Socrate, il sopravvissuto

foto fornita dal Teatro Stabile del FVG

“Con Socrate il sopravvissuto per la regia di Simone Derai, venerdì 25 novembre la compagnia Anagoor – uno dei gruppi leader della nuova scena italiana – è ospite per la prima volta del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Serata unica da non perdere per chi desidera essere travolto dal fiume di linguaggi ed emozioni che connota il loro impetuoso stile. Affrontano il tema cruciale della scuola, della trasmissione della conoscenza”.

Anagoor è una compagnia leader della nuova scena italiana: il 25 novembre è ospite per la prima volta del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con Socrate il sopravvissuto/Come le foglie, ultimo lavoro prodotto. Lo spettacolo inizia alle 20.30 al Politeama Rossetti, per altripercorsi.

Anagoor nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto dall’idea di Simone Derai e Paola Dalan al cui progetto si uniscono molti giovani artisti, fra cui Marco Menegoni, Moreno Callegari, Mauro Martinuz, Giulio Favotto. A partire dal 2008 si impongono con decisione nel panorama teatrale nazionale e internazionale, collezionando riconoscimenti (nel 2013 il Premio Hystrio-Castel dei Mondi, nel 2015 sono vincitori del Music Theatre NOW) ed inviti rilevanti come alla Biennale di Venezia (nel 2011 con Fortuny e nel 2015 con Lingua Imperii), al Festival delle Colline Torinesi e al Romaeuropa Festival (nel 2014), al Napoli Teatro Festival Italia che dedica loro un focus nel 2015 e infine al Piccolo Teatro di Milano che nel 2016 ospita Virgilio Brucia.

Socrate il sopravvissuto/come le foglie è il passo conclusivo di una trilogia, preceduto da Lingua Imperii – dove si affronta il rapporto fra lingua e potere – e Virgilio Brucia che tratta di poesia e potere. In questo terzo momento, il tema cruciale diviene invece quello della trasmissione della conoscenza, dell’educazione, della scuola.

È tipico della poetica teatrale di Anagoor non seguire una linea espressiva univoca: il loro linguaggio è un fiume carsico in cui si intrecciano riemergendo e scomparendo storie, parole, dimensioni temporali, ed anche momenti espressivi diversi.
In Socrate il sopravvissuto – tratto da Antonio Scurati con innesti ispirati a Platone e Cees Nooteboom – all’eccellente interpretazione di otto giovani attori si alternano o sovrappongono immagini video, momenti filmati, effetti sonori…

Lo spettatore, avvolto da tali stimoli si addentra assieme agli interpreti – guidati dal regista Simone Derai (che con Patrizia Vercesi cura anche la drammaturgia) – in un racconto che interseca alcune pagine e il plot del romanzo di Antonio Scurati Il sopravvissuto, al racconto delle ultime ore della vita di Socrate, che condannato dalla città, si appresta a ingerire la cicuta attorniato dai suoi discepoli: così come vuole il Fedone di Platone.

Di diverso tenore il racconto di Scurati che invece immagina con ferocia che un allievo stermini a colpi di pistola la commissione di maturità, risparmiando soltanto il professore di storia e filosofia. Non è il caso però di attendersi uno spettacolo volto alla cronaca: tutt’altro. Immagini, colpi di teatro, poesia, durezza incatenano il pubblico alla necessità di riflettere, nel nostro tempo di vorticosi mutamenti, sulla questione educativa che – asseriscono gli artisti – «sembra diventata un tema marginale e insieme una montagna inaffrontabile (…) Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all’educare oggi, alla cura delle coscienze in formazione. Un pensiero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del conoscere (che è riconoscere e saper distinguere la verità dall’opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all’eterna e mai perfetta ricerca della verità unico baluardo contro l’assenza di senso della storia e dell’esistenza».

Socrate il sopravvissuto/come le foglie tratto dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom conta sulla drammaturgia di Simone Derai e Patrizia Vercesi e la regia di Simone Derai.
Ne sono interpreti Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Francesca Scapinello, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi.

Le maschere sono creazioni di Silvia Bragagnolo e Simone Derai che ha concepito anche i costumi assieme a Serena Bussolaro. Le musiche e il sound design sono di Mauro Martinuz mentre hanno curato i video Derai (anche regia video) e Giulio Favotto. In video appaiono gli attori: Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto. Le riprese aeree sono di Tommy ilai e Camilla Marcon, il concept e l’editing di Simone Derai e Giulio Favotto che firma con Otium la direzione della fotografia e la post produzione.

Anagoor 2016 coproduce Socrate Il sopravvissuto con Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies.

Socrate il sopravvissuto/come le foglie va in scena in data unica venerdì 25 novembre alle ore 20.30 al Politeama Rossetti per il cartellone altripercorsi del Teatro Stabile regionale.
Per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere ai punti vendita dello Stabile regionale, ai consueti circuiti o accedere dal sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Informazioni al tel 040-3593511.

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