“Teatro denuncia, o come lo definisce scherzosamente l’autore “Teatro-Kamikaze”: da venerdì 13 febbraio va in scena alla Sala Bartoli Miles Gloriosus. Morire d’uranio impoverito scritto e diretto da Antonello Taurino, che ne è anche protagonista con Orazio Attanasio. Repliche per il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale fino a domenica 15 febbraio”.
Teatro d’impegno, teatro – denuncia, quello che approda alla Sala Bartoli da venerdì 13 a domenica 15 febbraio, per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: si tratta di Miles Gloriosus. Morire d’uranio impoverito scritto e diretto da Antonello Taurino.
Un autore interessante Taurino che dal 2003 partecipa a Zelig con Il Clerico Vagante, Il Teatro senza conflitto e I mestieri più stupidi del mondo, ma continua anche a essere docente alle medie, a tenere corsi di teatro… E fa teatro, con successo internazionale, portando in Italia (ma in versione tradotta anche in Svizzera e a New York) il suo recital comico Comedian. Con il gruppo dei “Comici Associati” a Milano, dirige e recita nel progetto Monty Python’s Night.
«Miles Gloriosus – scrive – l’ultima fatica, progetto che ha debuttato nel 2011 sulla vicenda dell’uranio impoverito e con cui ho vinto il premio Migliore Regia al Festival Teatrale Nazionale Calandra: il mio primo testo in italiano per il teatro, dove sono anche regista e attore… Uhm, insomma, una roba scomoda, con cui si inaugura un nuovo genere, Teatro Kamikaze (cioè, per dire, se proponi uno spettacolo di burlesque a Teheran hai meno guai)»… ecco come Antonello Taurino definisce – fra scherzo e verità – il suo Miles Gloriosus.
Uno spettacolo che porta con coraggio e decisione sotto i riflettori una storia di soldati, di misteri e di morti. Una storia di vergogna e di responsabilità mai chiarite, di bei proclami che cozzano col tentativo di insabbiare spinose verità. Una storia vera a cui si stenta a credere…
Negli anni Novanta, i nostri soldati – parecchi – vanno a combattere: orgoglio e belle parole… A poco a poco ritornano dalle missioni, finalmente a casa e… muoiono. Uno dopo l’altro. Perché? Senza assistenza, sparsi, dimenticati, di Serie B. Perché?
È colpa dell’uranio impoverito. Ma è colpa ugualmente dell’indifferenza, dell’interesse, della superficialità.
A dirlo a chiare lettere è questo autore coraggioso, che intreccia impegno e ironia nella sua carriera (alterna Zelig a due anni d’inchieste e di studi per arrivare al Miles Gloriosus così come lo applaudiremo alla Sala Bartoli) così come fa anche nella cifra di scrittura.
Assieme a Orazio Attanasio, infatti, racconta la cupa vicenda dei morti per uranio impoverito, attraverso il filtro comico di due attori cialtroni, alla disperata ricerca di una storia che faccia “cassa”. Impresa non facile se è vero – come dice in una battuta – che «Le tragedie italiane a teatro se l’è già fregate tutte Marco Paolini» per concludere che «se c’è libera questa qui dell’uranio, bisogna approfittarne!». Per fortuna, Taurino l’ha fatto davvero.
Miles Gloriosus. Morire d’uranio impoverito scritto e diretto da Antonello Taurino, con Antonello Taurino e Orazio Attanasio, conta sulle musiche di scena di Orazio Attanasio mentre i costumi sono di Michela Battista. Lo spettacolo è una produzione Scienza Express.
Lo spettacolo va in scena alla Sala Bartoli il 13 e il 14 febbraio alle ore 21 e domenica 15 febbraio solo di pomeriggio, alle ore 17.
I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.