Bamboo

Sabato  22 aprile ore 21.30


Teatro Miela
Miela Music-Live


BAMBOO

la musica con strumenti alternativi e non solo

 

 

I Bamboo sono in grado di far suonare tutto: bidoni, pentole, plastica, folletti, spazzolini elettrici e pistole giocattolo. Lo scopo è quello di creare musica con strumenti “alternativi” del tutto lontani da quelli tradizionali, oggetti comuni della vita di ogni giorno. Il gruppo di giovani musicisti romani è energia allo stato puro, cratività e invenzione musicale fusi insieme in un caleidoscopio di sonorità orignali e innovative. Sono musicisti tradizionali e cantanti a cui piace cimentarsi con il più ampio universo sonoro. I loro rifermenti vanno ricecati tra i Radiohead e gl Einsturzende Neubauten.
A tre anni da “What’s in the Cube”, a novembre 2016 è uscito “Props” il nuovo lavoro dei Bamboo edito da Bomba Dischi. Sulla scia della già edita Supertechno, i Bamboo trovano una direzione specifica e marcatamente di genere: la musica elettronica. La nuova scommessa dei Bamboo è quella di realizzare una musica talmente potente e completa di per sè, da non avere più bisogno essere giustificata mettendo in mostra i mezzi con cui è prodotta.
L’idea di formare i Bamboo è  del docente di percussioni Luca Lobefaro che nel 2008 raduna i musicisti più validi di un suo laboratorio di strumenti extra-musicali per continuare il lavoro di ricerca sonora con una vera e propria band che suona e fa risuonare, oltre ai propri corpi, segnali stradali, bidoni, bicchieri, catene, chiavi inglesi, pentole, taniche, chitarrine giocattolo, tubi di polivinile, boccioni ed altri utensili.
Dopo anni di concerti il loro show è arrivato ovunque, in giro per l’Italia e per l’Europa intera, dai live club più frequentati alle piazze cittadine, dimensione quest’ultima in cui i Bamboo amano improvvisare performance in versione buskers. Dalle strade fino all’Auditorium Parco della Musica di Roma passando per tutti i club d’Italia, i teatri e la Route Nazionale che gli ha dato modo di esibirsi al Parco San Rossore di Pisa davanti a 35.000 ragazzi e affermandosi definitivamente nel 2015 come una tra le più apprezzate sorprese del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma.
Dicono di sé e della loro musica: “Abbiamo atmosfere così differenti, passiamo dal tribale all’elettronica fino ad arrivare all’intimismo puro. Abbiamo molti brani che riconducono all’elettronica e probabilmente questa è la strada che più ci sta stimolando in questo momento. Crediamo che sia un concerto da occhi a intermittenza: apro, “fotografo” e vivo interiormente le emozioni. Lo ripetiamo, a nostro avviso la parte visiva è importante, sentire un suono “elettronico” e capire che è dato da un controller per macchinine radiocomandate, ha il suo valore. Sembra strano ma forse nessuno di noi è bravo col riciclo creativo, infatti noi non ricicliamo, se troviamo un oggetto lo percuotiamo e se il suono ci piace, lo assoldiamo nel nostro esercito di cianfrusaglie”.
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organizzazione: Bonawentura

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