Muta, installazione multimediale del collettivo Chimere alla Juliet Room di Muggia 🗓

INAUGURA SABATO 1° OTTOBRE ALLA JULIETROOM DI MUGGIA LA MOSTRA “MUTA”, INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE DEL COLLETTIVO CHIMERE

L’esposizione è una della quattro mostre di artisti under 35 che fanno da corollario al progetto sul cambiamento climatico “Terra in trasformazione”

Muta, un’installazione multimediale del collettivo Chimere, foto fornita da ufficio stampa

Inaugurerà sabato 1° ottobre alle 18 alla alla JulietRoom di Muggia (via Battisti 19/a) l’esposizione Muta, un’installazione multimediale del collettivo Chimere, composto da Greta Fila, Janiki Citti e Jesus Mora Castro Valenti. Curata da Massimo Premuda, la mostra è una delle quattro esposizioni di giovani artisti che, allestite in diversi luoghi della regione, fanno da corollario al progetto sul cambiamento climatico “Terra in trasformazione”, curato da Maria Campitelli e promosso dal Gruppo78 International Contemporary Art, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Si tratta di un’installazione multimediale composta di un arbusto in ferro, i cui rami terminano con piastre d’alluminio riflettente, dalla forma irregolare, disposte in un movimento sinuoso. Di fatto si vuole rappresentare un serpente, con gli annessi significati di ciclicità e rinnovamento, nonché il suo legame con l’elemento acqua. Sugli specchi d’alluminio piovono gocce d’inchiostro, il cui stillare è riverberato da un sistema di amplificazione cui si collega una traccia audio a tre canali, tre diversi modi di rapportarci alla crisi climatica: scientifico, simbolico e quotidiano. L’inchiostro così, dopo aver rigato la superficie metallica ed espresso la propria voce, scivola a terra lasciando una traccia.
L’elemento su cui si fonda l’installazione è dunque il silenzio, in cui gli artisti individuano uno stato in cui a breve si verrà a trovare anche l’uomo: Il silenzio che vogliamo creare, e in cui immergiamo lo spettatore, è nello spazio tra una goccia e l’altra, tra un’informazione e un’interazione con la natura, uno spazio in cui vogliamo far riflettere sul nostro rapporto con la natura e la crisi climatica. Il ritmo ascolto/parola, vuoto/pieno, fermo/azione, induce così una riflessione in forma di stasi concentrata sulla voce dell’acqua, nell’ottica di comprenderne la crisi e, auspicabilmente, poter intervenire di conseguenza”, spiega il collettivo.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con Juliet e Casa dell’Arte di Trieste, sarà aperta fino al 27 novembre e visitabile su appuntamento (scrivendo a rolan.marino@libero.it). Il collettivo Chimere è composto da tre giovani artisti con diverse esperienze e specializzazioni: Janiki Citti (Trieste, 1992) opera con l’arte terapia, Greta Fila (Trieste, 1995) è una scultrice, mentre Jesus Valenti Mora Castro (Venezuela, 1994) si occupa di musica elettronica. La loro prima installazione multimediale di gruppo è stata presentata la scorsa primavera nell’ambito del progetto FITTKEgiovani curato dal PAG-Progetto Area Giovani del Comune di Trieste.

from to
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.