci accese sul pubblico. Il suo ruolo era perfettamente centrato in un personaggio così ambiguo e inquietante, lucido e intelligente, straziato e straziante.

La giovinezza di questo ruolo ha lasciato intravedere la follia del proseguio e una chiara domanda è salita in tutti: Chissà come potevamo essere se l’Arte avesse accolto un figlio così bisognoso d’Amore?

Di grande impatto le frasi lasciate scorrere a tratti bui sui video. Tutte riportavano una neve, la sua discesa e la mutazione di un colore che da bianco diveniva cenere.

Laura Poretti Rizman

La Gloria ph. Manuela Pellegrini_fornita da La Contrada

«Il lavoro sulla Gloria – spiega il regista Mario Scandale – ha per noi sicuramente un valore politico; ci accomuna una forte esigenza di lavorare sulla memoria storica della cultura europea, sui fondamenti psicologici e storici che stanno alle radici di una dittatura ed analizzare in cosa consista esattamente questo “terreno fertile” che permette la crescita e la presa di potere di comportamenti e meccanismi pericolosi, ora più che mai attuali. Vorremmo portare il pubblico a chiedersi, inoltre, quale sia e quanto sia sottile il confine che esiste fra un rivoluzionario ed un dittatore, fra un visionario ed un mitomane. Il testo inizia con l’incontro tra il giovane Adolf e August al Teatro dell’Opera di Linz, durante il terzo atto del Tristano di Wagner. I due discutono della musica, di quanto i compositori tedeschi siano ineguagliabili, di architettura, pittura e del teatro di prosa, di cui Adolf dichiara di trovare insopportabile soprattutto il pubblico. Partendo proprio da questo gioco di teatro nel teatro immagino un allestimento prettamente metateatrale. Il luogo unico della rappresentazione sarà quindi il teatro stesso. Lo svelamento dell’artificio illusorio dell’evento teatrale renderà palese l’intero impianto fittizio dell’azione scenica, mostrando l’illusorietà, non solo della rappresentazione, ma anche della realtà tangibile dagli spettatori. L’intento è quello di stimolare per l’appunto lo spirito critico dello spettatore. Il cuore dell’operazione saranno quindi gli attori, che con la recitazione porteranno gli spettatori in tutti i luoghi dello spettacolo. Un meccanismo scenico simbolico e antinaturalistico, supportato dallo stile drammaturgico dell’opera. La Gloria, infatti, è un testo poetico scritto in versi e questo ci darà la possibilità di avviare una ricerca sulla forza letteraria, melodica, musicale della nostra lingua, una lingua scenica più adatta ad esprimere concetti che la psicologia dei personaggi. Proprio questa parola sarà il centro della messinscena che diventerà azione, slancio, figura, carne, forma, storia, e pensiero. Ad incarnare i versi del testo, tre interpreti, quali Alessandro Bay Rossi per il ruolo di Adolf Hitler, Dario Caccuri per il ruolo di August Kubizek e Marina Occhionero per il ruolo di Stefanie, giovane allieva di August.»

Un testo dunque poetico, politico, che scava nella memoria della cultura europea, interrogandosi soprattutto su ciò che alimenta comportamenti pericolosi ed estremi, ieri come oggi, e che indaga su quel confine sottilissimo che separa un rivoluzionario da un dittatore, sempre pronto ad ingannare se stesso e gli altri per raggiungere una gloria terribile.

Per informazioni contrada@contrada.it oppure 040947481

Dal 23 al 25 settembre 2021 ore 20.30

La Gloria

di Fabrizio Sinisi

con Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri, Marina Occhionero

regia Mario Scandale

video Leo Merati, luci Camilla Piccioni, assistente alla regia Marialice Tagliavini

produzione La Corte Ospitale

Spettacolo vincitore di Forever Young 2019/20

PREZZI E ABBONAMENTI RASSEGNA “AI FABBRI2”

Carnet nominale “ABBONAMENTO FABBRI – 5 SPETTACOLI”  – 45 €

Riduzione abbonati Contrada – 5 SPETTACOLI – 35 €

Biglietto Intero – 12 €

Biglietto Ridotto 65 – 10 €

Biglietto per Abbonati Contrada – 8 €

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Scheduled Arte e spettacolo

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