Roma, 21 gennaio 2010
In occasione dello sciopero generale indetto dalla FIOM-CGIL per il giorno 28 gennaio a Roma, l’ANPI non può che ribadire la positività di ogni iniziativa tesa a sottolineare l’inscindibilità tra diritti e lavoro. Il dettato costituzionale in questo ambito è netto: dignità della persona, libera rappresentanza sindacale. Ogni manovra diretta a sovvertirlo è da condannare e contrastare.
L’ANPI fa un appello accorato – in presenza di una situazione politico-sociale al limite dell’esplosione e di una sempre più crescente involuzione antidemocratica – affinché tutti gli attori in campo, dalle forze politiche a quelle sociali, a quelle industriali, al Parlamento, al Governo in primis, colpevole di un immobilismo senza precedenti, si assumano tutte le proprie responsabilità fino in fondo e giungano a misure il più ampiamente concertate su una vicenda, la FIAT, che non può essere risucchiata da antagonismi esasperati.
È in gioco la pelle di chi lavora, di chi ha il diritto di lavorare, oltre che l’economia del Paese.
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI