“Obiettivo 13 – Arte e cambiamenti climatici”
sala Esposizioni della Barchessa di Levante (1° piano) di Villa Manin, a Passariano di Codroipo.
Sei artisti contemporanei uniti in un progetto collettivo per indagare la tematica dei cambiamenti climatici attraverso il linguaggio dell’arte. È “Obiettivo 13 – Arte e cambiamenti climatici”, la mostra è stata inaugurata venerdì 31 gennaio alle ore 18 nella sala Esposizioni della Barchessa di Levante (1° piano) di Villa Manin, a Passariano di Codroipo.
Un tema, quello del cambiamento climatico, che – oltre a essere estremamente attuale e oggetto di dibattito politico – tocca da vicino la stessa Villa Manin, che negli ultimi anni ha subìto al suo interno gli effetti di questo mutamento. La siccità dell’estate 2023 ha infatti asciugato i laghetti del parco della Villa, intrappolando i pesci in piccole pozze d’acqua, salvati poi grazie all’intervento dell’Ente regionale per la tutela del patrimonio ittico. A ciò si è aggiunto l’abbattimento negli ultimi due anni di cinquanta alberi ad alto fusto che, dopo anni di prosperità, non erano riusciti a sopravvivere alle temperature roventi delle ultime estati.
Con un titolo ispirato all’obiettivo inserito nell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, la mostra – organizzata da Erpac Fvg e a cura di Giacomo Bassmaji e Linda Carello – pone l’attenzione non soltanto sui cambiamenti climatici (lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento, la deforestazione, l’effetto del turismo di massa, la sofferenza degli ecosistemi), ma anche sulle azioni necessarie per contrastarli.
Giovanni Betti e Katharina Fleck, entrambi architetti, portano in mostra una denuncia sullo stato dei ghiacciai in Italia. Il loro lavoro diventa un simbolo del rapporto complesso e a volte contraddittorio tra uomo e ambiente naturale e invita i visitatori a una riflessione sulle nostre responsabilità come specie planetaria.
Roberto Ghezzi esplora il paesaggio attraverso la sua serie “Naturografie”, dove la natura stessa lascia tracce sulle tele, diventando una testimonianza scientifica ed estetica dell’ambiente.
Maria Elisabetta Novello utilizza la cenere e lavora sulla metafora del fuoco inteso come elemento potente e distruttivo, ma anche come sostanza che accende sguardi, usando l’arte come dispositivo di denuncia.
Laura Pozzar indaga la connessione tra vita e morte, esplorando l’ambiente e le sue vulnerabilità attraverso uno sguardo sulle catastrofi che sfuggono al controllo umano.
Giorgia Severi, infine, si concentra sull’impatto dei cambiamenti climatici in Papua Occidentale, dove ha studiato gli effetti del turismo e dell’inquinamento sugli ecosistemi marini e terrestri. Le sue opere, realizzate durante la sua permanenza in quei territori, continuano a evolversi e saranno parte di un progetto in corso fino al 2026.
Oltre all’esposizione, tra febbraio e aprile è previsto un programma di incontri aperti al pubblico, per approfondire le tematiche sviluppate dagli artisti.
OBIETTIVO 13
Arte e Cambiamenti Climatici
a cura di Giacomo Bassmaji e Linda Carello
organizzata da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia
dal 1° febbraio al 27 aprile 2025, sala Esposizioni Barchessa di Levante, Villa Manin, Piazza Manin,10 – Passariano di Codroipo (Udine)
Orari
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00
Lunedì chiuso
La mostra sarà aperta anche nelle seguenti giornate: 20, 21, 25 aprile 2025
Biglietti
Intero 8,00 euro
Ridotto 5,00 euro (65 anni compiuti; ragazzi da 12 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti; diversamente abili)
Ridotto gruppi 4,00 euro (min. 15 – max 25 persone previa prenotazione a bookshop@villamanin.it)
Gratuito bambini fino a 12 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); un accompagnatore per disabile; tesserati ICOM; FVG Card; giornalisti in servizio con regolare tessera dell’Ordine Nazionale.