Tesla 🗓

TESLA

di Ksenija Martinović e Federico Bellini

con Ksenija Martinović

30 luglio ore 19

Teatro Ristori di Cividale del Friuli

 

DEBUTTO IN PRIMA ASSOLUTA A MITTELFEST 2023

Udine, 12-06-2023 – Teatro Palamostre – Sala Carmelo Bene e Blue Bar – Shooting per Promozione Produzione CSS – TeslaKsenija Martinović e Federico Bellini – creazione scenica di Ksenija Martinović e Federico Bellinitesto di Ksenija Martinović e Federico Bellini – interpreti e performer Ksenija Martinović – musiche e sound design Antonio Della Marina – e…consulente scientifica Ivana Abramovic – produzione e co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e La Contrada Teatro stabile di Trieste – Foto © 2023 Alice BL Durigatto

 A Nikola Tesla si deve l’invenzione, decisiva, della corrente alternata, e altri 700 brevetti che orientano e determinano il vivere dei nostri giorni. Alla sua figura, avvolta da un alone di leggenda che sfocia quasi nel misticismo, è dedicato il nuovo spettacolo di Ksenija Martinović e Federico Bellini, “Tesla”, co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e La Contrada Teatro stabile di Trieste, che debutterà in prima assoluta il 30 luglio alle ore 19 al Teatro Ristori di Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2023.

Nikola Tesla fu tra i massimi scienziati e inventori dell’inizio del Novecento. Nel 1901 intraprese il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe, quella che sarebbe potuta essere la svolta epocale per l’umanità, ovvero la produzione di energia elettrica gratuita per tutti e in ogni luogo. Lo scienziato si era accordato con il più grande banchiere dell’epoca, J.P. Morgan, per la costruzione di una o più torri in grado di veicolare onde radio. Giunto ormai però quasi al termine del lavoro, si vide rifiutato un ultimo finanziamento per completare il progetto. Questo episodio segnò il declino del Tesla inventore, l’ostracismo di Wall Street e quindi di tutti coloro che avrebbero potuto finanziare tale incredibile scoperta.

Lo spettacolo ripercorre questa vicenda non sempre ricordata dalle cronache odierne, e spesso oggetto di scetticismo da parte della scienza ufficiale, attraversando i generi teatrali, dalla narrazione alla rappresentazione, fino alla performatività, dove il corpo dell’attrice Ksenija Martinović diventa macchina e produttore di energia, quasi fosse una creazione stessa dell’inventore.

Ad una prima parte in cui Ksenija Martinovic racconta il suo legame con Tesla attraverso esperienze biografiche, succede una seconda in cui ci troviamo catapultati nei primi del Novecento, dove ascoltiamo lo sviluppo della trattativa tra J.P. Morgan, Tesla e altri alfieri del capitale, simboleggiata da una ideale macchina di microfoni che dà voce ad ogni singolo personaggio. Seguiamo quindi l’inizio e la costruzione della torre di Wardencliffe (tramite un sovrapporsi di aste di microfoni) e, per metafora, dell’ascesa di Tesla, a cui segue il repentino declino e l’esaurimento nervoso che nei fatti sancì il fallimento dell’impresa.

«Abbiamo pensato a “Tesla” come ad un ideale prosecuzione artistica del lavoro condotto sulla moglie di Albert Einstein, Mileva Maric, che sfociò nello spettacolo “Mileva” con Martinovic e Mattia Cason», dicono gli autori. «Maric fu a lungo dimenticata dalla scienza ufficiale, salvo ricomparire praticamente in questi ultimissimi anni come probabile aiutante di Einstein nelle sue più importanti scoperte. Come Tesla, anche Maric morì in assoluta povertà, a lungo malata; si tratta, in estrema sintesi, di due storie che hanno il rifiuto o la diffidenza della comunità scientifica ed economica come caratteristica comune, due grandi figure che, soprattutto nel caso di Tesla, hanno visto la loro opera oggetto più di un culto acritico che di indagine scientifica; riguardo a Maric, pare evidente come la sua biografia e le sue ricerche fondamentali siano state in qualche modo sovrastate dall’ombra di Einstein. I due spettacoli sono pensati come un dittico performativo, in cui gli elementi del primo, “Mileva”, sembrano moltiplicarsi nel secondo. Sono innumerevoli i rimandi tra i due lavori, a partire dalla straniante presentazione di Martinovic in cui, presentando sé stessa, presenta anche le due figure di cui parlerà e di cui, passo a passo, prenderà le parole se non il corpo stesso». Una presentazione che sancisce il legame tra l’attrice-autrice e queste due figure, non solo data dalla comunanza geografica delle radici serbe, ma anche ricordo e confronto con due storie nazionali, la sua e la nostra, del tutto differenti. Eppure, forse, il tratto più saliente che fa di questi due spettacoli una sorta di dittico è il rapporto tra oblio e scienza, non sempre, probabilmente, da considerare come mera e semplice dimenticanza o trascuratezza della memoria.

TESLA

creazione scenica di Ksenija Martinović e Federico Bellini
testo di Ksenija Martinović e Federico Bellini
performer Ksenija Martinović
sound design Antonio Della Marina
consulente scientifica Ivana Abramović
coreografia terzo quadro Matilde Ceron
video Sonia Veronelli
co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
e La Contrada Teatro stabile di Trieste

progetto in attraversamento tra i Titolari di Residenza per Artisti nei Territori del Friuli Venezia Giulia, ARTEFICI. ResidenzeCreativeFVG/ArtistiAssociati, Dialoghi_Residenze delle arti performative a Villa Manin/CSS, Vettori/La Contrada Teatro stabile di Trieste

Scheduled Arte e spettacolo Italia

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