disseminate sul territorio nazionale
Gentili Signori/e SOCI dell’ANPI

- Il valore della pace ed il ripudio di guerre offensive riconosciuto dall’articolo 11 della Costituzione Italiana, violato dall’ esercito di Israele innumerevoli volte, ultima delle quali nel dicembre 2008 a Gaza, quando l’aviazione israeliana commise un massacro (1400 morti, la maggior parte dei quali civili, 352 bambini);
- Il valore della libertà di ogni individuo, riconosciuto nella carta universale dei diritti umani e principio fondante della resistenza contro l’occupazione tedesca e contro il regime fascista in Italia. Tale principio viene negato al popolo palestinese da 64 anni. 7 milioni di rifugiati in esilio e persone internamente dislocate non possono ritornare alle proprie case, 4.653 prigionieri politici, di cui 308 in detenzione amministrativa, 218 bambini e 7 donne, vivono in condizioni disperate nelle carceri israeliane, 2 milioni di abitanti nella West Bank vivono segregati al di là di un muro illegale (condannato dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia nel 2004) e privi di libertà di movimento, 1.2 milioni di palestinesi vivono nella Striscia di Gaza sotto Assedio, in una prigione a cielo aperto, ridotti alla fame da un embargo disumano;
- Il valore dell’uguaglianza, riconosciuto dalla carta universale dei diritti umani, dalla costituzione italiana e da innumerevoli trattati del diritto umanitario internazionale. Tale valore viene negato ai palestinesi in quanto Israele si autodefinisce “Stato democratico Ebraico” e tutti gli abitanti non ebrei di Israele non godono degli stessi diritti degli altri cittadini. Per questo motivo La Legge Per il Ritorno israeliana rilascia immediata cittadinanza a tutti gli ebrei nel mondo che intendano trasferirsi a vivere in Israele. Un diverso trattamento viene invece riservato ai rifugiati palestinesi che scapparono o furono cacciati durante la guerra del 1948. Tali persone posseggono ancora case, terre e legami familiari in quei luoghi di origine. Israele tuttavia non riconosce loro il diritto al ritorno e quindi di cittadinanza (diversamente da quanto prescritto dalla risoluzione 194 delle Nazioni Unite). Uguaglianza viene similmente negata ai palestinesi cittadini dello stato d’Israele, sottoposti a leggi discriminatorie che ne limitano le libertà personali (nel matrimonio e nell’acquisto di immobili, per esempio);
- Il valore dell’ autodifesa contro una forza occupante, che vede i palestinesi nel diritto di opporsi ad un continuo ed implacabile progetto di pulizia etnica che li vuole allontanare dalle proprie case e dalle proprie terre (nei soli quartieri di Silwan e Sheik Jarrah, presso Gerusalemme Est, migliaia di Palestinesi hanno recentemente ricevuto ordini di espulsione dalle proprie case);
- Il valore universale di giustizia, principio fondante del diritto internazionale e principio morale a cui i partigiani si ispirarono. Le colonie israeliane sono state ripetutamente definite illegali nelle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU n° 446, 452, 465, 471 e 476.
Vi invitiamo ad unirvi con noi nella Campagna di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni contro Israele, una forma di resistenza non violenta volta a fare pressioni sullo Stato di Israele affinché tutti i valori che abbiamo elencato precedentemente vengano rispettati;
Federica Molesti – Gabriella Grasso – Susanna Casali
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La presente lettera per chiedere di aderire e firmare con noi la lettera che riportiamo di seguito.
Sarà consegnata il 16 giugno, durante la festa nazionale dell’ANPI che quest’anno si svolgerà a Marzabotto.
Firmate come singolo e come associazione.
inviando una mail a:
firme.anpi@gmail.com
In quanto associazione Vi chiediamo inoltre di aiutarci nella diffusione per la raccolta adesioni.
Grazie
Gabriella Grasso
http://www.facebook.com/events/378174718896274/