24 marzo: Un thè con la Palestina

Piccoli oggetti ricamati dalle donne palestinesi del Campo profughi di Shu’fat, a Gerusalemme est, appariranno sul mercato italiano a partire da sabato 24 marzo.

In questa giornata, alle ore 18, presso la Bottega del Mondo (via Torrebianca 29/B – Trieste) l’associazione Peace Games Uisp presenterà infatti il suo progetto “Marijam – Promozione della condizione femminile nel Campo profughi palestinesi di Shu’fat”.

Grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Peace Games Uisp è riuscita a realizzare nel Campo alcune iniziative dedicate alle donne, fascia vulnerabile di una popolazione che vive già di per sé in condizioni disagiate. Presso il Centro educativo polivalente Al Zuhur, situato nella zona più degradata e sostenuto da Peace Games Uisp fin dal 2005, sono stati avviati un corso di lingua ebraica (per aumentare l’autonomia delle donne di fronte alla autorità israeliane sia civili che militari), un corso di fitness (unica occasione per le ragazze di fare sport all’interno del Campo) e un laboratorio di ricamo (per consentire alle donne di produrre un piccolo reddito e migliorare così la loro posizione all’interno della famiglia e della società).

Al termine di un corso di formazione, le donne palestinesi hanno cominciato a produrre piccoli oggetti ricamati (magliette, segnalibri, portachiavi, sottobicchieri), da offrire al mercato locale ed italiano, che arriveranno a Trieste il 24 marzo e saranno esposti e messi in vendita presso la Bottega del Mondo, partner di Peace Games Uisp in questo progetto, assieme alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste.

Per l’occasione le associazioni offriranno al pubblico presente un the e dei dolcetti palestinesi, oltre a fornire informazioni, attraverso parole e immagini, sul progetto e sul lavoro da loro svolto nel Campo profughi.

L’iniziativa segue l’evento che ha avuto luogo lo scorso ottobre presso la Casa Internazionale delle Donne, quando la direttrice palestinese del Centro Al Zuhur (Hanem Mohammed Abdallah) è venuta in Italia a dare testimonianza diretta della difficile situazione delle donne nel Campo e dell’aiuto che stanno ricevendo da Peace Games Uisp.

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