Risuona così anche nelle note una luna ammantata quasi integralmente di blu cobalto che passa a gamme di verdi, lilla, gialli, viola, magenta, per rarefarsi nei pallori carnicini, nel bianco etereo, e poi riaccendersi lentamente nel grigio e nel rosa.
Frammenti testuali di brani musicali, titoli di raccolte poetiche, un cocktail, il nome di una persona mancata emergono dal nero dei passepartout per diventare elementi luminescenti in una performance live in occasione del finissage.
Nuove metamorfosi al Cavò con i forbidden colours di Barbara Stefani e Prometheus di Alexey Grankowsky, una composizione elettronica, realizzata per questo progetto, caratterizzata da un mix di elementi in stile minimalista e sperimentale, inclusi suoni distorti e campionamenti di frequenze di comunicazioni radio.
Viaggiamo intorno alle lune, tra note e silenzi, tra luce e oscurità e un viaggio sulla luna, questo corpo celeste, unico satellite naturale terrestre, che ha stimolato fin dall’antichità civiltà e culture, germinando lunari agricoli e Tarocchi, illuminando poeti, folli e artisti.
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