My Way – il Settantennale di Teddy Reno

Teddy Reno nasce a Trieste da parte austro ungarico, Merk Von Merkenstein,  e madre romana, di ascendenza ebraica. Il suo vero nome è Ferruccio Merk Ricordi.

Esordì a Rimini, nel 1938 con la canzone Tu sei la musica e la sua carriera, nonostante le difficoltà della guerra, ebbe un percorso tutto in salita.

In questo spettacolo appare al pubblico della sua città, raccontanto dall’alto dei suoi ottantotto anni, tutta la sua carriera, e aggiungendo alle interpretazioni ancora ottime, un gran numero di aneddoti divertenti della sua vita e dei personaggi che gli sono stati vicino e che sono nel ricordo di molte persone.

Viene accompagnato dalla Maestra di musica, Silvia Pagni e dalla premurosa e giovane presentatrice e cantante Elisa Riccitelli.

Il pubblico, non gli vuole soltanto bene ma lo ama davvero e lo accoglie con grande affetto nel dovuto omaggio alla sua grande carriera.

Teddy Reno si avvale di video per raccontare la sua storia, presi direttamente dalla bacheca della Rai e da filmati sul canale You Tube.

Ad aprire il suo spettacolo, le scenografie optical dove una spumeggiante Rita Pavone fa sfoggio della sua esuberanza. A lei riserverà la parte finale del racconto della sua vita, presentandola come il suo unico e grande amore. Così il pubblico inizia a immergersi nel racconto dell’amico Ferruccio, mentre in sala si espande un profumo che sa di antico e di buono.

Lui entra cantando la canzone Trieste mia, mentre sullo sfondo viene proiettata l’immagine del Castello di Miramare.

Racconta della sua famiglia e della prigionia in tempo di guerra nelle carceri di Codigoro, dove soleva cantare Vienna Vienna, canzone che forse li ha salvati da peggior sorte.

Rientrato a Trieste ha lavorato per Radio Trieste, dove la canzone, Te me vol ben,  dedicata al suo primo amore Mariuccia  è divenuta famosa. Racconta con grande tenerezza il rifiuto del padre di lei e la sua decisione a lasciare Trieste per cercare di dimenticarla, ma ancor più grande la commozione quando svela di averla cercata a distanza di tanti anni per un saluto, trovandola invalida ed assistita.

Altre immagini scorrono sullo schermo, ed ora sono quelle di Teddy tra i bersaglieri insieme alla sua nuova fidanzata, Marisa Alassio, con la quale presenta Le ragazze di Trieste.

Cantando imparò l’inglese americano e l’importanza della pronuncia. Ritornato a Trieste si offri di sostituire il cantante dell’orchestra Teddy Foster, e  lavorò con loro  per un anno e mezzo.

Durante lo spettacolo canta con  le immagini di Fred Astaire e racconta di Lelio Luttazzi e del suo periodo a Milano dove fondò una compagnia artistica con l’aiuto economico anche del padre. In omaggio all’amico Lelio canta Troppo tardi per amarti, e El can de Trieste. Presenta anche un video che li vede ospiti da Pippo Baudo mentre giocano con la canzone Vecchia America e Muleta Mia.

Partecipa a ventinove film, tre dei quali con Totò, che lo richiede personalmente. Da Totò Ferruccio si recherà ogni giorno per un anno, a prender lezioni di napoletano, per imparare l’esatta cadenza del linguaggio affinchè il suo cantare Malafemmena sia più perfetto possibile. Ricorda che la prima volta che Totò lo sentì cantare si commosse al punto che gli scese perfino una lacrima.

Nei suoi film cantò canzoni come Accarezzame, Una voce una chitarra e la famosissima Una piccolissima serenata.

Lascia spazio anche alle esibizioni delle due sue accompagnatrici affinchè il pubblico abbia modo di poter godere delle loro capacità.

Sylvia Pagni in particolare, si esibisce con un’esibizione jazz con la fisarmonica del volo del calabrone da lasciare senza fiato, ma anche le sue interpretazioni al pianoforte sono di tutto rispetto.

Non ci sono intervalli in questo One Man Show , ma ad un certo punto offre uno spazio pubblicitario all’azienda triestina che ha supportato l’evento della serata, Televita, che ringrazia Teddy Reno omaggiandolo di un premio alla carriera, e informa il pubblico che grazie al sostegno di tutti i lavori per il ripristino di Urania Carsica, in onore a Margherita Hack, inizieranno ad aprile.

Un’uomo che non smette di aiutare, un’uomo che non dimentica le sue origini e l’importanza della semplicità della vita.

Racconta della sua famiglia, dei figli e della moglie. Li elogia per i loro successi e per le loro interpretazioni.Racconta degli amici, di quelli famosi come Evita Peron e di quelli meno. Vengono nominati quelli che hanno avuto il suo aiuto e inaspettatamente scopriamo il giovane Claudio Baglioni che per Rita Pavone scritte una canzone divenuta famosissima in Francia, Bonjour le France, prima che Baglioni raggiungesse il successo in Italia con Questo piccolo grande amore.

Ripresenta la canzone scritta da Rita Pavone, L’altra metà di me, e quella che sta scalando le classifiche in Europa del figlio rock man Giorgio.

Un artista che, a detta sua, forse affronta per l’ultima volta il suo palcoscenico ma che orgogliosamente sa di aver preso sempre la sua strada.

©Laura Poretti Rizman
Teddy Reno MY WAY 2013-2014 Trieste

“My Way – il Settantennale di Teddy Reno riporta sul palcoscenico del Politeama Rossetti il grande ed eclettico artista triestino, che ripercorrerà la sua grande e ricca carriera fra ricordi, video e naturalmente, belle e amatissime canzoni del suo vasto repertorio. Serata unica, lunedì 17 marzo alle ore 20.30”

Appuntamento da non perdere, lunedì 17 marzo al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Andrà infatti in scena in anteprima nazionale My Way – il Settantennale di Teddy Reno, spettacolo in cui il grande cantante triestino ripercorrerà – partendo proprio dal primo teatro in cui è stato sul palcoscenico da bambino, il Politeama Rossetti – la sua lunga e brillante carriera.

Fra aneddoti e canzoni che tutti amiamo e che hanno punteggiato il suo percorso di favolosi successi e di grandi intuizioni, accompagnato in scena dalla pianista Sylvia Pagni, Teddy Reno regalerà a Trieste un recital pieno di emozioni, ricordi, rimandi ad artisti e spettacoli indimenticabili.

Ricordi in musica di personaggi conosciuti, talenti scoperti, passioni fiorite in note, incontri divenuti l’amore della vita: con grande simpatia e una voce dalla potenza e dalla morbidezza incredibili, Teddy Reno ci accompagnerà in un viaggio in cui non mancheranno le note di Frank Sinatra, le danze di Fred Astaire, e accenni a divi italiani come Johnny Dorelli, Mina, Claudio Baglioni, naturalmente Rita Pavone, che in modi diversi hanno incrociato il loro cammino a quello di Teddy Reno.

«L’idea di Teddy con My Way – spiega proprio Rita Pavone – vuol essere un contributo alla rinascita di un genere straordinario, quello dello swing e delle ballads».

My Way trova, nella velocità interpretativa e ricca di sfumature di Teddy Reno – che questo genere ha amato ma soprattutto vissuto – una consolidata realtà vocale, a rispetto dell’età del personaggio stesso, il quale, infatti, compirà 88 anni il prossimo luglio.
Teddy Reno, commenta la stessa Rita Pavone «ha una voce giovane, in netto contrasto con le più elementari regole fisiche della vita, che dovrebbero vedere anche la voce seguire l’evoluzione biologica della persona durante l’inevitabile trascorrere del tempo».

A questa “voce”, poi, bisogna aggiungere altri importanti elementi che rendono l’artista molto interessante da ascoltare e vedere.
Lucidità, rigore interpretativo e versatilità musicale gli consentono di spaziare da brani “drammatici” come Mes mains di Becaud, a quelli “swingati” tipo I’v got you under my skin di Sinatra, alle sue famose canzoni napoletane: Malafemmena, Accarezzame, alle italiane Addormentarmi così e Piccolissima serenata… per giungere infine a un My Way di coinvolgente trasporto.
Lo spettacolo si avvale di una messinscena essenziale che esalta i pregi dell’interprete, supportato dalla pianista Sylvia Pagni e accompagnato nel suo percorso attraverso i molti anni di carriera da video e immagini che documentano i tanti aneddoti e ricordi che Teddy Reno evocherà.

Lo spettacolo My Way – il Settantennale di Teddy Reno va in scena lunedì 17 marzo, alle ore 20.30, nella Sala Assicurazioni Generali dello Stabile regionale: è programmata “fuori abbonamento”.

Biglietti (posto unico a 20 euro) presso i punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile regionale e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

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