Martedì 12 dicembre ore 20.30
Teatro Orazio Bobbio
Via del Ghirlandaio, 13 – Trieste
“Pojana e i suoi fratelli”
di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
produzione Teatro Boxer in collaborazione con People Distribuzione Terry Chegia
“Insieme” a lui anche i fratelli maggiori: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, personaggi caratteristici della provincia veneta, maschere grottesche con il compito di svelare vizi e virtù di una Italia in crisi.
Il “ Pojana”, il ricco padroncino di un adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse (le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero) dopo che la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Un personaggio che nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva.
È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.