LADY D.
di Annalisa Favetti, Pino Amendola
con Annalisa Favetti
regia Pino Amendola
produzione Nicola Canonico per la Good Mood
La famiglia è la cosa più importante al mondo
Diana Frances Spencer
Favolosa Annalisa, che oltre alla grande somiglianza con la protagonista ha sostenuto un monologo che ha incantato il pubblico che ha riempito la Sala Bartoli del Politeama Rossetti alla prima rappresentazione. Nonostante alcuni problemi tecnici, prontamente risolti dallo staff del Teatro, lo spettacolo ha ottenuto un grande successo, bloccando l’attenzione su quello che era molto di più di un racconto.
In scena infatti c’era molto di più della biografia di Diana Frances Spencer, conosciuta anche come Lady Diana o Lady D, colei che è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo III del Regno Unito, allora Principe di Galles e che ebbe con lui due figli: William, principe del Galles e Harry, duca di Sussex.
In scena c’era il racconto della sua esperienza extracorporea, ovvero la sensazione che la persona percepisce di “uscire” dal proprio corpo fisico, cioè di proiettare la propria coscienza oltre i confini corporei e che, nonostante la morte, fa percepire una vita che prosegue, perlomeno per un periodo da permettere visioni che riportano i tratti più importanti, dolorosi o felici, della vita trascorsa e che successivamente fanno intravedere persone care già passate oltre questo varco, attraverso un tunnel nero che, nella quiete, fa intravedere una luce nuova.
Uno spettacolo che incanta e che fa rivivere in tutti il ricordo di questa ragazza, amata dal mondo intero, tranne che dalla sua famiglia reale. Uno spettacolo che riporta il pensiero al dolore della perdita dei propri cari, e della annosa domanda su quanto ci sia dopo, sul viaggio che prosegue o che finisce, e soprattutto sul dolore che può perdurare oltre la morte fisica. Un dolore di abbandono dei propri cari e di una vita terrena tanto amata. Un racconto sicuramente basato su ricerche ed esperienze narrate di ritorni e visioni di quanto possa avvenire nel momento dell’avvicinarsi della morte.
Sul palcoscenico anche due attori vestiti da guardie reali che, fin dall’inizio, hanno accolto il pubblico all’ingresso della sala.
Ad accompagnare lo spettacolo, le musiche più amate dalla Principessa, Freddie Mercury, i Beatles e l’amico Elton Jhon hanno ipoteticamente suonato per lei, accompagnandola in un viaggio dove solo la musica può arrivare.
Annalisa Favretti, alla fine dello spettacolo ha chiamato sul palcoscenico per condividere gli applausi il regista e coautore, insieme a lei, Pino Amendola, presente in sala.
Laura Poretti

“Annalisa Favetti indaga e porta in scena il mito di una delle donne più ammirate dell’ultimo secolo in “Lady D.”: lo spettacolo è ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia il 6 e 7 maggio alla Sala Bartoli ”.
“Lady D” racconta il mito e il dramma interiore di una delle donne più ammirate e discusse dell’ultimo secolo: un lavoro al femminile, di Annalisa Favetti che ne è l’autrice (assieme al regista Pino Amendola) e l’interprete.
Lo spettacolo è ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia il 6 e 7 maggio alla Sala Bartoli per il cartellone “Scena contemporanea”.
«“Lady D.” è un progetto a cui tengo moltissimo, importante per me sia a livello artistico che interiore» ha scritto Annalisa Favetti autrice – con Pino Amendola – e interprete dello spettacolo dedicato alla principessa Diana. «Io stessa racconto in prima persona il “mito Diana”, la “Principessa del popolo”: una donna anticonformista, altruista, impegnata nelle campagne umanitarie, ma anche una ragazza semplice, timida, stritolata dalla vita e forse dal potere dell’aristocrazia inglese».
Lo spettacolo trasporta il pubblico sotto il tunnel del Pont De L’Alma a Parigi, subito dopo l’incidente stradale: dai rottami fumanti dell’auto, si libra la voce di Lady D.
La principessa più amata nel mondo, in una sorta di delirio premorte, inizia a raccontare la sua storia conducendo gli spettatori nel suo mondo più intimo e segreto.
Annalisa Favetti restituisce attraverso il monologo la dolcezza, la grinta e lo strazio di Lady D come donna, come essere umano che soffre, che sbaglia, ma che trova sempre una via per riprendersi… lo scettro della vita.
Volto noto al grande pubblico per le molte apparizioni sul piccolo e grande schermo (dalla fiction “Un posto al sole” al film “Un Marziano di nome Ennio”, per la regia di Davide Cavuti, recitato recentemente al fianco di Massimo Dapporto e Michele Placido) Annalisa Favetti ha una profonda passione per il palcoscenico che ha iniziato ad affrontare giovanissima e per il quale si è formata con Gigi Proietti e altri grandi maestri e colleghi di lavoro.
Lo spettacolo replica martedì alle ore 19.30 e mercoledì alle ore 21. Biglietti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it Informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.