Prigioniero della seconda strada

Una bella scenografie e dei splendidi abiti aggiungono valore alla perfetta esibizione di due grandi attori quali Tosca D’Aquino e Maurizio Casagrande, che vengono accolti con un applauso sia all’ingresso sul palcoscenico del teatro Orazio Bobbio a Trieste che alla fine dello spettacolo.

La nuova produzione de La Contrada, il Prigioniero della seconda strada, di Neil Simon, è un testo che vanta  più di trent’anni  ma risulta essere ancora attualissimo per l’argomento trattato.

Siamo a New York o in quella che potrebbe essere una qualsiasi metropoli o ancor meno qualsiasi città o luogo abitato di questo nostro vivere occidentale.

La smania e lo stress della vita quotidiana esplode nella coppia quando viene a mancare la certezza di un lavoro. Come un tarlo la depressione pian piano intacca la serenità e la comunicazione, ma per fortuna rimane integro il rispetto per l’altro, nell’accettare l’aiuto offerto. Un’altalena di situazioni vissute sulla pelle dei due protagonisti nell’illustrare uno squarcio di vita quotidiana, alle prese con la vita di condominio, di lavoro, di stress, di ricerca di benessere per se e per i propri figli, di rapporti fraterni mal cuciti. La disperazione nel trovarsi senza più nulla, quasi come se quei ladri si fossero davvero materializzati per portar via ogni cosa bella, lasciondo solo quelle inutili.

La rabbia urlata da un balcone che accoglie altre voci di altre realtà e famiglie vicine, un balcone che è una vedetta su un mondo che soffre e porta la voce dei latrati dei cani e la puzza degli immondezzai, ma anche la purificazione dell’acqua.

Un testo che avrebbe potuto esser svolto in mille modi, ma che la simpatia e la bravura di Tosca D’Aquino e Maurizio Casagrande uniti  all’intervento di Barbara Folchitto,  Adriano Giraldi, Paola Bonesi e Marzia Postogna, alla scelta di regia e alle belle musiche di Fabio Valdemarin, ha reso divertente nella sua tristezza di sottofondo, ma soprattutto ha saputo ridare speranza nella forza dell’unione del valore della famiglia.

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©Laura Poretti Rizman

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videointervista©Laura Poretti Rizman                   a Tosca D’Aquino     LINK

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videointervista©Laura Poretti Rizman         a Maurizio Casagrande     LINK

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foto©TommasoLePera fornita da La Contrada
foto©TommasoLePera fornita da La Contrada

La Contrada presenta la sua nuova produzione “Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon

La Contrada apre il nuovo anno con  la sua nuova produzione, “Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon. Un debutto nazionale, quindi, quello fissato per venerdì 17 gennaio al Teatro Bobbio, cui farà seguito una tournée in tutta la penisola. Protagonisti di questo nuovissimo allestimento, due attori del calibro di Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino.

Storia di Mel e Edna, due newyorkesi che vivono in un appartamento sulla seconda strada. Il loro palazzo, in un’estate rovente, si rivela come una fonte inesauribile di noie, che vanno dai vicini rumorosi all’impianto di condizionamento che non funziona correttamente.  Ma quell’estate si rivela ancora più preoccupante, perché Mel perde il suo lavoro da dirigente e non sa come dirlo alla moglie. Edna, dal canto suo, ignorando il motivo per il quale il marito stia cambiando il proprio atteggiamento, infastidendosi per qualsiasi sciocchezza,  cerca di supportarlo con tanto affetto, senza grandi risultati. Quando la loro casa viene svaligiata, ecco che Mel trova il coraggio di parlare e confidarsi. Edna a quel punto reagisce prendendo in mano la situazione e cercandosi un lavoro, ma anche quell’azienda naviga in cattive acque, e non le verrà dato nemmeno il tempo di iniziare. Costretta a casa con un futuro ancora più incerto, anche per lei ogni piccola cosa inizierà a diventare insopportabile, mentre Mel, che ha iniziato a vedere un terapista e che continua il suo rapporto di amore e odio con i suoi fratelli, inizia a stare meglio. Privati di tutte le certezze materiali, ai due coniugi non rimane che quella più grande, il loro amore, di fronte al quale la mancanza di un lavoro o la minaccia di una secchiata d’acqua non possono che risultare molto meno spaventosi.

Prodotto dalla Contrada, lo spettacolo vedrà in scena, oltre a Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino, Barbara Folchitto e Adriano Giraldi, Paola Bonesi e Marzia Postogna. L’adattamento e la regia sono di Giovanni Anfuso. Le scene sono di Alessandro Chiti e i costumi di Alessandra Ricci. Le musiche portano la firma di Massimiliano Forza, con gli arrangiamenti di Fabio Valdemarin, mentre Bruno Guastini firma le luci.

Lo spettacolo debutta venerdì 17 gennaio alle 20.30 e rimane in scena fino a domenica, con i consueti orari del Teatro Bobbio: serali 20.30, martedì e festivi 16.30, giovedì riposo.

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 – orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 – orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; contrada@contrada.it; www.contrada.it.

©foto Tommaso le Pera fornita da La Contrada
©foto Tommaso le Pera fornita da La Contrada

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