Elisabeth, l’ultimo giorno di un’imperatrice

foto fornita da TSS

Grande interpretazione di Nikla Petruška Panizon, appena uscita dal ruolo interpretato in Qua e la, al Teatro Stabile Sloveno di Trieste, è stata quella di questa sera al teatrino del Prosvetni dom di Opicina.

Eterea come Sissi, ne ha vestito i panni con estrema facilità, ed allo stesso modo ha saputo intonare i suoi toni alternandoli a potenti, dolci, fastidiosi, introspettivi e tristi, come in fondo era la principessa d’Austria Ungheria, tanto amata anche nella nostra città.

Una bambina alla quale è stato imposto un matrimonio e molte maternità, una bambina alla quale è stata fatta violenza e che ha voluto ribellarsi contestando ogni protocollo di corte e pretendendo vizi e servizi che la facevano apparire viziata e incontentabile.
Una principessa che veniva drogata dal medico di corte per sopportare i forti dolori causati dai suoi mali; una donna che nella fortuna d’esser vissuta in un’infanzia felice e spensierata, è finita nel sogno principesco di una prigione di corte dorata e luccicante, ma che imponeva forti catene.

Un monologo che pone una netta distanza tra il romanzo romantico interpretato cinematograficamente da Romy Schneider e che racconta l’ultimo giorno di una principessa, morta per errore quando in fondo era già stanca di quella vita.

Elisabetta in fondo è così amata perchè altro non è che lo specchio di molte sorelle.

Elisabetta allora diviene il simbolo di una voce sopra le voci, in un tempo che fu ed in un tempo che è.

 

Laura Poretti Rizman

 

 

 

 

 

 

 

 

TEATRO STABILE SLOVENO
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
Lino Marrazzo

Elisabeth,
l’ultimo giorno di un’imperatrice

DOMENICA 15 GENNAIO ALLE ORE 19.00
AL PROSVETNI DOM DI OPICINA
con sovratitoli in italiano
 
regia: Lino Marrazzo
con: Nikla Petruška Panizon

Domenica 15 gennaio alle ore 19.00 al Prosvetni dom di Opicina il Teatro Stabile Sloveno  presenterà il debutto di una suggestiva produzione fuori abbonamento dedicata al personaggio di Elisabetta, imperatrice d’Austria e Ungheria.
La prima assoluta in lingua slovena (con sovratitoli in italiano) di Elisabeth, l’ultimo giorno di un’imperatrice, segue la versione originale in lingua italiana messa in scena nel 2010 come produzione Airsac e Teatro La Contrada. L’adattamento e la traduzione riporteranno in scena lo spettacolo in una veste rinnovata, per parlare in modo ancora più incisivo e moderno delle vicende umane e della complessa personalità di questo personaggio iconico. Lo spettacolo, scritto e diretto dal regista Lino Marrazzo, vuole mettere in luce la verità storica, più che l’immagine romantica tramandata dalla tradizione. Nel racconto della storia e della leggenda di Elisabetta trovano spazio speranze, sogni e sentimenti, ma anche ombre di un ritratto che si rivolge a un pubblico ampio, anche a livello generazionale.
L’attrice triestina Nikla Petruška Panizon vestirà i panni dell’Imperatrice, uno dei personaggi più celebri e controversi del XIX secolo. Il testo la fa parlare in prima persona, in un monologo moderno e realistico che dipinge la donna, la madre, il personaggio pubblico che a poche ore dall’assassinio ripercorre le tappe principale della propria vita inquieta. Il finale tragico della sua vicenda gioco un ruolo importante nella nascita del mito, come spiega Marrazzo:  “Fu proprio tale assassinio a creare in modo definitivo quel mito di cui ancora oggi ci si chiede il vero motivo e che senza quella tragica fine, forse, non sarebbe mai esistito. Già il carattere e lo stesso nome della ‘principessa Sissisono stati con il tempo falsificati prima ancora che mitizzati. Perché ‘Sissinon fu mai così dolce e ingenua come troppo spesso la si è dipinta: dopo aver mostrato la sua indole ribelle fin dalladolescenza, una volta entrata da imperatrice nella rigida Corte viennese tenne per il resto della sua vita comportamenti molto discussi. Una donna che non venne mai chiamata con quel vezzoso diminutivo ‘Sissi che il cinema le affibbiò contribuendo a creare una figura falsa e fantasiosa. E la confessione, il rivelarsi, mettere a nudo le incertezze, i dolori ma anche  caparbietà, supeficialità e nel suo quasi dire nulla che, alla fine, lo spettacolo prende forza e dice tutto.”
La regia dello spettacolo utilizza immagini da vecchi film dedicati alla figura di Elisabetta, per creare un contrasto tra il mito e la realtà di una confessione sincera. Il video è stato costruito da Maurizio Bressan. L’adattamento del testo è stato realizzato da Katarina Košir, mentre la traduzione in sloveno è stata firmata da Marinka Počkaj. Lo spettacolo andrà in scena con sovratitoli in italiano.

FOTO: LUCA QUAIA
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Teatro Stabile Sloveno
web. www.teaterssg.com

 

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