Vicino/lontano 2014: che mondo fa?

 

VICINO/LONTANO 2014: OLTRE 30MILA PRESENZE HANNO FESTEGGIATO LA 10^ EDIZIONE A UDINE. SETTE MOSTRE, UNDICI GIORNI E CENTINAIA DI OSPITI ITALIANI E INTERNAZIONALI PER INDAGARE “IL MONDO CHE FA” ATTRAVERSO 4 AREE TEMATICHE (PENSIERO/MEMORIA, UTOPIA, DENARO, DIFFERENZE) PROFONDAMENTE LEGATE ALL’ATTUALITA’ DEL NOSTRO TEMPO.

VERSO L’11 EDIZIONE CON UNA ‘SQUADRA’ CHE E’ RIFERIMENTO CULTURALE PER LA CITTA’ DI UDINE E CHE DA 10 ANNI SI CARATTERIZZA PER IL FORTE LAVORO DI VOLONTARIATO CULTURALE: COME SI EVINCE DAL BILANCIO CHE L’ASSOCIAZIONE VICINO/LONTANO A BREVE RENDERA’ PUBBLICO, ON LINE.

PREMIO TERZANI: LA X EDIZIONE HA SEGNATO L’INCONTRO MEMORABILE FRA DUE AUTORI, MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO, CAPACI DI RACCONTARE IN MODO EMBLEMATICO IL LORO E IL NOSTRO TEMPO, FRA ECO AUTOBIOGRAFICA E FINZIONE NARRATIVA, NEL SEGNO DELLA GRANDE LEZIONE DI TIZIANO TERZANI, SCRITTORE E REPORTER.

VICINO/LONTANO DIGITAL: SOLD OUT PER LA PRIMA EDIZIONE DEL NUOVO PERCORSO, UN FESTIVAL NEL FESTIVAL CHE SI RIPETERA’ CON LA FORMULA INCONTRI+WORKSHOP.

 

 

UDINE – “Che mondo fa?” Vicino/Lontano 2014 se l’è chiesto nel corso della sua X edizione e ha dilatato i confini spazio-temporali per un’indagine di undici giorni e un cartellone ricco di oltre cento appuntamenti, sette mostre, decine di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni e stage, articolati in quattro grandi aree tematiche – pensiero/memoria, utopia, denaro e differenze – con centinaia di ospiti italiani e internazionali. Lo sguardo sul mondo, declinato in unadimensione narrativa dinamica per osservare e raccontare, fra dialogo teatro e musica, l’attualità dei nostri giorni.

Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, oltre 30mila spettatori hanno preso parte agli eventi del festival, spesso affollando gli spazi – una decina di location del centro storico udinese – con file lunghissime, come nel caso della lectio inaugurale con l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, o per l’incontro scenico sulla burocrazia che, accanto al giornalista Gian Antonio Stella, ha visto protagonista il comico Natalino Balasso, chiamato in extremis a sostituire il collega Paolo Rossi. Un avvicendamento efficacissimo e ‘antiburocratico’, per ovviare a un impedimento last minute con una performance inedita, accolta  dall’affettuoso entusiasmo del pubblico.  «Sarà inevitabile, nel 2015, ripartire da una formula Xl che ci permette di articolare meglio il programma», hanno sottolineato i promotori di Vicino/Lontano: il direttore del progetto Marco Pacini, la curatrice Paola Colombo, il presidente dell’Associazione Vicino/lontano Alessandro Verona con la vice Franca Rigoni. «A dieci anni dall’avvio del festival, siamo consapevoli di essere diventati una realtà di riferimento per le istituzioni e le altre associazioni culturali del territorio – hanno ancora commentato gli organizzatori nel corso giornata conclusiva – E siamo lieti che il Comune di Udine ci abbia voluto coinvolgere per il triennio 2015/2017 in un ampio progetto intorno alla sostenibilità, e la nostra prospettiva di ragionamento si estende adesso al medio e lungo periodo e alla necessità di un ripensamento della struttura operativa dell’associazione, per renderla adeguata agli impegni futuri. Da dieci anni Vicino/Lontano caratterizza la sua azione con un forte apporto di volontariato culturale: un investimento che nel 2004 abbiamo ritenuto prioritario per dare il nostro contributo di passione, energia e risorse culturali e creative alla città di Udine. Lo testimonierà il bilancio della X edizione del festival che a breve sarà reso pubblico in rete».

Notevole il successo anche per il nuovo percorso di Vicino/Lontano Digital, un festival nel festival: sold out per gli incontri programmati sui temi legati alla rete e per i tre workshop al Friuli Future Forum. Una formula che certamente sarà confermata e potenziata per le edizioni a venire, integrando incontri e seminari, come ha anticipato il curatore Fabio Chiusi.

Momento memorabile di Vicino/Lontano 2014 è stata certamente la X edizione del Premio Terzani, che ha segnato l’incontro emozionante fra due autori, Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello, capaci di raccontare in modo emblematico il loro e il nostro tempo, fra eco autobiografica e finzione narrativa, nel segno della grande lezione di Tiziano Terzani, scrittore e reporter.

Il ringraziamento di Vicino/Lontano va al pubblico, di cui si registra quest’anno il rinnovamento e ‘ringiovanimento’. E va naturalmente alle istituzioni che hanno sostenuto la manifestazione: fra i principali, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e Turismo FVg, il Comune di Udine, la Camera di Commercio di Udine, la Fondazione CRUP e CariFvg.

 

A breve le fotogallery dell’edizione 2014 sul sito www.vicinolontano.it

 

 

 

VICINO/LONTANO 2014

 

DOMENICA 18 MAGGIO, GRAN FINALE DEL FESTIVAL CON 19 EVENTI IN 7 LOCATION DEL CENTRO STORICO DI UDINE. FRA I PROTAGONISTI CHIARA SARACENO, FIORELLA DE CINDIO, ALBERTA BASAGLIA, SARA SIMEONI, MASSIMO PRIVIERO, ANNA OLIVERIO FERRARIS, BRUNO LAMBORGHINI, NICOLA GABARRO, RENÉ MAJOR, ALDO BONOMI, BEATRICE BONATO, MASSIMILIANO PANARARI, FRANCESCO ANTINUCCI

 

“QUANDO IL GIOCO SI FA BRUTTO”: ALLE 21 VICINO/LONTANO GUARDA AI MONDIALI IN BRASILE E CHIUDE CON UN TALK SHOW SUL CALCIO. PARTECIPANO SARA SIMEONI, MASSIMO PRIVIERO, GIAMPAOLO ORMEZZANO, ALESSANDRO BIRINDELLI E LA PORDENONE BIG BAND. CONDUCE PAOLO PATUI.  ALFABETO GRILLO: AL FESTIVAL IL DIZIONARIO RAGIONATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE, NE DIBATTONO MASSIMILIANO PANARARI E MARCO LAUDONIO.  COLAZIONE FILOSOFICA PER DISCUTERE DI “EUROPENSIERI. UN’ALTRA EUROPA?” CON NICOLA GASBARRO, RAOUL KYRCHMAYR,  LUCA TADDIO, ELIANA VILLALTA. DENARO E LA DISEGUAGLIANA SOCIALE AL CENTRO DEGLI INCONTRI CON RENÉ MAJOR, ELENA ESPOSITO, ELIANA VILLALTA, MAURIZIO FRANZINI, ANDREA FUMAGALLO, RICCARDO STAGLIANO’. ALBERTA BASAGLIA BAMBINA NEL MANICOMIO “LIBERATO” E L’UTOPISTA ADRIANO OLIVETTI RILETTO DA BRUNO LAMBORGHINI, ALDO BONOMI, ANTONIO CALABRO’. CHIUDE ANCHE VICINO/LONTANO DIGITAL: FIORELLA DE CINDIO SPIEGA SE E COME SI FA LA DEMOCRAZIA ON LINE, FRANCESCO ANTINUCCI RACCONTA IL POTERE DEGLI ALGORITMI SULLE NOSTRE VITE.

UDINE – Vicino/lontano 2014 si conclude domani, domenica 18 maggio, con un programma fittissimo di incontri, eventi e dialoghi: ben diciannove occasioni per riflettere intorno a “Che mondo fa?”, in sette diverse location del centro storico di Udine, con un centinaio di protagonisti fra i quali Chiara Saraceno, Fiorella De Cindio, Alberta Basaglia, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Lamborghini, Nicola Gabarro, René Major, Aldo Bonomi, Beatrice Bonato, Massimiliano Panarari, Francesco Antinucci.

Si parte alle 9.30 con l’Utopia rimossa di Adriano Olivetti: a Vicino/Lontano ne dialogheranno il fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Bruno Lamborghini, con il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista  Antonio Massarutto (ex  Chiesa di San Francesco).  Quanta diseguaglianza possiamo sopportare?  I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi.  Domani a  Vicino/Lontano (ore 11.30, ex Chiesa di San Francesco),  dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con Carlo Formenti e il giornalista Riccardo Staglianò.  Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (ex Chiesa di San Francesco  ore 17).  Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna  Oliverio Ferraris (ex Chiesa di San Francesco, ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto.

 

Alle 11.00, al Teatro S. Giorgio riapre per il suo ultimo e quinto appuntamento – la tavola rotonda intitolata Europensieri. Un’altra Europa? – il salotto filosofico delle “Colazioni filosofiche  della domenica mattina” realizzate dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e dalla Società Filosofica Italiana Sezione FVG, in collaborazione con vicino/lontano. L’incontro si avvia con la presentazione del nuovo Quaderno di Edizione 2013 intitolato Europensieri, per proseguire rilanciando e ripensando  con gli ospiti Nicola Gasbarro, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Luca Taddio alcune importanti questioni irrisolte sul futuro dell’Europa, non solo dal punto di vista economico e politico ma anche da prospettive culturali sfaccettate, in una fase problematica del processo di integrazione europea.

 

Si conclude domani anche Vicino/Lontano digital: Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita è il tema dell’incontro che vedrà protagonista, nell’Oratorio del Cristo alle 16.30, il direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR Francesco Antinucci, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), conlo studioso di filosofia digitale e del Diritto Ugo Pagallo e il docente Paolo Ermano. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? Al Friuli Future Forum, domani dalle 10 alle 13, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano. Il workshop spiega su quali strumenti fare leva, e come si utilizzano.

All’Oratorio del Cristo, alle 10 Il pensiero che si ha dell’altro con Jolanda Insana, introducono Giorgio Ziffer e Rodolfo Zucco. Alle 11.30 riflettori puntati sull’Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Marco Pacini: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con  Pietro Greco e Marina Sozzi, coordinati da  Luigi Gaudino. E alle 18.00 il reading curato da CormònslibriIl pane offeso. parole per la crisi del lavoro, dalla pubblicazione edita lo scorso novembre. Partecipano gli autori di cinque racconti: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Matiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri.  Presenta Sabrina Vidon. Degustazione di Vìn d’honneur con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons. Il Festival Itinerante Internazionale di Poesia&Musica “Acque di acqua”, quest’anno dedicato alla memoria di Gian Giacomo Menon, è inserito in Cormònslibri 2014, Festival del libro e dell’informazione,  che quest’anno ha per tema “All’apparir del bello”. Questa edizione è accompagnata dal libro Il pane offeso (Culturaglobale 2013), dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro. Raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano letterariamente l’alienazione da lavoro (o da non-lavoro).  Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione alcuni degli autori leggono personalmente le loro composizioni.

A Casa Cavazzini,alle 11.00Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato, con Alberta Basaglia, vice presidente della Fondazione Basaglia, che ha fatto della sua strardinaria esperienza accanto al padre Franco una base essenziale per costruire la sua professione. Introduce Giovanna Del Giudice. Alle 15.00 La scuola siamo noi, con Paolo Patui, Angelo Floramo e Paolo Medeossi.Alle 17.00Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine.

 

Teatro ed eventi scenici al festival anche nell’ultima giornata: alle 16.30 (ex Chiesa di San Francesco) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.  E per il suo gran finale, Vicino/Lontano rifletterà sul  ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per  congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (ex Chiesa di San Francesco, ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? O piuttosto è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto,  una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

 

 

 

Birindelli, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Birindelli, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Sara Simeoni, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Sara Simeoni, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Priviero, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Priviero, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Major, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Major, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Chiara Saraceno, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh
Chiara Saraceno, foto fornita da Ufficio Stampa Vicino Lontano Moira Cussigh

 

DON LUIGI CIOTTI A VICINO/LONTANO: “La legalità non è altro che uno strumento per raggiungere il nostro vero obiettivo: la giustizia, che è fatta di prossimità e di una robusta cultura della responsabilità”.

 

foto fornita da Press Vicino Lontano Moira Cussigh
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“La vita ci affida un impegno: è quello di impegnare la nostra libertà per liberare chi libero non è”. Don Luigi Ciotti, ospite oggi in mattinata a Vicino/lontano per l’incontro “Il piacere della legalità? Mondi a confronto”, sintetizza così il dovere di ogni cittadino e di ogni essere umano nei confronti dei propri simili. L’incontro, parte di un progetto interistituzionale che quest’anno ha raggiunto la sua settima edizione, ha coinvolto i ragazzi delle scuole superiori di Udine in un momento di riflessione attiva.

Introdotto da Pierluigi Di Piazza, Ciotti ha rimarcato come le parole fondamentali, prima ancora che “legalità”, debbano essere “responsabilità” e “uguaglianza”. “La legalità non è altro che uno strumento per raggiungere il nostro vero obiettivo: la giustizia, che è fatta di prossimità e di una robusta cultura della responsabilità”.

Durante il suo intervento appassionato e applauditissimo all’ex Chiesa di San Francesco, Don Ciotti si è rivolto in particolare ai ragazzi presenti, spronandoli a impegnarsi, ad abbracciare proprio quel senso di responsabilità sul quale ha posto l’accento: “non basta commuoversi, bisogna muoversi. Di più, tutti”. È questa distanza fra il pensiero e l’atto pratico che deve essere assottigliata: non è sufficiente indignarsi (“l’indignazione ormai è divenuta quasi una moda”).

Il plauso va ai giovani di Libera, l’associazione contro le Mafie, che proprio dell’impegno hanno fatto una bandiera, spendendosi concretamente giorno dopo giorno per diffondere in Italia una cultura della giustizia.

Ma – precisa – la strada è in salita, è complicata e difficile, perché il vero problema non sono le Mafie, il vero problema siamo noi; il vero scoglio è la ‘mafiosità’, intesa come una cultura mafiosa diffusa. Liberare il paese da questo stato di (in)coscienza, da questo pensiero distorto, da quello che Ciotti definisce “senso della legalità malleabile”, è la priorità assoluta. E conclude: “la prima riforma di cui ha bisogno l’Italia è quella delle coscienze”.

 

 

FOTO: PHOCUS AGENCY

MOHSIN HAMID AL PREMIO TERZANI: “L’AMORE CI SALVERA’ DALLA GLOBALIZZAZIONE”. LO SCRITTORE PAKISTANO E’ AL LAVORO SUL SUO QUARTO ROMANZO E AGLI ITALIANI DICE “SIAMO TUTTI MIGRANTI. CREDIAMO DI RESTARCENE FERMI NELLE NOSTRE VITE MA IL MONDO CI CAMBIA INTORNO. L’UMANITA’ DI OGGI E’ UNITA, AL DI SOPRA DI RAZZE ETNIE E RELIGIONI, IN QUESTO ETERNO MIGRARE DEL FLUSSO DELLE NOSTRE VITE: NEL TEMPO E NELLO SPAZIO”.

DOMANI LO SCRITTORE PAKISTANO MOHSIN HAMID, PREMIO TERZANI 2014, SARA’ PREMIATO CON IL POETA PIERLUIGI CAPPELLO IN OCCASIONE DELLA X SERATA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI, ALLE 20.45 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE. INTERVERRA’ LA PRESIDENTE DI GIURIA, ANGELA STAUDE TERZANI.

UDINEQuarantadue anni, scrittore asiatico adorato negli Stati Uniti dove è considerato una delle penne più acute e brillanti del nostro tempo, Mohsin Hamid è il Premio Terzani 2014, ex aequo con il poeta friulano Pierluigi Cappello, “per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui”.Protagonista stamane a Udine dell’incontro con la stampa al festival, Mohsin Hamid ha spiegato oggi la sua ‘parola d’ordine’ per combattere gli aspetti disumanizzanti della globalizzazione: Solo l’amore può salvare il mondo dalla globalizzazione. Richiamandoci fuori dagli egoismi e dai personalismi che ci portano a ripiegarci su noi stessi, per combattere la paura. L’amore è quello romantico ma anche quello intergenerazionale. L’amore religioso, l’amore sociale che ci spinge a occuparci del prossimo”. Dopo aver impiegato 7 anni per chiudere il suo primo romanzo, e altri 7 per il secondo, il fortunatissimo “Il fondamentalista riluttante”, Mohsin Hamid racconta di aver lavorato in ‘soli’ 6 anni a “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il terzo romanzo (Einaudi) che gli è valso il Premio Terzani. “E probabilmente non ne impiegherò di meno per il quarto romanzo su cui mi sto applicando da un annetto – ha raccontato a Udine Mohsin Hamid – Ho appena buttato via la prima stesura. Funziona sempre così, procedo per errori e i prii anni servono a prendere le distanze da quel che non funziona. Un romanzo è come un matrimonio, come una storia d’amore. Può farci ipazzire e meno se ne parla con gli amici, meglio vanno le cose …” Una riflessione importante sul nostro tempo è arrivata da Mohsin Hamid in tema di migrazione: “Sono stato anch’io migrante, giovanissimo verso gli Stati Uniti e poi di ritorno in Pakistan, e poi ancora a Londra. Per un migrante la vita è l’esperienza del vicino in costante evoluzione verso il lontano. Ma oggi posso dire che siamo tutti migranti: crediamo di restarcene fermi nelle nostre vite, ma intanto il mondo ci cambia intorno. La grande presa di coscienza del nostro tempo è che l‘umanita’ di oggi e’ unita, al di sopra di razze etnie e religioni, in questo eterno migrare del flusso delle nostre vite: nel tempo e nello spazio.La vera migrazione del nostro tempo è quella verso le città, in Asia e in Africa: miliardi di persone si stanno spistando, e quest’onda muoverà scenari che adesso è persino difficile immaginare”.

Alla X edizione del festival Vicino/lontano 2014, Mohsin Hamid sarà grande protagonista della giornata di domani, sabato 17 maggio: con il poeta Pierluigi Cappello verrà premiato in occasione della X Serata del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e impegnerà un grande attore, il Premio Ubu Mario Perrotta, nella lettura di pagine scelte dai “Diari” di Tiziano Terzani “Un’idea di destino”, che Longanesi ha da poco pubblicato, a cura di Angela Staude Terzani e Alain Loret. Alla cerimonia di premiazione interverrà la presidente di Giuria, Angela Staude Terzani. Il Premio Terzani è assegnato da una Giuria composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e Marino Sinibaldi. In stretto collegamento con il Premio Terzani 2014 l’appuntamento che il festival vicino/lontano ospita domani a Udine: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma alle 16.45 nella ex Chiesa di san Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con Michelguglielmo Torri, per il coordinamento del giornalista Gigi Riva, caporedattore dell’Espresso. E in mattinata, dalle 8.30 al Teatro Giovanni da Udine, appuntamento con la cerimonia di premiazione del Terzani Scuole: quest’anno oltre 300 elaborati sono pervenuti alla Giuria del Concorso.

foto fornita da Moira Cussigh
foto fornita da Moira Cussigh

SABATO 17 MAGGIO

LO SCRITTORE PAKISTANO MOHSIN HAMID, PREMIO TERZANI 2014, DOMANI A VICINO/LONTANO 2014: SARA’ PREMIATO CON IL POETA PIERLUIGI CAPPELLO IN OCCASIONE DELLA SERATA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI, X EDIZIONE, ALLE 20.45 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE. INTERVERRA’ LA PRESIDENTE DI GIURIA, ANGELA STAUDE TERZANI.  E ALLE 16.45 L’ INCONTRO PUBBLICO DI MOHSIN HAMID SU “L’ASIA SIAMO NOI”, CON GIGI RIVA E MICHELGUGLIEMO TORRI. IN MATTINATA LA PREMIAZIONE DEL CONCORSO TERZANI SCUOLE.  20 INCONTRI, DIALOGHI E PRESENTAZIONI NELLA SOLA GIORNATA DI DOMANI A VICINO/LONTANO: IL FESTIVAL INDAGA “IL PENSIERO DEI DEBOLI” CON SILVANA BORUTTI E UGO FABIETTI, “BASAGLIA CHI? ALLA RICERCA DEI SOGGETTI SMARRITI” CON PEPPE DELL’ACQUA, MARIO COLUCCI E PIER ALDO ROVATTI; SI PARLERA’ DI “UTOPIE MINIMALISTE” CON LUIGI ZOJA  E DI “UTOPIE LETALI” CON CARLO FORMENTI. L’ATTUALITÀ DEI NOSTRI GIORNI AL FESTIVAL, QUELLA ECONOMICA INNANZITUTTO: “IN QUESTO MONDO DI LADRI. LADRI DI TASSE, LADRI DI RISORSE”, CON STEFANO LIVADIOTTI E CLAUDIO SICILIOTTI; QUELLA POLITICA  CON “QUALE SENATO? UNA PROPOSTA”, DI CUI DIBATTERANNO ARMANDO MASSARENTI, GILBERTO CORBELLINI E GUIDO CRAINZ. E ANCORA L’ATTUALITÀ GEOPOLITICA: “RUSSIA, UCRAINA, CRIMEA. QUEL PERICOLOSO TRIANGOLO”, NE PARLERA’ SERGIO CANCIANI DOPO UN’INTRODUZIONE DI DANIELA LUCHETTA SULLA FONDAZIONE DA LEI PRESIEDUTA; L’ATTUALITA’ SULLE SCELTE DEL FINE VITA CON “ALLA FINE DELLA VITA, LIBERI DI DECIDERE”, UN CONFRONTO FRA UMBERTO CURI, LUIGI GAUDINO, UGO CUGINI. L’ATTUALITA’ DELL’EMERGENZA SOCIALE IN ITALIA CON DON ANTONIO LOFFREDO E “NOI DEL RIONE SANITÀ”. DI RAZZISMO E INTEGRAZIONE SI PARLERA’ CON “ODIO AMORE IGNORANZA. LA FORMULA DEL RAZZISMO CONTEMPORANEO”: A CONFRONTO LAURA MARTINI, LORENZO MAZZOTTI, GELINDO CASTELLARIN E CON “UALLAI!” VERIDICHE STORIE INCREDIBILI DI BUONA INTEGRAZIONE”: DIALOGHERANNO SANDRO LANO, MICHELE BRUSINI, ALAHIANE HAMED E LORIS DE FILIPPI. UMBERTO FIORI ED ENRICO TESTA RACCONTANO “LA LINGUA DELLA POESIA. TRA COMUNICAZIONE ED ECCELLENZA FORMALE”. COORDINA IL DIALOGO ALBERTO GARLINI  

UDINEGiornata clou domani per la X edizione del festival Vicino/lontano 2014, che indaga su “Che mondo fa?” attraverso eventi incontri, eventi, dialoghi e confronti che metteranno a fuoco i temi centrali del nostro tempo.

Grande protagonista della giornata di domani sarà innanzitutto lo scrittore pakistano Mohsin Hamid, Premio Terzani 2014 con il poeta Pierluigi Cappello:  domani saranno premiati in occasione della X Serata del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e impegnerà un grande attore, il Premio Ubu Mario Perrotta, nella lettura di pagine scelte dai “Diari” di Tiziano Terzani “Un’idea di destino”, che Longanesi ha da poco pubblicato, a cura di Angela Terzani e Álen Loret. Alla cerimonia di premiazione interverrà la presidente di Giuria, Angela Terzani. Il Premio Terzani è assegnato da una Giuria composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e Marino Sinibaldi.  In stretto collegamento  con il Premio Terzani 2014 l’appuntamento che il festival vicino/lontano ospita domani a Udine: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma alle 16.45 nella ex Chiesa di san Francesco a Udine, protagonista il vincitore Mohsin Hamid in dialogo con Michelguglielmo Torri, per il coordinamento del giornalista Gigi Riva, caporedattore dell’Espresso. E in mattinata, dalle 8.30 al Teatro Giovanni da Udine, appuntamento con la cerimonia di premiazione del Terzani Scuole: quest’anno oltre 300 elaborati sono pervenuti alla Giuria del Concorso. Tema del concorso è quest’anno la responsabilità individuale. Conduce la cerimonia Chiara Donada.

Particolarmente intenso il cartellone di incontri domani a Vicino/Lontano:

in mattinata il festival indaga “Il pensiero dei deboli” con Silvana Borutti e Ugo Fabietti (ore 10, ex Chiesa di San Francesco), “Basaglia chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti” con Peppe Dell’Acqua, Mario Colucci e Pier Aldo Rovatti (ore 10, Oratorio del Cristo); si parlerà di “Utopie minimaliste” con Luigi Zoja (Chiesa di San Francesco, ore 11,30) e di “Utopie letali” con Carlo Formenti (ore 15, Oratorio del Cristo). L’attualità dei nostri giorni al festival, quella economica innanzitutto: “In questo mondo di ladri. Ladri di tasse, ladri di risorse”, con Stefano Livadiotti e Claudio Siciliotti (ore 11.30, Oratorio del Cristo); quella politica  con “Quale Senato? Una proposta”, di cui dibatteranno Armando Massarenti, Gilberto Corbellini e Guido Crainz (ore 18.30, ex Xhiesa di San Francesco). E ancora l’attualità geopolitica: “Russia, Ucraina, Crimea. quel pericoloso triangolo”, ne parlerà Sergio Canciani dopo un’introduzione di Daniela Luchetta sulla Fondazione da lei presieduta (ore 11, Casa Cavazzini); l’attualità sulle scelte del fine vita con “Alla fine della vita, liberi di decidere”, un confronto fra Umberto Curi, Luigi Gaudino, Ugo Cugini. L’attualità dell’emergenza sociale in Italia con Don Antonio Loffredo e “Noi del rione Sanità” (ore 15, Casa Cavazzini). Di razzismo e integrazione si parlerà con “Odio amore ignoranza. la formula del razzismo contemporaneo”: a confronto Laura Martini, Lorenzo Mazzotti, Gelindo Castellarin (ore 15, Libreria Feltrinelli) e con “Uallai!” Veridiche storie incredibili di buona integrazione”: dialogheranno Sandro Lano, Michele Brusini, Alahiane Hamed e Loris De Filippi (ore 16.30, Libreria Einaudi). E alle 18, alla Libreria Fekltrinelli il “Marittimo blues” di cui converseranno Angelo Mella e Pietro Spirito. Umberto Fiori ed Enrico Testa raccontano “La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale”. Coordina il dialogo, curato da pordenonelegge, lo scrittore Alberto Garlini (Oratorio del Cristo, ore 18).

 

Studenti di Udine protagonisti a Vicino/Lontano con la Biblioteca dei libri viventi

 

Saranno oltre 300 gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Udine che, venerdì 16 maggio, dalle 10 alle 12.30, nell’ambito del Festival di Vicino/Lontano, animeranno piazza Venerio (Loggia San Giovanni in caso di pioggia), con la terza edizione della Biblioteca dei libri viventi.

L’iniziativa ideata e realizzata dalla Cooperativa Damatrà, in collaborazione con il Comune di Udine, la Biblioteca Civica Vincenzo Joppi- Sezione moderna, le librerie Odòs, Pecora nera, Kobo Shop, il Servizio Giovani della Regione Fvg, rappresenta la tappa finale del progetto regionale di promozione alla lettura Youngster, che tra i suoi obiettivi principali si propone di diffondere la cultura del libro e la cittadinanza attiva tra le nuove generazioni attraverso l’interazione con i presidi culturali territoriali e i servizi educativi dedicati ai giovani.

“In particolare – spiega Ornella Luppi della Cooperativa Damatrà – quella di domani, sarà un iniziativa del tutto singolare che vedrà gli studenti del Marinelli, Bertoni, Sello, trasformarsi in veri e propri libri viventi, mentre quelli dell’ Enaip, Percoto, Zanon, in lettori ed ascoltatori”. La Biblioteca dei libri viventi, infatti, è come una biblioteca vera con lettori, bibliotecari e un catalogo di libri, ma i libri sono rappresentati dai ragazzi in carne ed ossa che si raccontano, ognuno a suo modo, in alcuni minuti, ai lettori-passanti che li chiedono “a prestito”, seduti ai tavolini, in mezzo alla piazza cittadina.

Speciale in questa edizione, sarà la dedica a Federico Tavan, il poeta friulano di Andreis che il Festival di Vicino/Lontano ha voluto onorare con la speciale mostra fotografica realizzata da Danilo De Marco presso Palazzo Morpurgo in Comune a Udine. In piazza, seduti a dei tavolini, affianco agli studenti, ci saranno infatti alcuni testimonial d’eccezione quali Paolo Medeossi, giornalista del Messaggero Veneto, Benedetto Parisi, regista e storico, Federico Pirone, Assessore alla cultura del Comune di Udine, ed alcuni amici di Federico, che, per l’occasione, attraverso il racconto dell’uomo, avvicineranno lo sguardo dei giovani e dei tanti passanti alla poetica e alla poesia di Tavan. Agli studenti saranno inoltre offerti, grazie alla collaborazione con i panificatori di Confcommercio Udine, dei sacchetti di pane con le poesie di Tavan.

Alternandosi tra libri e lettori, le classi coinvolte, durante l’arco della mattina visiteranno inoltre le librerie La Pecora Nera, Kobo Shop, Odòs, dove sono previste alcune attività sempre legate ai libri, e, alcune delle mostre ospitate dal Festival: La nâf spaziâl, omaggio a Tavan di Danilo De Marco, presso palazzo Morpurgo; Vajont, l’onda lunga, foto di Andrea Bernardis presso il Visionario; Mali, Point de Vue, presso Copetti Antiquari; il Premio giornalistico Marco Lucchetta al Mercato del pesce.

PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI

vincitori 2014: Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

sabato 17 maggio, ore 20.45 – Teatro Nuovo Giovanni da Udine
venerdì 16 maggio, ore 12.00 – Udine, meeting hall all’Allegria (via Grazzano 15)

INCONTRO STAMPA

con i vincitori del PREMIO Terzani 2014 Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello

e con Angela Staude Terzani

 

 

 

NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI TIZIANO TERZANI, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE TERZANI PREMIA UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE  (EINAUDI 2013): «PER IL CORAGGIO CON CUI HA GUARDATO IN FACCIA ALLA SFIDA DEL NUOVO MILLENNIO, PER LA LUCIDITÀ DELLE SUE CONCLUSIONI E L’UMANA DELICATEZZA CHE SOPRAVVIVE IN LUI».

EX AEQUO CON HAMID, LA GIURIA CONFERISCE IL PREMIO TERZANI 2014 AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTA’ (RCS LIBRI 2013): «UN MICROCOSMO RAPPRESENTATIVO DELLA CONDIZIONE UMANA: «QUEST’UOMO È COSÌ SINCERO E COSÌ UMANAMENTE VERO CHE IL LETTORE, COME SE MERITASSE LA SUA CONFIDENZA,  FATICA A SENTIRLO ESTRANEO A SE STESSO».

IL PREMIO TERZANI 2014 SARA’ CONSEGNATO NEL CORSO DELLA X EDIZIONE DEL FESTIVAL VICINO / LONTANO, SABATO 17 MAGGIO ALLE 20.45 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE.  SARA’ L’OCCASIONE PER CELEBRARE TIZIANO TERZANI, CON I DUE VINCITORI, IN UNA SERATA DEDICATA AI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, DA POCO IN LIBRERIA PER LONGANESI CON IL TITOLO “UN’IDEA DI DESTINO”.

VICINO/LONTANO 2014: LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL, A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO,  UNDICI GIORNI DI INCONTRI, EVENTI, DIALOGHI,LEZIONI MAGISTRALI, TAVOLE ROTONDE, SPETTACOLI, PROIEZIONI, STAGE E PERCORSI ESPOSITIVI.

UDINE – Il 28 luglio 2004, nella valle di Orsigna, serenamente “lasciava il suo corpo” Tiziano Terzani, scrittore e giornalista allora 66enne, una delle voci più limpide e originali del panorama letterario italiano, profondo conoscitore del continente asiatico e corrispondente di grande prestigio a livello internazionale, autore di reportage e racconti tradotti in tutto il mondo. A dieci anni dalla sua scomparsa, e nella sua X edizione, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, ha eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori, entrambi di altissimo valore e perfettamente rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Sono dunque Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, come ha decretato la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, e Marino Sinibaldi.Il riconoscimento, assegnato rispettivamente per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano)verrà consegnato sabato 17 maggio, in occasione della serata ufficiale di premiazione che si svolgerà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21, e che sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini, segretario di Giuria del Premio Luchetta, per la regia di Gianni Cianchi. Sarà l’occasione per celebrare Tiziano Terzani, con i due vincitori, in una serata dedicata ai suoi ‘Diari’ inediti appenda pubblicati, Un’idea di destino (Longanesi).  A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e sono ora accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude con Alen Loreti. In stretto collegamento  con il Premio Terzani 2014 l’appuntamento che il festival vicino/lontano ospiterà a Udine: l’incontro “Il sogno della ricchezza nell’Asia globalizzata”, in programma sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con Michelguglielmo Torri, con la moderazione del giornalista Gigi Riva.

DopoIl fondamentalista riluttante, in cui raccontava l’andata-e-ritorno nel mondo occidentale di un giovane pakistano di buona famiglia, Mohsin Hamid proietta il lettore quasi direttamente nei panni del «tu» protagonista, cui è rivolto il suo peculiare libro di autoaiuto. Dal poverissimo villaggio di una non meglio precisata nazione dell’«Asia emergente», il «tu» protagonista muove verso l’urbanizzazione e una ricchezza da conquistare a tappe forzate. «Il romanzo di Mohsin Hamid, Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato – spiega la Giuria del Premio Terzani nelle sue motivazioni –  Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più la terra d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. E’ nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani di quest’anno a Mohsin Hamid».

«Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello premiato con l’ex aequo – afferma ancora la Giuria del Premio Terzani nelle motivazioni – esamina il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico, sociale e geografico, coniuga il personale con il collettivo. Pierluigi Cappello ha saputo con determinazione trovare in se stesso il legame indissolubile con un vissuto pieno di immagini indelebili di toccante verità. “Libertà” è l’esempio del singolo che non si lascia cadere nello sconforto e reagisce, abbraccia la vita con tutto quello che essa può dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall’adolescenza, un artista della parola. Con Questa libertà Pierluigi Cappello ci racconta la sua vicenda umana e la storia della sua terra. Quest’uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso».

 

Motivazione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani 2014 a Pierluigi Cappello

Questa libertà, il romanzo di Pier luigi Cappello, racconta il processo di una conquista personale che, per le sue valenze esistenziali e per il suo connettersi con un preciso contesto storico e geografico, collega una vicenda individuale con l’esperienza di un’intera collettività. Paesaggi, situazioni e personaggi si delineano con una forte componente lirica e prendono corpo in una scrittura rigorosa, severa e sorvegliatissima nella scelta di ogni singola parola eppure così fluida da sembrare semplice e immediata. Il paese di montagna e i suoi abitanti sono descritti in tutta la loro dignitosa e semplice naturalezza e sono i protagonisti di un mondo vissuto con quella pienezza che è destinata a farsi emozione fortissima e incancellabile nel patrimonio memoriale dell’uomo adulto. La rievocazione del passato, senza mai smarrire la dimensione lirica, assume così il carattere epico del racconto che illustra i mutamenti fisici e culturali di un microcosmo e di un intero territorio. “Libertà” è la conquista di chi non cede allo sconforto e sa reagire, abbracciando la vita per quello che essa può ancora dare anche quando, per un incidente, un ragazzo di sedici anni non riconosce come suo il corpo che occupa. Il grande amore per la letteratura ha fatto di quel ragazzo, assiduo lettore di poesie e di romanzi fin dall’adolescenza, un artista della parola. La Giuria gli assegna il Premio letterario Tiziano Terzani, ex aequo. Quest’uomo è così sincero e così umanamente vero che il lettore, come se meritasse la sua confidenza, fatica a sentirlo estraneo a se stesso.

 

Motivazione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani 2014 a Mohsin Hamid

Il romanzo di Mohsin Hamid, Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente, può dirsi una meditazione sulla vita dell’uomo nel mondo globalizzato. Tutto è nuovo in questo romanzo: è nuova la città sconvolta dalla modernizzazione; sono nuovi i valori sui quali il protagonista si orienta: non più il villaggio d’origine, la famiglia allargata, una vecchia moralità passata di padre in figlio, bensì il mondo intero al quale la città in cui si è trasferito si ricollega con cavi a fibre ottiche per facilitare gli affari. È nuovo anche il deserto umano nel quale quest’uomo corre verso le sue mete, come è nuova la forma letteraria nella quale Mohsin Hamid comprime la sua emblematica storia.  Tutto quindi è nuovo: solo l’occhio di chi osserva è un occhio antico, saggio, distaccato. È l’occhio di un uomo che ha ben guardato la nuova realtà e ne ha capito i vantaggi e i costi. Vivi come vuoi, vivi dove vuoi, vivi la vita del tuo tempo, sembra dire. L’importante è che arrivi in fondo con un cuore. Parallelo al racconto si tesse infatti, come una piccola melodia, uno sporadico amore. Nuovo anche questo nel suo modo di realizzarsi, è però sincero e duraturo. Ed è questo amore che alla fine, quando tutto è nuovamente perduto, permette al protagonista di riscattarsi. Per il coraggio con cui ha guardato in faccia alla sfida del nuovo millennio, per la lucidità delle sue conclusioni e l’umana delicatezza che sopravvive in lui, la giuria assegna il premio letterario Tiziano Terzani, ex aequo, a Mohsin Hamid.

 

 

 

 

FESTIVAL VICINO/LONTANO, SOLD OUT PER LA PRIMA PARTE DELLA 10^ EDIZIONE: GRANDE PUBBLICO E SPAZI PERENNEMENTE ESAURITI,  CON CODE LUNGHISSIME E SPETTATORI DAVANTI AL MAXI SCHERMO

 

Udine, 12/05/2014 - Vicino Lontano 2014 - Ex Chiesa di San Francesco - PUBBLICO - Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2014, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Udine, 12/05/2014 – Vicino Lontano 2014 – Ex Chiesa di San Francesco – PUBBLICO – Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2014, foto fornita da Press Vicino/Lontano

UDINE – Accoglienza entusiastica del pubblico udinese per la X edizione di Vicino/Lontano, quest’anno straordinariamente ricca di eventi e lunga ben 11 giorni per festeggiare le prime dieci primavere della manifestazione e, contestualmente, del premio letterario internazionale Tiziano Terzani organizzato nell’ambito del festival. Migliaia di spettatori nelle prime sei giornate hanno affollato tutti gli spazi d’incontro per le prime proposte in cartellone da giovedì 8 a martedì 13 maggio: affrontando spesso code lunghissime, come nel caso della performance a due voci, in anteprima assoluta, sui mali della burocrazia italiana, “Bolli, ancora bolli, fortissimamente bolli”, affidata a Gian Antonio Stella e Natalino Balasso. Un incontro scenico davvero straordinario e memorabile, così come lo sono state le due lezioni inaugurali, che hanno visto protagonisti il filosofo Roberto Esposito e l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes. Non meno suggestivo l’evento musicale di apertura, dedicato a “Chavéz”: un’emozionante produzione su musiche originali di Valter Sivilotti, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia e fortemente voluta da Vicino/lontano per accogliere il suo pubblico nella prima giornata del festival. «Con il sostegno caloroso di questo pubblico – commentano gli organizzatori – ci prepariamo al rush conclusivo, gli ultimi quattro giorni che proporranno un centinaio circa di incontri, eventi, dialoghi e iniziative nel centro storico di Udine, in stretta collaborazione con le realtà cittadine. Un ‘fare squadra’ della città  che ci sostiene e rappresenta per il festival un valore aggiunto, e un prezioso riconoscimento per guardare al futuro del festival».

 

GIOVEDÌ 15 MAGGIO
LA X EDIZIONE DI VICINO/LONTANO INDAGA le DIFFERENZE, DA SEMPRE LEIT MOTIV DEL FESTIVAL. DOMANI ALLE 19 LA LECTIO DI ADRIANO PROSPERI SU TOLLERANZA E INTOLLERANZA: ALLE ORIGINI DELL’EUROPA MODERNA.  PENSIERO E MEMORIA come ULTERIORE PERCORSO del festival, che ALLE 21 affronta iL TEMA DELL’AMNESIA con PIER ALDO ROVATTI, ALESSANDRO DAL LAGO E PEPPE DELL’ACQUA.  E SEMPRE DOMANI SERA LO SPETTACOLO CANTI – CJANTS – DALL’AMERICA DARA’ VOCE ALL’OPERA DI NELVIA DI MONTE, UNA DELLE MAGGIORI SCRITTRICI IN LINGUA FRIULANA DEL NOSTRO TEMPO.  

 

UDINESi apre domani con un’intensa “quattro giorni” di eventi e incontri la volata conclusiva di Vicino/Lontano 2014, in cartellone a Udine fino a domenica 18 maggio con un centinaio di iniziative in programma per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali. La X edizione di Vicino/Lontano 2014 conferma la sua volontà di indagare il nostro tempo e i mutamenti, globali e locali,  che investono le nostre vite. Decisamente centrale, nel programma del festival, la riflessione dello storico Adriano Prosperi, che sarà impegnato domani – giovedì 15 maggio, alle 19 nell’ex Chiesa di San Francesco – in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano. L’incontro è proposto in collaborazionecon Multiverso. L’anno della scoperta dell’America, il 1492, si è fissato stabilmente nel racconto europeo come data d’inizio della modernità. Ma uno sguardo più attento – quello che ci riporterà lo storico e saggista Adriano Prosperi – permette di scoprire che in quell’anno, insieme all’alterità umana del selvaggio, altre figure di “diversi” entrarono nella costruzione del modello di statualità giuridica spagnola: l’ebreo, il musulmano, l’eretico. La cancellazione delle differenze religiose, per secoli caratteristiche dell’area iberica e fonte di ricchezza della sua cultura, ebbe il suo segno decisivo nell’espulsione in massa degli ebrei da parte di un potere statale garante della purezza religiosa del popolo, grazie al tribunale ecclesiastico della Suprema Inquisizione. Fu in questo contesto che l’antigiudaismo cristiano, forma tradizionale di intolleranza religiosa, si trasformò per la prima volta in antisemitismo razziale. Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” e anche cosa rimane, oggi, degli eventi che hanno ‘fatto’ la storia del nostro tempo. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno domani il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (ex Chiesa di san Francesco, ore 21), coordinati da Marco Pacini. La nostra scena culturale è in effetti abbastanza povera di memoria e alquanto ripetitiva. Si direbbe che soffra di amnesia. Poco o nulla ricordiamo della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il fatidico Sessantotto. Chi ha vissuto quegli anni spesso non ha scrupoli a procedere attraverso pregiudizi e stigmatizzazioni, cosicché tutto viene a riversarsi nel calderone del terrorismo mentre quello che è avvenuto è stato un ribollire di pensiero critico e di aperture di orizzonti teorici, dall’uso che si è fatto in Italia della fenomenologia concreta e della riflessione sui bisogni radicali alle formidabili sperimentazioni teoriche dei maître del post-strutturalismo francese. A chi oggi ha vent’anni non arriva alcun messaggio positivo, arrivano soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Che sia urgente cominciare a discutere perché e come ciò stia accadendo costituisce il senso di questo incontro a più voci.

 

E domani sera, al Teatro San Giorgio alle  21 appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da  Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec.La produzione,  in collaborazione con CSS  Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all’opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l’immensa pianura d’acqua dell’Oceano Atlantico.

 

FESTIVAL VICINO/LONTANO, MERCOLEDI’ 14 MAGGIO

Listener, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Listener, foto fornita da Press Vicino/Lontano

PAROLE POVERE, AL FESTIVAL LA PROIEZIONE IN ANTEPRIMA DEL DOCUMENTARIO GIRATO DA FRANCESCA ARCHIBUGI E DEDICATO AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, PREMIO TERZANI 2014. APPUNTAMENTO ALLE 20.30 (EX CHIESA DI SAN FRANCESCO), PER L’INTERVISTA DI PIERO COLUSSI A CAPPELLO, IN VIDEO COLLEGAMENTO LA REGISTA ARCHIBUGI.

VICINO/LONTANO DIGITAL E UNA RIFLESSIONE SU CRITICA DELLA DEMOCRAZIA DIGITALE  TEMA DEL NUOVO LIBRO DI FABIO CHIUSI.

DA VENERDI’ 16 MAGGIO AL FRIULI FUTURE FORUM VIGINO/LONTANO DIGITAL APRE IL PROGRAMMA 2014 DI WORKSHOP

UDINECon la proiezione in anteprima al festival Vicino/Lontano 2014, mercoledì 14 maggio a Udine (ex Chiesa di San Francesco, ore 20.30) si presenta il dvd del film “Parole povere”, di Francesca Archibugi, dedicato al poeta friulano Pierluigi Cappello, Premio Terzani 2014. Il film, coprodotto da Agherose e Tucker Film (Italia 2013, 60’) con musiche originali di Battista Lena, sarà introdotto dall’intervista di Piero Colussi a Pierluigi Cappello. la regista Francesca Archibugi, impegnata nelle riprese del suo nuovo film sarà presente con una testimonianza video. prevendita biglietti al Visionario. Il Premio Terzani 2014 sarà consegnato a Pierluigi Cappello e allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, vincitori ex aequo della X edizione, nella serata di sabato 17 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45). Prima di essere un documentario, “Parole povere” è un incontro. È la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? La telecamera cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà, senza mai ricorrere a sovrastrutture intellettuali o cinematografiche. Il montaggio racconta, non estetizza; la musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente anche la grande storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. «Parole povere – ricorda Pierluigi Cappello – ha rappresentato, per me, una doppia sfida: sul piano fisico – una bella fatica! – e sul piano emotivo. Sul piano fisico, i problemi sono stati attenuati dalla dimensione “collettiva” del progetto: l’entusiasmo di fare le cose assieme, di costruirle con i miei vecchi amici e con gli amici nuovi come Francesca e gli operatori, mi ha dato la forza quotidiana di cui avevo bisogno. Sul piano emotivo, invece, ogni piccolo dubbio è stato neutralizzato dalla mia filosofia poetica: spalancare se stessi agli altri non è mai semplice, e non so quanti altri poeti lo avrebbero fatto, ma se la poesia non scende in mezzo alla gente, se non si “sporca le mani” con la terra, che poesia è? Il mio desiderio più grande è che le mie poesie vengano stropicciate dai lettori».

Molti gli appuntamenti di Vicino/Lontano 2014, per la giornata di mercoledì 14 maggio. Alle 18, alla Libreria Tarantola, e in collaborazione con Friuli Future Forum, si presenta il libro di Fabio Chiusi, Critica della democrazia digitale. La politica 2.0 alla prova dei fatti (Codice 2014), che ne parlerà con Giorgio Jannis. Ormai da anni gli esperti si dividono sulle possibilità della rete di permettere una maggiore partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica fino all’utopia dell’autogoverno del popolo, che secondo molti equivarrebbe a una versione social media della democrazia diretta ateniese. Ora che sono stati condotti in tutto il mondo esperimenti per implementare soluzioni tecnologiche nelle procedure democratiche, è ora di chiedersi se i risultati prodotti siano all’altezza delle aspettative. Giornalista e scrittore, Fabio Chiusi è autore del blog il Nichilista. Sempre alle 18, alla Libreria Friuli la conversazione su “Frammenti di una storia coloniale”, con Maria Teresa Ghiotto e Maria Trivellato. In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere in sinergia con Ipasvi Udine, alle 20 al Visionario si dibatterà di “Femminile e cambiamento per un nuovo bene-vivere”, con Laura Balbo, Roberta Carlini ed Elena Mancini, coordinate da Annalisa Comuzzi. Promossa quest’anno in collaborazione con Stage Plan e la Gastronomica Friulana – avrà ancora una volta come tema principale quella black music che così tanti consensi ha ricevuto nelle ultime edizioni: grande spazio quindi a ritmi hip-hop, r’n’b, reggae e dancehall in tutte le possibili declinazioni e con possibili variazioni sul tema. A selezionarla ci penseranno dei nomi ben conosciuti dal pubblico friulano e non solo: Roc Stars, Miche e Zona est Monster Selecta.

E da venerdì 16 maggio al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, quelli dell’alfabetizzazione intorno alla rete attraverso veri e propri workshop. Si aprono così gli eventi realizzati in collaborazione con la Camera di Commercio di Udine e il suo progetto Friuli Future Forum, in sinergia con istituzioni, categorie e realtà associative del territorio, per  affrontare nuove idee e prospettive per l’economia e la società friulane. Un impegno che anche dopo Vicino/Lontano proseguirà con diversi eventi fino a metà luglio.

Venerdì 16 maggio si parte con “Come sparire da Internet”: nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti e Fabio Pietrosanti, che coordineranno anche il workshop in programma sabato 17 maggio: “Su Facebook, ma non senza privacy”. Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online”, a cura di Fiorella De Cindio, docente presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.). Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni? La domanda è ancora senza risposta, ma gli esperimenti si moltiplicano.

 

 

FEDERICO TAVAN. NOSTRA PREZIOSA ERESIA

foto fornita da Marta Cussigh
foto fornita da Marta Cussigh

 

IL FESTIVAL VICINO/LONTANO 2014 E LE CITTA’ DI UDINE E PORDENONE RICORDANO IL “LORO” POETA, L’AUTORE FRIULANO FEDERICO TAVANSCOMPARSO NEL NOVEMBRE 2013. A UDINE, MARTEDI’ 13 MAGGIO UNA SERATA DI POESIE, LETTURE, PROIEZIONI, TEATRO E MUSICA DEDICATA AL POETA DI ANDREIS. SEMPRE A UDINE RESTERA’ APERTA FINO AL 5 GIUGNO L’INSTALLAZIONE LA NÂF SPAZIÂL. L’OMAGGIO A FEDERICO TAVAN PROSEGUIRÀ A PORDENONE, SABATO 31 MAGGIO E DOMENICA 1 GIUGNO:  TRENTASEI ORE DI SPETTACOLI ED EVENTI FRA LE VIE DEL CENTRO E IL PARCHEGGIO COMUNALE DI VIA VALLONA PER FAR CONOSCERE LA POESIA E IL GENIO DI FEDERICO.

SEMPRE DOMANI, MARTEDI’ 13 MAGGIO, A VICINO/LONTANO SI PRESENTA “INSIDE BLACK AUSTRALIA”, LA PRIMA TRADUZIONE ITALIANA DELL’ANTOLOGIA DI POESIA ABORIGENA, CURATA DA KEVIN GILBERT (QUDULIBRI).

foto allegate: @ Danilo De Marco si prega di citare l’autore in caso di utilizzo

 

UDINEDue importanti eventi culturali domani, martedì 13 maggio, alla X edizione del festival Vicino/Lontano di Udine: alle 18, alla Libreria CLUF di via Gemona, appuntamento con “Inside Black Australia”, traduzione in lingua italiana della prima antologia di poesia aborigena, curata da Kevin Gilbert, poeta, attivista e saggista politico. Inside Black Australia usciva nel 1988, durante i festeggiamenti per i 200 anni dell’insediamento britannico nel continente. Una tappa fondamentale verso l’impegno intrapreso dalle popolazioni aborigene nel faticoso processo di ridefinizione della propria identità. L’antologia è edita dalla casa editrice qudulibri, che pubblica opere di vario genere, nel costante “impegno del linguaggio per una militanza della memoria”. Alla presentazione interverranno il traduttore e curatore Pericle Camuffo, gli editori Simone Cuva e Patrizia Dughero. Pierluigi Pintar leggerà alcuni brani, mentre l’accompagnamento musicale sarà affidato a Martin O’ Loughlin e Giancarlo Lombardi.

Leggere, scoprire, capire Federico Tavan, il poeta friulano scomparso nel novembre scorso. Per la sua capacità di guardare ed evocare il mondo a partire dalla sua condizione di sofferenza, per aver dimostrato che un dialetto delle montagne friulane può essere lingua universale, per la radicalità risanatrice della sua poesia profetica, Vicino/Lontano – in collaborazione con il Comune di Udine – dedica una serata della sua X edizione a Federico Tavan, per ricordarlo e soprattutto per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato la sua opera e la sua vicenda umana.Martedì 13 maggio, nella Chiesa di san Francesco dalle 21, il festival Vicino/Lontano 2014 – in cartellone a Udine fino al 18 maggio, con la X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani – presenta “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia”. Letture, poesie, proiezioni, teatro e musiche scandiranno la serata: sarà proiettato un cortometraggio emozionante da ritrovare, Al Poeta de li pantianes, video di Paolo Cantarutti e Francesco Lodolo, I° premio alla Mostre dal Cine Furlan (CEC Udine, 1993). Poi la musica con Bum, canzone sul testo di Federico Tavan eseguita da Bande Tzingare e  Al podea capitâte … ovvero le musiche originali Flk su poesie e scritti di Federico Tavan, con proiezione di fotografie di Danilo De Marco elaborate da Andrea Trangoni. Gli attori del Teatrino del Rifo – Giorgio Monte, Francesco Godina e Giuliano Bonanni – presenteranno L’assoluzione, testo teatraledi Federico Tavan, e a fine serata ancora una proiezione, quella di Finendo … provvisoriamente, frammento dal video di Claudio Tura e Paolo Fratte su con disegni di Diego Longo.

L’omaggio a Federico Tavan proseguirà a Pordenone, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno: trentasei ore di spettacoli ed eventi fra le vie del centro e il parcheggio comunale di via Vallona, per far conoscere la poesia e il genio di Federico. Poesia come pane: Dal 12 al 18 maggio la voce della poesia di Federico Tavan e la fragranza del vero pane fresco troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti della città di Udine. www.vicinolontano.it  email  info@vicinolontano.it   tel. 0432 287171

Alla serata “Federico Tavan. Nostra preziosa eresia” partecipano: Bande Tzingare, alias Guido Carrara Musicista in friulano, illustratore, fumettista e animatore di periferie povere, vive tra la Val Tramontina e l’ Argentina. Ha scritto, cantato e suonato con i Mitili FLK e ha realizzato fumetti autonomi o per accompagnare cd. Attualmente gestisce un progetto di Forno Sociale per la panificazione nella sua valle; FLK Band etno-rock friulana formatasi nei primi anni Novanta e considerata una delle maggiori esponenti della Gnove Musiche Furlane (nuova musica friulana). Il gruppo ha pubblicato cinque dischi, l’ultimo dei quali, Dancing Calipso, è del 2008. Dopo molti anni ritornano a comporre musiche originali in ricordo e nel nome di Federico Tavan; Paolo Medeossi Giornalista, al Messaggero Veneto si è occupato di cronaca e cultura. Co-fondatore di vari circoli culturali friulani, è stato fra i curatori dei volumi Nostra preziosa eresia (con P. Cappello, D. De Marco, Forum 2008) e Augh (con A. Colonnello, Biblioteca dell’Immagine 2007) dedicati al poeta Federico Tavan; Aida Talliente Autrice e attrice friulana, ama raccogliere materiali documentari sul campo, secondo percorsi originali di ricerca drammaturgica e di impegno civile. Con questo metodo, ha realizzato di recente Miniere;  Teatrino del Rifo Compagnia teatrale che ha iniziato a operare negli anni Novanta a Torviscosa, dedicandosi al teatro di Samuel Beckett e sviluppando progetti di collaborazione con poeti, scrittori, artisti visivi e ensemble musicali del territorio. Per bambini e ragazzi sta compiendo un percorso di teatro sui temi dell’Olocausto, della guerra, del bullismo, della costituzione e realizza anche cicli di letture teatrali dalla Divina Commedia e dall’Orlando furioso.

 

In occasione del festival Vicino/Lontano 2014, parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan sarà l’installazione La nâf spaziâl, che è stata inaugurata sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).

Federico Tavan (1949-2013), il poeta nato e vissuto ad Andreis (Pordenone), cominciò a firmare le sue prime pubblicazioni verso la metà degli anni Ottanta quando, per i Quaderni del Menocchio, uscirono Màcheri, Lètera, Cjant dai dalz e Nâf spaziâl. Da màrches a madònes è del 1994 ed è stato pubblicato dalla Biblioteca dell’Immagine di Pordenone e dallo stesso Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina. Successivamente, sempre per il Menocchio, sono usciti il testo teatrale L’assoluzione (1994) e Cràceles cròceles (1997). Del 2007 sono Augh, a cura di Aldo Colonnello e Paolo Medeossi (Biblioteca dell’Immagine/Circolo culturale Menocchio) e Paresemple/Parabola nella collana ‘Poesia in viaggio’ del *Menocchio. Nel 2008 il Comune di Pordenone gli ha dedicato una mostra con le fotografie di Danilo De Marco e la pubblicazione del volume edito da Forum Federico Tavan. Nostra preziosa eresia. Di lui hanno scritto Claudio Magris, Franco Loi, Anna De Simone, Erri De Luca e Carlo Ginzburg. “Tavan –  ha scritto Gianni Zanolin che di questo omaggio è stato con Danilo De Marco, Paolo Medeossi e Federico Rossi tra i promotori – descrive Andreis non solo come il suo mondo, ma come il mondo in cui si sente prigioniero. Nel contempo riesce in una impresa straordinaria: usa il dialetto friulano di un piccolo paese di montagna come lingua universale, con cui è possibile parlare non solo di tutti i suoi sentimenti, ma in forma poetica di tutto quel che succede nel mondo. E trova progressivamente, grazie alla stima e all’amore di alcune persone, primo fra tutti Aldo Colonnello, la possibilità di far partecipi gli altri di quel suo mondo interiore”.

 

VICINO/LONTANO 2014, VARIAZIONI DI PROGRAMMA

 

UDINE  –  Infortunio a Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, da quest’anno membro della Giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani.  A Vicino/Lontano 2014 avrebbe dovuto presentare venerdì 16 maggio Alle cinque della sera, storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013 nel mare di Lampedusa. I riscontri degli ultimi esami clinici gli rendono impossibile potersi spostare a Udine, ma Fabrizio Gatti e la sua testata di riferimento, l’Espresso, offrono al festival la possibilità di proiettare – sempre venerdì 16 maggio, nell’Ex Chiesa di San Francesco alle 21.30 – il video del racconto scenico registrato in occasione della “prima” di Bari, al Teatro Petruzzelli, nelle scorse settimane.  Dopo la proiezione, a condurre il previsto incontro – dibattito con il pubblico in sala sui temi legati all’immigrazione sarà don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro Balducci di Zugliano. Info www.vicinolontano.it

Variazione di programma anche per l’incontro di sabato 17 maggio, ore 18.30, ex Chiesa di San Francesco: all’incontro su “Quale Senato? Una proposta”, con il responsabile del Domenicale del Sole 24 Ore Armando Massarenti e con il docente Gilberto Corbellini, interverrà Guido Crainz, docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo ed editorialista di Repubblica, in luogo dello storico e saggista Luciano Canfora, bloccato da impegni accademici legati al suo ruolo di rettore vicario dell’Università di San  Marino. Guido Crainz è autore di importanti saggi storici, tra i quali: Storia del miracolo italiano (Donzelli, 1997, 2003); Il paese mancato (Donzelli, 2003); Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale (Donzelli, 2009); Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di  oggi (Donzelli, 2012). Abolire il Senato per sanare alla radice l’anomalia italiana del bicameralismo “perfetto”, o piuttosto riformarlo, conferendogli funzioni e compiti all’altezza di una moderna democrazia? La sfida viene dalla “Domenica” del Sole 24 Ore. Richiamandosi evidentemente a modelli storici di ascendenza classica piuttosto che ai meccanismi dell’ingegneria costituzionale, la proposta prevede la creazione di un “Senato delle conoscenze” o “Senato della cultura”, cui affidare la revisione di tutte le grandi leggi in tema di diritti fondamentali: un organo che valorizzi il merito, contribuendo a “ripristinare un utile dialogo tra il mondo della cultura scientifica, da cui derivano le competenze tecniche necessarie, e il mondo della politica, che esercita il governo attraverso la rappresentanza”. Non una concezione elitaria della democrazia ma una élite a supporto della democrazia, allo scopo di ricostruire “un nesso funzionante tra cultura e politica, tra produzione di conoscenza e deliberazione pubblica”.

 

 

A VICINO/LONTANO 2014     NATALINO BALASSO IN SCENA CON GIAN ANTONIO STELLA

BOLLI - Stella, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI – Stella, foto fornita da Press Vicino/Lontano

 

 

Balasso, foto fornita da Marta Cussigh
Balasso, foto fornita da Marta Cussigh

AL FESTIVAL DI UDINE LUNEDI’ 12 MAGGIO UN’ANTEPRIMA ASSOLUTA: DOPO “AQUA” E “RADICI” TORNANO SUL PALCOSCENICO INSIEME L’EDITORIALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA E L’ATTORE/AUTORE VENETO, IN DIALOGO SUI TEMI DELLA BUROCRAZIA ITALIANA. UN INCONTRO “FAVORITO” DALL’IMPEDIMENTO LAST MINUTE, PER L’ATTORE PAOLO ROSSI, DI ESSERE A UDINE LUNEDI’ SERA COME PROGRAMMATO.   

UDINE – Entrambi veneti, entrambi popolarissimi al grande pubblico dei lettori e degli spettatori italiani. Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, e Natalino Balasso, attore autore e comico fra i più amati del nostro tempo, si incontreranno sul palcoscenico del festival Vicino/Lontano 2014 – dopo le fortunate esperienze teatrali di “Aqua” e “Radici” –  nella serata di lunedì 12 maggio (ore 21, ex Chiesa di San Francesco). Sarà l’occasione per un confronto e un dialogo, sui temi della burocrazia italiana, nel segno di “Bolli, bolli, fortissimamente bolli”, la conversazione scenica lanciata da Stella con il comico Paolo Rossi, che lunedì sera non potrà raggiungere Udine a causa di un impegno last minute già dettagliato (lo slittamento, nelle scorse ore, della prima del suo nuovo spettacolo teatrale). L’assurdità della nostra burocrazia si declinerà così in un nuovo viaggio semiserio, filtrato dallo sguardo sapido e spigliato dei protagonisti, attraverso l’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. I commenti di Natalino Balasso saranno dunque il nuovo controcanto alle sgomente considerazioni di Gian Antonio Stella di fonte al ‘muro’ burocratico dell’Italia paralizzata da formalità, bolli e procedure impagliate, tema del suo prossimo libro, in uscita per Feltrinelli. Un duetto inedito e sorprendente per guardare alla realtà italiana senza rassegnazione, ma con la caparbietà di intravvedere e favorire un cambiamento del Paese che, da auspicabile, potrebbe finalmente diventare possibile. Info: www.vicinolontano.it  email  info@vicinolontano.it   tel. 0432 287171

 

Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, Natalino Balasso debutta nel 1990 in teatro, nel1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009), un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis, Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura-tre storie d’acqua (2008), Rusteghi – i nemici della civiltà (2011) e per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo La bisbetica domata (2009). Con Jurij Ferrini interpreta Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella commedia tratta dal film di Pietro Germi Signore & Signori (2013) per la regia di Piergiorgio Piccoli. Pubblica una raccolta di racconti: Operazione buco nell’acqua (Sperling & Kupfer 1993) e tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa (Mondadori 2004), Livello di guardia (Mondadori 2007), Il figlio rubato (Kellermann 2010). Nel 2012 pubblica Dio c’è ma non esiste (Editori Riuniti 2012). Nel 2013 pubblica Il libro del Scritore (Edizione Fondazione Pordenonelegge.it). Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Mazzacurati La giusta distanza, La Passione e La sedia della felicità, con Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal call center. Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli (G.Zanasi e G.Albano) e nel film Il

segreto dell’acqua (R.De Maria). Il canale di RAI 5 trasmette gli spettacoli Fog Theatre (novembre 2012), Dammi il tuo cuore, mi serve (giugno 2012), Ercole in Polesine (febbraio 2011). E’ autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale pubblicati sul canale “Telebalasso” di youtube. Collabora con il Fatto Quotidiano.it

 

 

 


FESTIVAL VICINO/LONTANO, DOMENICA 11 MAGGIO

DOPO BABELE. L’EUROPA E LE LINGUE, IL RISPETTO DELLA DIVERSITA’ LINGUISTICA A VICINO/LONTANO NEL DIBATTITO CURATO DALL’ARLEF, CON GIUSEPPE  CORONGIU,  PATRIZIA  PAVATTI,  FRANCESCOPALERMO. MODERANO  WILLIAM CISILINO E GIORGIOZIFFER

PAPA BERGOGLIO E LA CHIESA, RINNOVATO RIFERIMENTO DI FEDE E SPERANZA PER IL NOSTRO TEMPO: SU LA FEDE, LA CHIESA, IL POTERE E UN PAPA COSÌDIALOGHERANNO AL FESTIVAL REMO CACITTI,  DON PIERLUIGIDI PIAZZA, PAOLOSCARPI, NICOLAGASBARRO.

IN SERATA TORNA “ACCENTO” 100 MINUTI DI IDEE & MUSICA, EVENTO A CURA DI P.ÉN.LAB CHE QUEST’ANNO PUNTA L’OBIETTIVO SUL TERZO SETTORE. 10 ORATORI PER 7 MINUTI PARLANO, METTONO IN SCENA, RACCONTANO IL PROPRIO LAVORO, LA PROPRIA VISIONE, LA PROPRIA FILOSOFIA. SCANDISCE LA MUSICA LIVE DELLO STRIKE BACK TRIO, VOCE NARRANTE FUORI CAMPO DI MATTEO CIOTTA.

 

E PER TUTTI RESTA “APERTO” 24 SU 24 IL “TWITTER’S CORNER” DI VICINO/LONTANO 2014

 

Foto fornite da Marta Cussigh
Foto fornita da Marta Cussigh
Foto fornite da Marta Cussigh
Foto fornita da Marta Cussigh
Bergoglio ha deciso, non vivrà nell'appartamento papale ma rimarrà a Santa Marta, Foto fornite da Marta Cussigh
Bergoglio ha deciso, non vivr√† nell’appartamento papale ma rimarr√† a Santa Marta, Foto fornita da Marta Cussigh
Foto fornite da Marta Cussigh
Foto fornita da Marta Cussigh
Vicino Lontano 2013, Foto fornite da Marta Cussigh
Vicino Lontano 2013, Foto fornita da Marta Cussigh

UDINE – Il confronto sulla diversità linguistica e uno sguardo a più voci sulla rinnovata Chiesa del nostro tempo, guidata con slancio e passione da Papa Bergoglio, saranno i leitmotiv della terza giornata del festival Vicino/Lontano 2014, domenica 11 maggio a Udine.

Si parte alle 15.,30, nella ex Chiesa di San Francesco con “Dopo Babele. L’Europa e le Lingue”, il dibattito a cura  dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), che vedrà protagonisti Giuseppe Corongiu, Patrizia Zavatti e Francesco Palermo, coordinati da William Cisilino e Giorgio Ziffer. Il rispetto della diversità linguistica costituisce un valore fondamentale dell’Unione europea, alla stessa stregua del rispetto per l’individuo, dell’apertura alle altre culture e della tolleranza. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea vieta qualsiasi forma di discriminazione, compresa quella fondata sulla lingua (articolo 21), e sancisce il rispetto, insieme alla diversità culturale e religiosa, anche di quella linguistica (articolo 22). Quali sono dunque i compiti dei vari paesi europei in campo linguistico? L’interrogativo è cruciale anche in vista delle imminenti elezioni europee. Il rinnovato Parlamento dovrà confrontarsi anche con questi temi, in un delicato ‘equilibrio’ fra le lingue minoritarie e l’onnipresente inglese.

Alle 18, sempre nella ex Chiesa di San Francesco si prosegue con un dialogo di intensa attualità: quello dedicato allo straordinario pontificato di papa Bergoglio, capace di riportare una rinnovata Chiesa al centro della speranza del nostro tempo.  La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così titola il confronto che impegnerà Remo Cacitti,  Don Pierluigi Di Piazza e Paolo Scarpi, coordinati dal docente di Storia delle religioni Nicola Gasbarro. La Chiesa vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza. Questo Papa, scavalcando un consolidato vaticano-centrismo per riprendere la vocazione missionaria del cattolicesimo, sconvolge le coscienze individuali e le certezze collettive di un’Europa ripiegata sul proprio immaginario. Francesco è capace di coniugare lo spirito evangelico con la precarietà economica e l’emarginazione delle differenze nel mondo globalizzato. La sua rivoluzione consiste nell’uscita dall’etnocentrismo occidentale, per testimoniare la ricchezza della diversità e far vivere la fede in modo rinnovato, a partire dalle periferie del mondo. L’efficacia del suo messaggio costringe tutti, credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio, a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica.

E ancora domani, in collaborazione con il Teatro Club Udine e per il coordinamento di Gianni Cianchi e Angela Felice, Vicino/Lontano 2014 propone la seconda ‘maratona’ di letture integrali dedicata ai testi vincitori del Premio Terzani 2014:  dalle 15.30 alla Libreria Feltrinelli di via Canciani, riflettori sulle pagine di “Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente”, il libro di Mohsin Hamid edito Einaudi. La lettura sarà affidata in sequenza ad un coro di 35 voci, reclutate anche tra le fila degli attori-studenti del Palio Teatrale Studentesco.

 

Al festival alle 21, nell’ex Chiesa di San Francesco, torna l’appuntamento con “Accento” 100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata di domani mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Introdotti da Franco Bagnarol, portavoce del Forum sul Terzo settore, e da Paolo Tomasin, docente allo IUSVE di Venezia, intervengono i portavoce di alcune tra le realtà più significative operative sul territorio, in ambiti diversi. La voce narrante fuori campo che fa da fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta.

E resta aperto 24 su 24 il Twitter’s Corner  di Vicino/lontano 2014: per commenti, appunti e interazioni con festival, rigorosamente in 140 caratteri utilizzando come hashtag #ilmioVl, rilanciato sul sito del Messaggero Veneto, del Piccolo e su altri spazi dedicati alla socialcreatività. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine.

 

FESTIVAL VICINO/LONTANO 2014
PROSEGUE A UDINE L’INTENSA, DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO, CHE QUEST’ANNO RUOTA INTORNO AL TEMA CHE MONDO FA?“, OVVERO INDAGARE IL PRESENTE E TENTARE DI IMMAGINARE IL FUTURO, CON OLTRE 200 PROTAGONISTI E UN CENTINAIO DI EVENTI DISTRIBUITI NELL’ARCO DI 11 GIORNI
 
LA SECONDA GIORNATA, VENERDÌ 9 MAGGIO, OFFIRÀ UN PRIMO OMAGGIO AD UNO DEI VINCITORI EX-AEQUO DEL PREMIO TERZANI 2014, LO SCRITTORE PAKISTANO MOHSIN HAMID, CON LA PROIEZIONE (ORE 20.30 VISIONARIO) DEL FILM “THE RELUCTANT FUNDAMENTALIST”, TRATTO DAL ROMANZO OMONIMO
 
SEMPRE VENERDÌ, IN PROGRAMMA ANCHE L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DI ANDREA BERNARDIS “VAJONT, L’ONDA LUNGA” (ORE 18, AL VISIONARIO)
 
LA GIORNATA DI SABATO 10 MAGGIO SI APRIRÀ GIÀ DAL MATTINO CON UN APPUNTAMENTO INCENTRATO SU UNA DELLE “PIAGHE” DEL NOSTRO PAESE: DALLE 10.00 NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO IL CONVEGNO “OLTRE LA BUROCRAZIA. PER UNA AMMINISTRAZIONE EFFICACE E RESPONSABILE”, CHE SI PROTRARRÀ FINO ALLE 17.30 CON DUE SESSIONI. A CHIUSURA DELLA GIORNATA DI SABATO (ORE 21.00) L’ATTESO INCONTRO NELL’AMBITO DI V/L DIGITALCHI SA COSA DI TE” CON ANTONIO CASILLI, FABIO CHIUSI E MARIO TEDESCHINI LALLI
 
1. logo vicino lontano
 
UDINE –  Dopo l’avvio di ieri con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito e dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, e la prima assoluta dell’installazione sonora “Chavèz”, prosegue venerdì 9 maggio a Udine la 10^ edizione del festival Vicino/Lontano, in programma fino a domenica 18 con oltre cento appuntamenti tra incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi espositivi intorno al tema Che mondo fa?“, ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro.
Un primo omaggio al vincitore ex-aequo del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2014, Moshin Hamid, è al centro della serata di questa seconda giornata di festival: alle 20.30 il Visionario ospita, in collaborazione con CEC-Centro Espressioni Cinematografiche, il film di Mira Nair “The Reluctant Fundamentalist” (presentato in lingua originale con sottotitoli in italiano), tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore pakistano, che la giuria del Premio Terzani ha premiato quest’anno per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013), insieme al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano).
Il fondamentalista riluttante (The Reluctant Fundamentalist) del 2007, è il secondo romanzo di Moshin Hamid, un caso letterario trasposto per il cinema nel 2012 dalla regista Mira Nair. Un libro geniale, aveva sentenziato la critica: con incredibile misura e magistrale controllo, Hamid procede alla disamina dell’ultima manifestazione di diffidenza fra Oriente e Occidente.
Durante una rabbiosa manifestazione a Lahore, in Pakistan, il giovane professor Changez si lascia intervistare a lungo dal giornalista americano Bobby Lincoln, al quale decide di raccontare la propria vita di giovane professionista rampante nel campo della finanza, cooptato dal capo di un grosso studio newyorchese che ne individua le notevoli capacità. Nell’ambiente della upper class, Changez sembra aver anche trovato l’amore nell’artista fotografica Erica. Tutto va bene per lui quindi fino a quando l’11 settembre 2001 cambia di colpo le prospettive. La sua vita comincia a mutare di segno: è diventato improvvisamente l’islamico da amare od odiare, non più una persona… Due culture contrapposta, Oriente e Occidente, si confrontano nell’era della globalizzazione in un dialogo serrato tra identità e percezione.
 
Nel pomeriggio di venerdì (ore 18.00, bookshop del Visionario) attesa anche l’inaugurazione della mostra Vajont, l’onda lunga, personale fotografica di Andrea Bernardis. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto e omertoso. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra, realizzata in collaborazione con Centro Arti Visive-Visionario, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Mediateca Mario Quargnolo e InterAzioni, resterà visitabile al Visionario fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.
Sempre nell’ambito delle mostre, inaugurazione alle 17.00 anche della personale di Walter Bortolossi Immanuel Kant incontra Mark Zuckerberg”, iniziativa ospitata a Vicino/Lontano in collaborazione con il Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Università di Udine (Palazzo Caiselli, vicolo Florio).
 
La giornata di sabato 10 maggio sarà aperta fin dal mattino dal convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, che proseguirà in due sessioni per tutta la giornata nella Chiesa di San Francesco (dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30). Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. La prima parte si sofferma, in particolare, su “Burocrazia, efficacia, responsabilità”, alla presenza di Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico, il noto antropologo culturale Nicola Gasbarro e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Nel pomeriggio l’argomento si sposta su “Il certificato come sevizia”, che tocca i temi della sanità, dell’urbanistica e dell’edilizia, per mettere a confronto disposizioni normative e verifica della loro efficacia. Sul tema non mancherà al festival un momento di spettacolo: lunedì 12 maggio (Chiesa di San Francesco ore 21), l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, dialogheranno su Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli  per mettere in scena l’assurdità della nostra burocrazia.
La serata di sabato sarà suggellata dal primo appuntamento del nuovo percorso di questa 10.ma edizione: v/l digital, ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto Vicino/Lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Questa ricca full immersion nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita, sarà inaugurata dall’incontro Chi sa cosa di te(San Francesco, ore 21.00) un focus realizzato in collaborazione con Friuli Future Forum dove si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, il giornalista e scrittore Fabio Chiusi e Mario Tedeschini Lalli, vicedirettore Innovazione e Sviluppo del Gruppo Editoriale L’Espresso.

 

 

VICINO/LONTANO, 10^ EDIZIONE:

CHE MONDO FA?”, DA DOMANI,GIOVEDI’ 8 MAGGIO A UDINE

11 GIORNI, OLTRE 200 PROTAGONISTI E CENTINAIA DI EVENTI FRA INCONTRI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, PROIEZIONI, PERCORSI ESPOSITIVI, ALLESTIMENTI TEATRALI, WORKSHOP, LETTURE. SABATO 17 MAGGIO LA CONSEGNA DEI PREMI TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO: PREMIA ANGELA STAUDE TERZANI CHE PROPRIO A UDINE PRESENTERA’ I “DIARI” INEDITI “UN’IDEA DI DESTINO” DI TIZIANO TERZANI, IN USCITA DOMANI PER LONGANESI

FRA GLI EVENTI DELLA GIORNATA INAUGURALE, DOMANI: CHÁVEZ A COSA SERVE PENSARE? LECTIO MAGISTRALIS DEL FILOSOFO ROBERTO ESPOSITO

1914/2014: CENT’ANNI DOPO, PARLA L’ESPERTO DI GEOPOLITICA LUCIO CARACCIOLO

COMUNICATO STAMPA

UDINE – Con due autorevoli lezioni magistrali, quella del filosofo Roberto Esposito su “A cosa serve pensare?” e quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo su “1914/2014: cent’anni dopo” si apre domani, giovedì 8 maggio a Udine la 10^ edizione del festival Vicino/Lontano, in programma fino a domenica 18 maggio. Che mondo fa?“, ovvero indagare il presente e tentare di immaginare il futuro – attraverso 11 giorni con oltre 200 protagonisti e un centinaio di eventi fra incontri, dibattiti, dialoghi, lezioni magistrali, proiezioni e percorsi espositivi –sarà il leit motiv di Vicino/Lontano 2014. Fra i protagonisti anche René Major, Chiara Saraceno, Anna Oliviero Ferraris, Gilberto Corbellini, Paolo Rossi, Gian Antonio Stella, Fabrizio Gatti, Sara Simeoni, Massimo Priviero, Umberto Curi, Peppe Dell’Acqua, Pier Aldo Rovatti e molti altri.

Il festival sarà inaugurato domani, alle 19 nella Chiesa di San Francesco, con il saluto delle autorità cui farà seguito una prima molto attesa: quella dell‘installazione sonoraChávez, su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, affidata al Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di UdineRoberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli – coordinati daRoberto Barbieri e con iLive electronics di Giuliano Michelini.

All’evento musicale che apre il festival, e alla lectio di Roberto Esposito,in programma alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: 1914-2014: cent’anni dopo”ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14-‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra l’attualità e un passato non troppo remoto.

A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda – Collettivo in evoluzione, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda – che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso musicisti del panorama internazionale – si presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.

Sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45) è in programma la cerimonia di premiazione della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Nel decennale del Premio e della scomparsa del grande giornalista la giuria, presieduta dalla moglie di Tiziano Angela Staude Terzani, ha deciso di attribuire un ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid per il romanzo Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e al poeta friulano Pierluigi Cappello per Questa libertà (© 2013 RCS Libri S.p.A., Milano): due autori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure entrambi perfettamente rappresentativi dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. La premiazione, condotta dal giornalista Giovanni Marzini, sarà anche l’occasione per presentare i Diari “Un’idea di destino” che proprio domani escono per Longanesi, a cura di Angela Staude Terzani e Àlen Loreti. La lettura di pagine scelte sarà affidata a Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. Sempre sabato 17 maggio, alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, il vincitore Moshid Hamid sarà protagonista di una conversazione con Gigi Riva e Michelguglielmo Torri.

 

 

VICINO/LONTANO 2014: Twitter’s Corner

UNDICI GIORNI PER UN CENTINAIO DI INCONTRI, EVENTI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, TAVOLE ROTONDE, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI CON OLTRE 200 PROTAGONISTI. VICINO/LONTANO 2014 APRE AL SUO PUBBLICO

TWITTER’S CORNER 2014: ECCO #ILMIOVL

CONDIVIDERE, COMMENTARE, APPUNTARE, RACCONTARE, RECENSIRE, GLI EVENTI DELLA 10^ EDIZIONE DI VICINO LONTANO 2014. E SE VIENI RITWITTATO, RITIRI IL TUO LIBRO ALLA TARANTOLA, A UDINE. SI PARTE GIOVEDI’ 8 MAGGIO, ALLE 19.30 NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO A UDINE. E  FINO ALLA SERATA DI DOMENICA 18 MAGGIO, QUALSIASI MOMENTO E’ BUONO PER COGLIERE, CATTURARE E RILANCIARE #ILMIOVL

UDINE – Vicino/lontano 2014: ovvero, dall’8 al 18 maggio 11 giorni di incontri, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi per un centinaio di eventi con oltre 200 protagonisti. Scoprire il programma è semplice, in un clic ci si collega al sito del festival appenarinnovato e al suo calendario speciale per questa 10^ edizione. Il passo successivo è partecipare, sentirsi in qualche modo parte del festival: spettatori, osservatori privilegiati, testimonial, blogger, recensori, aforisti … decidere insomma di lasciare traccia del proprio sguardo dentro o intorno Vicino/Lontano 2014, entrando con 140 caratteri nell’agorà di hashtag #ilmioVLun vero e proprio Twitter’s Corner che il festival ha deciso di avviare e promuovere per favorire l’esperienza davvero sociale di fruizione degli eventi. Il Twitter’s Corner sarà rilanciato anchedai siti dei quotidiani Messaggero Veneto e Piccolo. I tweet ritwittati dall’account di Vicino/lontano vinceranno un libro messo a disposizione del supporter tecnico di Twitter’s Corner, la Libreria Tarantola di Udine. Non dimentichiamo che parte quest’anno la nuovasezione di Vicino/Lontano Digital, con incontri e workshop per entrare “di peso” nelle maglie del web e imparare a gestirle, anziché farsene fagocitare. Twitter’s Corner permetterà di approcciare con immediatezza questa nuova sezione, utilizzando il linguaggio più consono a raccontare la dimensione digitale: stay tuned, a Udine dall’8 al 18 maggio faremo rete.

 

 

foto fornita da Press Vicino/Lontano
foto fornita da Press Vicino/Lontano

 

FESTIVAL VICINO/LONTANO: DA GIOVEDI’ 8 MAGGIO A UDINE LA 10^ EDIZIONE:  CHÁVEZ E LA SCIMMIA NUDA FRA GLI EVENTI DELLA GIORNATA INAUGURALE.

A COSA SERVE PENSARE? LECTIO MAGISTRALIS DEL FILOSOFO ROBERTO ESPOSITO

1914/2014: CENT’ANNI DOPO, NE PARLA L’ESPERTO DI GEOPOLITICA LUCIO CARACCIOLO

 

 

 

UDINE – A cosa serve pensare? E soprattutto, ha senso che ce lo chiediamo oggi, a prudente distanza dai in cui i liberi pensatori e i filosofi non ortodossi venivano imprigionati, assassinati, costretti all’abiura, al suicidio o bruciati in pubblico? Certo, oggi è più facile almeno tentare di distinguere e rendere autonomo dalla comunicazione corrente il pensiero critico. E proprio questa è l’operazione che vicino/lontano  ha cercato di realizzare in questi anni con la sua proposta culturaleIntorno al “certificato di buona condotta” che al pensiero viene costantemente richiesto laddove ci si confronta con il ragionamento e la riflessione filosofica, graviterà appunto la lectio inaugurale del filosofo Roberto Esposito, primo appuntamento del festival Vicino/Lontano 2014 che si apre giovedì 8 maggio a Udine. La X edizione del festival, che comprende come sempre la Serata del Premio internazionale letterario Tiziano Terzani, sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45),  sarà di scena fino a domenica 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi.

“A cosa serve pensare?”,  la lezione di Roberto Esposito in programma alle 19.45 nella Chiesa di San Francesco, sarà preceduta dalla cerimonia inaugurale di Vicino/Lontano 2014, alle 19  davanti alla chiesa, con i saluti delle autorità

Subito dopo, il testimone passerà a Chávez, l’evento di apertura della X edizione del festival Vicino/lontano 2014, l’installazione sonora – dai versi di Giovanni Pascoli e dal ‘mito’ del trasvolatore Geo Chávez – una prima assoluta su partitura originale composta da Valter Sivilotti (‘Magazzino 18’, ‘La variante di Lüneburg’), per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di UdineRoberto BarbieriAnnamaria del Bianco,  Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli – coordinati da Roberto Barbieri e con i Live electronics di  Giuliano Michelini.

All’evento musicale che apre il festival, e alla lectio di Roberto Esposito, farà seguito alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: “1914-2014: cent’anni dopo” ci riporta alla Grande Guerra e alla drammatica cesura  che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In quale misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14-‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, che cercherà di individuare i legami tra  l’attualità e un passato non troppo remoto.

A chiudere la prima serata di Vicino/Lontano 2014, dalle 22.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno le suggestioni musicali de La scimmia nuda – Collettivo in evoluzione, l’ensemble nato da un’idea del chitarrista Francesco Bertolini e del sassofonista Federico Missio. Liberamente ispirata all’omonimo libro dell’etologo Desdmond Morris, La Scimmia Nuda si propone agli ascoltatori mostrandosi nella sua “nudità”, ossia nel pieno atto creativo fatto di spontaneità, passione, leggerezza e profondità, apertura e condivisione. Al pubblico di Vicino/Lontano la Scimmia Nuda – che attraversa i diversi generi della musica moderna e ospita spesso musicisti del panorama internazionale – si presenterà nella sua formazione originale: Francesco Bertolini alla chitarra, Federico Missio al sax, Paolo Corsini al piano, Andrea Pivetta alla batteria e Roberto Franceschini al basso e contrabbasso.

 

 

 

 

Lucio-Caracciolo, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Lucio-Caracciolo, foto fornita da Press Vicino/Lontano
La Scimmia Nuda, foto fornita da Press Vicino/Lontano
La Scimmia Nuda, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2009, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2009, foto fornita da Press Vicino/Lontano

 

GIOVEDI’ 8 MAGGIO, ALLE 19.30 A UDINE LA PRIMA ASSOLUTA DELLA INSTALLAZIONE SONORA CHÁVEZ, PER CORO, QUATTRO GRANCASSE E LIVE ELECTRONICS: DALL’ODE DI GIOVANNI PASCOLI, SU MUSICHE ORIGINALI DI VALTER SIVILOTTI (MAGAZZINO 18, LA VARIANTE DI LÜNEBURG) CON IL CORO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DIRETTO DA IRINA GUERRA LING LONG, I PERCUSSIONISTI DEL CONSERVATORIO DI UDINE E I LIVE ELECTRONICS DI GIULIANO MICHELINI.

A SEGUIRE DUE LECTIO MAGISTRALIS: QUELLA DEL FILOSOFO ROBERTO ESPOSITO (A COSA SERVE PENSARE?) E DEL MASSIMO ESPERTO ITALIANO DI GEOPOLITICA LUCIO CARACCIOLO, DIRETTORE DI LIMES (1914/2014: CENT’ANNI DOPO).

 I “DIARI” INEDITI DI TIZIANO TERZANI AL CENTRO DELLA SERATA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI,  SABATO 17 MAGGIO: CON I VINCITORI, MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO, E CON LA PRESIDENTE DI GIURIA ANGELA STAUDE TERZANI.  L’ATTORE MARIO PERROTTA, PREMIO UBU 2014, LEGGERA’ PAGINE SCELTE DAI “DIARI” DI TERZANI.

 

UDINE – Azzardare nell’esplorazione, nella conoscenza, nelle seduzioni di una tecnologia così vicina – e purtroppo ancora così lontana – da prospettare all’uomo «un ascensore per scalare il cielo»: nel 1910 era questa la scommessa di Geo Chávez, l’eroico trasvolatare delle Alpi, capace di vincere la sua sfida a bordo di un monoplano spinto da un motore a pistoni di soli 50 cavalli. Quel ‘folle volo’ e quell’impresa coraggiosa e temeraria ispirarono un’ode famosa di Giovanni Pascoli, Chávez, ed è proprio dai versi di Pascoli e dal ‘mito’ di Chávez che si alimenta l’evento inaugurale della X edizione del festival Vicino/lontano 2014, in programma giovedì 8 maggio, alle 19.30, nella Chiesa San Francesco di Udine. Chávez titola appunto l’installazione sonora su partitura originale composta da Valter Sivilotti, autore anche delle musiche degli spettacoli teatrali ‘Magazzino 18’ e ‘La variante di Lüneburg’, per l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia diretto in questa occasione da Irina Guerra Ling Long, con i Percussionisti del Conservatorio di Udine– Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco,  Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli –coordinati da Roberto Barbieri e conlive electronics di  Giuliano Michelini.

In un’atmosfera rarefatta, la sospensione sonora del coro a cappella, quasi aquile mute sulle vette, contrasta con l’incessante motore di una macchina infernale e restituisce quel desiderio di ‘scalare il cielo’, l’impeto del dinamismo futurista che infiammava la fantasia dei giovani alle soglie del primo conflitto mondiale. Il Coro del Friuli Venezia Giulia è una delle realtà musicali più attive sulla scena dell’Europa nord-orientale: con un organico a modulo variabile, diretto dal maestro Cristiano Dell’Oste, ha realizzato produzioni, prime assolute e concerti in tutta Italia e in Europa, collaborando con rinomati interpreti e orchestre su un repertorio classico, jazz e pop. All’evento musicale che apre il festival, giovedì 8 maggio, faranno seguito due incontri chiave di Vicino/Lontano 2014: la lezione magistrale del filosofo Roberto Esposito, innanzitutto, A cosa serve pensare? Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare, ma – si chiede Esposito – come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Poco dopo, alle 21, il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di Limes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14-‘18? Queste e molte altre domande al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto.

Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani e con la sua esemplare capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontanodedicherà laX serata delPremio letterario internazionale Tiziano Terzani (sabato 17 maggio, ore 20.45 Teatro Nuovo Giovanni da Udine) alla presentazione dei suoi ‘Diari’ riuniti ora, a dieci anni dalla sua scomparsa, nella pubblicazione Un’idea di destino (Longanesi), e affiderà la lettura delle pagine più significative alla voce di Mario Perrotta, premio UBU 2014 come miglior attore. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e sono adesso accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti.La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini e premierà i due vincitori ex aequo 2014 del Premio Terzani, Mohsin Hamid – scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea – e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più forti e intense della poesia italiana.

chavezPerrottaG, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezPerrottaG, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezCoro, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezCoro, foto fornita da Press Vicino/Lontano
inaug, foto fornita da Press Vicino/Lontano
inaug, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezSivilotti, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezSivilotti, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezChavez, foto fornita da Press Vicino/Lontano
chavezChavez, foto fornita da Press Vicino/Lontano

 

VICINO/LONTANO 2014: CHE MONDO FA?   A TEATRO,  PER INDAGARE IL PRESENTE E IMMAGINARE IL FUTURO. A VICINO LONTANO L’INDAGINE SUL MONDO CHE FA DIVENTA AVVENTURA SCENICA: CON PAOLO ROSSI, GIAN ANTONIO STELLA, SARA SIMEONI, MASSIMO PRIVIERO, ALESSANDRO BIRINDELLI, GIAMPAOLO ORMEZZANO, P.ÉN.LAB, GENERAZIONE DISAGIO E LE “INCURSIONI UTOPICHE” DELLA CIVICA ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA NICO PEPE. LO SPETTACOLO CANTI – CJANTS – DALL’AMERICA DARA’ VOCE ALL’OPERA DI NELVIA DI MONTE, UNA DELLE MAGGIORI SCRITTRICI IN FRIULANO VIVENTI, E INFINE,  LA PERFORMANCE TEATRALE TERRA DEI RELASCERÀ LA SCENA AI RICHIEDENTI ASILO DEL CENTRO ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO DI GRADISCA D’ISONZO (GORIZIA)  

UDINE – Il festival Vicino/lontano 2014, dall’8 al 18 maggio ci accompagna a scoprire “che mondo fa”: e l’indagine si sposta sul piano del racconto scenico con molti protagonisti capaci di indagare il presente e trarne, storie, rimandi, spesso visioni prospettiche o addirittura ‘profetiche’ per immaginare il futuro, per raccontarci come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.

Partiamo da una parola antica, burocrazia: quattro sillabe divenute il muro dove si infrangono i tentativi di cambiare il corso delle cose, in Italia, e velocizzare l’evoluzione del Paese. Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile, in collaborazione con Multiverso e l’Associazione culturale Giorgio Ferigo.  E lunedì 12 maggio  (Chiesa di San Francesco ore 21)  saranno l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, editorialista e inviato del Corriere della Seraa trasporre in scena l’assurdità della nostra burocrazia nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli , un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini. Sarà una serata in cui condividere lo sgomento di un grande editorialista e farsi delle risate di fronte alla comicità stralunata di un attore di talento che insieme, in un duetto sorprendente, complici e divertiti, mettono in scena l’assurdità della nostra burocrazia.

Ma Vicino/Lontano rifletterà anche sul  ‘gioco più bello del mondo’, a un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, per  congedarsi dal suo pubblico con una divertente e provocatoria verifica sui pregiudizi legati al ‘pallone’, croce e delizia delle nostre domeniche: Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21). Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? O piuttosto è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? A questi interrogativi, coordinati da Paolo Patui, curatore di LeggerMente, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto,  una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

 

Al festival molti altri eventi scenici: domenica 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21) torna “Accento”  100 minuti di idee & musica, a cura di p.én.lab. La serata quest’anno mette a fuoco l’obiettivo sul terzo settore: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia. Ogni volta, allo scadere dei 7 minuti, la musica live dello Strike Back Trio suona per 3 minuti. Oratori e musicisti compongono un quadro complessivo coerente e armonico. La voce narrante fuori campo che fa da  fil rouge tra gli interventi è di Matteo Ciotta.

Domenica 18 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 16.30) i riflettori saranno puntati sulla performance teatrale di Generazione Disagio, “Dopodiché, stasera mi butto”, per la regia di Riccardo Rainer Pippa,Premio Giovani Realtà del Teatro 2013, proposta in collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.Una scanzonata, irriverente, grottesca gara al gioco dell’oca tra tre giovani “marginali” (un dottorando, un precario, un bamboccione casalingo) che, guidati da un cinico presentatore, possono aspirare, come ultima chance, al suicidio. Un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione”. Gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe diretti da Claudio de Maglio con la collaborazione di Alessandro Conte saranno i protagonisti della performance teatrale “Incursioni utopiche” (chiesa di san Francesco, venerdì 16 maggio, ore 21). Contro il monoteismo del dio denaro, attingendo al serbatoio delle utopie che hanno animato i grandi del passato, cercheranno di trasmettere, con una gestualità provocatoria, l’idea che l’utopia debba tornare ad essere una necessità morale che chiede di appartenere al quotidiano per ispirare le nostre azioni concrete e collettive.

Giovedì 15 maggio, al Teatro San Giorgio alle  21 appuntamento con Canti – Cjants – Dall’America, lo spettacolo teatrale da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte, ideato da  Stefano Rizzardi con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini, Alessandra Pergolese, su musiche di Aleksander Ipavec.La produzione,  in collaborazione con CSS  Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia e Radio Onde Furlane, dà voce all opera – i Cjants da la Meriche, pubblicati nel 1996 – di Nelvia Di Monte, una delle maggiori scrittrici viventi in lingua friulana. Quattro monologhi interiori, pieni di dolore e di speranza, di quattro emigranti friulani che hanno attraversato l’immensa pianura d’acqua dell’Oceano Atlantico.

 

E sempre al Teatro San Giorgio, venerdì 16  maggio, alle 21 sipario su “Terra dei re”, la performance teatrale realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon.Venti persone in scena provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio – per raccontare le possibilità dell’azione teatrale. Fra ospitalità e accoglienza si tratta dunque di inventare una terza parola, ancora sconosciuta, che sappia tener conto della globalizzazione, della crisi economica mondiale e dell’esigenza di cum-prendere, prendere con favore, il dramma dei rifugiati, delle persone che fuggono dai propri Paesi incendiati dalla guerra.

 

 

 

foto fornita da Press Vicino/Lontano
foto fornita da Press Vicino/Lontano
Sara Simeonp, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Sara Simeonp, foto fornita da Press Vicino/Lontano
foto fornita da Press Vicino/Lontano
foto fornita da Press Vicino/Lontano
massimo_priviero, foto fornita da Press Vicino/Lontano
massimo_priviero, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI - Stella, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI – Stella, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI - Stella + Rossi R, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI – Stella + Rossi R, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Terra dei Re, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Terra dei Re, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Pepe, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Pepe, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Vicino Lontano 2013, foto fornita da Press Vicino/Lontano
Vicino Lontano 2013, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI - Rossi R, foto fornita da Press Vicino/Lontano
BOLLI – Rossi R, foto fornita da Press Vicino/Lontano

 

 

 

PENSIERI IN VIAGGIO CON SAF E VICINO/LONTANO

 

IN OCCASIONE DELLA X EDIZIONE DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO (8-18 MAGGIO 2014) SAF AUTOSERVIZI FVG STIMOLA LA FANTASIA NEL “TEMPO DI MEZZO”: UN’OPPORTUNITÀ PER ESPLORARE NON SOLO NUOVI LUOGHI MA ANCHE NUOVI ORIZZONTI MENTRE SI VIAGGIA IN AUTOBUS/CORRIERA.

DAL 26 APRILE AL 15 MAGGIO È ATTIVO IL CONCORSO TWITTER “TWEET-A BORDO: PENSIERI IN VIAGGIO” II EDIZIONE.

 

foto fornita da Press Vicino Lontano
foto fornita da Press Vicino Lontano
foto fornita da Press Vicino Lontano
foto fornita da Press Vicino Lontano

UDINE – In occasione della X edizione del festival Vicino/Lontano (8-18 Maggio 2014), Saf Autoservizi Fvg stimola la fantasia nel “tempo di mezzo”: un’opportunità per esplorere non solo nuovi luoghi ma anche nuovi orizzonti mentre si viaggia in autobus/corriera. Con la 2^ edizione del concorso Twitter Saf “Tweet-a bordo: pensieri in viaggio”, a partire da sabato 26 aprile e fino a giovedì 15 maggio è possibile condividere i propri pensieri e vincere un taccuino da viaggio e dei buoni-acquisto utilizzabili presso la libreria Odòs di Udine. Per partecipare è sufficiente possedere un account Twitter, digitare l’hashtag #tweetabordo, inserire il tweet e l’account @SAFAutoservizi e pubblicare. I tre tweet più originali e creativi selezionati dalla Giuria verranno premiati nell’ambito del festival vicino/lontano domenica 18 maggio presso l’Oratorio del Cristo alle ore 11.30. I partecipanti concorrono per: 1° premio: buono-acquisto di 100 € e taccuino da viaggio; 2° premio: buono-acquisto di 70 € e taccuino da viaggio; 3° premio: buono-acquisto di 50 € e taccuino da viaggio).

 

 

AL FESTIVAL VICINO/LONTANO 2014 I PRIMI 10 ANNI DEL PREMIO GIORNALISTICO MARCO LUCHETTA, RACCONTATI “PER IMMAGINI” NELLA MOSTRA ITINERANTE DEDICATA AL TELE-CINEOPERATORE MIRAN HROVATIN: UNO SGUARDO EMOZIONANTE SULL’ATTUALITA’ DEL NOSTRO TEMPO, DA SABATO 10 A DOMENICA 18 MAGGIO ALLA GALLERIA MODOTTI, CON GLI SCATTI VINCITORI DELLE PRIME 10 EDIZIONI. LA MOSTRA PROSEGUIRA’ ATTRAVERSO I FESTIVAL DEL FRIULI VENEZIA GIULIA.
IN OCCASIONE DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO 2014 ANCHE L’INSTALLAZIONE LA NÂF SPAZIÂL, OMAGGIO AL POETA FRIULANO FEDERICO TAVAN CHE COMPRENDE LE IMMAGINI DEL FOTOGRAFO DANILO DE MARCO. E INOLTRE IL RICORDO DEL VAJONT NELLE FOTO DI ANDREA BERNARDIS AL VISIONARIO, E IL REPORTAGE MALI, POINTS DE VUECON GLI SCATTI DEI FOTOGRAFI FRIULANI ALBERTO MORETTI E GIULIA IACOLUTTI
Africa, R.D.C.- North Kivu, Goma. Kanyaruchinya refugee camp. It is, calculated that there are over 60,000 people in this refugee camp, coordinated by the UNHCR, which sprang up in July following the outbreak of war between the M23 rebel movement and the FARDC. Most of the refugees are from the territories of Rutshuru and Kibati, and claim to have suffered violence at the hands of the M23. What everyone in the camp has in common is ethnic hatred towards the Tutsi, the ethnic group the M23 rebels are identified with. 20th October 2012, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
Africa, R.D.C.- North Kivu, Goma. Kanyaruchinya refugee camp. It is, calculated that there are over 60,000 people in this refugee camp, coordinated by the UNHCR, which sprang up in July following the outbreak of war between the M23 rebel movement and the FARDC. Most of the refugees are from the territories of Rutshuru and Kibati, and claim to have suffered violence at the hands of the M23. What everyone in the camp has in common is ethnic hatred towards the Tutsi, the ethnic group the M23 rebels are identified with. 20th October 2012, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
Bamako-Kita_ph-®2014www.albertomoretti.it, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
Bamako-Kita_ph-®2014www.albertomoretti.it, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
Environmental migrants: the last illusion. Ulaan Baator, Mongolia, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
Environmental migrants: the last illusion. Ulaan Baator, Mongolia, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
This village in Badakshan lacks aspirin and antibiotics, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione
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UDINE – I primi 10 anni del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, raccontati per immagini: attraverso i 10 scatti vincitori della sezione Miran Hrovatin dedicata alla migliore fotografia, riuniti in una mostra itinerante che verrà proposta per la prima volta al festival Vicino/Lontano sabato 10 maggioe attraverserà i festival del Friuli Venezia Giulia, da èStoria a Mittelfest a pordenonelegge.it, con tappa d’obbligo in occasione dell’11^ edizione del Premio Luchetta, dall’1 al 3 luglio 2014 a Trieste. I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin titola appunto il percorso espositivo a cura della Prandicom, l’agenzia che a Trieste organizza la manifestazione istituita e promossa dalla Fondazione Luchetta Ota d’Angelo Hrovatin, visitabile da sabato 10 a domenica 18 maggioal Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti (mart – ven ore 15/18, sabato e domenica ore 10/22): un modo non solo per ripercorrere gli emozionanti ‘sguardi’ sull’attualità del mondo, racchiusi nelle corrispondenze fotografiche pervenute al Premio Luchetta dalle più svariate latitudini del pianeta; ma anche e soprattutto per ricordare Miran Hrovatin, il giornalista triestino assassinato 20 anni fa a Mogadiscio con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, apprezzato fotografo oltre che ottimo tele-cineoperatore. Per la prima volta, dunque, in anteprima a Vicino/Lontano saranno ripresentate insieme le foto che hanno vinto le prime 10 edizioni del concorso: dal 2004 ad oggi, quelle dei fotografi Pep Bonet (Spagna), Jim Hollander(USA), Robert Knoth(Olanda), Yannis Kontos(Grecia), Riccardo Venturi (Italia), Jerome Delay(Francia), Armando Dadi(Italia), Monika Bulaj(Polonia), Alessandro Grassani (Italia), e Marco Gualazzini (Italia). A cura del Premio Luchetta è anche l’appuntamento in programma sabato 17 maggio a Vicino/Lontano: Ucraina Crimea: quel pericoloso triangolo” è il tema della conversazione (Casa Cavazzini, ore 11, tra il giornalista Giovanni Marzini, segretario della Giuria del Premio, e il collega Sergio Canciani, per molti anni corrispondenteRai dalla Russia. Daniela Luchetta, presidente della Fondazione che promuove il Premio, ripercorrerà le tappe più significative dei vent’anni di attività della onlus triestina nata per onorare la memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’angelo e Miran Hrovatin.
In occasione del festival Vicino/Lontano 2014 sono programmati numerosi altri eventi espositivi: parte importante dell’evento complessivo dedicato al poeta friulano Federico Tavan, scomparso nel novembre 2013, è l’installazioneLa nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Udine, resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).
Vajont, l’onda lunga titola poi la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto e omertoso. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra, realizzata in collaborazione con Centro Arti Visive-Visionario, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Mediateca Mario Quargnolo e InterAzioni, resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.
Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
La X edizione del Festival Vicino/Lontano è in programma a Udine dall’8 al 18 maggio, per undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi.

LA X EDIZIONE DEL FESTIVAL IN PROGRAMMA A UDINE DALL’8 AL 18 MAGGIO: UNDICI GIORNI PER OLTRE CENTO INCONTRI, DIALOGHI, EVENTI, LEZIONI MAGISTRALI, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI CON L’INVITO AD ALZARE LO SGUARDO, PER INDAGARE IL PRESENTE E IMMAGINARE IL FUTURO.

 A COSA SERVE PENSARE? LA DOMANDA CHE APRE VICINO/LONTANO 2014, INTERPELLANDO UNO DEI MAGGIORI FILOSOFI ITALIANI, ROBERTO ESPOSITO, “LAVORA” SU DUE DIRETTRICI: LA PRIMA CHIAMA IN CAUSA UNA SOCIETÀ CHE DEL PENSIERO – IL PENSIERO CRITICO – SEMBRA QUASI VOLERSI SBARAZZARE; LA SECONDA COGLIE L’OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO PER “PESARE”, CON INTENTO AUTOCRITICO, IL CONTRIBUTO CHE VICINO/LONTANO HA SAPUTO OFFRIRE IN QUESTI DIECI ANNI. PENSIERO E MEMORIA (O LA LORO MANCANZA) DIVENTANO COSÌ la materia del PRIMO BLOCCO TEMATICO DEL PROGRAMMA, CHE COMPRENDE ANCHE LA RIFLESSIONE SULL’AMNESIA affrontatA da PIER ALDO ROVATTI, ALESSANDRO DAL LAGO E PEPPE DELL’ACQUA.

 IL SECONDO PERCORSO, LEGATO per contrasto o per associazione AL PRIMO, si sviluppa nel segno dell’UTOPIA: utopie RIMOSSE (amnesia), utopie SUSPERSTITI (forse letali), utopie NECESSARIE ALLA NOSTRA SOPRAVVIVENZA (minime o minimaliste). LUIGI ZOJA E CARLO FORMENTI saranno i protagonisti della riflessione sull’argomento; ma anche la lezione di due grandi visionari del passato – ADRIANO OLIVETTI e AURELIO PECCEI, che avevano saputo immaginare meglio di altri il nostro futuro in tema di impresa e di ambiente – sarà rivisitata con il contributo di ANTONIO CALABRÒ, ALDO BONOMI, BRUNO LAMBORGHINI, VITTORIO COGLIATI DEZZA.

 VICINO/LONTANO TORNA POI a UN TEMA più volte affrontato. NEL TENTATIVO DI RIPORTARE LA PAROLA ECONOMIA DAI TEMPLI DELLA FINANZA ALLE NOSTRE VITE CONCRETE, si chiede: Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? E QUESTA VOLTA LO FA a partire DALLA PAROLA DENARO, CON INCONTRI E CONFRONTI CHE VEDRANNO COINVOLTI, TRA GLI ALTRI, IL FILOSOFO SEBASTIANO MAFFETTONE, L’ECONOMISTA MAURIZIO FRANZINI, LO PSICOANALISTA RENÉ MAJOR E IL GIORNALISTA D’INCHIESTA STEFANO LIVADIOTTI. Senza dimenticare LA RIFLESSIONE SUL DISAGIO CHE ATTRAVERSA INTERE GENERAZIONI, insieme ad Anna Oliverio Ferraris e Chiara Saraceno.

INFINE, CON L’ULTIMA SEZIONE TEMATICA DEL 2014, VICINO/LONTANO TORNA ALLE ORIGINI, INDAGANDO QUELLE DIFFERENZE CHE SONO nel DNA DEL FESTIVAL. LA LECTIO DI ADRIANO PROSPERI (TOLLERANZA E INTOLLERANZA: ALLE ORIGINI DELL’EUROPA MODERNA); IL DIBATTITO SUL PENSIERO DEI DEBOLI, la Babele delle lingue europee sono LE PRINCIPALI articolazioni DEL TEMA.

COME SEMPRE, ACCANTO O collegati AI percorsi PRINCIPALI, NUMEROSI GLI appuntamenti irrinunciabili, come LA LECTIO DI LUCIO CARACCIOLO SULLA GRANDE GUERRA, lA NOVITà DI “UN PAPA COSì”, IL RACCONTO SCENICO DI FABRIZIO GATTI SUI TRAGICI NAUFRAGI DEL 2013 E L’OMAGGIO Al POETA FEDERICO TAVAN, CHE CON LA SUA OPERA HA ATTRAVERSATO, CON LUCIDA FOLLIA, molti dei TEMI DI QUESTA EDIZIONE.

SABATO 17 MAGGIO, COME sempre NEL “CUORE” DEL FESTIVAL, AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE, LA CONSEGNA DEL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI 2014 A MOHSIN HAMID E PIERLUIGI CAPPELLO. NELLA X EDIZIONE DEL PREMIO, LA GIURIA PRESIEDUTA DA ANGELA STAUDE TERZANI CONFERISCE PER LA PRIMA VOLTA UN EX AEQUO: A UNO DEGLI SCRITTORI DI RIFERIMENTO DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE, IL PAKISTANO MOHSIN HAMID, AUTORE DI COME DIVENTARE RICCHI SFONDATI NELL’ASIA EMERGENTE (EINAUDI 2013) E AL POETA FRIULANO PIERLUIGI CAPPELLO, AUTORE DI QUESTA LIBERTÀ (RCS LIBRI 2013). LA SERATA DEL PREMIO TERZANI 2014 SARÀ ANCHE L’OCCASIONE PER CELEBRARE LA FIGURA DI TIZIANO TERZANI, a dieci anni dalla scomparsa, CON LA PRESENTAZIONE DEI SUOI ‘DIARI’ INEDITI, “UN’IDEA DI DESTINO”, DI IMMINENTE USCITA CON LONGANESI.

CON LA 10ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DEBUTTA VL DIGITAL, IL NUOVO PROGETTO SUI TEMI CALDI DELLA RETE. UNA FULL IMMERSION sia teorica che “OPERATIVA” NELLA REALTA’ VIRTUALE: LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI, PRIVACY/SICUREZZA, I NOSTRI DATI COME IMPRONTE DIGITALI IMPRESSE NEL WEB, CHI SA COSA DI NOI. A VICINO/LONTANO INCONTRI E WORKSHOP A CURA DI FABIO CHIUSI, PER TESTARE IN RETE E SOPRATTUTTO IN PRATICA QUELLO DI CUI PARLIAMO OGNI GIORNO.

UDINE – Vicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa” attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione, in cartellone come sempre nel centro storico di Udine, ci mette nel cuore dei temi forti, delle criticità ma anche delle opportunità del nostro tempo: per capire come e perché stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico.

Nato da un forte legame con la personalità di Tiziano Terzani, quindi con una biografia esemplare per capacità di stare nel mondo come osservatore professionale e al mondo semplicemente come essere umano, il festival Vicino/Lontano, nelle sue molte traiettorie, si è arricchito in questi dieci anni attraverso le collaborazioni coltivate con soggetti culturali del territorio e di molte altre latitudini. E, soprattutto, si è evoluto e ripensato di anno in anno, cercando di stare al passo con le trasformazioni sempre più veloci del mondo. «Scegliendo una tematizzazione legata ai mutamenti globali e locali che investono concretamente le nostre vite – spiegano i curatori di Vicino/Lontano – abbiamo cercato di interrogarci sul mondo attraverso confronti stringenti con molti protagonisti della cultura e più in generale della società globale del nostro tempo. Il progetto iniziale di Vicino/Lontano – che nel 2005 voleva mettere a fuoco la nostra condizione di occidentali spaesati e ‘detronizzati’, alle prese con un lontano che irrompe nel nostro quotidiano – si è via via sviluppato in queste dieci edizioni, ampliando il raggio di indagine oltre l’originario focus su “identità e differenze” nel mondo globalizzato. Mantenendo però una caratteristica: l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, alle mutazioni profonde che caratterizzano le vite di tutti. In altre parole, l’attività di Vicino/Lontano consiste ancor oggi nel tentativo di dare alcune risposte  alla domanda “che mondo fa?”, di alzare lo sguardo dal nostro “qui e ora” per guadagnarne in prospettiva e senso».

Identità e differenze del mondo globalizzato ci avvicinano o allontanano, oggi, a prescindere dalla latitudine e dalla geografia. Non è un caso, dunque, che a dieci anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, e proprio nella sua X edizione, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani abbia eccezionalmente deciso di conferire l’edizione 2014 a due vincitori ‘lontani’ per appartenenza e contesto, eppure vicini ed entrambi rappresentativi, attraverso il loro lavoro, dell’esperienza e dell’eredità umana e professionale consegnata al nostro tempo da Tiziano Terzani. Mohsin Hamid, scrittore pakistano annoverato fra gli autori di riferimento della letteratura internazionale contemporanea, e Pierluigi Cappello, il poeta friulano che si è affermato come una delle voci più intense della poesia italiana, sono i vincitori della X edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per i romanzi Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente (Einaudi 2013) e Questa libertà (Rizzoli 2013). Saranno premiati sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 20.45. La serata sarà anche l’occasione per presentare i diari inediti di Tiziano Terzani, Un’idea di destino, di imminente pubblicazione per Longanesi. A questi scritti, privati e personali, Terzani aveva lavorato fino ai suoi ultimi giorni e dalle prossime settimane saranno accessibili anche ai suoi lettori nell’edizione curata dalla moglie Angela Terzani Staude e da Álen Loreti. Sarà Mario Perrotta, Premio Ubu 2014 come migliore attore dell’anno, a dare voce ad alcune pagine scelte, mentre l’accompagnamento musicale, a cura di Mittelfest, sarà affidato ai Percussionisti del Conservatorio di Udine, coordinati dal maestro Roberto Barbieri. La serata sarà condotta dal giornalista Giovanni Marzini. In collegamento con il Premio Terzani 2014 sono tre gli appuntamenti proposti dal festival Vicino/Lontano: l’incontro “L’Asia siamo noi”, in programma sabato 17 maggio alle 16.45 nella Chiesa di San Francesco a Udine, protagonista il vincitore Moshid Hamid in dialogo con il caporedattore dell’Espresso Gigi Riva e il docente di Storia moderna e contemporanea dell’Asia all’Università di Torino Michelguglielmo Torri; la proiezione, in collaborazione con CEC Udine, del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist tratto dall’omonimo romanzo di Moshin Hamid (venerdì 9 maggio, Visionario ore 20.30); e la proiezione in anteprima del documentario “Parole povere”, una coproduzione Agherose / Tucker Film, diretto dalla regista Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello (mercoledì 14 maggio, Chiesa di San Francesco ore 20.30). Il film sarà accompagnato dall’incontro con il protagonista, in dialogo con l’attuale Sovrintendente dell’Azienda speciale Villa Manin Piero Colussi, presidente dell’AVI-associazione delle mediateche e videoteche italiane, e in collegamento video con Francesca Archibugi. La serata si realizza in collaborazione con Tucker Film e Agherose. Inoltre, l’intera mattinata di sabato 17 maggio, al Teatro Giovanni da Udine dalle 8.30, sarà dedicata al Concorso Scuole Tiziano Terzani 2014, che quest’anno registra oltre 130 contributi. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Gianni Cianchi e condotta da Chiara Donada, interverranno Angela Terzani e Fabrizio Gatti con il suo ultimo racconto “Alle cinque della sera”, che traduce in forma teatrale le sue inchieste sui tragici naufragi del 2013 realizzate per l’Espresso.

Ad aprire la 10ª edizione di vicino/lontano sarà un prestigioso e complesso evento musicale, una produzione commissionata da vicino/lontano: giovedì 8 maggio, alle 19.30 nella Chiesa di San Francesco, debutterà in prima assoluta “Chávez”, dalla celebre Ode di Giovanni Pascoli dedicata all’aviatore franco-peruviano Geo Chávez che per primo riuscì a trasvolare le Alpi. Su musiche originali di Valter Sivilotti, “Chávez” impegnerà il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste, con l’apporto dei live electronics  di Giuliano Michelini e dei Percussionisti del Conservatorio di Udine (Roberto Barbieri, Annamaria del Bianco, Giacomo Salvadori, Francesco Tirelli) coordinati da Roberto Barbieri.

Da giovedì 8 a domenica 18 maggio, con un centinaio di iniziative in cartellone per oltre duecento protagonisti italiani e internazionali, Vicino/Lontano 2014 ci proietta in un nuovo modo di osservare il nostro tempo: simbolicamente, l’incipit del festival è la lezione magistrale di Roberto Esposito, A cosa serve pensare? (giovedì 8 maggio, Chiesa di San Francesco – ore 19.45). Mai come in questa stagione di generale disimpegno è necessario rivendicare le potenzialità da sempre inscritte nella facoltà del pensare. Ma come trasformare la conoscenza in comportamento e forma di vita? Di seguito (Chiesa di San Francesco, ore 21) il testimone passerà a un’altra lectio “d’autore”, quella dell’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, direttore di LiMes: 1914-2014: cent’anni dopo ci riporterà alla Grande Guerra e alla storica cesura che il conflitto segnò nella storia mondiale. Cosa resta oggi di quello storico trauma, in Italia e nel mondo? In che misura le crisi attuali sono eredi degli eventi del ‘14 -‘18? Queste e molte altre domande saranno al centro della riflessione di Lucio Caracciolo, nel tentativo di legare l’attualità a un passato non troppo remoto. Trasversale ai tempi e alla storia dell’uomo una terza riflessione ‘per voce sola’: quella dello storico Adriano Prosperi, impegnato in una lezione su Tolleranza e intolleranza: alle origini dell’Europa moderna, introdotta dall’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico di Vicino/Lontano (giovedì 15 maggio, ore 19, Chiesa di San Francesco, in collaborazione con Multiverso).

Fra i grandi protagonisti del festival anche lo storico e saggista Luciano Canfora, cui sarà affidata, in dialogo con lo storico ed esperto di bioetica Gilberto Corbellini e con il giornalista, filosofo e saggista Armando Massarenti, una riflessione sul caso politico che accende in queste settimane l’Italia: Quale senato? Una proposta (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18.30). Del disagio che attraversa generazioni differenti e di Crisi della presenza converseranno la sociologa Chiara Saraceno con la psicologa Anna Oliverio Ferraris (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15) e il pedagogista Davide Zoletto, mentre un delicatissimo dialogo su Alla fine della vita: liberi di decidere? si intreccerà – nella città che ha accolto Eluana Englaro per l’atto conclusivo della sua dolorosa vicenda – fra il filosofo Umberto Curi, il medico Ugo Cugini, il giurista Luigi Gaudino e il sociologo Stefano Allievi (sabato 17 maggio, ore 15). Ciò che una volta era un evento – la morte come conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta. Ma a chi spetta il potere di decidere e quali criteri possono/devono guidare nella scelta?

Della Chiesa che vuole tornare ad essere comunità di fede e di speranza, costringendo tutti – credenti e non credenti, atei devoti e laici in ginocchio – a ripensare lo spazio pubblico dell’economia e della politica, gli storici delle religioni Remo Cacitti, Paolo Scarpi e Nicola Gasbarro converseranno con il sacerdote Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 18) nel confronto La fede, la Chiesa, il potere e un Papa così.

Quanta diseguaglianza possiamo sopportare? I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, ma solo questi ultimi pagano il prezzo delle crisi. A Vicino/Lontano 2014, dalla trincea della stretta attualità, dialogheranno sul tema, leit motiv del festival nelle ultime edizioni, gli economisti Maurizio Franzini e Andrea Fumagalli, con il filosofo Sebastiano Maffettone e il giornalista Riccardo Staglianò (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30, con il sostegno di Coop Consumatori Nordest). Idealmente collegato a questo dibattito è l’incontro che ci accompagna Nell’universo del denaro, organizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia. Lo “spirito” del denaro sembra davvero aver preso possesso del mondo. Ma attraverso quali vie il denaro può giungere a eclissare ogni altro spazio di senso? Ne dibatteranno la sociologa Elena Esposito, lo psicanalista René Major, i filosofi Andrea Zhok e Beatrice Bonato (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 17).

A una società che ha abbandonato le grandi utopie ed è minacciata da un fatalismo di massa lo psicoanalista Luigi Zoja, conversando con il giornalista Marco Pacini (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 11.30) propone di abbracciare Utopie minimaliste, praticando un nuovo senso di consapevolezza e moralità nel rispetto dell’ambiente, degli altri e dei ritmi naturali del corpo e della mente.

Come rimettere in moto l’immaginario della democrazia, recuperando il Pensiero dei deboli e della differenza in contrapposizione al pensiero dei forti, quello della politica e dell’economia, è la provocazione socio-filosofica dell’epistemologa e saggista Silvana Borutti in dialogo con l’antropologo Ugo Fabietti (sabato 17 maggio, Chiesa di San Francesco ore 10.00). Poco o nulla rimane oggi della grande ricchezza di pensiero che ha caratterizzato gli anni Sessanta e Settanta, prima e dopo il Sessantotto. A chi oggi ha vent’anni di quella stagione non arriva alcun messaggio positivo, soltanto gli effetti delle censure e delle amnesie. Di Amnesia. La cultura che abbiamo dimenticato discuteranno il sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (giovedì 15 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21).

Alla lezione intellettuale di Aurelio Peccei, l’uomo di un altro futuro, l’imprenditore che aveva previsto e studiato, con il coraggio dell’utopia, la necessità di un futuro sostenibile, si richiameranno (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 19.00) la giurista Silvia Bolognini, il sociologo Alberto Gasparini e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, coordinati da Sergio Sichenze, direttore del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA Fvg, che cura l’incontro. Fondatore nel 1968 del Club di Roma, che avrebbe diffuso nel 1972 il profetico Rapporto sui limiti dello sviluppo, manager alla Fiat e all’Olivetti, Aurelio Peccei aveva acquisito una visione globale dell’economia del suo tempo, tutta proiettata verso un futuro all’insegna di un’illusione: che il progresso e le possibilità di consumare fossero illimitati. Al termine dell’incontro una Incursione utopica a cura della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine con gli allievi del primo anno di corso diretti da Claudio de Maglio con l’aiuto di Alessandro Conte. Un altro grande visionario del passato, Adriano Olivetti, è il protagonista del confronto L’Utopia rimossa (Domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 9.30) tra Bruno Lamborghini, fondatore dell’Archivio storico Olivetti, Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, il sociologo Aldo Bonomi e l’economista Antonio Massarutto: con il trionfo del neoliberismo la cultura d’impresa ha da tempo messo da parte il modello “socialmente responsabile” realizzato da Olivetti. In una prospettiva di crisi sempre più grave del welfare è utopistico pensare di restituire un ruolo centrale all’impresa nell’erogare servizi a beneficio della comunità?

Il rispetto della diversità linguistica sarà al centro del confronto Dopo Babele. L’Europa e le lingue realizzato a cura dell’ARLeF – Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Agenzia regionale per la lingua friulana), protagonisti il direttore dell’ARLeF William Cisilino con il giurista e senatore della Repubblica Francesco Palermo, il filologo slavista Giorgio Ziffer, direttore del Centro internazionale per il plurilinguismo dell’Università di Udine, l’esperto di pianificazione linguistica sardo Giuseppe Corongiu e la dirigente scolastica Patrizia Pavatti (domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 15.30).

Una delle personalità di riferimento più importanti del nostro Paese per l’impegno sociale, per la lotta contro le mafie e ogni forma di illegalità, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, sarà a vicino/lontano 2014 nella mattinata di venerdì 16 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 8.15 – 12.30) per partecipare all’iniziativa Il piacere della legalità? Mondi a confronto, un progetto formativo interistituzionale che vede coinvolti istituti scolastici della scuola pubblica e istituzioni carcerarie della regione in un piano di educazione al rispetto delle norme di convivenza civile. Porteranno un contributo di testimonianza Salvatore Inguì, referente di “Libera” a Trapani, lo studente Davide Borsani, già referente di “Ammazzateci tutti” all’I.T.E. “Tosi” di Busto Arsizio, che ora guida l’”Organismo permanente per il monitoraggio della criminalità organizzata “ in quel comune, e il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza. Sarà presente il Sindaco di Udine Furio Honsell. Ma saranno gli studenti in prima persona, coadiuvati dai loro insegnanti, i protagonisti attivi di questo modo alternativo di vivere la scuola e la formazione della propria identità di cittadini.

Vicino/Lontano 2014 ospita per l’intera giornata di sabato 10 maggio (Chiesa di san Francesco, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30) il convegno Oltre la burocrazia. Per un’amministrazione efficace e responsabile. Realizzato insieme all’Associazione culturale Giorgio Ferigo e alla rivista Multiverso, il convegno propone alcuni incontri di approfondimento per cercare di capire le cause dell’impasse burocratico che caratterizza il nostro Paese e individuare quelle ‘buone pratiche’ che potrebbero favorire un’amministrazione più efficace e responsabile. Vi parteciperanno, fra gli altri, Stefano Sepe, autore di numerosi studi sul funzionamento delle istituzioni pubbliche, Giuseppe Bortolussi, fra i più autorevoli esperti del sistema tributario italiano e dei costi dell’apparato burocratico e Giuseppe Piperata, autore di scritti sulla semplificazione amministrativa. Non mancherà un momento di spettacolo sul tema: l’attore Paolo Rossi e il giornalista Gian Antonio Stella, nel dialogo Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli (lunedì 12 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21), metteranno in scena l’assurdità della nostra burocrazia in un viaggio semiserio attraverso un’Italia stretta nella morsa dei commi, degli articoli, degli azzeccagarbugli che ogni giorno rendono più complicata la vita dei cittadini.

In un altro racconto scenico vicino/lontano cercherà di rievocare il dramma di un’emergenza internazionale. Fabrizio Gatti, giornalista dell’Espresso, autore di coraggiose inchieste e Premio Terzani 2008 per Bilal, presenta Alle cinque della sera (venerdì 16 maggio, Chiesa di san Francesco ore 21.30), storia di un gruppo di bambini e dei loro genitori, sopravvissuti alla guerra in Siria, condannati dalla pace in Europa a morire, nell’ottobre del 2013, nel mare di Lampedusa.

A un mese dall’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, vicino/lontano si congeda dal suo pubblico e conclude l’edizione 2014, proponendo, insieme a LeggerMente, Quando il gioco si fa brutto (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21): una serata di riflessione sul gioco del pallone e sul calcio diventato spettacolo. Con l’aiuto della musica, della parola e dei pensieri si proverà a rispondere ai quesiti che tutti prima o poi ci siamo posti: Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo? Il calcio è il gioco maggior portatore sano di messaggi malati? Il calcio è il gioco più maschilista del mondo? Il calcio è il gioco con i peggiori tifosi del mondo? Coordinati da Paolo Patui, sulle musiche live della Pordenone Big Band, risponderanno Alessandro Birindelli, per molti anni difensore titolare della Juventus, Gianpaolo Ormezzano, voce storica del nostro giornalismo sportivo, Massimo Priviero, rocker genuino e nemico dello show business, e Sara Simeoni, campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri nel salto in alto, una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano.

Con un progetto pensato insieme al Comune di Udine, vicino/lontano rende omaggio a Federico Tavan, il poeta di Andreis scomparso lo scorso novembre, che ha dimostrato come un dialetto delle montagne friulane possa diventare lingua universale, e gli dedica alcune iniziative per farlo conoscere a chi ancora non abbia incontrato i suoi versi e la sua vicenda umana. Innanzitutto Federico Tavan. Nostra preziosa eresia (martedì 13 maggio, Chiesa di San Francesco, ore 21): una serata condotta dal giornalista Paolo Medeossi che prevede letture di Aida Talliente; una performance del Teatrino del Rifo con Giorgio Monte, Manuel Buttus e Giuliano Bonanni, su testi del poeta; la proiezione di video originali e di alcune immagini di Danilo De Marco; musiche originali realizzate da Flk e Bande Tzingare su poesie e scritti di Federico Tavan.

Inoltre, dal 12 al 18 maggio a Udine, i versi di Federico Tavan si combineranno alla fragranza del vero pane fresco e troveranno casa nei sacchetti poetici distribuiti in tutti i panifici aderenti. “Poesia come pane” si realizza grazie alla collaborazione del gruppo Panificatori di Confcommercio Udine.

Fra incontro, happening e spettacolo torna a Vicino/Lontano Accento. 100 minuti di idee & musica: 100 minuti di progetti, visioni, sogni, idee e realizzazioni. 10 oratori, ognuno dei quali ha a disposizione 7 minuti per parlare, presentare, mostrare, mettere in scena, raccontare il proprio lavoro, la propria visione o la propria filosofia nel campo del Terzo settore. Voce narrante di Jack e musica live dello Strike Back Trio (Domenica 11 maggio, Chiesa di San Francesco ore 21, in collaborazione con p.én.lab)

Torna l’appuntamento attesissimo con la Festa universitaria, animata dai dj set di Roc Stars, Miche e Zona Est Monster Selecta, con il coordinamento di Michele Poletto per Stage Plan (mercoledì 14 maggio, Piazzale del Castello ore 21).

Grazie alla storica collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe a vicino/lontano sarà di scena la performance teatrale del collettivo Generazione Disagio: Dopodiché, stasera mi butto, Premio Giovani Realtà del Teatro 2013 (domenica 18 maggio, Chiesa di San Francesco ore 16.30). Sul palcoscenico i giovani attori dipanano un gioco coinvolgente che riesce, utilizzando i codici del varietà o del vaudeville, a coniugare il drammatico al comico in una generale dimensione ludica che mette in evidenza il disagio di una generazione.

foto fornite da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
fabrizio gatti Ter2008 consegna premio 310 LdA, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Federico Tavan, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Massimo Priviero, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Terzani, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Angela e Tiziano Terzani, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Bolli-Rossi, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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don Luigi Ciotti, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Mohsin Hamid3, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh
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Pierluigi Cappello, foto fornita da Volpe&Sain Comunicazione, Moira Cussigh

VICINO/LONTANO DIGITAL 2014

Con la 10ª edizione il Festival inaugura v/l Digital, il nuovo percorso ideato dal giornalista Marco Pacini, direttore del progetto vicino/lontano, e curato dal giornalista e scrittore Fabio Chiusi. Una full immersion, anche “operativa”, nella realtà virtuale che ogni giorno condiziona le nostre scelte e la nostra vita: per conoscerla e imparare a gestirla. V/l Digital si aprirà sabato 10 maggio (Chiesa di San Francesco, ore 21). Il tema dell’incipit è d’obbligo, Chi sa cosa di te, un focus sul quale si confronteranno Antonio Casilli, docente di Digital Humanities al Paris Institute of Technology e ricercatore in Sociologia presso il Centro Edgar Morin di Parigi, e Carola Frediani, giornalista e studiosa di nuove tecnologie e cultura digitale, coordinati da Fabio Chiusi. Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden abbiamo scoperto quanto sia invasivo l’occhio elettronico dei governi e quanto sia estesa la loro sorveglianza online dei cittadini. Ma quello dell’intelligence non è l’unico modo in cui siamo controllati in Internet: anche colossi web come Google e Facebook detengono miriadi di dati che sfruttano a scopi pubblicitari. Quali sono gli effetti concreti sui comuni cittadini di questo Grande Fratello digitale? Un altro aspetto del web viene affrontato nell’incontro Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, che si realizza domenica 18 maggio (nell’Oratorio del Cristo, alle 15). Il dialogo, moderato dal docente di economia Paolo Ermano, fra lo studioso di filosofia del diritto Ugo Pagallo e Francesco Antinucci, direttore di ricerca all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, autore di L’algoritmo al potere. Vita quotidiana ai tempi di Google (Laterza 2011), affronterà il tema della pervasività degli algoritmi in prospettiva tecnica, filosofica e politica. Gli algoritmi, protagonisti di opere di culto (Terminator, Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, solo per citarne alcune), sono stati al centro di rabbiosi scandali internazionali: dai clamorosi crolli borsistici all’uso dei droni, da Wikileaks al caso Edward Snowden. Eppure tutti ne sanno poco, convinti che la voce del navigatore o lo smartphone che portiamo in tasca siano strumenti al nostro servizio e sotto il nostro controllo. Ma se fosse invece il contrario? La domanda ci porta a riflettere su un ulteriore tema di evidente attualità: Critica della democrazia digitale è il titolo del nuovo libro di Fabio Chiusi, che passa in rassegna le più interessanti esperienze di democrazia digitale – non ultime quelle italiane – e che l’autore presenterà (mercoledì 14 maggio, Libreria Tarantola ore 18), in dialogo con il semiologo e narratore Giorgio Jannis.

Al Friuli Future Forum saranno proposti i momenti più ”operativi” di v/l Digital, attraverso veri e propri workshop. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento dei 30 posti disponibili per ogni workshop. Per l’iscrizione, obbligatoria, basta inviare una email a info@vicinolontano.it, specificando nell’oggetto il titolo del workshop e indicando nome, cognome e un recapito telefonico. Si segnala che è necessario utilizzare il proprio computer. Venerdì 16 maggio si parte con una lezione pratica su “Come sparire da Internet” (ore 10-13): nell’era del Datagate e dello spionaggio globale, capire come non lasciare tracce in rete è fondamentale. Il workshop illustra il funzionamento dei principali strumenti per mettere i propri dati personali al riparo da occhi indesiderati. A condurlo saranno Claudio Agosti, hacker, programmatore, docente e co-fondatore del progetto GlobaLeaks, presidente del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali e Fabio Pietrosanti, che si occupa professionalmente di security dal 1998. Entrambi coordineranno anche il workshop di sabato 17 maggio “Su Facebook, ma non senza privacy” (ore 10-13). Domenica 18 maggio, terzo e conclusivo workshop dedicato a “Come si fa la democrazia online” (ore 10-13), a cura di Fiorella De Cindio, presidente dell’Associazione Informatica e Reti Civiche (A.I.Re.C.) della Lombardia e per queste attività premiata nel 2001 con la Civica Benemerenza della Città di Milano, l’”Ambrogino d’oro”. Se la democrazia è in crisi, il web può contribuire a ristabilire il rapporto di fiducia spezzato tra cittadini e istituzioni?

VICINO/LONTANO MOSTRE E INSTALLAZIONI 2014

Parte importante dell’evento complessivo dedicato a Federico Tavan è l’installazione La nâf spaziâl, che si inaugura sabato 10 maggio, alle 19 a Palazzo Morpurgo – Galleria del Progetto. La voce di Federico Tavan, le fotografie di Danilo De Marco e il video collage di Andrea Trangoni costituiscono un insieme inscindibile per rendere omaggio all’ opera poetica di Tavan. In occasione della vernice interverrà Gian Paolo Gri e sono previste letture dell’attore Fabiano Fantini. La mostra resterà visitabile fino al 15 giugno (venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00).

Al Mercato del Pesce-Galleria fotografica Tina Modotti, viene allestita dal 10 al 18 maggio la mostra I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, organizzata a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. La mostra itinerante del Premio giornalistico Marco Luchetta (visitabile da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle 10.00 alle 22.00) avrà la sua anteprima a Vicino/Lontano e farà poi tappa nei principali festival della regione. Per la prima volta saranno presentate insieme le dieci foto che hanno vinto le prime dieci edizioni della Sezione Miran Hrovatin, che premia la miglior foto dell’anno, pubblicata su quotidiani, periodici e siti web. Miran Hrovatin, prima ancora che ottimo tele-cineoperatore è stato un apprezzato fotografo sul fronte dell’attualità giornalistica.

Vajont, l’onda lunga titola la mostra fotografica di Andrea Bernardis, che si apre venerdì 9 maggio, alle 18 al Bookshop del Visionario. Ispirandosi al libro-inchiesta della giornalista Lucia Vastano, che sarà presente all’inaugurazione con un suo intervento insieme a Paolo Sacco, esperto di fotografia storica, Andrea Bernardis è andato a incontrare lo sguardo di superstiti e sopravvissuti dell’immane tragedia ecologica e umana del Vajont. L’immagine fotografica del loro dolore, tutt’altro che sopito dopo cinquant’anni, costituisce un ulteriore monito alle responsabilità degli “esperti”, collusi con un potere avido, corrotto/omertoso, cinico. E restituisce loro il diritto a un’“altra” memoria. La mostra resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica.

Mali, points de vue. Lo Stato africano fra antiche tradizioni, nuovi terrorismi e aiuti internazionali è il tema della mostra fotografica di Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, che sarà di scena dal 12 al 18 maggio da Copetti Antiquari, via Paolo Sarpi 25, a cura di Elite-Eventi. Un Paese dove passa parte della cocaina che arriva in Italia e dove radicalismo islamico e indipendentismo tuareg hanno fatto centinaia di morti e dato vita ad affollatissimi campi profughi. Ma questo è solo l’altro aspetto di una terra ricca di valori, tradizioni, civiltà e sorrisi. All’inaugurazione, lunedì 12 maggio ore 19, saranno presenti, insieme ai fotografi e alla responsabile di Abareka Nandree onlus, il vice ambasciatore della Repubblica del Mali in Italia Mohamed T. F. Maiga e la scrittrice Mah Aissata Fofana. Visitabile il 13,14,15 maggio dalle 16 alle 19.30; il 16,17,18 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.

GLI INCONTRI DI APPROFONDIMENTO A VICINO/LONTANO 2014

Sono numerosi gli INCONTRI PROGRAMMATI ALL’ORATORIO DEL CRISTO nel week end conclusivo di Vicino/Lontano 2014, da venerdì 16 a domenica 18 maggio: si parte venerdì, alle 17.30, con il seminario Incrociare le storie: case, città, vicini di casa, protagoniste le antropologhe Roberta Altin e Amalia Signorelli. Un’iniziativa della onlus Associazione Vicini di Casa per i suoi 20 anni di attività. Segue, alle 20, in collaborazione con LiMes e Historia in occasione dell’uscita del nuovo numero di LiMes, Dopo l’Ucraina. Come cambia il mondo. Vi partecipano il responsabile dell’Osservatorio Caucaso-Asia Centrale dell’ISPI di Milano Aldo Ferrari, lo studioso degli aspetti storico-culturali dell’Ucraina Oleg Rumjantsev e il giornalista russo Sergej Startsev, moderati dal presidente di Historia Guglielmo Cevolin.

Sabato 17 maggio, alle 10.00 Basaglia, chi? Alla ricerca dei soggetti smarriti con lo psichiatra e psicanalista Mario Colucci, il Premio Nonino 2014 Peppe Dell’Acqua, tra i padri della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, e il filosofo del cosiddetto pensiero debole Pier Aldo Rovatti. Alle 11.30 In questo mondo di ladri. Ladri di tasse e ladri di risorse, con il giornalista di molte inchieste economiche dell’Espresso Stefano Livadiotti, che si confronterà con i dottori commercialisti Claudio Siciliotti e Paolo Cerutti. Alle 15 Utopie letali, con il giornalista e saggista Carlo Formenti, introdotto da Marco Pacini. Alle 16.30 Al di là della crudeltà, un incontro a cura della Società Filosofica Italiana-Fvg col membro del direttivo Claudia Furlanetto, il professore di Estetica Raoul Kirchmayr e lo psicanalista francese René Major, per presentare il libro di Jacques Derrida Stati d’animo della psicanalisi. L’impossibile aldilà di una sovrana crudeltà. E alle 18, a cura di pordenonelegge.it l’incontro La lingua della poesia. Tra comunicazione ed eccellenza formale, con i poeti Umberto Fiori ed Enrico Testa, moderati dallo scrittore Alberto Garlini, presidente della giuria del Premio Hemingway.

Domenica 18 maggio, alle 10, Il pensiero che si ha dell’altro con la poetessa Jolanda Insana, introdotta dallo slavista Giorgio Ziffer e dal critico letterario Rodolfo Zucco. Alle 11.30 Alfabeto Grillo. D per democrazia diretta o dittatura degli attivi? con i giornalisti e saggisti Marco Laudonio e Massimiliano Panarari, introdotti da Tommaso Cerno: una riflessione sulla “grande mutazione” della politica nell’Italia di inizio Terzo millennio a partire da un dizionario ragionato e critico del vero fenomeno politico di questi ultimissimi anni: il Movimento 5 stelle tra politica 2.0 e disintermediazione. Alle 15.00, con il sostegno di Confartigianato, Algoritmi. Un programma ci sceglierà la vita, con gli studiosi di filosofia e diritto in materia digitale Francesco Antinucci e Ugo Pagallo, moderati da Paolo Ermano. Alle 16.30, in collaborazione con Forum Editrice Viviamo troppo a lungo? con il giornalista scientifico Pietro Greco e la tanatologa Marina Sozzi, coordinati dal giurista Luigi Gaudino. Alle 18.00 ancora poesie e racconti con il reading curato da Cormònslibri Il pane offeso. Parole per la crisi del lavoro, che è anche il titolo del libro (Culturaglobale 2013) dedicato a tutti i lavoratori, ai disoccupati, ai precari e a quelli che hanno perso la vita sul lavoro; raccoglie racconti e poesie di 17 tra poeti e scrittori italiani, che rappresentano in forma letteraria l’alienazione da lavoro (o da non-lavoro). Il volume viene messo in vendita e il ricavato andrà a una famiglia colpita da morte sul lavoro. In questa occasione cinque autori leggono personalmente le loro composizioni: Ferruccio Brugnaro, Fabio Franzin, Maurizio Mattiuzza, Francesco Tomada ed Emanuele Tonon, accompagnati al violino e violoncello da Mariko Masuda e Nicola Siagri. Presenta Sabrina Vidon. Seguirà una degustazione con il Vino della Pace della Cantina Produttori Cormons.

LE STORIE A CASA CAVAZZINI

Dal 16 al 18 maggio il cartellone delle STORIE di Vicino/Lontano 2014: venerdì alle 18 Mauro Daltin e Angelo Floramo raccontano L’ultimo avamposto del mondo. Viaggio tra partigiani ed eremiti lungo l’Arzino con le letture di Arianna Zani e la chitarra di Renzo Stefanutti.

Sabato 17 maggio, alle 11.00, Russia, Ucraina, Crimea: quel pericoloso triangolo, a cura della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, con l’intervento dell’inviato di guerra e storico corrispondente Rai da Mosca Sergio Canciani. Modera il giornalista Giovanni Marzini e interviene, per raccontare i 20 anni di attività della Fondazione, Daniela Luchetta. Alle 15.00, in collaborazione con Friuli Future Forum, Noi del Rione Sanità con il prete-imprenditore napoletano Antonio Loffredo e il sociologo Daniele Pitteri. Alle 17.00 Un’arte per l’altro. L’animale nella filosofia e nell’arte, incontro, a cura di RAVE-East Village Artist Residency, con l’autore del manifesto antispecista Leonardo Caffo, la storica dell’arte Valentina Sonzogni e l’artista Tiziana Pers.

Domenica 18 maggio, alle 11.00 Le nuvole di Picasso. Una bambina nella storia del manicomio liberato: Alberta Basaglia, figlia di Franco, insieme alla psichiatra basagliana Giovanna Del Giudice, ci racconta l’esperienza privata e infantile della rivoluzione che ha segnato la storia della psichiatria in Italia.

Alle 15.00 La scuola siamo noi: due insegnanti, Paolo Patui e Angelo Floramo, e il giornalista Paolo Medeossi si mettono “davanti alla lavagna” per raccontare la scuola d’oggi. Alle 17.00 Dopo Mandela. Il Sudafrica alla prova del voto, incontro con Piero Basso, Armando Gnisci, Umberto Marin, Pietro Veronese, a cura di TimeForAfrica. Con l’intervento del Coro Popolare della Resistenza di Udine.

IN LIBRERIA

Sono previste, nelle librerie udinesi, una ventina di presentazioni editoriali collegate ai temi di Vicino/Lontano 2014, con autori, ospiti e protagonisti.

Ma l’evento di spicco, e la novità di questa decima edizione, sarà la lettura integrale a più voci dei libri dei vincitori del Premio Terzani 2014, Questa libertà del poeta friulano Pierluigi Cappello e Come diventare ricchi sfondati nell’Asia Emergente dello scrittore pakistano Mohsin Hamid, a cura del Teatro Club con il coordinamento di Gianni Cianchi: sabato 10 maggio (Libreria Friuli, dalle ore 15.30) e domenica 11 maggio (Libreria Feltrinelli, dalle ore 15.30).

TEATRO S. GIORGIO

Tre eventi al Teatro S. Giorgio: giovedì 15 maggio (ore 21) è di scena lo spettacolo teatrale Canti – CJANTS – dall’America, da Cjants da la Meriche di Nelvia Di Monte su ideazione di Stefano Rizzardi, con Maria Ariis, Gabriele Benedetti, Giulia De Paoli, Stefano Rizzardi e le voci registrate di Fabiano Fantini e Alessandra Pergolese. Musiche di Aleksander Ipavec, in collaborazione con CSS-Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, Radio Onde Furlane. Venerdì 16 maggio (ore 20), per i venti anni di attività di Vicini di Casa Onlus, la performance teatrale Terra dei Re, realizzata con i richiedenti asilo del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), su progetto e regia di Riccardo Vannuccini con Elisa Menon. In scena venti persone provenienti da Pakistan, Afghanistan, Mali, Nigeria, Palestina – insieme agli attori italiani di Fierascena e ArteStudio.

Domenica 18 maggio (ore 11) Europensieri. Un’altra Europa: una tavola rotonda per presentare il Quaderno di “Edizione” 2013, a cura di Beatrice Bonato, Mimesis, Milano-Udine 2014. Interverranno Nicola Gasbarro, Luca Taddio, Raoul Kirchmayr, Eliana Villalta, Beatrice Bonato. A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia e CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia.

FESTIVAL
VICINO/LONTANO
2014

CHE MONDO FA?

UDINE, 8 / 18 MAGGIO

 

X EDIZIONE DEL FESTIVAL, UNDICI GIORNI DI INCONTRI, EVENTI, DIALOGHI, LEZIONI MAGISTRALI, TAVOLE ROTONDE, SPETTACOLI, PROIEZIONI, WORKSHOP E PERCORSI ESPOSITIVI. UNO SGUARDO SUL MONDO, PER CAPIRE COME STANNO CAMBIANDO LE NOSTRE VITE DI CITTADINI GLOBALI.

presentazione

UDINE, GIOVEDI’ 17 APRILE

ORE 11.30, CASA CAVAZZINI

Museo d’arte moderna e contemporanea

Via Cavour 14 – Udine

 

 

Udine, 07/05/08 - Vicino Lontano 2009 - Chi comanda a tavola?Carlo Petrini intervistato da Davide Zoletto - Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2009 foto fornita da Moira Cussigh
Udine, 07/05/08 – Vicino Lontano 2009 – Chi comanda a tavola?Carlo Petrini intervistato da Davide Zoletto – Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2009 foto fornita da Moira Cussigh
Terzani foto fornita da Moira Cussigh
Terzani foto fornita da Moira Cussigh

UDINEVicino/lontano 2014 ci accompagna a scoprire “che mondo fa”. Ci allontana dal nostro qui e ora – attraverso undici giorni di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, stage e percorsi espositivi – e dall’8 al 18 maggio, con la sua X edizione come sempre in cartellone a Udine, ci sospinge nel cuore dei temi, delle attualità, delle criticità e opportunità del nostro tempo: per capire come stanno cambiando le nostre vite di cittadini globali sotto il profilo economico, politico, culturale, psicologico. Vicino/Lontano ospiterà come sempre la cerimonia di consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che nella serata di sabato 17 maggio vedrà protagonisti, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, i due vincitori 2014: lo scrittore pakistano Mohsin Hamid e il poeta friulano Pierluigi Cappello.

All’incontro stampa di presentazione dell’edizione 2014 del festival – giovedì 17 aprile, alle 11.30 a Casa Cavazzini, Museo d’arte moderna e contemporanea (Udine, via Cavour 14) – interverranno il sindaco di Udine Furio Honsell, il presidente dell’associazione culturale Vicino/Lontano Alessandro Verona, il direttore del progetto Vicino/Lontano Marco Pacini,  l’assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone e il presidente CariFvg Giuseppe Morandini.

 

 

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