Misura per misura

 

foto dal sito Il Rossetti

 

All’inizio della rappresentazione come nel momento della sua fine, ci chiederemo se tutto corrisponde ad una misura per misura, cioè se ogni azione viene corrisposta seguendo il terzo principio della dinamica, quello che dice che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La risposta che ne consegue è no. Quasi mai è così nei comportamenti umani.

Shakespeare ha voluto una volta di più porre il suo sguardo sui giochi di potere economico e sessuale, e su come  una volta di più l’innocenza non paga, l’amore puro non esiste così come neppure il disinteresse nei comportamenti, perchè in nessuno di noi esiste la purezza, tantomeno nelle donne, considerate tentatrici di un povero animo umano maschile incapace di resister loro. Un mondo che può sembrare affascinante soltanto perchè ci conduce alla morte, una morte che ci ristora con il suo riposo, perchè finchè stiamo in vita le tribolazioni ci perseguiteranno.

Rivaluto ogni volta il pensiero di questo grande scrittore. Ogni volta, anno dopo anno, scopro un messaggio ulteriore e ne rimango a volte affascinata, altre stupita, ed altre ancora infastidita.

Mio marito questa volta mi ha preceduto nella visione e nonostante i suoi innumerevoli messaggi di preoccupazione per aver visto la durata (tre ore e dieci minuti) dello spettacolo, ne è uscito talmente entusiasta da volerlo rivedere.

Questo suo interesse ha stupito non poco alcuni amici che a loro volta hanno voluto recarsi a teatro. Io per prima ero molto incuriosita della sua opinione, del resto registi come Marco Sciaccaluga e attori come Eros Pagni garantiscono già da soli la riuscita di uno spettacolo di grande spessore.

La scenografia era in continuo movimento e contornata da dipinti meravigliosi, che alternavano il periodo d’ambientazione (quello del 1600) a simbolismi iconografici ora interi, ora spezzati, a seconda del momento narrativo, intervallando splendidi dipinti che potevano tranquillamente appartenere ad una fumettistica horror dei nostri giorni.

L’ambientazione si altalenava tra un periodo odierno, dunque, ed un racconto storico, mettendo in evidenza che nulla insegna la storia, nessuna evoluzione appartiene all’uomo. Usi e abitudini del tempo possono rispecchiarsi in volti di oggi. Nessun rispetto per nessuno, neppure per un dio che non chiede neppure di esser chiamato a deporre per persone che usano così ignobilmente il suo nome per nascondersi.

 Uno spettacolo da rivedere meditando soprattutto su alcune frasi quali:

È mai possibile che la modestia seduca i nostri sensi più che la leggerezza della donna?

Ma l’uomo, l’uomo orgoglioso, ammantato d’una breve autorità, sommamente ignorante di ciò di cui si crede  più sicuro, nella sua essenza fragile , come uno scimmione collerico, compie tali trucchi fantastici, al cospetto dell’alto cielo, che gli angeli piangono.

 Laura Poretti Rizman

 MISURA PER MISURA

Di: William Shakespeare
Versione italiana di Alessandro Serpieri
Scene: Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl;
Luci di Sandro Sussi
Costumi: Catherine Rankl
Musiche: Andrea Nicolini
Regia: Marco Sciaccaluga
Produzione: Teatro Stabile di Genova
Interpreti: Eros Pagni, Gianluca Gobbi, Antonio Zavattieri, Aldo Ottobrino, Roberto Serpi, Roberto Alinghieri, Nicola Pannelli, Fabrizio Careddu, Marco Avogadro, Massimo Cagnina, Alice Arcuri, Antonietta Bello, Irene Villa

 

foto dal sito Il Rossetti

La stampa nazionale ha molto apprezzato le scelte registiche di Sciaccaluga e l’interpretazione del bravissimo Eros Pagni in Misura per misura di Shakespeare, nuovo e imponente allestimento del Teatro di Genova, che arriva alla Sala Assicurazioni Generali dello Stabile regionale dal 30 novembre al 4 dicembre nell’ambito del cartellone Prosa.

Molto stimato dal pubblico regionale, che lo scorso anno per la bellissima interpretazione in Aspettando Godot lo ha votato quale attore più amato della stagione al Rossetti, Eros Pagni ritorna quindi in un altro – e del tutto diverso – ruolo da protagonista.

Datato 1604, Misura per misura si apre nei toni di una tragedia politica per risolversi in una commedia che rappresenta le dinamiche turpi del mondo del vizio e di quello – a volte ugualmente estremo – della virtù. Shakespeare ne ricava un affresco che tocca i temi a lui cari – e sempre attuali – del potere e della corruzione, della lussuria e della devozione, dei valori e delle passioni umane. Rare sono le edizioni di questo grande e colorato dramma, che allo Stabile è stato dato solo nel 1977 a firma di Luigi Squarzina. Ma in questo momento particolare del nostro presente, un monito come quello shakespeariano deve essere sembrato a Sciaccaluga davvero necessario…

Il testo si ambienta in una Vienna immaginaria, dove dilaga il lassismo morale. Il Duca, un uomo molto retto, decide isolarsi da questo mondo esecrabile e fingendo di doversi recare lontano, affida il potere ad Angelo, uomo virtuoso che forse saprà ripristinare l’etica e la giustizia. In realtà il Duca, travestito da francescano, rimane fra il popolo. Ma non potrà sostenere a lungo il mero ruolo di osservatore: Angelo infatti cede subito alla corruzione e giunge fino al punto di barattare la vita di un condannato a morte per una notte d’amore con la bella sorella di lui, la purissima novizia Isabella. Si innesca così un vortice di avvenimenti che soltanto l’intervento e gli smascheramenti attuati dal Duca riescono a risolvere al meglio.

«Il mondo è sempre uguale, non fa che peggiorare» avverte proprio Eros Pagni nei panni del Duca di Vienna: la frase potrebbe essere scandita oggi, osservando la realtà che ci circonda… Un’ulteriore prova di quella incredibile lungimiranza che rende Shakespeare un “nostro contemporaneo” che sa raccontare attraverso il palcoscenico “il mondo che è stato, quello che c’è e quello che verrà”.

Marco Sciaccaluga a capo della numerosa e affiatata compagnia del Teatro Stabile di Genova, porta in scena non senza accenti di modernità, anche coraggiosa (sul palco risuonano le note di Tom Waits, il condannato alla decapitazione appare come un punk, il Vicario si stende su un lettino d’analisi freudiano, e molti, disseminati nella scena, sono i riferimenti al mondo della pittura…), questo intricato intreccio di vicende e sentimenti, giocando con le tante preziose variazioni di toni alti e bassi, di comico e drammatico offerte dalla scrittura shakespeariana, e costruendo uno spettacolo ove “nulla è davvero ciò che sembra”.

Oltre ad Eros Pagni, ammireremo sulla scena di questa affascinante “dark comedy” la efficace e numerosa compagnia dello Stabile di Genova, composta da Gianluca Gobbi (nel ruolo di Angelo), Antonio Zavatteri (Escalo), Aldo Ottobrino (Claudio), Roberto Serpi (Lucio), Roberto Alinghieri (il Bargello), Nicola Pannelli (Pompeo), Fabrizio Careddu (Fra’ Tommaso/ Gomito/ Bernardino), Marco Avogadro (il Gentiluomo/ Schiuma/ Fra’ Pietro), Massimo Cagnina (Madama Sfondata/ il Cancelliere/ il Boia), Alice Arcuri (Isabella), Antonietta Bello (Mariana/ suor Francesca) e Irene Villa (Giulietta).

Le scene sono firmate da Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl, la quale è anche responsabile dei costumi. Musiche di Andrea Nicolini e luci di Sandro Sussi. Lo spettacolo viene proposto nella versione italiana di Alessandro Serpieri.

Misura per Misura di William Shakespeare va in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, nella Sala Assicurazioni Generali, da mercoledì 30 novembre a domenica 4 dicembre; le repliche pomeridiane si tengono giovedì (quando lo spettacolo va in scena sia alle 16 che alle 20.30) e domenica. Lo spettacolo è programmato nell’ambito del cartellone Prosa.

Venerdì 2 dicembre alle ore 17.30 alla Sala Bartoli si terrà una conversazione su Misura per Misuracondotta da Peter Brown, direttore della British School di Trieste: interverranno alcuni degli attori dello spettacolo. L’incontro è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

La Stagione 2011-2012 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Informazioni dettagliate sulla stagione ­nonché su tutte le formule di abbonamento con i relativi prezzi, sono disponibili in tutti i punti d’informazione e vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: dedicato agli studenti universitari, dal 2011-2012 è attivo il punto vendita di Radio Incorso, nel campus universitario.

Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni sono illustrate anche sul sito www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

L’ufficio stampa

Comunicato Stampa del 30 novembre 2011

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