Locke 🗓

Intensa prova d’attore di Filippo Dini che interpreta Steven Knight. Lo spettacolo che è stato in scena al Politeama Rossetti dal 22 giugno a domenica 27 giugno 2021,  è una cooproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con il Teatro Franco Parenti ed il Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale.

Anche se non si fosse visto il film “Locke” di Steven Knight con Tom Hardy e vincitore di moltissimi riconoscimenti e premi, l’immersione nel mondo di Ivan Locke attraverso l’interpretazione di Filippo Dini, risulterebbe pienamente coinvolgente. La bravura dell’attore in una prova che presenta un monologo alternativo in un dialogo virtuale con degli interlocutori che gli fanno da spalla per raccontare la sua vita, appare immediata e seppur la scena rimane invariata, l’attenzione non si perde in tutta la durata dello spettacolo e del racconto.

Uno spettacolo che pare nascere per un’ambiente teatrale ma che riscuote prima attraverso il cinema, grandi consensi, senza nulla togliere però allo spettacolo nato e voluto dallo stesso Filippo Dini.

Le voci al telefono sono di Sara Bertelà, Eva Cambiale, Alberto Astorri, Emilia Piz, Iacopo Ferro, Mattia Fabris, Mariangela Granelli, Valentina Cenni, Carlo Orlando, Giampiero Rappa, Fabrizio Coniglio, e si alternano in telefonate che fungono da spunto per raccontare il momento e la vita del protagonista.

 

Una vita che potrebbe appartenere a chiunque.

Non ha importanza quale sia il problema, puoi fare sempre la cosa giusta!

Ma giusta per chi? C’è sempre qualcuno, o più di uno, che ci rimette alla fine per le nostre scelte, di qualunque forma esse siano.

Una vita che per distanziarsi da quelli che i figli giudicano errori dei genitori, immancabilmente procura altri errori che a loro volta potranno divenire sprone di rivincite della nuova generazione offesa a sua volta.

Il bivio al quale spesso ci possiamo trovare, comporta delle scelte e delle immancabili rimpianti.

Nessuna strada è mai completamente diritta  senza deviazioni possibili.

In fondo in fondo, prima di imboccare la strada giusta, possiamo sempre rallentare, metter la freccia e accostare un attimo.

Svoltare o proseguire poi è questione di un attimo.

Laura Poretti Rizman

 

 

Filippo Dini in Locke foto di Noemi Ardesi fornita da Teatro Stabile del FVG

Ivan Locke esce dal cantiere che dirige, sovrintendendo la costruzione di un edificio di prestigio: tutti si fidano di lui, ha tutto sotto controllo, è “il più bravo capocantiere d’Inghilterra”. La giornata è finita, sale sulla sua bella macchina… per rientrare a casa dove lo aspettano due figli, una moglie, la partita alla tv, le birre e il barbecue. Locke è un uomo borghese: ben vestito, con un buon lavoro, un buon reddito e una bella famiglia.

Di lui non si saprebbe molto altro, se non si ascoltassero le molte conversazioni telefoniche che intrattiene con diverse persone. Sono infatti le telefonate a raccontare la sua storia, le sue emozioni e i suoi pensieri.

È costruito così “Locke” su una partitura di suoni e voci che si intrecciano all’interpretazione impeccabile di Filippo Dini: lo spettacolo – di cui Dini è anche regista e adattatore – è tratto dall’omonimo film di Steven Knight e va in scena al Politeama Rossetti dal 22 al 27 giugno, coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme al Teatro Franco Parenti e allo Stabile di Torino.

Da questo tessuto di dialoghi, lo spettatore apprende che in quella sera particolare, Locke spezzerà l’andamento delle sue abitudini, non farà ritorno a casa e intraprenderà un lungo viaggio: un itinerario esistenziale attraverso la notte, cui si assiste “in tempo reale”.
La scelta di quella notte distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento.

“Locke” è un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze: un testo attuale e dal messaggio necessario, che ha conquistato Filippo Dini fin da quando ha assistito all celebre film con protagonista Tom Hardy.

Filippo Dini – uno degli artisti più interessanti e colti del panorama teatrale italiano, che al Rossetti è stato ammirato in successi come “Il discorso del re”, “Ivanov” di Cechov e in “Così è (se vi pare)”- commenta: «La vicenda narrata in “Locke” è un grande inno al coraggio, alla sua espressione più potente e più arcaica: il coraggio di abbandonare la propria vita, le proprie certezze, e dirige “Locke” dai successi personali, i propri affetti, per iniziare una nuova esistenza, misteriosa, ignota, forse terribile, ma espressione del proprio miglioramento personale. Ivan Locke compie il suo viaggio in nome della salvezza, sfida le leggi umane e divine, per poter riscattare l’umanità: è un eroe epico, riscritto nel mondo contemporaneo, e come tale, sacrifica tutto, rinuncia alla propria vita e si fa metafora della nostra salvezza.

Tutti noi viaggeremo con Ivan Locke, e all’arrivo troveremo una persona diversa.
Ogni giorno ognuno di noi si trova in viaggio con lui, alla ricerca di risposte, alla ricerca di un significato che dia senso alla sofferenza, alla fragilità, ai nostri errori e a quelli altrui.
Ogni giorno siamo in viaggio con Ivan, nella speranza che il cambiamento continuo che la vita ci prepara, non sia troppo doloroso, con il costante augurio di avere abbastanza forza, abbastanza ironia, per poterlo sopportare.
Stephen Knight ci dice: non avere paura, guida con determinazione verso il tuo domani, con coraggio, vai nel posto peggiore per te, se è quello che desideri, se è quello che devi; al tuo arrivo sarai una persona nuova, forse ti sarai procurato qualche ferita, forse ti sarai trovato costretto a ferire qualcuno durante il viaggio, ma di sicuro avrai rubato il tuo pezzo di cielo».

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con TriesteCinema propone – mercoledì 23 giugno alle ore 17.30 al Cinema Giotto – una proiezione straordinaria del film “Locke” di Steven Knight con Tom Hardy: l’appuntamento inizierà con una conversazione di Filippo Dini protagonista e regista dello spettacolo teatrale, con Elisa Grando critica cinematografica del quotidiano Il Piccolo e collaboratrice di Rai FVG.

La proiezione e il dibattito sono ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

In accordo alle raccomandazioni per il contenimento dell’epidemia, si consiglia di ricorrere in via preferenziale alla prenotazione e all’acquisto dal sito www.ilrossetti.it . La biglietteria del Politeama Rossetti è regolarmente aperta: da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, lavora esclusivamente per le operazioni legate agli spettacoli in partenza.

Ricordiamo che la capienza delle sale è ridotta per il contingentamento: per informazioni sulla disponibilità di posti e altre eventuali esigenze, invitiamo a contattare la biglietteria telefonicamente, al tel. 040.3593511.

 

“LOCKE”

dalla sceneggiatura di Steven Knight
traduzione e adattamento Filippo Dini
diretto e interpretato da Filippo Dini
le voci al telefono sono di Sara Bertelà, Eva Cambiale, Alberto Astorri, Emilia Piz, Iacopo Ferro, Mattia Fabris, Mariangela Granelli, Valentina Cenni, Carlo Orlando, Giampiero Rappa, Fabrizio Coniglio

scene e costumi Laura Benzi luci Pasquale Mari

colonna sonora Michele Fiori (sistema audio in olofonia “HOLOS”) regia del suono David Barittoni
aiuto regia Carlo Orlando
pittore scenografo Eugenio De Curtis

direttore di scena Riccardo Scanarotti
elettricista Gianni Gajardo
sarta Caterina Airoldi
produzione Teatro Franco Parenti, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale

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