Ho guardato attraverso il mio specchio
con gli occhi di qualcun altro
poi tu mi hai buttato a terra
hai riparato la mia corona macchiata di sangue
ho guardato dalla mia finestra
e mi sono ritrovata nel mondo di qualcun altro
poi tu mi hai lasciato cadere
proprio attraverso la tua porta aperta
tu sei arrivato e mi hai salvato, mi hai salvato da me stessa…
ho corso con fatica nel vuoto
sprofondando nella sabbia
poi tu mi hai buttato a terra
proprio sul terreno solido
tu sei arrivato e mi hai salvato, mi hai salvato da me stessa…
mentre tutti gli altri mi hanno lasciato tu hai amato me e me soltanto
tu sei arrivato e mi hai salvato, mi hai salvato da me stessa
avevo la speranza nel cuore
che tu saresti scappato da me
perchè ho fatto di tutto
ma adesso sento nel mio cuore
che tu sei arrivato per me
tu mi hai condotto a casa
tu sei arrivato e mi hai salvato, mi hai salvato da me stessa…
mentre tutti gli altri mi hanno lasciato, tu hai amato me e me soltanto
tu sei arrivato e mi hai salvato, mi hai salvato da me stessa
You Saved Me
Wonderlustre, Skunk Anansie
E’ successo anche a voi che sia arrivato qualcuno o qualcuna a salvarvi in uno dei momenti difficili della vostra vita? Forse non a tutti, ma sono in molti quelli che si rivedeno in questo o in altri brani dei Skun Anansie, e davvero credo che non importi in fondo se il You nella traduzione dall’inglese riporti un maschile od un femminile. E’ così difficile comprendere che l’amore va oltre ad una classificazione? Amore è Amore.
Skin è famosa nel mondo. Nasce a Londra da genitori giamaicani in uno dei quartieri più popolosi della città. Ha da sempre dimostrato doti artistiche a partire dai suoi studi di design col finire con la formazione della band Skun Anansie alla quale appartiene ancor oggi come voce solista, pur avendo spaziato nelle collaborazioni con altri grandissimi artisti, partecipando come attrice a film e come giudice di gara televisiva di un noto format. La nota che la contraddistingue da sempre però non è la sua eccezionale timbrica vocale ed il suo tono di voce che la rende unica al mondo, ma soprattutto il suo esporsi e la sua partecipazione politica e provocatoria contro le ingiustizie umane, anche se molte delle sue canzoni parlano d’amore in altre si trova la rabbia più feroce data dalla delusione e dal dolore.
In molti si sono incamminati lungo il percorso che porta ai Laghi di Fusine. Altri hanno preferito prendere le navette che facevano spola tra la location del concerto e la base di partenza dove c’erano i posteggi dedicati. Intorno molti gli stand che offrivano bibite e pasti tipici della regione Friuli Venezia Giulia, nel nome della divulgazione della conoscenza di questo meraviglioso territorio, il pubblico si riuniva felice come in un bosco delle meraviglie. Poco più in là c’erano delle degustazioni guidate ai prodotti del territorio e su di un palcoscenico minore, in mezzo al bosco, un gruppo locale suonava la sua musica per allietare l’attesa.
Erano moltissimi i personaggi tra il pubblico che, in un modo o nell’altro, appoggiano il suo pensiero. Da eccentrici abbigliamenti a magliette riportanti scritte anarchiche, da rappresentanti di movimenti LGTB a “semplici” amanti del rock, il clima era pacato ma provocatorio nell’esporre il disappunto per certe forme di ingiustizia.
Tutti conoscevano e cantavano le sue canzoni e non tutti erano della stessa nazionalità e della stessa età. Umani adulti e bambini alzano le mani al cielo cantando con lei ed emozionandosi quando accoglieva sul palco, tra le sue braccia, la sua bambina.
I laghi e la foresta storica hanno fatto il resto contornando questo meraviglioso evento, uno tra i tanti che da ventotto anni dona musica nel nome della comunione dei popoli limitrofi, abbattendo tutti i confini e seminando pace. Negli ultimi anni il festival No Borders ha oltresì varcato la frontiera sostenibile anche come ringraziamento dovuto a Madre Natura che in questi territori offre generosamente tanta bellezza.
Bisogna però aggiungere una cosa importante sul concerto di ieri, domenica 22 luglio 2023 e sulla sua protagonista: suonare e cantare in acustica fa vedere chi sei davvero e Skin ha saputo dimostrare la realtà della sua bravura. Lei ed i suoi accompagnatori, ad iniziare da Cass Lewis al basso e seconda voce ed tutti gli altri sul palcoscenico che l’hanno accompagnata egregiamente, hanno dato gran prova del loro sapere esibendosi con maestria e pure la Natura intorno ne era estasiata.
Laura Poretti Rizman

GLI SKUNK ANANSIE IN ACUSTICO CON LA FVG ORCHESTRA AL NO BORDERS MUSIC FESTIVAL 2023
POESIA, ENERGIA E CARATTERE AI LAGHI DI FUSINE NEL TARVISIANO

Dici Skunk Anansie e l’immagine che ti si proietta in testa è lei, Skin, soave, energica e sempre sul pezzo, a braccetto con i suoi compagni di viaggio: Cass Lewis, bassista, Mark Richardson, batterista e Ace, chitarrista. La loro musica non invecchia mai, proprio come la leader della band, sempre fresca, originale e soprattutto mai autoreferenziale.
4.000 persone attendono l’entrata in scena di questo vero e proprio pezzo di storia, le età sono diverse, si parte dai fan storici fino ad arrivare ai bambini, e tutti sono già pronti a saltare fin dal primo brano Because of You, passando per I Can Dream e I Hope You Get To Meet Your Hero. Ma il tocco di maestria ed eleganza entra con la FVG Orchestra, che si siede alle spalle degli Skunk Anansie ed inizia a suonare con loro Infidelity.
Non mancano i grandi classici, sempre in chiave acustica, che la gente si aspettava come Weak e I Belived In You.
C’è una cosa su cui non si può discutere: gli Skunk Anansie sono ancora un’ottima band da live e oggi ce lo hanno dimostrato.
Il rock acustico ha incontrato la forza e la leggerezza della natura dei Laghi di Fusine, una cornice che oggi come mai ha saputo essere valorizzata, ma che ha anche saputo dare forza poetica ad un concerto a dir poco epico. La sinergia che si è vissuta oggi tra la band, FVG Orchestra, pubblico e natura merita una nota a sé: le cose belle accadono sempre e solo nella condivisione di intenti, e oggi è stato proprio così.
Bellissima la chiusura del concerto con il basso di sottofondo e Skin che presenta e ringrazia tutti gli artisti sul palco, orchestra compresa, per poi chiudere in stile con i brani Hedonism e Charlie Big Potato.
Il No Borders Music Festival 2023 prosegue somani domenica 23 luglio alle ore 14:00 con il concerto in acustico ai Laghi di Fusine degli MIKA.
Il No Borders Music Festival è organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Fondazione Friuli, Crédit Agricole, BIM, Comune di Tarvisio, Allianz Assicurazioni, Idroelettrica Valcanale, ProntoAuto, K-Array, Farine Petra, Pastificio Felicetti, Birra Kozel e ArrivaUdine. Media partner Radio Deejay, Radio Capital, Sky Arte ed Alfredo Magarine.
Tutte le info sul sito www.nobordersmusicfestival.com
Facebook: https://www.facebook.com/NoBordersMusicFestival/
Instagram: https://www.instagram.com/nobordersmusicfestival/