Uno sguardo dal ponte

 Mi meraviglio sempre quando, entrando in un teatro in un giorno feriale alle cinque e mezzo del pomeriggio, mi ritrovo in una sala piena di pubblico. Mi meraviglio e mi riempio d’orgoglio.

Ieri pomeriggio è iniziata la quindicesima stagione degli Amici della Contrada con la lettura di uno dei pezzi forse più conosciuti  di Arthur Miller.

Il racconto è stato letto e interpretato mirabilmente da sei attori e poteva benissimo considerarsi un’opera teatrale compiuta, tanto è stata  ben presentata e interpretata. La scena si avvaleva di leggii, ma non solo: sullo sfondo un paio di immagini proiettavano l’America del 1955, affianco una scrivania dove la figura di un avvocato consigliava il protagonista del racconto di Miller. Uno scrittore, Arthur Miller, che come tutti gli artisti versa parte del suo vissuto nei suoi racconti.

Un protagonista, Eddie, che si ritrova a combattere contro la gelosia e la passione che giorno dopo giorno, è entrata in lui come fosse una straniera, e che lo ha portato alla morte. Una morte che nonostante sia avvenuta per un invaghimento incestuoso porta un unico nome a soccorso nel momento estremo del suo vivere: il nome della moglie che sempre gli è rimasta al fianco, nonostante l’evidenza ridicola nella quale Eddie si è lasciato cadere.

E mentre scorrono scelte di meravigliose canzoni perfettamente adatte al tema, a segnare i periodi di questa riduzione teatrale, io chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da un ricordo. Era il tempo della mia infanzia, quando alla radio si ascoltavano ancora le repliche delle Maldobrie. Ripenso non casualmente a quel periodo, perchè io credo che gran parte del successo della compagnia La Contrada sia dovuta inizialmente proprio alla messa in scena di molti spettacoli sullo stile delle Maldobrie. Attori che per anni hanno mirabilmente interpretato i mitici personaggi triestini, hanno avuto una strada spianata al successo nel presentarli poi a teatro.

Ripenso a questo collegamento chiedendomi se non fosse possibile fare lo stesso per questa manifestazione. Portare le letture anche alla radio, per confortare certamente chi la ascolta, ma soprattutto per attivare un contesto di vasi comunicanti che a mio avviso deve sostenersi a vicenda.

Meritati applausi hanno chiuso un pomeriggio delizioso e imprevisto.

Laura Poretti Rizman

TEATRO A LEGGIO

Stagione 2011-2012

UNO SGUARDO DAL PONTE

di Arthr Miller

riduzione di Alba Noella Picotti

Teatro Orazio Bobbio

Interpreti e personaggi:

Maurizio Zacchigna in Eddie Carbone

Elke Burul in Beatrice, sua moglie

Enza De Rose in Catherina, la nipote

Manuel Fanni Canelles in Marco, cugino di Beatrice

Andrea Tich in Rodolfo, fratello di Marco

Francesco Gusmitta in Alfieri, avvocato

Lorenzo Zuffi nell’Agente

Gli Amici della Contrada aprono la stagione di “Teatro A Leggìo”
con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller.


Lunedì 24 ottobre 2011 alle 17.30 presso il Teatro Orazio Bobbio prenderà avvio la 14esima Stagione di “Teatro A Leggìo” organizzata dall’
Associazione Amici della Contrada, con il sostegno della Fondazione CRTrieste e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Trieste.
Il testo scelto quest’anno per dare avvio all’ormai tradizionale ciclo di letture sceniche è “Uno sguardo dal ponte”, di Arthur Miller, uno dei testi-simbolo della drammaturgia nord-americana. Affidato all’esperta mano registica di Marisandra Calacione, il dramma sarà interpretato da Maurizio Zacchigna, Elke Burul, Manuel Fanni Canelles, Francesco Gusmitta, Enza De Rose, Lorenzo Zuffi e Andrea Tich.
Dopo il successo ottenuto con la lettura di Erano tutti miei figli, gli
Amici della Contrada tornano a Miller, riproponendone uno dei testi più celebri. Andato in scena nel 1955 in una prima versione in un atto, “Uno sguardo dal ponte” venne riproposto in seguito nel 1956 nella versione definitiva in due atti. Narra la storia di Eddie Carbone, emigrato italiano che vive a New York assieme alla moglie Beatrice e alla nipote Catherine, di cui è insanamente e morbosamente innamorato. L’amore tra la ragazza e Rodolfo, immigrato clandestino, non viene sopportato da Eddie il quale matura una violenta rivalità nei confronti del giovane. L’esito tuttavia sarà tragico e il protagonista rimarrà vittima della sua stessa ossessione. Il dramma ha avuto una celebre versione cinematografica diretta nel 1962 da Sidney Lumet con Raf Vallone e, nel 1999, una trasposizione per il teatro d’opera.
Arthur Miller è tra i maggiori drammaturghi nord americani del Novecento. Nato a New York nel 1915, Miller debutta non ancora trentenne a Broadway con L’uomo che aveva tutte le fortune, testo che se da un lato non riscuote grande successo, dall’altro preannuncia già alcuni dei temi portanti dell’opera futura: il difficile rapporto dell’uomo con la famiglia e con il lavoro, le colpe dell’economia capitalistica nella società di oggi.
Il primo successo giunge pochi anni dopo, nel 1947, con Erano tutti miei figli. Nel 1949 è la volta della sua opera più celebre, Morte di un commesso viaggiatore, seguita nel 1953 da Il crogiuolo e, nel 1955, da Uno sguardo dal ponte. Tra i numerosi drammi scritti negli anni successivi, Dopo la caduta (1964), in cui l’autore racconta il suo tempestoso matrimonio con Marylin Monroe, L’orologio americano (1980) e Vetri infranti (1994). Arthur Miller è morto nel 2005.
L’ingresso alla lettura è riservato ai soci dell’
Associazione Amici della Contrada. Le sottoscrizioni all’Associazione possono essere rinnovate presso il Teatro Orazio Bobbio (lunedì e venerdì dalle 10 alle 12; mercoledì dalle 16 alle 18). La quota associativa è di 18 euro (15 per gli abbonati alla Contrada).
Informazioni: 040.390613; info@amicicontrada.it; www.amicicontrada.it.

MARIA GRAZIA PLOS, Presidente degli Amici della Contrada FOTO©MAX TESSARIS

Presentata presso la Sala Giorgio Polacco
la nuova Stagione dell’
Associazione Amici della Contrada.


Venerdì 21 ottobre, alle ore 11.30, presso la Sala Giorgio Polacco in via Limitanea 8, è stato presentato il nuovo cartellone dell’
Associazione Amici della Contrada per la stagione 2011/2012. Sono intervenuti Maria Grazia Plos, presidente dell’Associazione, Ariella Reggio vice presidente, Paolo Quazzolo, direttore organizzativo e Livia Amabilino, presidente della Contrada – Teatro Stabile di Trieste.
Fondata nel 1998, l’
Associazione culturale Amici della Contrada ha raccolto, in anni di intensa attività, un numero crescente di consensi sia da parte del pubblico – che è progressivamente cresciuto – sia da parte delle istituzioni, che hanno reputato le iniziative del sodalizio degne di attenzione.
Sorti con l’intendimento di diffondere la cultura teatrale e di sostenere l’immagine della Contrada, gli
Amici propongono da sempre svariate attività, dagli incontri con gli attori alle mostre, dalle presentazioni di spettacoli alle serate multimediali, dalla produzione di pubblicazioni sullo spettacolo, sino alle serate di “Teatro a Leggìo”, che costituiscono l’attività che ha reso celebre l’Associazione. L’iniziativa, infatti, si è vivacemente imposta all’attenzione del pubblico cittadino – e non solo – divenendo così uno degli appuntamenti irrinunciabili tra le manifestazioni culturali offerte a Trieste. E, tra i motivi di vanto del “Teatro a Leggìo”, anche i numerosi tentativi di imitazione che, tuttavia, non hanno mai saputo eguagliare la qualità dell’originale.
Il cartellone del “Teatro a Leggìo” 2011/2012, che si terrà al Teatro Orazio Bobbio, proporrà – nonostante il momento difficile – un appuntamento in più rispetto alle passate stagioni. Quest’anno infatti sono previste sette serate che, come di consueto, spaziano dai classici ai testi di autore contemporaneo, dalla drammaturgia italiana a quella europea e nord-americana.
Il “Teatro a Leggìo”, che si realizza grazie al contributo della FondazioneCRTrieste, della Provincia di Trieste e con il patrocinio del Comune di Trieste, prenderà avvio lunedì 24 ottobre alle ore 17.30 con un grande classico della drammaturgia nord-americana: Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, nella riduzione di Alba Noella Picotti. Il celebre dramma sarà diretto da Marisandra Calacione, mentre sulla scena si muoverà un nutrito cast di attori: Maurizio Zacchigna, nei panni del protagonista Eddie Carbone, Elke Burul, Enza De Rose, Francesco Gusmitta, Manuel Fanni Canelles, Lorenzo Zuffi e Andrea Tich.
Il secondo appuntamento proporrà il 14 novembre un altro grande classico, questa volta della drammaturgia nord-europea: La signorina Giulia di August Strindberg. A dirigere il complesso lavoro sarà Francesco Macedonio.
Le ricorrenze sveviane saranno celebrate dagli
Amici della Contrada il 5 dicembre, con la proposta de Le teorie del conte Alberto, uno dei testi di Italo Svevo meno conosciuti e che attende ancora una vera e propria messa in scena. Sarà l’occasione per testare il valore e la funzionalità scenica di questa interessante commedia, la cui regia è affidata a Maurizio Zacchigna.
Il nuovo anno prenderà avvio il 9 gennaio quando Maria Grazia Plos interpreterà l’intenso monologo di Carlo Tolazzi Resurequie. Proposta alcuni anni fa dagli
Amici nella prestigiosa sede del Ridotto del Teatro Verdi, la pièce giunge ora attesissima sul palcoscenico del Bobbio.
Il 6 febbraio Elke Burul dirigerà I parenti terribili di Jean Cocteau, aprendo così una parentesi su uno dei drammaturghi francesi più interessanti del Novecento.
Sarà ancora Maurizio Zacchigna in cabina di regia a dirigere l’esilarante Ex, testo di Aldo Nicolaj, autore tra i più significativi della drammaturgia italiana del secondo Novecento, che approda per la prima volta sul palcoscenico del Leggìo il 12 marzo.
La stagione si concluderà il 23 aprile con il consueto appuntamento che Ariella Reggio dedica ogni anno al pubblico degli
Amici della Contrada: Comodamente dalla poltrona di casa vostra, un monologo di Michele Ainzara (che dirigerà anche la lettura) divertente ma anche denso di un forte impegno sociale. La storia è quella di una pensionata che viene raggirata da una televenditrice senza scrupoli.
Come sempre a interpretare i testi a leggìo sarà chiamato un gruppo di attori che ormai ha maturato vasta esperienza in questa particolare e raffinata forma di teatro: Ariella Reggio, Maria Grazia Plos, Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna, Elke Burul, Marzia Postogna, Lorenzo Zuffi, Paola Saitta, Paola Bonesi e molti altri ancora.
Accanto al cartellone di “Teatro a Leggìo”, l’Associazione proporrà una serie di altri appuntamenti culturali, al momento in fase di progettazione.
Le sottoscrizioni all’Associazione possono essere rinnovate presso il Teatro Orazio Bobbio (lunedì e venerdì dalle 10 alle 12; mercoledì dalle 16 alle 18). La quota associativa è di 18 euro (15 per gli abbonati alla Contrada).
Informazioni: 040.390613; info@amicicontrada.it; www.amicicontrada.it.

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