Pordenonelegge di grande spessore

Carlo Ginzburg foto fornita da Volpe e Sain

PORDENONE – Anche quest’anno saranno di straordinario spessore gli incontri che pordenonelegge dedica alla saggistica, nell’intreccio della scrittura con la storia, la scienza e la filosofia. A cominciare dal dialogo eccellente fra due forti personalità della cultura italiana, Alberto Asor Rosa e Massimo Cacciari, intorno a Machiavelli e all’umanesimo come prefigurazione del nostro destino (giovedì 19 settembre, Teatro Verdi ore 18.30). A confronto i loro nuovi saggi editi Einaudi, “Machiavelli e l’Italia” e “La mente inquieta”: Destino è l’esserci inquieto ed insaziabile, questa la citazione che, secondo Asor Rosa, concentra il vero significato dell’opera di Cacciari, che delinea in maniera del tutto inedita i caratteri dell’Umanesimo, rappresentando una critica all’analisi spesso riduttiva che si fa di quest’epoca. Cacciari, infatti “collega la dimensione umanistica ad un quadro enormemente più grande”, tracciando un percorso culturale che parte da Dante, passa per Petrarca e Boccaccio, arriva ai primi umanisti e sfocia in Machiavelli e Guicciardini, rappresentando di quel periodo sia la faccia positiva e creativa, che quella critica e tragica. La politica è l’attività fondamentale per il nostro esserci: questa la citazione che racchiude, secondo Massimo Cacciari, il senso intrinseco del saggio di Asor Rosa, incentrato sulla figura politica di Machiavelli e sul ‘dramma’ machiavelliano, ovvero lo scontro con “l’arbitrio della Fortuna nell’affrontare situazioni straordinarie, come quella del tempo di Machiavelli, con progetti “folli ed audaci”. Mentre un grande storico, Carlo Ginzburg, ripercorrendo le celebri vicende del mugnaio Menocchio di Montereale Valcellina protagonista de “Il formaggio e i vermi” – rieditato da Adelphi dopo 43 anni – proporrà un inatteso accostamento, in dialogo con l’antropologo Gian Paolo Gri, sulla falsariga del saggio “Nondimanco. Machiavelli, Pascal” (sabato 21 settembre, piazza San Marco ore 11). Attesissima domenica 22 settembre la lezione di Corrado Augias che sfoglierà il nuovo saggio “Il grande romanzo dei Vangeli” (Einaudi): una lettura imprevedibile e romanzesca delle storie e dei personaggi evangelici che credevamo di conoscere. Luciano Canfora, in dialogo con il giornalista Antonio Carioti, sarà protagonista, venerdì 20 settembre (ore 17.30, Spazio BCC Fvg) dell’incontro dedicato a “Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano”, tema del nuovo saggio in uscita per Laterza. Sempre Canfora, venerdì sera dialogherà con Luciano Mecacci a proposito di una tragedia dimenticata della recente storia russa, i Besprizornye, come venivano chiamati nella Russia postrivoluzionaria gli innumerevoli bambini e ragazzini rimasti orfani in seguito alla guerra, alla guerra civile o alla carestia. Ancora venerdì, alle 15.30, si parlerà del mito e della sua forza ancora attuale fra Nadia Fusini ed Elisabetta Moro che dedica alle “Sirene. La seduzione dall’antichità a oggi” un nuovo saggio in uscita per Il Mulino. Mentre gli storici Jacques Rupnik e Guido Crainz domenica 22 settembre converseranno delle due Europe dopo il crollo del comunismo, a 40 anni dal crollo del muro e Valerio Massimo Manfredi, domenica 22 settembre (ore 11.30, piazza San Marco) si soffermerà al contrario sul sentimento italiano: vita storia e natura di un popolo inimitabile, al centro del suo ultimo saggio SEM. La scienza e l’Europa dal secondo dopoguerra a oggi saranno al centro del dialogo fra Giulio Giorello e Pietro Greco, sabato 21 settembre: nel secondo dopoguerra la scienza era stata il collante culturale del percorso di unificazione del continente, che oggi è una “fortezza assediata”. Riuscirà l’Europa a evitare gli errori del passato? Due grandi pensatori del nostro tempo saranno protagonisti di grandi lezioni a pordenonelegge: il sociologo Alain Touraine, contro una concezione piattamente economicistica, ci invita a ripartire dall’idea di modernità per pensare la nostra epoca (domenica 22 settembre). Sempre domenica, di altro avviso sarà la provocatoria lezione di Armand Farrachi che si chiederà e ci chiederà perché stiamo diventando sempre più stupidi, e con analisi affilata e lucidità crudele stilerà un sapido bestiario di aberrazioni del mondo contemporaneo. Una attesissima novità a pordenonelegge per il matematico Marcus Du Sautoy, maestro riconosciuto della divulgazione: al festival l’autore del best-seller internazionale L’enigma dei numeri primi esplora, sabato 21 settembre, “Il codice della creatività” (Rizzoli), ovvero il mistero del pensiero umano al tempodell’intelligenza artificiale. A pordenonelegge sabato anche il latinista Ivano Dionigi che ci esorterà a osare di sapere, contro la paura e l’ignoranza, per capire e renderci amico questo futuro- carico di complessità e incognite. Dall’incontro tra il fisico e filosofo Fritjof Capra e il neurobiologo del mondo vegetale Stefano Mancuso arriva, per edizioni Aboca, il nuovo “Discorso sulle erbe: al festival sarà Capra, sabato 21 settembre, a illustrare il saggio, che racconta l’universo come sistema vivente e le piante come il più straordinario modello “diffuso. La scienza e l’Europa dal secondo dopoguerra a oggi saranno al centro del dialogo fra Giulio Giorello e Pietro Greco, sabato 21 settembre: nel secondo dopoguerra la scienza era stata il collante culturale del percorso di unificazione del continente, che oggi è una “fortezza assediata”. Riuscirà l’Europa a evitare gli errori del passato? Attraverso lo studio di personalità esemplari, Riccardo Calimani presenta “Non è facile essere ebreo. L’ebraismo spiegato ai non ebrei” (La nave di Teseo), mentre Mauro Magatti ci parlerà del cristianesimo del futuro attraverso il nuovo saggio “La scommessa cattolica” (Il Mulino). Novità anche per Andrea Moro che spiega come scardinare il razzismo e i suoi pregiudizi con “La razza e la lingua” (La nave di Teseo, ripercorrendo le vicende di lingue barbariche e idiomi ritenuti superiori, per scoprire che conoscere meglio come parliamo può insegnarci molto su chi siamo. Tre incontri a pordenonelegge saranno dedicati all’amore: Massimo Recalcati, innanzitutto, sabato 21 settembre terrà una lezione su il destino dell’amore, chiedendosi quali siano i margini di verità nella promessa degli amanti. Eva Cantarella si soffermerà sull’amore come era percepito dagli antichi, per capire che un sentimento che sembra sempre uguale, in realtà nasconde visioni profondamente diverse. La pressante domanda sul perché l’amore finisce, sarà invece al centro del dialogo fra Paolo Crepet e Alessandra Arachi. Ancora fra i protagonisti più attesi lo scienziato Giacomo Rizzolatti che, in dialogo con Corrado Sinigaglia, tornerà sul tema dei neuroni specchio, dimostrando che l’esperienza nell’osservazione degli altri agire non è poi così diverso da quello di cui facciamo esperienza quando agiamo in prima persona. Telmo Pievani racconta e commenta le pagine di Evoluzione culturale del grande studioso Luca Luigi Cavalli Sforza, un testo che Treccani propone oggi in libreria come strumento culturale essenziale e come felice prova dell’intelligenza umana. Francesca Rossi ci illustrerà le novità e i pericoli di uno dei temi più caldi del presente, l’intelligenza artificiale. Patrizia Caraveo, tra scienza e storia, ripercorrerà la grande impresa che ha portato l’uomo sulla luna. Amedeo Balbi ci aiuterà a capire l’avventura scientifica che ha spinto l’uomo a conoscere e a teorizzare l’universo. Ilaria Simeone con “Streghe. Le eroine dello scandalo” spiegherà come funzionava la macchina della giustizia che condannava le streghe nel secolo della rivoluzione scientifica. Don Luciano Padovese racconterà come la vita serena non dipenda mai da grandi eventi, ma dall’impegno di rendere straordinario ogni momento ordinario della propria esistenza. Matteo Venier terrà una lezione sulle Opere edite e inedite di un umanista europeo, Iacopo di Porcia. Beatrice Bonato, Francesca Scaramuzza, Mauro Magatti e Massimo De Bortoli approfondiranno questioni filosofiche e antropologiche: la reciprocità, il riconoscimento, il dispendio e il sacrificio, l’economia del soggetto in rapporto alla verità. Infine Raoul Kirchmayr si interrogherà intorno all’esperienza del vedere che porta a ripensare non solo il che cosa si vede ma anche il chi vede.

Fra le novità al festival la biografia del “Cardinale Celso Costantini tra memoria e profezia” raccontata da Mons. Bruno Fabio Pighin con Elisa Giunipero e Lorenzo Cardin: le ultime riflessioni di Celso Costantini non solo aiutano a conoscere meglio una vita ricca di vicende e di esperienze, ma servono a mantener viva la memoria di uno spirito nobilissimo, che ha reso grandi servizi alla Chiesa. E protagonisti di questo percorso del festival saranno ancora: l’oncologo Michele Maio racconterà un innovativo approccio di cura del cancro, l’immunoterapia oncologica che porta avanti al centro di eccellenza Santa Maria alle Scotte di Siena; di “Antropocene, agricoltura e paesaggio” dialogheranno lo storico della botanica Giuseppe Barbera e Loredana Lipperini. Anna Linda Callow racconterà “La lingua che visse due volte. Fascino e avventure dell’ebraico”, Francesco Boni de Nobili si soffermerà sullo “Stemmario” di Pordenone, e la “Storia di Pordenone” sarà raccontata da Fulvio Comin con Giovanni Santarossa. Dell’Europa e delle sue prospettive converseranno Alberto Camerotto, Marcella Farioli, Alessandro Iannucci e Massimo Manca. “Libri, lettori e bibliotecari a Montecitorio” è il tema dell’incontro con Fernando Venturini e Massimiliano Pastrovicchio, Alessandro Giraudo terrà una lectio su “Storie straordinarie delle materie prime… sulle rotte della Via della Seta” mentre Mario D’Angelo e Matteo Venier relazioneranno su “Iacopo di Porcia, un umanista europeo”. L’intelligenza delle emozioni titola l’incontro con Davide Donelli, Luca Giraldi e Matteo Rizzato.

Pordenononelegge 2019, a cura di Gian Mario Villalta (Direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, è promosso dalla Fondazione Pordenonelegge. Dettagli e programma su www.pordenonelegge.it

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