Stagione al Teatro dei Fabbri 2012

MARIAGRAZIA PLOS e ELKE BURUL

La Contrada raddoppia l’offerta teatrale

 

con una nuova stagione di 13 titoli al Teatro dei Fabbri.

 

È stata presentata oggi in conferenza stampa al Teatro dei Fabbri di Trieste una nuova Stagione con 13 appuntamenti che andranno in scena ai Fabbri da gennaio a maggio 2012.

La Presidente della Contrada, Livia Amabilino, assieme al Direttore artistico Francesco Macedonio, ha illustrato la rassegna, sottolineando come questa seconda stagione della Contrada, che si svolgerà in parallelo al cartellone del Teatro Bobbio, conti lo stesso numero di eventi della sala di Via Ghirlandaio. Alla manifestazione era presente anche l’Assessore comunale alla Cultura Andrea Mariani.

Lo scopo dello Stabile privato triestino è quello di presentare una stagione alternativa a quella del Bobbio, in un contesto teatrale – quello della piccola sala dei Fabbri, alle spalle di Piazza Hortis – che si presta particolarmente ad una programmazione più innovativa, sperimentale, realizzata con quei piccoli spettacoli che raramente trovano spazio nelle stagioni di prosa, ma che spesso rimangono nella memoria degli spettatori per anni; testi, ad esempio, come “Caracreatura” di Pino Roveredo, che due anni fa inaugurò il Teatro dei Fabbri, chiuso da tempo per restauro.

“La Contrada ai FABBRI” offre al pubblico triestino serate di cabaret, commedie e drammi, testi innovativi, autori contemporanei e grandi classici come Shakespeare e Feydeau ma rivisitati in chiave moderna, dando spazio a giovani interpreti accanto ad attori di grande esperienza.

Ad inaugurare la nuova rassegna giovedì 5 gennaio è il comico triestino Flavio Furian con “Ridi e lascia ridere”, il primo di quattro appuntamenti con il cabaret. All’insegna del puro divertimento, gli spettacoli di Furian rispettano la tradizione del cabaret classico e dell’improvvisazione, con l’ausilio di volta in volta di un ospite a sorpresa. Gli altri appuntamenti con il cabaret di “Ridi e lascia ridere” andranno in scena il 23 febbraio, il 1° e il 15 marzo.

Sempre a cura di Flavio Furian sarà anche il Saggio del Laboratorio di Cabaret, che l’attore inizierà a fine gennaio e che troverà la sua conclusione il 17 aprile con gli allievi del corso, al loro debutto davanti al pubblico.

Dal 12 al 14 gennaio l’Associazione Culturale Gianni Fenzi presenta “Darla via… la mia famiglia”, testo semiserio dell’autore sudamericano Carlos Liscano portato in scena (nella traduzione di Eliana Patanè) da ConsorzioScenico. Siamo in qualche posto nel mondo, dove la realtà è in crisi, proprio come nell’Italia di oggi. In scena, una famiglia come tante altre, dove ci sono sentimenti, diritti, affetti, bambini da sfamare e nonni da invecchiare; valori comuni quasi banali che però hanno messo in crisi le nostre convinzioni e forse riusciranno a mettere in crisi anche quelle del pubblico, proponendo un’originalissima ricetta per la sopravvivenza. In “Darla via… la mia famiglia” il tema è quello della gestione economica in tempi difficili, dove attraverso una scrittura scorrevole e ironica e una messa in scena libera da schemi predefiniti scopriremo come salvarci dalla crisi! Gli attori del ConsorzioScenico – che curano anche la regia – sono tutti ex allievi dell’Accademia Teatrale “Città di Trieste”: Xenia Bevitori, Roberta Colacino, Paola Saitta e Lorenzo Zuffi.

Dal 20 al 29 gennaio è una produzione della Contrada ad andare in scena ai Fabbri: “Uno, due, tre!” di Vadim Levanov, adattato e diretto da Franco Però. Rappresentato con successo all’edizione 2011 del Mittelfest “Uno, due, tre!” ci mostra la cruda immagine di tre ragazzine – la ricca, la povera, la debole – e del nulla che le circonda; un mondo triste e cinico in cui vivono immerse queste adolescenti e da cui solo la musica dei Nirvana e del loro carismatico leader, Kurt Cobain, può portarle via. Nei ruoli delle tre ragazze nuovamente delle allieve diplomate all’Accademia Teatrale della Contrada: Sara Beinat, Enza De Rose e Giulia Corrocher.

Dal 3 al 12 febbraio Francesco Macedonio dirige un’inedita rivisitazione del Amleto shakespeariano con “Essere o non essere Amleto”. Prodotto dalla Contrada, lo spettacolo è nuovamente interpretato da due ex allievi dell’Accademia “Città di Trieste”: Andrea Germani (che ha appena vinto il Premio Ubu nella categoria “nuovi attori under 30” assieme agli altri interpreti di “The History Boys”) e Zoe Pernici. “Essere o non essere Amleto” ha per protagonista un ragazzo che non potrà mai coronare i suoi due sogni: recitare su un palcoscenico il ruolo di Amleto e far innamorare di sè la sua amica. Ma stasera troverà il modo di avvicinarsi ad entrambi, coinvolgendo la ragazza in una lettura del capolavoro di Shakespeare: almeno per una volta il nostro eroe potrà vestire i panni dell’infelice Amleto, rivivendo l’opera assieme alla sua Ofelia.

“La Contrada ai FABBRI” prosegue dal 14 al 19 febbraio con il ritorno a Trieste di Francesca Bianco, l’acclamata interprete l’anno scorso de Il sogno di Ipazia. Prodotto dalla Compagnia Diritto e Rovescio del Teatro Belli di Roma, va in scena “Il viaggio a Buenos Aires” di Amanita Muskaria, per la regia di Carlo Emilio Lerici. Lo spettacolo racconta il viaggio terribile di una donna che sta poco a poco perdendo la memoria e la coscienza di sé: volutamente non si parla mai espressamente di Alzheimer, così che il disagio della protagonista assume un valore simbolico non strettamente legato ad una patologia fisica e proprio per questo restituisce meglio la drammaticità della sua condizione. A rivivere e reinterpretare questo viaggio è la figlia, tornata nella stanza della madre dopo che è morta, per rimettere a posto i suoi oggetti. “Il viaggio a Buenos Aires”, uno dei testi più celebrati della nuova drammaturgia polacca, arriva in Italia dopo il grande successo ottenuto in tutta Europa.

L’Associazione Culturale Teatrobàndus (nata anch’essa da un gruppo di ex allievi dell’Accademia “Città di Trieste”) presenta dal 6 all’11 marzo “La suocera buonanima” scritto e diretto da Giorgio Amodeo, libero adattamento tratto da un testo di Georges Feydeau. Ambientato nel 1958 (l’anno in cui furono chiuse le case di tolleranza), “La suocera buonanima” presenta diversi personaggi alle prese con l’inquietante fantasma di un’anziana madre e della sua presunta dipartita. Nella storia però a morire, alla fine, più che una suocera petulante, sarà un epoca di profonde ingiustizie sociali. Lo spettacolo prende spunto da come siano profondamente cambiati i rapporti di coppia negli ultimi cinquant’anni e mette in evidenza come, fino a mezzo secolo fa, le convenzioni della società obbligavano le persone a un perbenismo di facciata. Interpreti dello spettacolo sono Isaura Argese, Riccardo Beltrame, Maria Giustina Testa e Julian Sgherla.

Dal 27 marzo al 5 aprile, la Contrada ripropone al pubblico uno spettacolo presentato qualche anno fa nell’ambito della manifestazione scientifica “La Settimana del Cervello”: “Una specie di Alaska” di Harold Pinter. A partire dal 1917 milioni di persone furono colpite dall’encefalite letargica o “malattia del sonno”. I pazienti erano completamente apatici e privi di vitalità, in attesa di un “risveglio” che (per i pochi che sopravvissero) sarebbe giunto appena nel 1969 con un nuovo farmaco ideato dal dottor Oliver Sacks. “Risvegli” è la storia dei percorsi singolari ed individuali di diversi pazienti che Sacks riportò alla vita. Il libro (da cui fu tratto un celebre film con Robert De Niro) impressionò milioni di lettori in tutto il mondo: fra questi, il commediografo inglese Harold Pinter, che prese spunto da uno dei casi trattati dal medico e lo tradusse in questo testo teatrale. “Una specie di Alaska” è interpretato da Maria Grazia Plos, Elke Burul e Maurizio Zacchigna (che ne ha curato adattamento e regia).

A grande richiesta, torna in scena anche la “Trilogia con borsa, muro e bambino. Buone vacanze” di Carlo Tolazzi, presentato dalla Contrada nell’edizione 2011 del festival Teatri a Teatro promosso dalla Provincia di Trieste. Diretto da Marcela Serli e interpretato da Maurizio Zacchigna, lo spettacolo porta in scena tre monologhi che raccontano scenari difficili, storie che disturbano, realtà scomode, ma non per questo irreali o improbabili. Una madre che lotta contro tutti per crescere un figlio da sola, per instaurare un rapporto con lui fatto di mille racconti, inventati, spesso esagerati. Un ragazzino che si è reso responsabile di un crimine tanto orrendo quanto futile. Un infermiere che attraverso le parole cerca di abbattere il muro di silenzio di cui è prigioniero un suo piccolo paziente.

Arricchito dalle illustrazioni di Andrea Tich, “Trilogia con borsa, muro e bambino” è in scena ai Fabbri dal 20 al 29 aprile.

Questa prima edizione de “La Contrada ai FABBRI” si conclude in maggio, dall’8 al 13, con una nuova produzione dello Stabile di Trieste: “Il contrabbasso” di Patrick Suskind. Un monologo che si trasforma in scena in un dialogo fra l’attore-musicista e il suo doppio musicista-attore, in una coinvolgente jam session, in un corpo a corpo musical-verbale sul fil rouge dell’improvvisazione jazzistica. Un gioco diverso di sera in sera, dove la libertà interpretativa del contrabbassista jazz – Giovanni Maier – accompagna, s’intreccia e si scontra con le evoluzioni dell’attore – Adriano Giraldi – interprete dei tormenti, delle aspirazioni e delle frustrazioni artistico/esistenziali di un contrabbassista di fila in una grande orchestra.

La prima edizione della rassegna “La Contrada ai FABBRI” è realizzata con il sostegno della Friuladria-Crédit Agricole.

Per tutti gli spettacoli, il prezzo del biglietto intero è di 15 euro; ridotti (over 60 e abbonati della Contrada) 12 euro; ridotto giovani (fino ai 26 anni) 10 euro. Gli spettacoli serali avranno inizio alle 21.00; rappresentazioni pomeridiane solo alla domenica (ore 16.30).

Informazioni e prevendita dei biglietti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 – orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 – orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00).
Informazioni: 040.390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

 

Consorzio Scenico

 

BuoneVacanze©Tessaris
BuoneVacanze©Tessaris

 

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