S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni

Bosnia – tales from the dark valley

BENVENUTI IN ITALIA di Aluk Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali e Dagmawi Yimer, Italia, 2012, 60’
Cinque cortometraggi scritti, girati e diretti da ragazzi immigrati in Italia. Un mosaico di piccole storie, un ritratto composito deS/paesati – eventi sul tema delle migrazioni, rassegna giunta alla sua XIII edizione, vede quest’anno come promotori non solo Associazione Spaesati,  Bonawentura- Teatro Miela e Teatro Stabile Sloveno, ma anche ICS, Istituto Livio Saranz e ZSKD (Unione dei Circoli culturali sloveni), nonché numerose altre associazioni che da anni contribuiscono alla realizzazione del progetto.
S/paesati non può non guardare alle trasformazioni del reale, nasce infatti con lo scopo di contribuire a fare un po’ di chiarezza in un mondo in continuo movimento. Quest’anno il programma si articola in tre cerchi concentrici, partendo dal nostro paese, per passare all’ area geopolitica limitrofa, la Bosnia –Erzegovina, a 20 anni dalla guerra che l’ha lacerata, e quindi proseguire con la valorizzazione del cinema africano. S/paesati vuole contribuire all’interazione fra le culture della nostra città e della nostra regione e quelle straniere, ma soprattutto aiutare tanti a inserirsi nella società culturale e a far sentire la propria voce.
S/paesati quindi si muove partendo dall’Italia e dal mondo del lavoro con le sue rapide trasformazioni al tempo della globalizzazione. Con l’Istituto Livio Saranz abbiamo pensato ad alcuni appuntamenti che possano fare luce sui tanti mutamenti nelle fabbriche e nel vissuto dei lavoratori, la cui condizione sta attraversando più di altre una crisi senza precedenti.
Ad aprire la rassegna saranno i film Vivere e morire di lavoro, di Daniele Segre, appena pubblicati da Feltrinelli in un cofanetto che raccoglie quattro documentari sulle storie dei lavoratori, dai minatori del Sulcis agli operai della FIAT. Ascolteremo dal regista la sua esperienza diretta e le sue considerazioni sul mondo operaio dell’ultimo decennio.
Sempre il tema del lavoro sarà al centro dell’incontro che seguirà il documentario Miss Little Cina che esplora l’universo delle comunità cinesi in Italia, mettendo in luce il modo di vivere e lavorare di questi immigrati che vengono nel nostro paese in cerca di occupazione e di riscatto. Il film francese Le nevi del Kilimangiaro sarà l’occasione per affrontare il tema delle differenze tra le condizioni e le mentalità degli operai e delle operaie dagli anni Settanta a oggi. Per le scuole proponiamo lo spettacolo Amianto senza Confini, di S. Morena, e la presentazione del libro Storia/storie di amianto, curato da A. Verrocchio.
L’altro cerchio concentrico del programma è come si è detto dedicato alla Bosnia- Erzegovina e alla sua situazione attuale. Fra i paesi dell’ex-Jugoslavia, la Bosnia è ancora un paese che fa fatica a stare sulla scena internazionale, tuttora attraversato da tensioni e contraddizioni, aggravate dalla crisi economica e occupazionale che ne rendono difficoltosa la rinascita e la ricostruzione.
Con la collaborazione di ZSKD (Zveza Slovenskih Kulturnih  Društev – Unione dei Circoli Culturali Sloveni) e ICS – Ufficio Rifugiati, abbiamo voluto parlare della Bosnia- Erzegovina da svariati punti di vista, ascoltando i protagonisti e tutti coloro che hanno vissuto esperienze di cooperazione. Evento portante sarà l’incontro con l’americana Kathryne Bomberger che, confrontando il DNA delle vittime con quelle dei congiunti, ha dato un’identità al gran numero di dispersi trovati nelle fosse comuni. Direttamente collegato a questo tema è la mostra del fotografo Zyah Gafic, Ricerca di identità, che ha fotografato gli oggetti rinvenuti nelle fosse comuni, oggetti grazie ai quali era possibile risalire ai loro possessori. Nel contesto della mostra, che si terrà presso il Magazzino delle Idee della Provincia di Trieste, si terranno alcuni incontri sul tema,  come quello dedicato a Dal passato al presente – come sarà il futuro della Bosnia?,   con i giornalisti Azra Nuhefendic, Christian Elia, Ervin Hladnik; oppure Fotogrammi dalla Bosnia, con il gruppo Kallipolis, che illustrerà i suoi progetti di cooperazione a livello urbanistico che prevedono l’interazione fra le diverse comunità; oppure avremo come ospite Roberta Biagiarelli, da anni protagonista in Bosnia di progetti artistici e solidali. Alla Stazione Rogers sarà invece presentato l’ultimo libro di Luca Leone, Mister Sei miliardi: i giovani, la scuola, il  lavoro, la salute, il futuro della Bosnia Erzegovina. Il giornalista dialogherà con Gianfranco Schiavone (ICS), Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci, e Rada Zarcovic, presidente della Cooperativa Insieme di Bratunac (Srebrenica).
L’ultimo argomento che affronta S/paesati è quello del Cinema africano e in generale di temi della cultura africana. Questa volta lo fa a livello regionale, mettendosi in rete con numerose associazioni della regione, fra le quali Cinemazero di Pordenone, Caritas di Pordenone e Gorizia, Time for Africa di Udine, e proponendo gli stessi appuntamenti a Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone.  Si moltiplicano così gli appuntamenti di Cinema Africano che si collega, come gli anni passati, al Festival del Cinema Africano di Verona Chiuderà la rassegna al Teatro Sloveno il concerto Africa Jam Gospel, che valorizza l’esperienza dei canti gospel delle chiese africane presenti in Friuli. Le iniziative dedicate all’Africa saranno presentate in un’altra occasione più ampiamente.
Durante queste giornate potremo assistere a una prima versione dello spettacolo Nelle mani della cultura, di Mefenje Tatcheu, autore di un dramma molto interessante e profondo sul tema dell’infibulazione, strettamente legato ai problemi di integrazione nel nostro paese.  Alla campagna L’Italia sono anch’io sarà dedicato uno spazio importante in cui alle ragazze e ragazzi, figli di immigrati, a cui non viene riconosciuta né la cittadinanza né il diritto di voto, parleranno in prima persona della loro situazione, delle loro aspettative e speranze.
Uno degli elementi di novità della rassegna di quest’anno è la collaborazione con Internazionale e Cineagenzia. Saranno tre le giornate dedicate ai documentari che Internazionale propone quest’anno al festival di Ferrara: uno sguardo d’autore sui grandi temi di attualità dall’economia come in Brussels Business, o l’informazione in Cina, l’attivismo degli hacker, l’immigrazione in Svizzera. È questa una nuova collaborazione molto importante che arricchisce l’edizione 2012, e aprirà ancora nuove prospettive. Teniamo a sottolineare il contributo all’edizione di quest’anno del Comune di Trieste che per la prima volta sostiene la nostra iniziativa, e che ringraziamo vivamente così come ringraziamo la Provincia di Trieste, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Fondazione CRTrieste, nonché tutte le associazioni e gli amici che collaborano con noi da anni e tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione.

PROGRAMMA
Domenica 23 settembre 2012 – Stazione Rogers
Ore 18.00 inaugurazione:
AFRICA IN FESTA
Deejay Walter Gerard. Degustazione di cibi africani, musica e dialogo interculturale.
In collaborazione con l’Associazione Donne Africa onlus

Martedì 2 ottobre 2012 – Teatro Miela
VIVERE E MORIRE DI LAVORO di Daniele Segre
documentari alla presenza del regista
Ore 18.00: DINAMITE (NURAXI, FIGUS), Italia, 1994, 53′
Il regista ha seguito nel 1994 la decisione dell’ENI di chiudere la miniera Carbosulcis in Sardegna, scendendo con la cinepresa in miniera per filmare le fasi dell’occupazione.
Ore 19.00: MORIRE DI LAVORO, Italia, 2008, 88’ 15”
Un film documentario che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia: protagonisti i lavoratori e i familiari dei morti sul lavoro.
Ore 20.30: incontro con il regista Daniele Segre, intervistato da Tristano Matta (Istituto Livio Saranz)
Ore 21.00: SIC FIAT ITALIA (COSÌ SIA ITALIA) Italia, 2011, 61’
Una drammatica riflessione sulla storia d’Italia degli ultimi vent’anni: il mutamento della scena economica dovuta alla globalizzazione visto attraverso i racconti dei lavoratori.
Ore 22.00: ASUBA DE SU SERBATOIU (SUL SERBATOIO), Italia, 2000/2001, 60′.
Una storia di “emergenza sociale” lasciata nell’invisibilità dai mass-media nazionali: la Nuova Scaini di Villacidro, un caso di lotta per il posto di lavoro.
In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste.

Martedì 9 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 18.00 documentario:
MISS LITTLE CHINA – L’ITALIA DEI CINESI
di Vincenzo De Cecco e Riccardo Cremona, Italia, 2009, HDV, 60’
Venezia, Brescia, Prato, le città preferite dai cinesi d’Italia. È lì che costruiscono la loro nuova vita, tra debiti da pagare, sogni da realizzare, la sfida dell’integrazione, le famiglie d’origine lontane.
Ore 19.00 incontro:
CINESI E ITALIANI, DESTINI ALLO SPECCHIO
Con i registi Vincenzo de Cecco, Riccardo Cremona, i mediatori culturali Suzi Siok Hoe Koh, Zhuli Qu e la studentessa Li Zhen.
Sono tanto diversi dai nostri padri e madri di cinquant’anni fa i migranti cinesi che oggi vengono da noi con l’obiettivo di lavorare sodo, fare fortuna e mettersi in proprio?
In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste.

Martedì 16 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 18.00  spettacolo work in progress:
NELLE MANI DELLA CULTURA di Mefenja Tatcheu
Per tanti, l’infibulazione genitale femminile è semplice tradizione e cultura. Per alcuni è tortura, per altri è ossessione. La storia di una famiglia e delle sue scelte.
Ore 19.00  incontro:
IL CORPO DELLA DONNA FRA TRADIZIONE E MODERNITÀ
Con Siri Spora Nangah e Jerioth Nchang (ass.Donne Africa onlus),  Natalina Folla (Università di Trieste).
In collaborazione con Associazione Donne Africa onlus.
GLI OCCHI DELL’AFRICA
Ore 20.30 documentario:
BENDA BILILI! di Florent de la Tullaye e Renaud Barret, Congo – Francia, 2010, 85’
Un documentario realizzato seguendo per cinque anni gli Staff Benda Bilili, dalla strada al successo internazionale. È una storia di una band “speciale”: cinque degli otto membri sono disabili. Un film che ha incantato il pubblico di Cannes 2011 e gli ha strappato una standing ovation.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Giovedì 18 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 18.00 incontro:
PROGETTO DNA
con Kathryne Bomberger, direttrice dell’International Commission on Missing Persons (Icmp) di Sarajevo, e i giornalisti Eva Ciuk e Pierluigi Sabatti.
Il lavoro di ricerca dell’americana Kathryne Bomberger e della sua équipe ha riconosciuto l’identità di 6.671 vittime di guerra nell’Ex Jugoslavia, confrontando i campioni di sangue dei coniugi dei dispersi con il DNA prelevato dai resti delle ossa delle vittime.
Ore 20.30 film:
DJECA, BUON ANNO SARAJEVO di Aida Begić, Francia /Bosnia, 2012, 90′
Rahima, 23 anni, e il fratello quattordicenne Nedim sono orfani della guerra di Bosnia. Vivono a Sarajevo, città in transizione che ha perso ogni compassione verso i figli delle vittime del conflitto. Dopo un’adolescenza inquieta, Rahima ha trovato conforto nell’Islam mentre  Nedim conduce una doppia vita.
In collaborazione con ZSKD – Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei Circoli Culturali Sloveni.

Sabato 20 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 16.00 – 18.00 visita guidata con partenza dal teatro:
COME È BELLA TRIESTE / KAKO JE LEP TRST
Passeggiata nella Trieste slovena / sprehod po slovenskem Trstu con le autrici della guida Erika Bezin e Poljanka Dolhar
In collaborazione con ZTT – EST.

Giovedì 25 ottobre 2012 – Stazione Rogers
Ore 18.00 incontro:
SARAJEVO CUORE D’EUROPA
La Bosnia Erzegovina a vent’anni dalla guerra: una pace difficile e incerta
con Gianfranco Schiavone (ICS), lo scrittore e giornalista Luca Leone, Rada Zarcovic (Cooperativa Insieme di Bratunac -Srebrenica), Giulio Marcon(Ong Lunaria e portavoce Sbilanciamoci).
Perché il processo di pace, di crescita economica e di convivenza della BiH nell’Unione Europea è ancora così lungo e incerto? Questi sono i temi dell’ultimo libro di Leone “Mister Sei miliardi:i giovani, la scuola, il lavoro, la salute, il futuro della Bosnia Erzegovina”.
In collaborazione con ICS Consorzio Italiano di Solidarietà.

Venerdì 26 ottobre 2012 – Narodna in študijska knjižnica / Biblioteca nazionale slovena
Ore 17.30 mostra fotografica:
V SRCU SARAJEVA / NEL CUORE DI SARAJEVO
Di Irina Tavčar
La città bosniaca di oggi vista dagli occhi di una giovane ragazza.
In collaborazione con ZSKD – Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei circoli culturali sloveni.

Martedì 30 ottobre 2012 – Teatro Miela
GLI OCCHI DELL’ AFRICA
Ore 18.00 film:
ll’Italia e del suo sistema di accoglienza, riflesso negli occhi di chi arriva.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.
Ore 19.00 incontro:
L’ITALIA SONO ANCH’IO: I protagonisti e le protagoniste
Con Alda Krosi (Comitato L’Italia sono anch’io), Milena Radovancev (ANOLF), Mohamed Ali Malow (ANOLF), Stefano Bertuzzi (Chiesa Metodista Valdese), Dora Zappia (ASGI) e Zhuli Qu (Tenda della Luna)
I figli degli immigrati che hanno compiuto tutto il ciclo degli studi in Italia e quindi si sono integrati nella cultura e nella società si vedono negata la cittadinanza e il diritto di voto.

Ore 20.30 film:
CALL ME KUCHU di Malika Zouhali-Worrall, Stati Uniti, 2012, 90’
La storia di David Kato, primo attivista gay in Uganda, denuncia le discriminazioni, le violenze e gli omicidi a sfondo omofobo nel paese.
In collaborazione con il Festival del Cinema Africano di Verona e Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste.

Martedì 6 novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 19.00 film:
LE NEVI DEL KILIMANGIARO di Robert Guédiguian, Francia, 2011, 90’
L’azienda dove lavora Michael, cinquant’anni, è colpita da un piano di licenziamenti. Tra i nomi tirati a sorte dei venti lavoratori che saranno licenziati c’è anche il suo.
Ore 20.30 incontro:
LAVORO OPERAIO IERI E OGGI.
Cambiamenti generazionali e di mentalità
Con gli storici Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari, Venezia), Giovanni Miccoli (Università di Trieste) e Ariella Verrocchio (Istituto Livio Saranz) e con Glauco Rigo (ex operaio WM Motori), l’operaio Arouna Ngouansa.
Studiosi e i protagonisti riflettono sulle trasformazioni nel vissuto operaio tra gli anni settanta e l’epoca attuale.
In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste e  La Cappella Underground.

Sabato 10 novembre 2012 – Magazzino delle Idee
Ore 19.00 mostra fotografica:
Inaugurazione alla presenza dell’autore
RICERCA DI IDENTITÀ di Ziyah Gafić
Il progetto raccoglie migliaia di fotografie di effetti personali recuperati dalle fosse comuni, che costituiscono l’ultima possibile traccia di identità di decine di migliaia di bosniaci.

Giovedì 15 novembre 2012 – Magazzino delle Idee
Ore 18.00 incontro:
DAL PASSATO AL PRESENTE – COME SARA’ IL FUTURO DELLA BOSNIA?
OD PRETEKLOSTI DO SEDANJOSTI – KAKŠNA BO PRIHODNOST BOSNE?
Con i giornalisti Azra Nuhefendić, Christian Elia, Ervin Hlandik Milharčič, modera Marko Sosič.
A vent’anni dalla guerra la Bosnia Erzegovina vive in una dimensione difficile e tesa cercando una via economica e culturale per la ricostruzione. Dialogo in tre lingue per capire le trasformazioni di un paese che fatica a ripartire.
In collaborazione con ZSKD – Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei Circoli Culturali Sloveni.

Sabato 17 novembre 2012 – Magazzino delle Idee
Ore 18.00 incontro:
FOTOGRAMMI DELLA BOSNIA ERZEGOVINA: RACCONTI DI VOLTI E CITTÀ
A cura di Kallipolis, associazione non profit per uno sviluppo urbano sostenibile.
Kallipolis racconta la sua esperienza nei progetti di cooperazione che dal 2006 realizza in Bosnia Erzegovina attraverso i suoi protagonisti: le persone che ha incontrato e le città che ha cercato di conoscere e progettare assieme ai suoi abitanti.

Domenica 18 novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 10.30 – 12.30 visita guidata con partenza dal teatro:
COME È BELLA TRIESTE / KAKO JE LEP TRST
Passeggiata nella Trieste slovena / sprehod po slovenskem Trstu con le autrici della guida Erika Bezin e Poljanka Dolhar
In collaborazione con ZTT – EST.

Martedì 20 novembre 2012 – Teatro Miela
GLI OCCHI DELL’ AFRICA
Ore 18.00 film:
TOGETHERNESS SUPREME di Nathan Collet, Kenya, 2010, 94’
Nella più grande baraccopoli dell’Africa orientale, Kiberia, si incrociano le storie di tre persone appartenenti a tre diverse tribù.
Ore 20.00 film:
THE FIRST GRADER di Justin Chadwick, Gran Bretagna, 2010, 103’
Ambientato in Kenya, il film – tratto da una storia vera – racconta la decisione e le vicende di un vecchio veterano Mau Mau determinato a imparare a leggere e scrivere.
Ore 21.45 documentario:
LOCKED IN LIMBO di Alvaro Lanciai, Italia, 2011, 61’
Cipro, Malta, Ceuta. Tre luoghi lungo i quali si dipana il confine meridionale d’Europa, tre “non luoghi” dove l’Europa ha deciso di incatenare chi fugge dall’Africa, dal Medio Oriente o dall’Asia.
In collaborazione con Festival del Cinema Africano di Verona e Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Venerdì 23 novembre 2012 – Libreria Lovat
Ore 18.00 incontro:
JUGOSCHEGGE. STORIE E SCATTI DI GUERRA E DI PACE
con gli autori Tullio Bugari e Giacomo Scattolini
Un libro che raccoglie gli scatti di luoghi fotografati a vent’anni di distanza, “prima” e “dopo” la guerra nell’ex Jugoslavia, affiancati dalla testimonianza di sette protagonisti.

Domenica 25 novembre 2012 – Magazzino delle Idee
Ore 18.00 documentario alla presenza della regista:
LA TRANSUMANZA DELLA PACE.
Un road movie montanaro italo-bosniaco di Roberta Biagiarelli, Italia, 2011, 53’
Il documentario ha per protagonisti i paesaggi, i pascoli e le persone della Val Rendena in Trentino e di Suceska, nella Municipalità di Srebrenica in Bosnia-Erzegovina. Racconta di un caso esemplare di solidarietà diretta ed efficace: il trasferimento e la consegna di quarantotto manze.

Martedì 27 novembre 2012 – Teatro Miela
MONDOVISIONI – I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Presentano Nicole Leghissa e Chiara Barbo
Ore 18.00 documentario:
HIGH TECH, LOW LIFE, di Stephen Maing, Stati Uniti/Cina, 2012, 87′, sott. it.
Un ritratto alternativo della società e del sistema dell’informazione cinese tramite i percorsi di due citizen journalists, che ci invitano a una riflessione sul ruolo del giornalismo nell’era dei social media.
Ore 20.00 documentario:
THE BRUSSELS BUSINESS, di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert, Belgio/Austria, 2012, 85′, sott. italiano.
Un viaggio tra zone d’ombra e corridoi del potere dell’Unione Europea per svelare il ruolo che migliaia di lobbisti, strateghi e think tank hanno nella politica comunitaria, per raccontare la storia non ufficiale dell’integrazione europea.
Ore 22.00 documentario:
REPORTERO, di Bernardo Ruiz, Stati Uniti/Messico, 2012, 72’, sott. it.
La storia di tre reporter che da trentadue anni diffondono, ogni settimana, inchieste sul narcotraffico e sulla corruzione a Tijuana, sfidando i boss e i vertici corrotti delle istituzioni.
In collaborazione con La Cappella Underground.
Mercoledì  28 novembre 2012 – Teatro Miela
MONDOVISIONI – I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Ore 18.00 documentario:
VOL SPÉCIAL, di Fernand Melgar, Svizzera, 2011, 100′, sott. it.
Il caso di migliaia di uomini e donne che, poiché risiedono illegalmente in Svizzera, vengono ogni anno incarcerati senza processo né condanna, e che in caso di opposizione vengono costretti al “volo speciale”.
Ore 20.00 documentario:
TOMORROW, di Andrey Gryazev, Russia, 2012, 100′, sott. it.
Il documentario racconta del collettivo Voina, il più provocatorio fenomeno dell’arte contemporanea russa: le loro performance politiche denunciano e provocano il regime in modo irriverente, intelligente ed efficace.

Ore 22.00 documentario:
THE AMBASSADOR, di Mads Brügger, Danimarca, 2011, 97′, sott. it.
Cosa succede quando un europeo bianco sbarca in uno dei paesi più corrotti e pericolosi del continente e acquista le costose credenziali che lo trasformano in un diplomatico africano?
In collaborazione con La Cappella Underground.

Giovedì 29 novembre 2012 – Teatro Miela
MONDOVISIONI – I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Ore 18.00 documentario:
THE LAW IN THESE PARTS, di Ra’anan Alexandrovicz, Israele, 2011, 101′, sott. it.
I legali dell’esercito israeliano, sotto la supervisione della Corte Suprema israeliana, hanno creato, amministrato e imposto una giurisdizione militare a lungo termine senza paragoni né precedenti.
Ore 20.00 documentario:
TAHRIR, di Stefano Savona, Francia/Italia, 2011, 90′, sott. it. Cairo, febbraio 2011. Elsayed, Noha e Ahmed sono tre ragazzi egiziani e stanno facendo la rivoluzione. Occupano piazza Tahrir giorno e notte insieme a migliaia di altri egiziani
Ore 22.00 documentario:
WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS, di Brian Knappenberger, Stati Uniti, 2012, 91′, sott. it. Il film racconta di Anonymous, il radicale collettivo hacktivist che, rifiutando identità e gerarchie, ha ridefinito il concetto di disobbedienza civile nell’era di internet, ricordandone i gruppi progenitori, l’evoluzione e gli “attacchi” più noti.
In collaborazione con  La Cappella Underground.

Giovedì 6 dicembre 2012– Stazione Rogers
Ore 18.00 incontro:
IL FUTURO DELLE RETI CULTURALI
La rete dei festival del Caffè sospeso incontra le altre reti, le istituzioni, gli sponsor.
In collaborazione con l’Associazione ETRARTE.

Venerdì 7 dicembre 2012 – Teatro Stabile Sloveno
GLI OCCHI DELL’ AFRICA
Ore 21.00 concerto:
AFRICAN JAM GOSPEL
African Jam Gospel valorizza le tradizioni delle tante chiese africane presenti a Udine e in Regione. Il coro è composto da 30 elementi più cinque strumentisti provenienti da cinque chiese evangeliche.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

ANCORA SPAESATI
NOVEMBRE, IL MESE DEL DOCUMENTARIO FRANCESE premosso da “Images en Bibliothèques”, Paris.
Regards sur les relations Algérie – France le temps d’un voyage.
A cura di Alliançe Française di Trieste presso la sede a novembre in data da definirsi.

SPAESATI SEGNALA ANCORA
AFRICA CINEMA, INCONTRI E MOSTRE CON TRAVELLING AFRICA  dal 12 al 18 novembre in luoghi da definirsi.
Land grabbing: accaparramenti di terre e diritto al cibo nei sud del mondo e la mostra fotografica Good Morning Africa.
A cura di ACCRI, AVAT, Ass. Donne Africa Onlus.

SPAESATI SCUOLE:

Giovedì 18 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 film per le scuole secondarie di secondo grado:
IL SEGRETO DI ESMA – GRBAVICA, di Jasmila Zbanic, Germania – Austria – Bosnia-Herzegovina, 2005, 90’.
Incontro con la giornalista Eva Ciuk (RAI) in collaborazione con RAI FVG programmi italiani e sloveni.

Martedì 20 Novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 spettacolo per le scuole:
AMIANTO SENZA CONFINI, di Sabrina Morena con Giustina Testa. Una produzione TeatroBandus e EARA onlus.
Incontro con gli storici Enrico Bullian e Ariella Verrocchio (Istituto Saranz)

Martedì 27 novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 film per le scuole:
MIRACOLO A LE HAVRE, di Aki Kaurismäki, Finlandia – Francia – Germania, 2011, 93’
Incontro con Gianfranco Schiavone (ICS) e Tristano Matta (Istituto Saranz)

PROGRAM

Nedelja, 23. septembra 2012 – Stazione Rogers
ob 18.00 otvoritev:
PRAZNIČNA AFRIKA
Deejay Walter Gerard
Degustacija afriške hrane, glasba in medkulturni dialog.
Sodeluje društvo Donne Africa onlus.

Torek, 2. oktobra 2012 – Gledališče Miela
Daniele Segre, ŽIVETI IN UMRETI ZARADI DELA
Predvajanje dokumentarcev ob prisotnosti režiserja
ob 18.00: DINAMITE (NURAXI, FIGUS) (DINAMIT) , Italija, 1994, 53′
Režiser je leta 1994 obravnaval odločitev družbe ENI o zaprtju rudnika Carbosulcis na Sardiniji in je dokumentiral postopne faze okupacije
ob 19.00: MORIRE DI LAVORO (UMRETI ZARADI DELA), Italija, 2008, 88’ 15”
Dokumentarec raziskuje področje gradbeništva v Italiji: protagonisti so delavci in sorodniki žrtev nesreč na delovnem mestu.
ob 20.30: srečanje z režiserjem. Pogovor vodi Tristano Matta (Inštitut Livio Saranz)
ob 21.00: SIC FIAT ITALIA (TAKA NAJ BO ITALIJA) Italija, 2011, 61’
Dramatično razmišljanje o zgodovini Italije v zadnjem dvajsetletju: delavci pripovedujejo o spremembah gospodarstva zaradi globalizacije.
ob 22.00: ASUBA DE SU SERBATOIU (NA ZBIRALNIKU), Italija, 2000/2001, 60′.
Zgodba o socialnem “izjemnem stanju”, ki so ga državni mediji totalno prezrli: tovarna Nuova Scaini v kraju Villacidro, primer boja za službo.
Sodeluje Inštitut Livio Saranz v Trstu.
Torek, 9. oktobra 2012 – Gledališče Miela
ob 18.00 dokumentarec:
MISS LITTLE CHINA – L’ITALIA DEI CINESI (ITALIJA KITAJCEV)
Vincenzo De Cecco in Riccardo Cremona, Italija, 2009, HDV, 60’
Benetke, Brescia, Prato so najljubša mesta za Kitajce, ki živijo v Italiji. Tu oblikujejo svoje novo življenje med dolgovi, željami, izzivi integracije, oddaljenostjo od družin.
ob 19.00 srečanje:
KITAJCI IN ITALIJANI, USODE PRED ZRCALOM
Sodelujeta režiserja Vincenzo de Cecco, Riccardo Cremona, kulturna mediatorja Suzi Siok Hoe Koh, Zhuli Qu in študentka Li Zhen.
Ali se naši starši izpred petdesetih let res tako razlikujejo od kitajskih priseljencev, ki se danes selijo k nam, da bi trdo delali in se obogatili?
Sodeluje Inštitut Livio Saranz v Trstu.

Torek, 16. oktobra 2012 – Gledališče Miela
ob 18.00 predstava work in progress:
Mefenja Tatcheu,  V ROKAH KULTURE
Za mnoge je infibulacija preprosto tradicija in stvar kulture. Za druge je način mučenja ali obsesija. Zgodba družine in njenih izbir.
ob 19.00  srečanje:
ŽENSKO TELO MED TRADICIJO IN MODERNOSTJO
Sodelujejo Sirri Spora Nangah in Jerioth Nchang (Društvo Donne Africa onlus),  Natalina Folla (Univerza v Trstu).
Sodeluje društvo Donne Africa onlus.
OČI AFRIKE
ob 20.30 dokumentarec:
Florent de la Tullaye, Renaud Barret, BENDA BILILI!  Kongo – Francija, 2010, 85’
Pet let po sledovih benda Staff Benda Bilili od ulice do mednarodnega uspeha. Ta je zgodba “posebnega” benda, ki med osmimi člani ima pet invalidov. Film je očaral občinstvo festivala v Cannesu leta 2011, kjer je izzval stoječe ovacije.
Sodelujejo: Škofijska Karitas Concordia-Pordenone, Škofijska Karitas Gorica, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Četrtek, 18. oktobra 2012 – Gledališče Miela
ob 18.00 srečanje:
PROJEKT DNK
sodeluje Kathryne rger, direktorica Mednarodne komisije za pogrešane osebe (Icmp) v Sarajevu. Povezujeta novinarja Pierluigi Sabatti in Eva Čuk.
Raziskave Američanke Kathryne Bomberger in njene delovne ekipe so razkrile identiteto 6.671 žrtev vojne v bivši Jugoslaviji s primerjavo vzorcev krvi sorodnikov pogrešanih z vzorci DNK iz kosti žrtev.
ob 20.30 film:
Aida Begić, DJECA (OTROCI)  Francija /Bosna, 2012, 90
Triindvajsetletna Rahima in njen štirinajstletni brat Nedim sta siroti vojne v Bosni. Živita v Sarajevu, mestu v tranziciji, ki je izgubilo sočutje do otrok vojnih žrtev. Po nemirnih najstniških letih je Rahima našla tolažbo v islamski veri, Nedim pa ima dvojno življenje.
Sodeluje Zveza Slovenskih Kulturnih Društev.

Sobota, 20. oktobra 2012 – Gledališče Miela
od 16.00 do 18.00 vodeni ogled:
COME È BELLA TRIESTE / KAKO JE LEP TRST
sprehod po slovenskem Trstu z avtoricama vodnika Eriko Bezin in Poljanko Dolhar
Sodeluje založba ZTT – EST

Četrtek, 25. oktobra 2012 – Stazione Rogers
ob 18.00 srečanje:
SARAJEVO SRCE EVROPE
Bosna Hercegovina dvajset let po vojni: trpek in negotov mir
Sodelujejo: Gianfranco Schiavone (ICS), pisatelj in novinar Luca Leone, Rada Zarcovic (Zadruga Zajedno-Insieme, Bratunac -Srebrenica),Giulio Marcon (neprofitno društvo Lunaria in predstavnik kampanje Sbilanciamoci).
Zakaj so mirovni proces, razvoj gospodarstva in sožitja Bosne sredi Evropske Unije tako počasni in negotovi? O tem govori najnovejša knjiga Luce Leoneja Mister Sei miliardi: mladi, šola, delo, zdravstvo, prihodnost Bosne Hercegovine.
Sodeluje ICS – Italijanski konzorcij za solidarnost.

Petek, 26. oktobra 2012 – Narodna in studijska knjižnica (ulica S. Francesco)
ob 17.30 fotografska razstava:
Otvoritev ob prisotnosti avtorice
V SRCU SARAJEVA /NEL CUORE DI SARAJEVO
Irine Tavčar
Bosansko mesto danes skozi oči mlade ženske.
Sodeluje Zveza Slovenskih Kulturnih Društev.

Torek, 30. Oktobra 2012 – Gledališče Miela
OČI AFRIKE
ob 18.00 film:
Aluk Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali in Dagmawi Yimer,BENVENUTI IN ITALIA (DOBRODOŠLI V ITALIJI)  Italija, 2012, 60’
Pet kratkometražnih filmov mladih priseljencev. Mozaik malih zgodb, večplastni portret Italije in njenega upravljanja sprejema skozi oči tistih, ki prihajajo.
Sodelujejo: Škofijska Karitas Concordia-Pordenone, Škofijska Karitas Gorica, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.
ob 19.00 srečanje:
ITALIJA SEM TUDI JAZ: Protagonisti in protagonistke
Sodelujejo: Alda Krosi (odbor L’Italia sono anch’io/ Italija sem tudi jaz), Milena Radovancev (ANOLF), Mohamed Ali Malow (ANOLF), Stefano Bertuzzi (Valdeška metodistična cerkev), Dora Zappia (ASGI) in Zhuli Qu (Tenda della Luna)
Otroci priseljencev, ki so študirali v Italiji in so se torej integrirali v kulturo in družbo, nimajo volilne pravice in državljanstva.
ob 20.30 film:
Malika Zouhali-Worrall,CALL ME KUCHU, ZDA, 2012, 90’
Zgodba Davida Katoja, prvega gay-aktivista v Ugandi, je tožba proti diskriminaciji, nasilju in homofobičnih umorih v državi.
Sodelujeta Festival afriškega filma v Veroni, Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica v Trstu.

Torek, 6. novembra 2012 – Gledališče Miela
ob 19.00 film:
Robert Guédiguian, LE NEVI DEL KILIMANGIARO (SNEG NA KILIMANJARU), Francija, 2011, 90’
Podjetje, kjer je zaposlen petdesetni Michael, mora odpustiti dvajset uslužbencev. Med izžrebanimi imeni je tudi njegovo.
ob 20.30 srečanje:
DELAVSKA SLUŽBA VČERAJ IN DANES. Generacijske in miselne spremembe
Sodelujejo zgodovinarji Gilda Zazzara (Univerza Ca’ Foscari, Benetke), Giovanni Miccoli (Univerza v Trstu), Ariella Verrocchio (Inštitut Livio Saranz), Glauco Rigo (bivši delavec podjetja VM Motori) in delavec Arouna Ngouansa.
Raziskovalci in protagonisti razmišljajo o spremembah v doživljanju delavske službe med sedemdesetimi leti in današnjim časom.
Sodelujeta Inštitut Livio Saranz v Trstu, La Cappella Underground.

Sobota, 10. novembra 2012 – Magazzino delle Idee
ob 19.00 fotografska razstava:
Otvoritev ob prisotnosti avtorja
Ziyah Gafić, ISKANJE IDENTITETE
Projekt zbiranja na tisoče fotografij in zasebnih predmetov iz skupnih grobišč, ki so zadnje možne sledi o identiteti več desettisočih Bosancev.
Razstava je odprta od 17. do 20.ure do 30. novembra.  V soboto in nedeljo tudi od 10. do 13.ure

Četrtek, 15. novembra 2012 – Magazzino delle idee
ob 18.00 srečanje:
OD PRETEKLOSTI DO SEDANJOSTI – KAKŠNA BO PRIHODNOST BOSNE?
Sodelujejo novinarji Azra Nuhefendić, Christian Elia, Ervin Hlandik, moderator: Marko Sosič.
Dvajset let po koncu vojne, Bosna Hercegovina živi v težkih in napetih razmerah ter išče gospodarsko in kulturno pot do rekonstrukcije. Trojezični dialog za razumevanje sprememb države, ki ne utegne ponovno zagnati.
Sodeluje Zveza Slovenskih Kulturnih Društev.

Sobota, 17. novembra 2012 – Magazzino delle Idee
ob 18.00 srečanje:
FOTOGRAMI BOSNE HERCEGOVINE: PRIPOVEDI O OBRAZIH IN MESTIH
Prireja: Kallipolis, neprofitno društvo za vzdržljiv razvoj urbanih območij
Kallipolis govori o izkušnji na področju projektov kooperacije, ki jih izvaja od leta 2006 v Bosni Hercegovini z osebami, ki so jih člani društva srečali, in z mesti, ki so jih skušali spoznati in snovati skupaj z njihovimi prebivalci.

Nedelja, 16. novembra 2012 – Gledališče Miela
od 10.30 do 12.30 vodeni ogled:
KAKO JE LEP TRST /COME È BELLA TRIESTE
Sprehod po slovenskem Trstu z avtoricama vodnika Eriko Bezin in Poljanko Dolhar
Sodeluje založba ZTT – EST

Torek, 20. novembra 2012 – Gledališče Miela
OČI AFRIKE
ob 18.00 film:
Nathan Collet, TOGETHERNESS SUPREME, Kenija, 2010, 94’
V Kiberii, največjem revnem mestnem predelu vzhodne Afrike, se prepletajo zgodbe pripadnikov treh različnih plemen, ki iščejo plemensko enotnost.
ob 20.00 film:
Justin Chadwick, THE FIRST GRADER, Velika Britanija, 2010, 103’
Film po resnični zgodbi se dogaja v gorski vasi v Keniji; pripoveduje o odločitvi priletnega veterana Mau Mau, ki se hoče naučiti brati in pisati.
ob 21.45 dokumentarec:
Alvaro Lanciai,LOCKED IN LIMBO, Italija, 2011, 61’
Ciper, Malta, Ceuta. Trije kraji na južnem robu Evrope, trije “nekraji”, kjer je Evropa priklenila tiste, ki bežijo iz Afrike, Srednjega vzhoda ali Azije.
Sodelujejo: Festival afriškega filma iz Verone, Škofijska Karitas Concordia-Pordenone, Škofijska Karitas Gorica, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Petek, 23. novembra 2012 – Knjigarna Lovat
ob 18.00 srečanje:
JUGODROBCI. ZGODBE IN POSNETKI VOJNE IN MIRU
Sodelujeta avtorja Tullio Bugari in Giacomo Scattolini
V knjigi so zbrani posnetki istih krajev z dvajsetletnim razmahom, pred in po vojni v bivši Jugoslaviji. Dopolnjujejo jih pričevanja sedmih protagonistov.

Nedelja, 25. novembra 2012 – Magazzino delle Idee
ob 18.00 dokumentarec:
Roberta Biagiarelli, LA TRANSUMANZA DELLA PACE (POGON MIRU)
Italijansko-bosanski gorski road movie
Protagonistke dokumentarca so pokrajine, pašniki in osebe doline Rendena v Trentinu in Suceske v občini Srebrenica v Bosni Hercegovini. Pripoveduje o vzornem primeru neposredne in učinkovite solidarnosti: o pogonu in predaji oseminštiridesetih telic.

Torek, 27. novembra 2012 – Gledališče Miela
MONDOVISIONI – DOKUMENTARCI REVIJE INTERNAZIONALE
o medijih, mednarodni aktualnosti in človekovih pravicah
Prirejata Internazionale in CineAgenzia
Uvodna beseda: Nicole Leghissa in Chiara Barbo
ob 18.00 dokumentarec:
Stephen Maing, HIGH TECH, LOW LIFE, ZDA/Kitajska, 2012, 87′, podnapisi v italijanščini
Alternativni portret kitajske družbe in informacijskega sistema po poteh dveh citizen journalist, ki spodbujata naše razmišljanje o vlogi novinarstva v dobi socialnih medijev.
ob 20.00 dokumentarec:
Friedrich Moser in Matthieu Lietaert, THE BRUSSELS BUSINESS, Belgija/Avstrija, 2012, 85′, podnapisi v italijanščini
Potovanje med sencami in hodniki oblasti Evropske Unije, ki razkriva vlogo tisočih lobistov, strategov in think tankov skupnostne politike ter pripoveduje neuradno zgodbo o evropski integraciji.
ob 22.00 dokumentarec:
Bernardo Ruiz, REPORTERO, ZDA/Mehika, 2012, 72’, podnapisi v italijanščini
Zgodba treh reporterjev, ki dvaintrideset let širijo vsak teden prispevke o trgovanju z mamili in korupciji v Tijuani in s tem izzivajo skorumpirane vodilne kadre inštitucij.
Sodeluje La Cappella Underground.

Sreda, 28. novembra 2012 – Gledališče Miela
MONDOVISIONI – DOKUMENTARCI REVIJE INTERNAZIONALE
o medijih, mednarodni aktualnosti in človekovih pravicah
Prirejata Internazionale in CineAgenzia
ob 18.00 dokumentarec:
Fernand Melgar, VOL SPECIAL, Švica, 2011, 100′, podnapisi v italijanščini
Na tisoče moških in žensk živijo ilegalno v Švici in se zaradi tega, vsako leto znajdejo v zaporu brez procesa in brez obsodbe. V primeru upora pa so prisiljeni na “poseben let”.
ob 20.00 dokumentarec :
Andrey Gryazev, TOMORROW, Rusija, 2012, 100′, podnapisi v italijanščini
Dokumentarec pripoveduje o kolektivu Voina, najbolj provokativnem pojavu ruske sodobne umetnosti: njegovi politični performansi obtožijo in izzivajo režim na hudomušen, bister in učinkovit način.
ob 22.00 dokumentarec:
Mads Brügger, THE AMBASSADOR, Danska, 2011, 97′, podnapisi v italijanščini
Kaj se zgodi, ko svetlopolti Evropejec pristane v eni od najbolj skorumpiranih in nevarnih držav celine in kupi drage poverilnice, ki ga bodo spremenile v afriškega diplomata?
Sodeluje La Cappella Underground.

Četrtek, 29. novembra 2012 – Gledališče Miela
MONDOVISIONI – DOKUMENTARCI REVIJE INTERNAZIONALE
o medijih, mednarodni aktualnosti in človekovih pravicah
Prirejata Internazionale in CineAgenzia
ob 18.00 dokumentarec:
Ra’anan Alexandrovicz, THE LAW IN THESE PARTS, Izrael, 2011, 101′, podnapisi v italijanščini
Pravniki izraelske vojske, pod nadzorom izraelskega Vrhovnega sodišča so ustvarili, upravljali in vsilili dolgotrajno vojaško jurisdikcijo brez primerka in brez precedensov.
ob 20.00 dokumentarec:
Stefano Savona, TAHRIR, Francija/Italija, 2011, 90′, podnapisi v italijanščini
Kairo, februar 2011. Elsayed, Noha in Ahmed so trije mladi egipčanski revolucionarji. Noč in dan okupirajo trg Tahrir skupaj s tisočimi drugimi Egipčani.
ob 22.00 dokumentarec:
Brian Knappenberger,WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS, ZDA, 2012, 91′, podnapisi v italijanščini
Film pripoveduje o radikalnem hacktivist kolektivu Anonymous, ki zavrne identitete in hierarhije in je preoblikoval koncept civilne neubogljivosti v dobi interneta, s spominom na predhodnike, na njegov razvoj in najbolj znane “napade”.
Sodeluje La Cappella Underground.

Četrtek, 6. decembra 2012– Stazione Rogers
ob 18.00 srečanje:
PRIHODNOST KULTURNIH OMREŽIJ
Mreža festivalov Caffè sospeso srečuje druge mreže, inštitucije, sponzorje.
Sodeluje društvo ETRARTE.

Petek, 7. decembra 2012 – Slovensko stalno gledališče
OČI AFRIKE
ob 21.00 koncert:
AFRICAN JAM GOSPEL
African Jam Gospel vrednoti tradicije mnogih afriških cerkva v Vidmu in na deželnem teritoriju. Zbor sestavlja preko trideset pevcev in pet instrumentalistov, ki prihajajo iz petih evangeličanskih cerkva.
Sodelujejo Škofijska Karitas Concordia-Pordenone, Škofijska Karitas Gorica, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

ŠE RAZSELJENI
NOVEMBER, MESEC FRANCOSKEGA DOKUMENTARCA
Pobuda Images en bibliothèques, Paris.
Pogled na odnose med Alžirijo in Francijo v času potovanja
Prireja Alliançe Française v Trstu na svojem sedežu
Sodeluje: Oči Afrike

RAZSELJENI NAPOVEDUJE
AFRIKA: FILM, SREČANJA IN RAZSTAVE
TRAVELLING AFRICA od 12. do 18. novembra
Tematike: Land grabbing: pridobivanje zemlje in pravice do hrane na jugu sveta in fotografska razstava Good Morning Africa.
Prirejajo ACCRI, AVAT, Društvo Donne Africa onlus

RAZSELJENI ZA ŠOLE:

Četrtek, 18. oktobra 2012 – Gledališče Miela
ob 9.00 film za višje šole:
Jasmila Zbanic, GRBAVICA, Nemčija – Avstrija – Bosna-Hercegovina, 2005, 90’.
Srečanje z novinarko Evo Čuk (RAI) v sodelovanju z deželnim sedežem RAI FJK- italijanski in slovenski programi

Torek, 20. novembra 2012 – Gledališče Miela
ob 9.00 predstava za šole:
Sabrina Morena, AMIANTO SENZA CONFINI (AZBEST BREZ MEJA), nastopa: Giustina Testa. Produkcija TeatroBandus in EARA onlus
Srečanje z Enricom Bulianom in Ariello Verrocchio (Inštitut Saranz)

Torek, 27. novembra 2012– Gledališče Miela
ob 9.00 film za šole:
Aki Kaurismäki, LE HAVRE, Finska – Francija – Nemčija, 2011, 93’
Srečanje: Gianfranco Schiavone (ICS) in Tristano Matta (Inštitut Saranz)

Martedì 2 ottobre 2012 – Teatro Miela

VIVERE E MORIRE DI LAVORO
Documentari alla presenza del regista Daniele Segre

Ore 18.00:
DINAMITE (NURAXI, FIGUS)
Italia, 1994, 53′
L’ENI vuole chiudere l’ultima miniera di carbone ancora esistente, la  Carbosulcis in Sardegna. Inizia così una delle più dure lotte operaie di questi ultimi anni. Daniele Segre è sceso con la cinepresa fino a quattrocento metri sotto terra per seguire e filmare le fasi dell’occupazione “alla dinamite” della miniera e per raccogliere le ragioni dei minatori in rivolta.

Ore 19.00: 
MORIRE DI LAVORO
Italia, 2008, 88’ 15”
è un film documentario che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia, protagonisti i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. Incidenti mortali nei cantieri edili, orgoglio del lavoro, sicurezza e sua mancanza, lavoro nero e  caporalato.

Ore 20.30 incontro:
con il regista Daniele Segre, intervistato da Tristano Matta (Istituto Livio Saranz)

Ore 21.00:
SIC FIAT ITALIA (COSÌ SIA ITALIA)
Italia, 2011, 61’
Una drammatica riflessione sulla storia d’Italia degli ultimi 20 anni, attraverso i racconti dei lavoratori e delle lavoratrici , dell’erosione dei diritto acquisiti  del mutamento della scena economica dovuta alla globalizzazione.

Ore 22.00:
ASUBA DE SU SERBATOIU (SUL SERBATOIO)
Italia, 2000/2001, 60′
È la storia della Nuova SCAINI di Villacidro, fabbrica di batterie, di proprietà per il 20% all’AGIP Petroli che ha combattuto per più di tre anni una battaglia drammatica per garantire il futuro ai 152 operai rimasti e alle loro famiglie; è nata l’ennesima estrema protesta che ha portato alcuni lavoratori a occupare i serbatoi di gas propano. una storia di “emergenza sociale” lasciata nell’invisibilità dai mass-media nazionali.

Daniele Segre (Alessandria, 1952) svolge attività di regista dal 1976, è autore di “cinema della realtà”, di film di finzione e di spettacoli teatrali. Le sue opere sono quasi sempre trasmesse dalle reti pubbliche e da molti anni presentate alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e in diversi festival nazionali e internazionali – tra cui la Berlinale, International Film Festival Rotterdam, Cinéma du Réel e Filmmaker – ricevendo vari riconoscimenti tra cui il premio Giuliani De Negri alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, il Tulipano d’oro al Festival Internazionale di Istanbul, il premio CICAE al Festival del Cinema Italiano di Annecy, il premio Filmmakers, il premio NICE a New York. Esordisce come fotografo della realtà a Torino e fin dalla metà degli anni Settanta realizza film e video.

In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste

Martedì 9 ottobre 2012 – Teatro Miela

Ore 18.00 documentario:
MISS LITTLE CHINA – L’ITALIA DEI CINESI
di Vincenzo De Cecco e Riccardo Cremona, Italia, 2009, HDV, 60’
Le cinesi d’Italia, le loro aspirazioni da adolescenti, così simili a quelle delle ragazze italiane, appesantite però dal doppio lavoro di essere giovani ma anche sagge, per precoce necessità, e d’aiuto alla famiglia. Cinque aspiranti bellezze, cinque ordinarie famiglie di emigranti. Un viaggio lungo la penisola seguendo le loro tracce. Per scoprire che, nelle pause dei turni estenuanti, quelle mamme che credevamo delle macchine da lavoro si emozionano sino a piangere parlando delle figlie. E queste, dal canto loro, sono sicure soltanto di una cosa: non voler ripetere la vita sfinente dei genitori. Con gli italiani che, guardandosi nello specchio cinese, si scoprono con sconcerto irriconoscibili: stanchi, scoraggiati, impauriti e rancorosi. Perché è molto più facile temere l’altro che rimettere in discussione se stessi.

Vincenzo de Cecco, nato nel 1971, si è diplomato nel 1996 alla London International Film School e ha curato la regia di numerosi documentari (spesso in coregia) tra i quali: Commissariato Trevi Campo Marzio, Forma: La città moderna e il suo passato, R11, Giufà-Giuha, El Idrisi in Sicilia, La democrazia dinanzi ai giudici.

Riccardo Cremona, nato a Bologna nel 1978, ha co-diretto Commissariato Trevi-Campo Marzio, Radiovisione, Il viaggio di Giuseppe, un episodio della docu-fiction Diario di Classe. Ha inoltre curato il montaggio di diverse opere, fra le quali A Proposito degli Effetti Speciali di Alberto Grifi, Gas di Claudio Noce.

Ore 19.00 incontro:
CINESI E ITALIANI, DESTINI ALLO SPECCHIO
Con i registi Vincenzo de Cecco, Riccardo Cremona, i mediatori culturali Suzi Siok Hoe Koh, Zhuli Qu e la studentessa Li Zhen.
Sono tanto diversi dai nostri padri e madri di cinquant’anni fa i migranti cinesi che oggi vengono da noi con l’obiettivo di lavorare sodo, fare fortuna e mettersi in proprio?

In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste.

Martedì 16 ottobre 2012 – Teatro Miela

Ore 18.00  spettacolo work in progress:
NELLE MANI DELLA CULTURA
di Mefenja Tatcheu
Per tanti, l’infibulazione genitale femminile è semplice tradizione e cultura. Per altri, è tortura. Per Tamfu è ossessione. Dopo vent’anni di residenza in Europa, la sua opinione sull’argomento è cambiata. Sua figlia Chantal, sedicenne, si trova nelle mani della cultura: deve scegliere se sottoporsi all’infibulazione o meno. Susan, la mamma di Chantal, ha come unico compito quello di convincere la figlia e portarla in Africa dove dovrebbe subire l’intervento. Ma che consigli darà Viola, la maestra di Chantal? Potranno le donne mettersi insieme in questa fase e combattere contro la discriminazione, la violenza contro le donne ma soprattutto contro l’infibulazione genitale femminile?

Mefenja Tatcheu nasce in Cameroon nel 1984. Da sempre affascinato dal mondo del cinema e dello spettacolo, tra 2004 e 2006 è attore e membro della troupe nei film The Ghost Son e Double  Double Cross del regista Camerunense Godlove Neba Nyambi Jr.
Si trasferisce in Italia nel 2008. Tra il 2008 e il 2009 frequenta un corso di Teatro dove alla fine recita nel ruolo di Iago in un saggio intitolato Buonanotte Desdemona Buongiorno Giulietta di Ann-Marie Macdonald. Nel 2009 lo ritroviamo come attore protagonista di The Rommate Study and Fun in Trieste, cortometraggio diretto da Andrea Magnani e Diego Cenetiempo, prodotto dall’Associazione Zeroquaranta di Trieste.
Nel 2010 Viene selezionato per il ruolo di Pacifista nel film Missione di Pace selezionato in fuori concorso al festival di cinema di Venezia. Diretto da Francesco Lagi prodotto dalla Bianca films che vede tra gli altri Protagonista Silvio Orlando e Filippo Timi. Recita come protagonista nel video Fractal Net singing, selezionato per la Biennale di Venezia, diretto dal regista Giancarlo Marinelli per l’artista Fernando Garbelotto. Recita nel ruolo del rifugiato nella fiction Il mare delle lacrime del regista tedesco Aelrun Goeffe per la televisione tedesca  ZDF che vede come protagonista Senta Berger. E’ uno dei autori e attore del docufiction  Con gli occhi dell’altro, prodotto da Ass. Spaesati, andato in onda su RAI3. Nel 2011 viene selezionato dal regista Vicentino Giancarlo Marinelli per recitare come un Soldato in Ruzante , spettacolo che ha debuttato al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra in Provincia di Padova. Attualmente sta lavorando sullo spettacolo teatrale intitolato: Nelle mani della cultura. La storia di una famiglia e delle sue scelte.

GLI OCCHI DELL’AFRICA

Ore 20.30 documentario:
BENDA BILILI!

di Florent de la Tullaye e Renaud Barret
Congo – Francia, 2010, 85’
Un documentario realizzato seguendo per cinque anni gli Staff Benda Bilili, dalla strada al successo internazionale.
Staff Benda Bilili era un gruppo di buskers, suonava di fronte ai ristoranti e il significato del loro nome, in lingua lingala, è “guardare oltre le apparenze”, come loro hanno sempre fatto, fino a diventare una band davvero “speciale”: cinque degli otto membri del gruppo sono infatti stati colpiti nell’infanzia da poliomelite e sono costretti a girare e suonare su tricicli, personalizzati con fantasia.
Benda Bilili è una storia che parte dalle strade di Kinshasa e arriva alle grandi sale da concerto di tutto il pianeta, la storia di un sogno che diventa realtà. Un film che ha incantato il pubblico di Cannes 2011 e gli ha strappato una standing ovation.

In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Giovedì 18 ottobre 2012 – Teatro Miela

Ore 18.00 incontro:
PROGETTO DNA
con Kathryne Bomberger, direttrice dell’International Commission on Missing Persons (Icmp) di Sarajevo, e i giornalisti Eva Ciuk e Pierluigi Sabbati.
Il lavoro di ricerca dell’americana Kathryne Bomberger e della sua équipe ha riconosciuto l’identità di 6.671 vittime di guerra nell’Ex Jugoslavia, confrontando i campioni di sangue dei congiunti dei dispersi con il DNA prelevato dai resti delle ossa delle vittime.
Gli esperti guidati da Kathryne Bomberger sono riusciti a ricostruire il destino del 70 per cento dei dispersi. Nel caso di Srebrenica il tasso di identificazione supera l’80 per cento. Dalla fine della guerra sono state scoperte centinaia di fosse comuni. All’inizio le famiglie venivano convocate in grandi hangar dove passavano in rassegna i cadaveri in cerca del temuto e sospirato riconoscimento. Per questo l’Icmp lanciò il “Progetto Dna”: in tutta la Bosnia sono stati raccolti 70 mila campioni di sangue di congiunti di dispersi. Il primo riconoscimento è del 2001: un ragazzo musulmano di quindici anni. Da allora i laboratori genetici dell’Icmp hanno dato un’identità a 36.903 ossa di 19.735 persone uccise nella mattanza dell’ex Jugoslavia.

Ore 20.30 film:
DJECA, BUON ANNO SARAJEVO
di Aida Begić
Francia/Bosnia, 2012, 90′
Rahima 23 anni, e Nedim 14, sono due fratelli rimasti orfani durante la guerra di Bosnia. I due ragazzi vivono in una Sarajevo che, a più di un decennio di distanza, non è ancora riuscita a lasciarsi alle spalle le ferite del conflitto, vivendo una perenne transizione che implica difficoltà economiche e disagio sociale; Rahima, che ha da poco iniziato a cercare conforto nella religione musulmana, lavora come cuoca in un ristorante gestito da un uomo violento e meschino, mentre Nedim si trova spesso coinvolto in risse con i suoi compagni di scuola, che lo discriminano perché orfano. Quando il ragazzo litiga con il figlio di un potente uomo politico locale, e la direzione della scuola minaccia di cacciarlo, Rahima vede il concreto rischio che suo fratello venga allontanato da lei e affidato ai servizi sociali; cerca così di parlare con lui, ma Nedim sembra essersi costruito attorno una corazza inespugnabile. Inoltre, la scoperta di alcune frequentazioni del ragazzo, e di certe sue attività di cui Rahima era all’oscuro, fanno capire alla giovane quanto poco, in realtà, lei sappia della vita di suo fratello…

Aida Begić (Sarajevo 1976) ha studiato all’Academy of Permorming Arts di Sarajevo. Il suo film di diploma Prvo, smrtno iskustvo/First death experience è stato presentato al Festival di Cannes 2001 e ha vinto numerosi premi. Il suo lungometraggio d’esordio Snijgeg/Snow ha vinto nel 2008 il Gran Prix della Semaine de la critique al Festival di Cannes. Attualmente insegna all’Academy of Permorming Arts di Sarajevo e nel 2009 ha fondato la società di produzione indipendente Film House. Djeca/Children of Sarajevo è stato presentato al 65° Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard e ha ricevuto la menzione speciale della giuria.

In collaborazione con ZSKD – Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei Circoli Culturali Sloveni.

Sabato 20 ottobre 2012 – Teatro Miela
dalle 16.00 alle 18.00 visita guidata con partenza dal Teatro Miela

Domenica 18 novembre 2012 – Teatro Miela
dalle 10.30 alle 12.30 visita guidata con partenza dal Teatro Miela
COME È BELLA TRIESTE / KAKO JE LEP TRST
Passeggiata nella Trieste slovena / Sprehod po slovenskem Trstu
con le autrici della guida Erika Bezin e Poljanka Dolhar

Com’è bella Trieste vuole avvicinare il lettore alle maggiori attrazioni turistiche della città, ma anche alla sua anima slovena, alle tracce lasciate dagli sloveni in città, ai principali luoghi dove essi vivono e si esprimono oggi. Spazio quindi alle bellezze architettoniche di Piazza Unità, alla leggenda di Mihec e Jakec (Micheze e Jacheze), le due statue che battono le ore sulla torre del municipio, all’atmosfera romantica del castello di Miramare, ma anche alla tragica storia della famiglia Tomažič e del suo amatissimo Buffet da Pepi. La guida è stata pensata sia per il turista che scopre per la prima volta la città nel golfo, come viene chiamata dallo scrittore triestino Boris Pahor, sia per i triestini curiosi di scoprire anche le altre anime della loro città, per esempio quella slovena, a molti purtroppo sconosciuta.

In collaborazione con ZTT – EST.

Giovedì 25 ottobre 2012 – Stazione Rogers

Ore 18.00 incontro:
SARAJEVO CUORE D’EUROPA
La Bosnia Erzegovina a vent’anni dalla guerra: una pace difficile e incerta
con Gianfranco Schiavone (ICS), lo scrittore e giornalista Luca Leone, Rada Zarcovic (Cooperativa Insieme di Bratunac-Srebrenica), Giulio Marcon (Ong Lunaria e portavoce Sbilanciamoci).

Perché il processo di pace, di crescita economica e di convivenza della BiH nell’Unione Europea è ancora così lungo ed incerto e periodicamente risorgono nazionalismi mai del tutto sopiti? Quale può essere il ruolo di una città come Trieste nel sostenere l’evoluzione sociale, economica e culturale di un territorio come la BiH con il quale la città ha relazioni profonde? L’Unione Europea avrebbe dovuto agire diversamente e con maggior peso per sostenere il processo di pace e di effettiva integrazione europea della BiH? Questi sono i temi dell’ultimo libro di Leone, Mister Sei miliardi: i giovani, la scuola, il  lavoro, la salute, il futuro della Bosnia Erzegovina.

Luca Leone, giornalista professionista, è nato il 20 agosto 1970 ad Albano Laziale (Roma).
Ha scritto o scrive, tra gli altri, per Liberazione, Avvenimenti, Internazionale, Modus Vivendi, Il Venerdì di Repubblica, Medici Senza Frontiere, Popoli e Missione, Galatea, Vita, Misna.  È direttore responsabile del periodico “Buk”.
Mister Sei miliardi: i giovani, la scuola, il  lavoro, la salute, il futuro della Bosnia Erzegovina : «Luca Leone rende omaggio ai “costruttori” ostinati, donne e uomini, e li vede all’opera soprattutto in un settore specifico e universale, quello dell’Educazione, della Scuola, della Formazione. Il presente di questo settore, in Bosnia Erzegovina, è fatto di divisione, di ingressi separati nelle aule per studenti di confessione religiosa diversa, di programmi non condivisi, così come gli alfabeti – cirillico e latino – usati a discrezione degli insegnanti, non a unire ma a sottolineare appartenenze…».

Rada Zarcovic, presidente della Cooperativa Insieme di Bratunac (Srebrenica), nata da un percorso di condivisione di donne mussulmane e serbe dell’area di Srebrenica che hanno scelto di fare, attraverso la cooperativa, un percorso comune di superamento delle divisioni etniche in un’area della BIH particolarmente lacerata dal conflitto.

Giulio Marcon, nato a Roma nel 1959, è presidente della Ong Lunaria  portavoce della campagna Sbilanciamoci! Insegna nel corso di laurea specialistica in Gestione e Organizzazione delle Politiche Sociali all’Università di Urbino e nel corso in Discipline Economiche e Sociali dell’Università di Cosenza. Tra gli ultimi volumi pubblicati:
L’utopie del ben fare (L’Ancora del Mediterraneo), Come fare politica senza entrare in un partito (Feltrinelli), Le ambiguità degli aiuti umanitari (Feltrinelli).

In collaborazione con ICS Consorzio italiano di solidarietà.
GLI OCCHI DELL’AFRICA

Martedì 30 ottobre 2012 – Teatro Miela

Ore 18.00 film:
BENVENUTI IN ITALIA
di Aluk Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali e Dagmawi Yimer
Italia, 2012, 60’
Benvenuti in Italia è costituito da cinque cortometraggi scritti, girati e diretti da ragazze e ragazzi immigrati in Italia. Un mosaico di piccole storie accomunate dalla ricerca di uno sguardo interno sulla condizione di migrante e, insieme, un ritratto composito dell’Italia e del suo sistema di accoglienza riflesso negli occhi di chi arriva. Cinque episodi girati a dieci mani da Alik Amiri, Hamed Dera, Hevi Dilara, Zakaria Mohamed Ali e Dagmawi Ymer.

Aluk Amiri, rifugiato afghano giunto in Italia all’età di quindici anni, racconta il giorno del diciottesimo compleanno del suo alter ego Nasir in una casa famiglia di Venezia.

Zakaria Mohamed Alì, costretto a lasciare Mogadiscio, dà voce ai sogni di gloria di Dadir, calciatore senza biglietto costretto a viaggiare su e giù per l’Italia per giocare con la “sua” nazionale.

Hevi Dilara, rifugiata curda, fornisce il ritratto di una giovane coppia di rifugiati che vivono da qualche settimana con la loro neonata in un centro di prima accoglienza di Portici.
Il burkinabé Hamed Dera incontra e racconta gli ospiti della pensione “Chez Margherita” di imminente chiusura.

Il filmaker etiope Dagmawi Yimer, sbarcato a Lampedusa cinque anni fa, segue il mediatore culturale senegalese Mohamed Ba mentre rievoca il giorno in cui fu accoltellato.

Ore 19.00 incontro:
L’ITALIA SONO ANCH’IO:
I protagonisti e le protagoniste
Con Alda Krosi (Comitato L’Italia sono anch’io), Milena Radovancev (ANOLF), Mohamed Ali Malow (ANOLF), Stefano Bertuzzi (Chiesa Metodista Valdese), Dora Zappia (ASGI) e Zhuli Qu (Tenda della Luna).
I figli degli immigrati che hanno compiuto tutto il ciclo degli studi in Italia e quindi si sono integrati nella cultura e nella società si vedono negata la cittadinanza e il diritto di voto. È la storia di molti giovani che vivono con noi.

Alda Krosi è nata a Tirana ed è arrivata in Italia a 9 anni; da 22 anni vive e studia a Trieste. Rappresentante de “L’Italia sono anch’io” che ha lanciato due proposte di legge popolare per consentire di ottenere la cittadinanza italiana alle cosiddette seconde generazioni ed estendere il diritto di voto alle elezioni amministrative e regionali a chi vive nel nostro paese da più di 5 anni.

In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Ore 20.30 film:
CALL ME KUCHU
di Katherine Fairfax Wright e Malika Zouhali-Worrall
Stati Uniti, 2012, 90’
Dopo The Kuchus of Uganda, un’altra testimonianza che denuncia la realtà ugandese, dove discriminazioni, violenze e omicidi a sfondo omofobo sono all’ordine del giorno. La drammatica parabola dell’attivista David Kato, strenuo oppositore della proposta di legge tesa a rendere illegali e punibili (anche con la morte) l’omosessualità. Kato ha dato voce e speranza alla piccola e impaurita comunità GLBT, scagliandosi contro i politici retrogradi, il fanatismo folle della chiesa evangelica e le delazioni della stampa. Ma la grande risonanza riscossa in tutto il mondo con la sua lotta non lo ha salvato da un tragico destino: il 26 gennaio 2011 Kato è stato ritrovato cadavere nella sua abitazione. Un documentario possente, vincitore del Teddy Award alla Berlinale 2012: “un film che onora la vita e il coraggio di un eroe di tutti i giorni”.

Malika Zouhali-Worrall è nata nel 1984 a Monaco di Baviera. Ha studiato presso la Cambridge University e ha concluso un master in International Affairs. Successivamente ha lavorato come giornalista per il “Financial Times” e per CNN.com visitando nazioni quali l’India, l’Uganda e la Cina.

Nata negli Stati Uniti nel 1983, Katherine Fairfax Wright ha studiato Cinema e Antropologia presso la Columbia University. Fotografa e produttrice, ha lavorato con registi quali Bent-Jorgen Perlmutt, Fellipe Barbosa e Nelson Walker III.

In collaborazione con il Festival del Cinema Africano di Verona e il Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste.

Martedì 6 Novembre 2012 – Teatro Miela

Ore 19.00 film:
LE NEVI DEL KILIMANGIARO
di Robert Guédiguian
Francia, 2011, 90’
Nonostante la recente perdita del lavoro, Michel vive felicemente, circondato dall’affetto degli amici, dei figli e dei nipoti, insieme alla moglie Claire con la quale ha condiviso trent’anni di matrimonio e d’impegno politico. Le loro coscienze sono immacolate tanto quanto la loro visione della vita. Questa armonia viene spezzata il giorno in cui due sconosciuti armati entrano nella loro casa derubandoli dei loro risparmi e lasciandoli sotto shock. Lo shock è ancora più forte quando scoprono che l’aggressione è opera di un giovane operaio licenziato insieme a Michel. Quella violenza è opera di uno di loro. Se l’interrogativo è amaro – per chi e per cosa abbiamo lottato?

Robert Guédiguian (Marsiglia, 1953) è un regista francese. Ha diretto vari film, tra cui Marius e Jeannette (1997), Al posto del cuore (1998), À l’attaque! (2000), La ville est tranquille (2001), Marie-Jo e i suoi due amori (2002),Le passeggiate al Campo di Marte (2005), Le voyage en Arménie (2006), Lady Jane (2008) e Le nevi del Kilimangiaro (2011). Ambientazione ricorrente dei film di Guédiguian è la sua città natale, Marsiglia, spesso ritratta dall’ottica dei lavoratori del vecchio porto.

Ore 20.30 incontro:
LAVORO OPERAIO IERI E OGGI
Cambiamenti generazionali e di mentalità
Con gli storici Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari, Venezia), e Ariella Verrocchio (Istituto Livio Saranz),  e con Glauco Rigo (ex operaio VM Motori), e l’operaio Arouna Ngouansa. Studiosi e i protagonisti riflettono sulle trasformazioni nel vissuto operaio tra gli anni settanta e l’epoca attuale.

Gilda Zazzara svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presso la quale ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi sulla nascita della storia contemporanea in Italia (Premio «Ettore Gallo» 2009) da cui La storia a sinistra. Ricerca e impegno politico dopo il fascismo(Laterza 2011). Su questo tema ha pubblicato diversi saggi, tra cui La Società degli storici italiani tra politica professionale e tutela corporativa (1962-1974) («Memoria e Ricerca» 2005) e Delio Cantimori e la «Rivista storica del socialismo» («Belfagor» 2009). Da alcuni anni associa alla storia della storiografia ricerche e inchieste di storia del lavoro (Operai in croce, «Venetica» 2008; Veneto agro, Ires-Istresco 2010;Rivoluzioni di paese, «Venetica» 2010). Ha redatto il volume Il Petrolchimico (Il Poligrafo 2009) per la collana «Novecento a Venezia. Le memorie, le storie», diretta da Mario Isnenghi.

Ariella Verrocchio, Nata a Milano nel 1961, dal 2006 è direttrice scientifica dell’Istituto «Livio Saranz» di Studi, Ricerche e Documentazione sul Movimento sindacale a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia. I suoi principali interessi sono attualmente rivolti allo studio della Storia del lavoro, con particolare attenzione per la Storia delle donne e di genere, di cui è stata più volte docente nell’Università degli Studi di Trieste. Tra i suoi ultimi lavori, la cura dei volumi Lavoratrici e lavoratori: le fonti archivistiche (Edizioni Università di Trieste, 2009) e, con Paola Tessitori, Il lavoro femminile tra vecchie e nuove migrazioni. Il caso del Friuli Venezia Giulia (Ediesse, 2009).

In collaborazione con l’Istituto Livio Saranz di Trieste e La Cappella Underground.

Sabato 10 novembre 2012 – Magazzino delle Idee

Ore 19.00 mostra fotografica:
RICERCA DI IDENTITÀ
di Ziyah Gafić
Inaugurazione alla presenza dell’autore.

La mostra del celebre fotografo bosniaco Ziyah Gafic, presentata a Cagliari al Festival Marina Caffè Noir,  ci guiderà nel commemorare la guerra di Bosnia attraverso le immagini degli oggetti che sono stati ritrovati nelle fosse comuni. Un’orazione silenziosa passando lungo la quotidianità di un accendino, un libro di preghiera, una penna, gli ultimi oggetti che naturalmente ciascuno porta ogni giorno con sé.

«Ricerca d’identità» ritrae quanto emerso dalle fosse comuni bosniache, più di 350 scoperte fino a oggi per 28 mila scomparsi. Oggetti personali per ridare un nome ai cadaveri. Sono oggetti usciti dalle fosse comuni: un temperino, una foto di Sophia Loren, un accendino, un orologio che segna l’ora della morte. Tutti catalogati dalla Commissione Internazionale incaricata di identificare i tanti innocenti che sono stati giustiziati in modo sommario. Un catalogo dell’orrore, perché ogni oggetto diventa intimo, unico e comune al medesimo tempo.

ZIYAH GAFIC è nato nel 1980 a Sarajevo, dove ha iniziato la sua carriera di fotografo nel 2001 dopo aver conseguito la laurea in letteratura. Ziyah, concentra il suo lavoro sulle società in conflitto e in trasformazione e sulle conseguenze delle guerre. Dal 1999 ha realizzato progetti in Bosnia, Palestina, Israele, Kurdistan, Iraq, Ossezia, Rwanda, Cecenia e Afghanistan. Le sue fotografie sono state esposte, tra gli altri, a “Visa pour l’Image” e al “Festival di Arles” e sono state pubblicate sulle pagine delle riviste più importanti da Amica, Time, Newsweek, The New York Times Magazine, La Repubblica, L’Espresso e Tank.  Il suo servizio fotografico sul dopoguerra in Bosnia è stato pubblicato nel libro “Tales from a globalizing world” edito da Thames & Hudson, mentre una selezione delle sue immagini compare in vari saggi sulla fotografia contemporanea come “Photography as contemporary art” (Thames & Hudson).

Giovedì 15 novembre 2012 – Magazzino delle Idee

Ore 18.00 incontro:
DAL PASSATO AL PRESENTE –
COME SARÀ IL FUTURO DELLA BOSNIA?
OD PRETEKLOSTI DO SEDANJOSTI – KAKŠNA BO PRIHODNOST BOSNE?
Con i giornalisti Azra Nuhefendić, Christian Elia, Ervin Hlandik Milharčič, modera Marko Sosič.

A vent’anni dalla guerra la Bosnia Erzegovina vive in una dimensione difficile e tesa cercando una via economica e culturale per la ricostruzione. Dialogo in tre lingue per capire le trasformazioni di un paese che fatica a ripartire.

Azra Nuhefendić, giornalista di Sarajevo, dal 1980 al 1992 lavora presso la Radio Televisione di Belgrado. Dal 1995 vive e lavora in Italia, a Trieste. Collabora con varie testate, tra cui il Piccolo. Nel 1986 ha vinto il Premio annuale della RTV di Belgrado, per i suoi reportage sui minatori in Kosovo; nel 1989 il Premio nazionale per i servizi realizzati durante la rivoluzione in Romania; nel 2004 ha vinto il Premio “Dario D’Angelo”, riservato a giornalisti non italiani. Nel 2010 ha vinto il premio europeo Writing for CEE con il racconto Il treno.

Christian Elia, 35 anni, giornalista professionista dal 2005. Come inviato si occupa di Medio e Vicino Oriente, Nord Africa e Balcani, realizzando reportage in Bosnia – Erzegovina, Serbia, Croazia, Grecia, Cipro, Bahrein, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele e Palestina, Kurdistan turco e iracheno, Giordania, Algeria, Tunisia, Egitto, Libia, Marocco, Sahara Occidentale. E’ autore del libro “Oltre il muro, storie di comunità divise” (2010), del documentario “The Empty House – Inchiesta sul traffico d’organi durante la guerra in Kosovo” (2010)  e dell’inchiesta video “Dubai, oltre il sogno” (2009).

Ervin Hladnik Milharčič è un’icona del giornalismo sloveno: apprezzato dai lettori come una delle penne più acute e laiche del Delo. Intellettuale goriziano, colto e poliglotta, notoriamente anticonformista, non affiliato ad alcun partito, fu negli anni 80 uno dei protagonisti del fenomeno Mladina e della lotta per la libertà di stampa e di parola durante il sistema totalitario, per poi passare, dopo l’indipendenza della Slovenia, al Delo dove è stato uno dei più letti e stimati inviati di guerra nei Balcani. Bosnia, Kosovo, Croazia, i suoi celebri reportage dalle aree di crisi rimangono una pietra miliare del miglior giornalismo sloveno. Poi il Cairo, Gerusalemme ed infine corrispondente da Washington. Nel 2006 esce dal Delo e ora scrive per il Dnevnik.

Marko Sosič, regista e scrittore, nasce a Trieste nel 1958. Si laurea all’Accademia per l’arte teatrale e cinematografica dell’Università di Zagabria. Ha firmato regie in diversi teatri sloveni e italiani, nonché per la televisione. E’ autore di diversi drammi radiofonici, prodotti per i programmi sloveni della sede regionale della RAI di Trieste e per la Radiotelevisione slovena di Ljubljana.
Alla fine degli anni ’80 ha iniziato a pubblicare racconti brevi in varie riviste letterarie.
È stato direttore artistico del Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica dal 1991 al 1994.
Negli anni 1999 – 2003 è stato direttore artistico e direttore generale del Teatro Stabile Sloveno di Trieste.
Nelle stagioni 2003/2004 e 2004/2005 è stato direttore artistico del festival teatrale nazionale sloveno»Borštnikovo srečanje«.
Nel 2005 è stato riconfermato direttore artistico del Teatro Stabile Sloveno di Trieste.
Da direttore artistico ha finora firmato le produzioni di oltre 60 spettacoli di prosa con le regie di artisti italiani e dei più autorevoli registi del panorama contemporaneo sloveno, croato, serbo, bosniaco, macedone, polacco, ceco.
Finora ha pubblicato la raccolta di novelle Rosa na steklu (1990), la cronaca teatrale autobiografica Tisoč dni, dvesto noči (1996), il breve romanzo Balerina, Balerina (1997) che si è classificato tra i finalisti per il Premio Kresnik per il migliore romanzo sloveno, infine il romanzo Tito, amor mijo (2005) con il quale è entrato nella rosa dei nominati per il prestigioso premio del fondo Prešeren e nuovamente tra i finalisti per il premio Kresnik. E’ stato insignito di vari premi tra i quali: Prvomajska nagrada per il film Pomladni posmehi, due premi Zlata paličica per la regia di lavori per ragazzi, il premio Vstajenje per il romanzo breve Balerina, Balerina, per il quale ha ricevuto anche il riconoscimento speciale Umberto Saba ed il primo premio Città di Salò 2005.
Il Pen club sloveno di Ljubljana ha scelto il romanzo Balerina, Balerina a rappresentare la Slovenia al Premio Strega europeo 2008.

In collaborazione con ZSKD – Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei Circoli Culturali Sloveni.

Sabato 17 novembre 2012 – Magazzino delle Idee

Ore 18.00 incontro:
FOTOGRAMMI DELLA BOSNIA ERZEGOVINA: RACCONTI DI VOLTI E CITTÀ
A cura di Kallipolis, associazione non profit per uno sviluppo urbano sostenibile.

Con “Fotogrammi dalla Bosnia Erzegovina” Kallipolis racconta la sua esperienza nei progetti di cooperazione che dal 2006 realizza nei Balcani attraverso i suoi protagonisti: le persone che ha incontrato e le città che ha cercato di conoscere e progettare assieme ai suoi abitanti. Un racconto polifonico da diversi punti di osservazione su un paese dove ancora i molti confini fisici si sovrappongono a quelli mentali.

Kallipolis è un’associazione senza fini di lucro che utilizza gli strumenti della PIANIFICAZIONE TERRITORIALE per migliorare la vivibilità nei contesti urbani.
L’associazione si riconosce negli obiettivi dell’Agenda Habitat delle Nazioni Unite, che promuove politiche per lo SVILUPPO SOSTENIBILE degli insediamenti umani e per un alloggio adeguato per tutti.
Kallipolis realizza progetti, sia in Italia che nei paesi in via di sviluppo, volti a promuovere la diffusione dei principi dello sviluppo sostenibile, l’INTEGRAZIONE SOCIALE, la SICUREZZA URBANA e lo SCAMBIO di BUONE PRATICHE.
Si avvale degli strumenti della progettazione partecipata e delle metodologie di AGENDA 21, occupandosi anche di pratiche di autocostruzione e autorecupero e di formazione.
AMBITI DI INTERVENTO
SCAMBIO DI BUONE PRATICHE E CAPACITY BUILDING
L’associazione promuove la diffusione di buone pratiche e il rafforzamento delle capacità degli attori locali, all’interno delle istituzioni e della società civile, di perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso l’assistenza tecnica, l’accompagnamento e la formazione.
PROCESSI DECISIONALI INCLUSIVI L’associazione promuove e organizza il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali che riguardano le politiche urbane, supportando in particolare le componenti più vulnerabili della comunità urbana.
QUALITÀ E SICUREZZA URBANA
La qualità urbana e la buona convivenza delle comunità sono il risultato di un progetto organico di sviluppo del territorio. Kallipolis ha elaborato un approccio che punta a individuare le informazioni rilevanti e a sistematizzarle, da una parte raccogliendo dati già disponibili, dall’altra elaborandone di nuovi a partire dall’analisi quali-quantitativa dei fenomeni urbani. Kallipolis si avvale inoltre del contributo dei cittadini e di tutti gli attori rilevanti come presupposto per interventi condivisi.
Il prodotto di questo processo conoscitivo fornisce a decisori pubblici e pianificatori linee guida per intervenire e gestire progetti urbani nell’ottica di garantire sostenibilità sociale ed economica sul medio-lungo periodo.
POLITICHE PER L’ABITARE
L’associazione mira all’ideazione di alternative, valide e sostenibili, per l’abitare sociale mediante la realizzazione di nuove residenze e il recupero di alloggi sfitti con il metodo dell’autocostruzione e dell’autorecupero assistiti.

GLI OCCHI DELL’AFRICA

Martedì 20 novembre 2012 – Teatro Miela

Ore 18.00 film:
TOGETHERNESS SUPREME
di Nathan Collet
Kenya, 2010, 94’
Tre tribù, tre storie, una enorme baraccopoli: Kiberia. Kamau, un artista, Otieno, un imbroglione, e il loro interesse comune, l’amore per Alice, la figlia di un predicatore. Tutti e tre vivono nella più grande baraccopoli dell’Africa orientale. Tutti e tre sono di tribù diverse, ma sono alla ricerca di unità tribale.

Nathan Collet, 33 anni, nato a San Francisco e cresciuto tra Venezuela, Australia, America, Pakistan e Kenya, ora vive a Nairobi. Ha studiato Storia Africana all’Università di Stanford, dove ha conseguito il Master alla USC Film School. È stato premiato nel 2006 con una borsa di studio, ricevuta per aver scritto una trama per un film nelle baraccopoli di Nairobi. È il fondatore di Hot Sun Films, un organismo nato per contribuire a cambiare la società attraverso l’utilizzo dell’arte e l’uso creativo dei media, sviluppando nuovi talenti tra i giovani della città africane.

Ore 18.00 film:
THE FIRST GRADER
di Justin Chadwick
Gran Bretagna, 2010, 103’
Tratto da una storia vera, il film racconta la storia di Maruge, un uomo di 84 anni che, desideroso di imparare a leggere attraverso un programma di istruzione gratuita lanciato dal governo keniota, riesce con pazienza e determinazione a superare ogni tipo di difficoltà. Queste difficoltà non sono solo di natura accademica e verranno risolte anche grazie all’aiuto della tenace e coraggiosa maestra Jane.
Attraverso questa pellicola, Chadwick offre al pubblico un punto di vista unico sulla storia del paese africano, sulla guerra che gli permise di conquistare l’indipendenza dal Regno Unito, sulla mentalità tribalista che ancora permea gran parte della sua cultura, nonché sulle atrocità compiute in Kenya dagli inglesi, abilmente cancellate dai potenti e dimenticate dai più.
The First Grader è una toccante pellicola che celebra la libertà, l’impegno, la memoria. Con sincerità, semplicità e senza cadere in banali moralismi ricorda a tutti “l’importanza del buon esempio”.

Justin Chadwick lavora principalmente come regista a numerosi lavori per il grande schermo.  Tra le sue opere di maggior rilievo: L’altra donna del re e Bleak House.

Ore 21.45 documentario:
LOCKED IN LIMBO
di Alvaro Lanciai
Italia, 2011, 61’
Cipro, Malta, Ceuta. Tre luoghi lungo i quali si dipana il confine meridionale d’Europa, una moderna cortina di ferro che attraversa il Mediterraneo, tre “non luoghi” dove l’Europa ha deciso di incatenare chi fugge dall’Africa, dal Medio Oriente o dall’Asia. Destini di giovani migranti, che spesso restano congelati per anni in attesa di una risposta. Picchiati, torturati e ceduti da un gruppo criminale all’altro, questi migranti, ad un passo dal loro traguardo, si sono visti chiudere le porte per l’Europa. Intrappolati in queste strisce di terra, non possono tornare sui loro passi, né proseguire. Un’attesa perpetua che li priva di anni della loro vita. C’è chi si arrende e chi, invece, si aggrappa ad una flebile speranza.

Alvaro Lanciai, nasce a Verona nel 1968. Appassionato di musica, inizia a lavorare come arrangiatore-produttore presso studi di registrazione e produzione audio fino al 1992 quando inizia ad occuparsi di eventi live ed in tour ricoprendo diversi ruoli. Oggi segue produzioni personali e collabora con gli studi di Nigrizia multimedia come responsabile del settore Multimedia Creative-Production con incarichi di regia, direzione tecnica e progettazione di moduli formativi. Da qui nasce e si sviluppa la sua attività di videomaker.

In collaborazione con Festival del Cinema Africano di Verona e Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L’Altrametà, Time For Africa.

Venerdì 23 novembre 2012 – Libreria Lovat

Ore 18.00 incontro:
JUGOSCHEGGE.
STORIE E SCATTI DI GUERRA E DI PACE

con gli autori Tullio Bugari e Giacomo Scattolini
“Nell’estate del 1990 mia moglie e io abbiamo fatto un viaggio in Jugoslavia. Eravamo in moto, mia moglie non era ancora mia moglie e la Jugoslavia era ancora la Jugoslavia. A Banja Luka ho rotto una ruota; un meccanico ce l’ha riparata e ci ha chiesto se poteva fare una foto a suo figlio sulla moto. Era un bambino di cinque anni, solo questo siamo riusciti a dirci. Dopo ci siamo chiesti se fosse bosniaco musulmano, serbo o croato. Allora non sembrava importante. Soprattutto, ci siamo domandati che vita abbia avuto…”.
Massimo Cirri
Due decenni dopo l’inizio della guerra che ha frantumato la Jugoslavia, sette protagonisti del “prima” e del “dopo” – Mario Boccia, Paolo Rumiz, Ennio Remondino, Luca Rastello, Alessandro Gori, Roberta Biagiarelli, Silvia Maraone – raccontano i “loro” Balcani attraverso gli autori di questo libro. Completa l’opera una raccolta di fotografie a colori prese durante la guerra e poi riscattate due decenni dopo e messe a confronto, per raccontare gli estremi urbani di devastazione e ricostruzione.
“Ho vissuto la guerra di Jugoslavia come la prova generale di una ‘balcanizzazione’ molto più ampia, che ritengo stia oggi attraversando anche l’Italia e l’intera Europa”.
Paolo Rumiz

Tullio Bugari si è occupato di ricerca sociale, immigrazione e intercultura. Ha pubblicato Izbjeglice / Rifugiati. Storie di gente della ex Jugoslavia(Pequod, 1999, con Giacomo Scattolini); Itinerari, storie di viaggio dentro al mondo (Progetto Europeo Comenius, 2000); Parole condivise (Franco Angeli, 2004); Alfabetica (2007 e 2008), due antologie dedicate alla nuova letteratura italiana scritta da poeti e scrittori di origine non italiana, che ha curato per i tipi di GEI editore.

Giacomo Scattolini ha pubblicato reportage su settimanali nazionali e come fotografo ha collaborato con molte ong italiane realizzando mostre e corsi per bambini di strada. Dal 1993 al 1996 ha collaborato a progetti di solidarietà nella ex Jugoslavia. Ha pubblicato: Izbjeglice / Rifugiati. Storie di gente della ex Jugoslavia (Pequod, 1999, con Tullio Bugari) da cui sono stati tratti due spettacoli teatrali; Fri Lens (Edizioni Simple, 2008). Ha fotografato la guerra in Croazia, Bosnia, Serbia, Kosovo, Kurdistan e continua a viaggiare nel sud-est d’Europa.

Domenica 25 novembre 2012 – Magazzino delle Idee

Ore 18.00 documentario alla presenza della regista:
LA TRANSUMANZA DELLA PACE
Un road movie montanaro italo-bosniaco
di Roberta Biagiarelli
Italia, 2011, 53’
Un documentario che ha per protagonisti i paesaggi e i pascoli del Trentino e di Suceska nella Municipalità di  Srebrenica in Bosina-Erzegovina, le persone e gli animali che li popolano. Facendo tesoro dell’esperienza maturata negli anni nell’area di Srebrenica, Roberta Biagiarelli ha realizzato un road movie per raccontare il trasferimento e la consegna di quarantotto manze dalla Val Rendena (TN) alle famiglie di Suceska-Srebrenica (Bosnia-Orientale) e gli sviluppi sul territorio. Un’azione di solidarietà esemplare ed incisiva che prende avvio dalla professionalità e l’esperienza sul campo di Gianni Rigoni Stern per porre rimedio in modo concreto ai danni lasciati sul campo dalla guerra e per ripristinare  le condizioni di una ripresa per una prospettiva del futuro agricolo di quelle comunità bosniache ancora oggi in grande difficoltà a quindici anni dalla fine della guerra. Il prezioso trasferimento di sapienza legata ai ritmi della terra da un Altopiano italiano, quello di Asiago verso un Altopiano bosniaco.
Un road movie come caso esemplare di solidarietà diretta ed efficace, per una ri-generazione di valori, di scambi e relazioni positive tra compaesani che vivono in differenti geografie.

Roberta Biagiarelli è attrice, autrice, documentarista, progettista teatrale. Nasce a Fano (PU) il 16 febbraio 1967. Si forma alla scuola dell’esperienza di Laboratorio Teatro Settimo (TO), gruppo con il quale lavora dal 1988 al 2001, prendendo parte alla messa in scena di diversi spettacoli. Nel 1998 si appassiona di Balcani e scrive insieme a Simona Gonella, basandosi sul libro di Luca Rastello  La guerra in casa pubblicato da Einaudi, il monologo teatrale A come Srebrenica che attualmente ha al suo attivo più di 400 repliche. Nel 2002 fonda la Compagnia BABELIA & C.-progetti culturali dedicandosi con maggiore slancio alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici.

Martedì 27 novembre 2012 – Teatro Miela

MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Presentano Nicole Leghissa e Chiara Barbo

Ore 18.00 documentario:
HIGH TECH, LOW LIFE
di Stephen Maing
Stati Uniti/Cina, 2012, 87′, sott. it.
Due citizen journalist attraversano una Cina in pieno sviluppo a caccia di notizie trascurate dai media ufficiali, sfidando i limiti della libertà di informazione. Armati di computer portatili, cellulari e telecamere, devono fronteggiare la censura governativa muovendosi sul confine sottile tra diritto di opinione e dissidenza. “Tiger Temple”, 57 anni, racconta il mondo che lo circonda senza dimenticare la tumultuosa storia cinese recente. “Zola”, 27 anni, punta con lo stile provocatorio del suo blog a diventare una celebrità del web. I loro percorsi, da due generazioni differenti, offrono un ritratto alternativo della società e del sistema dell’informazione cinesi all’inizio del 21° secolo, e invitano a una riflessione sul ruolo del giornalismo nell’era dei social media.

Stephen Maing è un filmmaker di origini koreano-statunitense. Il suo recente lavoro osserva i media decentralizzati e il conflitto tra l’identità personale e politica. Lavora come direttore e editor freelance. Dal 2010 tiene dei corsi estivi in documentary cinematografici e film production al Massachussettes Collage of Art di Boston.

Ore 20.00 documentario:
THE BRUSSELS BUSINESS
di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert
Belgio/Austria, 2012, 85′, sott. it.
Primi anni ’90, due giovani ambiziosi scoprono l’influenza delle lobby, fenomeno che si pensava tipicamente statunitense, nella città sede dell’Unione Europea. Uno è scioccato, comincia a indagare e diventerà il più esperto attivista nel contrasto del lobbismo comunitario. L’altro ne è affascinato, lascia un lavoro sicuro alla Commissione e si lancia in una florida carriera da lobbista. Chi gestisce davvero l’Europa? Un viaggio tra zone d’ombra e corridoi del potere dell’Unione per svelare il ruolo che 15mila lobbisti, strateghi e think tank, reti di potere e interessi hanno nella politica comunitaria, per raccontare la storia non ufficiale dell’integrazione europea e della ristrutturazione neoliberista avviata negli anni ’80, e interrogarsi sullo stato e il destino dell’Unione.

Friedrich Moser è produttore, direttore della fotografia e regista austriaco. Vive tra Vienna e Bressanone. Nel 2001 ha fondato la casa di produzione blue+green comunication. Ha realizzato più di venti documentari. Insegna produzione video all’Istituto tecnico per economia, grafica e comunicazione di Bressanone e tiene lezioni su storia e documentari all’Università di Vienna.

Matthieu Lietaert, direttore e regista. Ha alle spalle un dottorato offerto dalla European University Institute di Firenze, finanziata dalla Commissione dell’UE e gli stati membri, per il quale ha scritto una tesi sul fenomeno delle lobby a Bruxelles.

Ore 22.00 documentario:
REPORTERO
di Bernardo Ruiz
Stati Uniti/Messico, 2012, 72’, sott. it.
A Tijuana, una città messicana al confine con gli Stati Uniti, fare il giornalista può costare la vita. Ma i reporter Sergio Haro, Adela Navarro Bello e i loro colleghi della rivista Zeta hanno scelto di correre il rischio. Tra mille difficoltà ogni settimana pubblicano una rivista indipendente che da trentadue anni diffonde inchieste sul narcotraffico e sulla corruzione, sfidando i boss e i vertici corrotti delle istituzioni, in uno dei luoghi più pericolosi del mondo. Dal dicembre del 2006, quando l’ex presidente Felipe Calderón ha lanciato una campagna di repressione contro i cartelli della droga, in Messico più di quaranta reporter sono scomparsi o sono stati assassinati. L’operazione non ha ridotto il traffico di droga e le violenze tra i cartelli per il controllo del territorio, mentre i rischi per i giornalisti sono sempre più alti e anche l’ultima voce libera di Tijuana rischia di rimanere in silenzio.

Bernardo Ruiz è un direttore e regista dalla doppia nazionalità, americana e messicana. Ha diretto programmi per PBS, MTV,  Discovery Networks, Travel Channel, Planet Green and the National Geographic Channel. Nel 2007 ha fondato Quiet Pictures, casa di produzione di film e documentari di rilevanza estetica e sociale.

In collaborazione con La Cappella Underground.

Mercoledì  28 novembre 2012 – Teatro Miela

MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Presentano Nicole Leghissa e Chiara Barbo

Ore 18.00 documentario:
VOL SPÉCIAL
di Fernand Melgar
Svizzera, 2011, 100′, sott. it.
Ogni anno in Svizzera migliaia di uomini e donne vengono incarcerate senza processo né condanna, per la sola ragione di risiedere illegalmente nel paese. In attesa dell’espulsione possono essere privati della libertà fino a due anni. Alcuni tra loro vivono in Svizzera da tempo, hanno una famiglia, lavorano, pagano le tasse e mandano i figli a scuola. Questo fino al giorno in cui i servizi cantonali di immigrazione decidono arbitrariamente di chiuderli in centri di detenzione come quello di Frambois, presso Ginevra. Comincia così un lungo accanimento amministrativo per forzarli ad accettare la partenza. Vittime di un implacabile sistema legale, umiliati e disperati, quelli si rifiutano di partire saranno costretti alla soluzione estrema: il “volo speciale”.

Fernand Melgar, nato a Tangeri nel 1961, è attore, produttore, direttore e film editor. Figlio di immigrati spagnolo, dal 1963 vive in Svizzera. Il suo documentario The Fortress ha vinto undici premi a festival di film internazionali.

Ore 20.00 documentario:
TOMORROW
di Andrey Gryazev
Russia, 2012, 100′, sott. it.
Il collettivo Voina (guerra) è il più provocatorio fenomeno dell’arte contemporanea russa. I suoi fondatori Vor e Koza vivono in clandestinità crescendo il figlio di un anno e mettendo a segno azioni in bilico tra espressione artistica e crimine. Le loro performance politiche denunciano e provocano il regime in modo irriverente, intelligente ed efficace. Ma se all’estero hanno conquistato critici e curatori, in Russia i membri del gruppo hanno subito una dura repressione e il carcere, diventando simboli della resistenza al governo poliziesco di Putin. Difficile restare indifferenti alle loro beffarde trovate e prese di posizione senza compromessi, al coraggio con cui vivono alla giornata, sperando di cambiare il futuro.

Andrey Gryazev, film director nato nel 1982 a Mosca. Ha vinto il primo premio per il miglior debutto dell’anno in cinematografia al National Film Award. Al Message to Man festival di San Pietroburgo ha vinto il premio per la miglior cinematografia. Nel 2010 il suo film-documentario Miner’s Day è stato riconosciuto come il miglior film-documentario artistico dell’anno, e da allora Andrey Gryazev è stato nominato membro del National Film Award NIKA.

Ore 22.00 documentario:
THE AMBASSADOR
di Mads Brügger
Danimarca, 2011, 97′, sott. it.
Cosa succede quando un europeo (molto) bianco acquista le costose credenziali che lo trasformano in un diplomatico africano, e sbarca in uno dei paesi più corrotti e pericolosi del continente? Oltre che come improbabile ambasciatore, l’uomo si presenta in veste di magnanimo imprenditore intenzionato a dare lavoro alla manodopera locale, ma meno ufficialmente il suo scopo, come quello di tanti in Africa centrale, è trovare un modo per accedere alle vaste riserve di diamanti, insanguinati o meno poco importa. Dopo The Red Chapel, in cui si infiltrava in Corea del Nord, Mads Brügger torna a Mondovisioni con una nuova “performance giornalistica” e un’inchiesta d’assalto, se possibile ancor più controversa, sul mondo bizzarro e segreto della diplomazia in Africa.

Mads Brügger, classe 1972, è un filmmaker danese. I suoi Danes for Bush e The Red Chapel sono documentari ironici girati negli Stati Uniti e in Nord Korea. Il suo documentario The Ambassador ha creato scandalo ed imbarazzo in Liberia, che ha iniziato delle pratiche legali contro il regista.

In collaborazione con La Cappella Underground.

Giovedì 29 novembre 2012 – Teatro Miela

MONDOVISIONI
I DOCUMENTARI DI INTERNAZIONALE
su informazione, attualità internazionale e diritti umani
A cura di Internazionale e CineAgenzia
Presentano Nicole Leghissa e Chiara Barbo

Ore 18.00 documentario:
THE LAW IN THESE PARTS
di Ra’anan Alexandrovicz
Israele, 2011, 101′, sott. it.
Dalla conquista della Cisgiordania e della Striscia di Gaza con la guerra del 1967 l’esercito israeliano ha imposto migliaia di ordini e leggi, istituito tribunali, condannato centinaia di migliaia di palestinesi, autorizzato mezzo milione di coloni a stabilirsi nei territori occupati e imposto una giurisdizione militare a lungo termine senza paragoni né precedenti. Gli uomini incaricati di crearla e amministrarla sono i legali dell’esercito, giudici e magistrati militari che hanno operato sotto la supervisione complice della Corte Suprema israeliana. Ma può un sistema di questo genere essere mantenuto nel rispetto dei principi dello stato di diritto? E può una moderna democrazia imporre una prolungata occupazione militare, rispettando i suoi stessi valori democratici?

Ra’anan Alexandrovicz è nato a Gerusalemme nel 1969. Dal 1991 al 1996 ha studiato alla scuola di film e documentari Sam Spiegel di Gerusalemme. Dal 1997 al 2001 si è concentrato principalmente sui documentari.  Il suo documentario The inner tour è stato presentato alla 31° Edizione del Film Society al Lincoln Center and al Museum of Modern Art di New York City nel 2002. Alexandrowicz ha ricevuto nel 2002 dal ministero della cultura una borsa di studio per la sua attività di filmmaker.

Ore 20.00 documentario:
TAHRIR
di Stefano Savona
Francia/Italia, 2011, 90′, sott. it.
Cairo, febbraio 2011. Elsayed, Noha e Ahmed sono tre ragazzi egiziani e stanno facendo la rivoluzione. Occupano piazza Tahrir giorno e notte insieme a migliaia di altri egiziani. Parlano, urlano e cantano, e finalmente dicono tutto quello che non hanno mai potuto dire durante il regime di Hosni Mubarak. La repressione rinforza la protesta: a Tahrir si resiste, s’impara a discutere e a lanciare pietre, a inventare slogan e a curare i feriti, a sfidare l’esercito e a difendere il territorio appena conquistato. Una cronaca in tempo reale della rivoluzione, raccontata da chi l’ha fatta.

Stefano Savona è nato a Palermo nel 1969. Ha studiato archeologia e antropologia a Roma e ha preso parte a diversi scavi archeologici in Sudan, Egitto, Turchia e Israele. Nel 1995 comincia a lavorare come fotografo indipendente. Dal 1999 si dedica principalmente all’attività di regista e produttore di film documentari e videoinstallazioni (D-Day (2005) al Centro Pompidou). Il suo lungometraggio Primavera in Kurdistan (2006) ha ricevuto il Premio Internazionale della SCAM al Festival Cinéma du Réel di Parigi e una nomination ai David di Donatello. Il film Piombo fuso (2009) è stato selezionato al Festival Internazionale del film di Locarno nella sezione Cinéastes du présent e ha vinto il Premio Speciale della Giuria. É all’origine di un progetto legato all’archivio audiovisivo sulla civiltà rurale siciliana, Il pane di San Giuseppe, al quale lavora da due anni.Fonda nel 2010 a Parigi con Penelope Bortoluzzi la società di produzione Picofilms. É il produttore e il regista principale di Palazzo delle Aquile, che ha ottenuto il Gran Prix del Festival Cinéma du Réel 2011. Nel 2011 realizza Tahrir Liberation Square, selezionato al Festival del film di Locarno, al New York Film Festival e alla Viennale 2011.

Ore 22.00 documentario:
WE ARE LEGION: THE STORY OF THE HACKTIVISTS
di Brian Knappenberger
USA, 2012, 91′, sott. it.
Anonymous è il radicale collettivo hacktivist (dall’unione di “hacker” e “attivista”) che rifiutando identità e gerarchie ha ridefinito il concetto di disobbedienza civile nell’era di internet. Grazie alle testimonianze di membri ed esperti, il film ricorda i gruppi progenitori come Cult of the Dead Cow e siti di riferimento come 4chan.org, per raccontare in una preziosa lezione di microstoria l’evoluzione (non senza spaccature) e gli “attacchi” più noti (contro Scientology, PayPal, Sony), fino alla maturazione politica e il ruolo assunto nelle rivolte della primavera araba. Nato come forum goliardico sul web, Anonymous si è affermato come movimento dalla portata globale e con un impatto nel mondo reale, continuando a sfuggire a ogni strumentalizzazione.

Brian Knappenberger è uno scrittore e regista che ha lavorato per la Sundance Channel, PBS/FRONTLINE, National Geographic, and Discovery. Ha diretto film incentrati sulle tensioni in Afghanistan, la libertà di parola in Ucraina e le modificazioni fisiche sul nostro corpo della tecnologia.

In collaborazione con La Cappella Underground.

s/paesati SCUOLE

Giovedì 18 ottobre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 film per le scuole secondarie di secondo grado:
IL SEGRETO DI ESMA – GRBAVICA
di Jasmila Zbanic; Germania – Austria – Bosnia-Herzegovina, 2005, 90’.
Esma vive con sua figlia, la dodicenne Sara, nella Sarajevo post-bellica in condizioni economiche non proprio serene. Esma quindi è costretta a lavorare come cameriera in un night-club per mandare avanti la famiglia. Quando la piccola Sara conosce Samir, anche lui orfano di padre, inizia a chiedere a sua madre le vere circostanze della morte di suo padre, ed Esma risponde in maniera sfuggente… Chi sia il padre di Sara è l’angoscioso e torturante segreto di Esma. Quando alla fine la donna riuscirà a rivelarlo alla figlia, e a parlarne lei stessa, sul volto di entrambe sboccerà una nuova serenità e una complicità d’amore totale. Orso d’oro al Festival di Berlino 2006.
A seguire incontro con la giornalista Rai Eva Ciuk accompagnato dalla visione di alcuni spezzoni di documentari a cura di RAI Tre FVG.

Martedì 20 Novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 spettacolo per le scuole:
AMIANTO SENZA CONFINI
di Sabrina Morena con Giustina Testa.
Una produzione TeatroBandus e EARA onlus.
La storia della produzione dell’amianto in Europa e nella Regione FVG, gli effetti letali sui lavoratori delle cave, delle fabbriche, dei cantieri e sulle popolazioni che vivono nelle zone limitrofe, si alterna alle testimonianze dei protagonisti, dalle mogli degli operai, ai lavoratori portuali, ai medici e i giornalisti.
Incontro con Enrico Bullian, componente della Commissione Regionale Amianto del Friuli Venezia Giulia, nel corso del quale verrà presentato il volume “Storia/Storie di amianto” a cura di Ariella Verrocchio (Istituto Saranz).

Martedì 27 novembre 2012 – Teatro Miela
Ore 9.00 film per le scuole:
MIRACOLO A LE HAVRE
di Aki Kaurismäki
Finlandia – Francia – Germania, 2011, 93’
L’ex scrittore Marcel Marx si trasferisce volontariamente nella città di Le Havre, dove la sua nuova professione di lustrascarpe gli dà la sensazione di essere più vicino alla gente. Mantiene viva la sua ambizione letteraria e conduce una vita soddisfacente nel triangolo formato dal pub dell’angolo, il suo lavoro e sua moglie Arletty, quando il destino mette improvvisamente nella sua vita un bambino immigrato proveniente dall’Africa incontrato nel porto della città.
Incontro con Gianfranco Schiavone (ICS) e Tristano Matta (Istituto Saranz).
S/paesati
Eventi sul tema delle migrazioni
XIII edizione / Autunno 2012

Coordinamento: Sabrina Morena
Ufficio stampa e promozione: Caterina della Zonca, Federica Manaigo, Mefenja Tatcheu.
Segreteria e Amministrazione: Alice Bensi, Clio Kraskovic, Paola Sponda, Barbara Scarciglia
Grafica e website: Giulia Garbin, Giordano Bianchi
Ufficio tecnico: Francesco De Luca, Michele Sotte Sumberaz

Con il contributo di:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Provincia di TRIESTE
Comune di TRIESTE – Assessorato alla Cultura
Fondazione CRTRIESTE

Promosso e organizzato da:
Associazione Culturale “Spaesati”
Bonawentura/ Teatro Miela
Teatro Stabile Sloveno / Slovensko Stalno Gledališče
Istituto Livio Saranz
ICS, Consorzio Italiano di solidarietà, Ufficio Rifugiati-Trieste
ZSKD Zveza Slovenskih Kulturnih Društev  /Unione dei circoli culturali sloveni
Stazione Rogers

In collaborazione
Gli occhi dell’Africa:
Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone,
Caritas Diocesana di Gorizia,
Cinemazero,
CVCS
L’Altrametà
Time For Africa
Festival del Cinema Africano di Verona

E con:
Internazionale
CineAgenzia
La Cappella  Underground
Associazione Donne Africa onlus
RAI Sede del Friuli Venezia Giulia Programmi Italiani
ZTT – EST
Kallipolis
Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste
Recosol – Rete dei Comuni Solidali
Associazione ETRARTE
ACCRI
Alliance Française di Trieste
NŠK – Narodna in Študijska Knižnjica – Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi

La rete dei festival del “Caffé sospeso”:
Riaceinfestival
Lampedusainfestival
Valsusa Filmfest
Festival del Cinema dei Diritti Umani – Napoli
Film Festival sul Paesaggio – Polizzi Generosa
Marina Café Noir – Festival di Letterature Applicate Cagliari

Raz/seljeni
Dogodki na temo migracij
13. izvedba / jesen 2012

Koordinacija: Sabrina Morena
Stiki z javnostmi in promocija: Caterina della Zonca, Federica Manaigo, Mefenja Tatcheu.
Tajništvo in uprava: Alice Bensi, Clio Kraskovic, Paola Sponda, Barbara Scarciglia
Grafična podoba in spletna stran: Giulia Garbin, Giordano Bianchi
Tehnični urad: Francesco De Luca, Michele Sotte Sumberaz

Podporniki:
Avtonomna Dežela Furlanija Julijska krajina
Pokrajina TRST
Občina TRST- Odborništvo za kulturo
Fundacija CRTRIESTE

Pobudniki in organizatorji:
Kulturno društvo “Spaesati- Razseljeni”
Bonawentura/ Gledališče Miela
Slovensko Stalno Gledališče
Inštitut Livio Saranz
ICS, Italijanski konzorcij za solidarnost, Urad za pribežnike-Trst
ZSKD Zveza Slovenskih Kulturnih Društev
Stazione Rogers

Sodelujejo:
Oči Afrike
Škofijska Karitas Concordia-Pordenone,
Škofijska Karitas Gorica,
Cinemazero,
CVCS
L’Altrametà
Time For Africa.
Festival afriškega filma v Veroni

in še:
Internazionale
CineAgenzia
Cappella  Underground
Društvo Donne Africa onlus
RAI Deželni sedež FJK Italijanski programi
ZTT – EST
Kallipolis
Krožek Arcobaleno Arcigay Arcilesbica v Trstu
Recosol – Mreža solidarnih občin
Društvo ETARTE
ACCRI
Alliance Française v Trstu

Gli ingressi agli appuntamenti sono liberi.
Eccetto le proiezioni e le visite guidate
Cinema ingresso € 4,00
Visite guidate € 3,00

Teatro Miela – Piazza degli Abruzzi 3
Teatro Stabile Sloveno /Slovensko Stalno Gledališče – Via Petronio 4
Magazzino delle Idee – Corso Cavour
Narodna in študijska knjižnica/Biblioteca Nazionale Slovena e degli studi – via S. Francesco 20
Stazione Rogers – Riva Grumula 14
Libreria Lovat – Viale XX settembre 20
Alliance Française di Trieste – Piazza S. Antonio Nuovo, 2

Vstop je prost za vse dogodke
Razen za filme in vodene oglede
Vstopnica za ogled filma: 4 €
Vodeni ogledi: 3 €

Gledališče Miela- Trg Duca degli Abruzzi, 3
Slovensko stalno gledališče – ul. Petronio, 4
Magazzino delle Idee – Korzo Cavour
Narodna in študijska knjižnica – ul. San Francesco, 20
Stazione Rogers – Riva Grumula 14
Knjigarna Lovat – Drevored XX septembra, 20

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