MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2023 AL LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI SI SVOLGERÀ L’EVENTO TEATRALE “IN QUELLE TENEBRE – LA VERITÀ È UN INTECCIO DI VOCI”
Mercoledì 25 ottobre 2023 a Trieste, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Galileo Galilei, si terrà l’evento teatrale In quelle tenebre. La verità è un intreccio di voci, in doppia replica: alle 10.30 riservata alle scuole e alle 17:30 aperta a tutti.
La speciale iniziativa fa parte del programma culturale 1943-2023. Trame intrecciate di memoria, promosso dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo in occasione degli ottantesimi anniversari che ricorrono quest’anno, dall’Armistizio dell’8 settembre alla partenza del primo convoglio di deportati ebrei da Trieste il 7 dicembre. Gli eventi sono realizzati dal Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale con il contributo del Ministero della Cultura.
La verità è un intreccio di voci
dal libro In quelle tenebre di Gitta Sereny traduzione, adattamento e regia di Rosario Tedesco con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco con la partecipazione degli allievi del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste.
durata dello spettacolo: 90 minuti senza intervallo
età consigliata: +13 anni
In quelle tenebre. La verità è un intreccio di voci è un evento teatrale partecipativo tratto dal libro-intervista della giornalista inglese ebrea Gitta Sereny sul criminale nazista Franz Stangl, comandante dei campi di sterminio di Treblinka e Sobibór e attivo nelle nostre terre durante l’occupazione tedesca.
Sopravvissuto alla guerra e fuggito in Brasile, Franz Stangl viene arrestato nel 1967 e rinchiuso a Düsseldorf. Qui, nel 1971, Gitta Sereny lo intervista per 70 ore, facendosi raccontare la sua vita e scendendo con lui in quell’oscurità.
Perché? A cosa pensavi mentre lo facevi? Durante lo spettacolo è il pubblico a porre le domande. All’inizio vengono infatti distribuite alcune buste colorate. Seguendone l’ordine progressivo, gli spettatori si rivolgono a Stangl e attendono le sue risposte.
È una comunità che interroga il passato, nella speranza di potersi avvicinare alla verità e di gettare luce in quelle tenebre. Una comunità che non dimentica.
Scrive Rosario Tedesco nelle note di regia: «come un messaggero da tragedia greca, Gitta Sereny ha visto l’orrore ed è tornata indietro da quel confine, per noi inesplorato, per raccontarcelo. Oggi, nel nostro tempo fuori sesto, nel nostro presente che vede la comunità sempre più spezzata e preda dei suoi peggiori istinti, il delicato ruolo di Gitta Sereny credo debba essere affidato proprio alla comunità, al pubblico convenuto, che così non solo assisterà allo spettacolo ma ne diverrà parte attiva e motrice.»
A impreziosire lo spettacolo sarà una suggestiva colonna sonora composta da pagine di J. S. Bach (Sonata n. 4, Suite n. 1, Das alte Jahr), Arvo Pärt (Für Alina) e Vivaldi (Cum dederit). Le musiche saranno eseguite, per questa speciale occasione, da due allievi del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, i chitarristi Giovanni Battista Uggeri Michelini e Iva Bobanović.
La replica del mattino, con inizio alle ore 10.30, è riservata alle scuole.
Quella del pomeriggio, con inizio alle ore 17.30, è rivolta a tutti.
Ingresso libero.
Posti limitati.
È consigliata la prenotazione all’indirizzo risierasansabba@comune.trieste.it.
Informazioni
risierasansabba@comune.trieste.it
Rosario Tedesco
Attore e regista, si forma alla scuola di Luca Ronconi e collabora, fra gli altri, con Antonio Latella. Lavora con diverse compagnie multiculturali, nell’ambito di tournée nazionali e internazionali. Nel 2017 e nel 2018 dirige insieme a Matteo Caccia Mosto Il succo delle storie, primo festival di narrazione che intreccia teatro e giornalismo. Con il progetto Doppio sogno per Palermo – 5 quadri per la città, da lui ideato e diretto, sperimenta, a partire dal testo di Arthur Schnitzler, un’idea contemporanea di Stadtspiel (teatro di città). Quello di Rosario Tedesco è un personalissimo percorso di ricerca nell’ambito del teatro civile, come evidenziato dagli spettacoli di cui cura regia e adattamento, legati alla Storia del XX secolo e al tema della responsabilità individuale: Il vicario di Rolf Hochhuth, I fisici di Friedrich Dürrenmatt, Destinatario sconosciuto di Katherine Kressmann Taylor, Infanzia berlinese di Walter Benjamin, In quelle tenebre – La verità è un intreccio di voci da Gitta Sereny. Per il cinema ha preso parte a importanti produzioni internazionali, recitando al fianco di attori del calibro di Anthony Hopkins, Udo Kier, Michael York.
Nicola Bortolotti
Diplomato nel 1995 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi, Nicola Bortolotti debutta come interprete protagonista de Lo stilita, per la regia di Mauro Avogadro.
Lavora con Luca Ronconi (Verso Peer Gynt, I fratelli Karamazov, Candelaio), Giancarlo Cobelli (Re Giovanni, Satyricon, Aspettando Godot), Glauco Mauri (Il bugiardo) e, fra gli altri, Marisa Fabbri, Daniele Salvo, Francesco Frongia, Mario Perrotta. Nel 2018, insieme a Elena Russo Arman, Franca Penone e Alessandro Mor (Invisibile Kollettivo), interpreta L’avversario, da Emmanuel Carrère, per la regia di Lorenzo Fontana. Dal 2010 lavora con Emilia Romagna Teatro, recitando sotto la guida di Claudio Longhi (La resistibile ascesa di Arturo Ui, Istruzioni per non morire in pace, La classe operaia va in paradiso). Diretto da Rosario Tedesco, recita ne Il vicario di Rolf Hochhuth, I fisici di Friedrich Dürrenmatt e Destinatario sconosciuto di Katherine Kressmann Taylor. Insegna recitazione e analisi del testo alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Modena.
Il programma culturale “1943-2023. Trame intrecciate di Memoria”
Tra settembre e dicembre 1943 hanno luogo alcuni eventi storici che, con la loro eccezionale portata, connoteranno non solo i due anni successivi di guerra, ma l’intero destino europeo e, in particolare, dell’area alto adriatica. L’Armistizio tra il Regno d’Italia e gli Alleati, reso pubblico l’8 settembre, ha fra le sue conseguenze l’immediata invasione nazista dei territori italiani non ancora sotto il controllo alleato. Nelle province di Trieste, Udine, Gorizia, Pola, Fiume e nella provincia occupata di Lubiana viene istituita la Zona di Operazioni Litorale Adriatico. Questa è sottoposta, come la Zona di Operazioni Prealpi (Trento, Belluno, Bolzano), al controllo non solo militare ma anche amministrativo da parte delle autorità del Terzo Reich e sottratta così alla giurisdizione della Repubblica Sociale Italiana.
Intanto, anche nella RSI ha inizio la deportazione degli ebrei, oltre che dei prigionieri politici, verso i Lager. Il 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma i nazisti rastrellano oltre mille ebrei, che nei giorni successivi partono, chiusi in vagoni piombati, dalla stazione Tiburtina in direzione di Auschwitz. Le autorità italiane fasciste allestiscono diversi campi di internamento per ebrei, fra cui il più importante è Fossoli (Carpi, Modena). A Trieste l’ex fabbrica della Risiera di San Sabba diventa il principale centro delle azioni di polizia e rastrellamento nazista nel Litorale Adriatico, territorio in cui operano alcuni fra i peggiori criminali nazisti, quali Odilo Globočnik e Franz Stangl. Il 7 dicembre 1943 parte il primo convoglio di deportati ebrei da Trieste.
A 80 anni dai tragici eventi del 1943, la Risiera di San Sabba intende ricordare e soprattutto comprendere quanto avvenuto, offrendo spunti di riflessione dalle molteplici forme – teatrali, musicali, espositive e storiografiche – in un ricco programma culturale, che è il frutto di un lavoro sinergico tra il personale del Comune di Trieste preposto alla cura e alla gestione del Memoriale, gli esperti della Commissione per il Museo della Risiera di San Sabba e molti altri soggetti ed enti, sia locali che nazionali: Associazione Nazionale Ex Deportati – ANED, Sezione di Trieste; Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANPI, Comitato provinciale di Trieste; Commissione per il Civico Museo della Risiera di San Sabba; Comunità Ebraica di Trieste e Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”; Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, Trieste; Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC Onlus, Milano; Fondazione Museo della Shoah, Roma; Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata – IRCI, Trieste; Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia – IRSREC FVG; Liceo Scientifico Galileo Galilei, Trieste; Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici – DiSU. Le iniziative sono coordinate da Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale. Sono state rese possibili dal contributo che il Ministero della Cultura destina annualmente alla Risiera e ad altri luoghi della memoria italiani.