Muse Triestine 🗓

MUSE TRIESTINE

di Sabrina Morena e Federica Luser

visita animata alla mostra

ETERNO FEMMININO. Arte a Trieste tra fascino e discrezione 1900 – 1940

 

 

Splendida esibizione della visita animata alla mostra Eterno femminino.

Sotto la direzione di Sabrina Morena e Federica Luser, l’attrice Zoe Pernici accompagna il pubblico insieme alle note del violino di Agnese Accurso.

Zoe Pernici il pubblico triestino già la conosce grazie a molteplici collaborazioni con il teatro La Contrada, il Teatro dei Fabbri ed il Politeama Rossetti, per passeggiate shakespeariane e strehleriane e molte letture a leggio. Anche in questa occasione ha saputo incantare e dialogare con il pubblico, dimostrando di saper affrontare non solamente il testo fornito ma anche l’interazione improvvisa che il recitare a contatto con le persone può provocare.

L’opera prodotta da Sabrina Morena ha come sempre saputo incantare per la naturalezza nel far passare i concetti ed in questo caso, la storia dell’arte coadiuvata dalla collaborazione con Federica Luser e  Agnese Accurso si è dimostrata una valente e dolcissima musicista.

Figlie di Zeus e della titanessa Mnemosine, le nove muse sono abitualmente considerate le divinità che sovrintendono alle attività artistiche umane. Esse sono compagne di Apollo, dio della musica e della poesia, per gli Antichi Greci queste nove sorelle erano le custodi della cultura e delle arti e permettevano ai grandi avvenimenti di non venir dimenticati nel corso del tempo grazie al loro canto.

Per questo motivo venne definita musa o musa ispiratrice  una persona che fornisce ispirazione creativa a una personalità legata al mondo delle arti, in questo caso specifico della pittura, anche se in realtà sia per il settore pittura che scultura nell’antichità greca non v’era menzione di musa. In realtà le Muse in origine, erano una versione della dea madre una e trina, secondo Pausania: Aoide per il canto, Melete per la cura e l’esercizio e Mneme per la memoria. In seguito in alcuni luoghi della Grecia  a Lesbo per esempio le Muse erano sette e solamente con Esiodo divennero nove.

La prossima replica si terrà sabato 30 marzo alle ore 11.30.

Laura Poretti Rizman

Le donne raffigurate nei quadri raccolti nella mostra Eterno femminino. Arte a Trieste tra fascino e discrezione. 1900-1940 escono dalla tela e ci parlano di loro stesse e dei pittori che le hanno ritratte.

Loro sono muse, ispiratrici di chi le ha dipinte. Di alcune si conosce il nome e la biografia, come per Fanny Lackenbacher Tedeschi, la modella, amica e musa di Gino Parin; Luciana Walmarin, ritratta da Cesare Sofianopulo; Rina Drenik, la moglie scultrice di Piero Marussig, Di altre non si sa nulla, si conoscono solo il volto, lo sguardo, il sorriso. Ciò nonostante ci parlano di loro stesse, dell’epoca in cui hanno vissuto e dell’artista che ha colto il loro fascino.

Tra i quadri affioreranno la storia d’amore tra Fanny Tedeschi e Gino Parin, la relazione travagliata di Luciana Walmarin con Gabriele D’Annunzio, l’ambiente decadente del salotto di Nella Doria Cambon, l’amicizia fra le famiglie Marussig e Camaur, la tormentata solitudine di Vito Timmel, il mondo elegante di Bruno Croatto, le atmosfere raffinate di Oscar Hermann Lamb.

Muse triestine di Sabrina Morena e Federica Luser con Zoe Pernici e al violino Agnese Accurso

Museo Sartorio, Trieste
sabato 23 e domenica 24 marzo ore 11.30

sabato 30 marzo ore 11.30

prenotazioni Museo Sartorio 040 6759321

Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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