In una scenografia con un’arredamento essenziale, troviamo una coppia che nel loro racconto frammentario inizia a raccontare la propria vita.
Una grande vetrata alle spalle lascia intravedere il nulla dell’intorno. Un intorno fatto di tanta natura ma di raro contatto umano, che alla coppia, seppur fingendo di aver scelto la campagna per una necessità di sfuggire alla vita stressante della città, pesa troppo.Insieme alla mobilia composta da una scrivania e da un paio di sedie, appaiono sulla scena dei modellini. In primo piano, quello di un cascinale, e sullo sfondo, appoggiato alla finestra, quello di un trattore; il tutto sembra sia messo apposta per dare una collocazione visiva che arriva prima di quella orale, così da sottilineare meglio la collocazione della storia che si va a raccontare.
Una storia confusa che Laura Morante interpreta davvero con freddo distacco, quale il ruolo le impone. Gigio Alberti, nel ruolo del marito, sembra sempre un pò confuso, ed appena nel mezzo del loro dialogare, all’ingresso della talentuosa Stefania Ugomari Di Blas, il pubblico riesce a comprendere davvero le dinamiche del racconto.
Un racconto che traccia paralleli continui all’ideale bucolico di Virgilio, ma che alla fine racconta palesamente le smanie di un uomo di mezza età innamorato di una giovane donna.
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©Laura Poretti Rizman
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“Laura Morante recita per la prima volta al Teatro Stabile regionale in The Country, al fianco di Gigio Alberti e Stefania Ugomari Di Blas diretti da Roberto Andò. Il testo dell’inglese Martin Crimp indaga nella vita di una coppia, nelle dinamiche del loro rapporto e del loro amore. Repliche da venerdì 6 a domenica 8 dicembre alla Sala Assicurazioni Generali”.
Compromesso morale e violenza connotano la vita contemporanea, nella visione di Martin Crimp, uno dei più quotati autori inglesi del nostro tempo. Ciò sia quando il suo sguardo si muove ampiamente sull’orizzonte della società, sia se la sua attenzione viene invece catturata da un ambito più intimo, com’è quello abitato da una coppia.
È il caso di The Country, testo che indaga nelle dinamiche di una coppia, e che gode dell’interpretazione di una Laura Morante – per la prima volta ospite del Teatro Stabile regionale – di grande forza, nel ruolo della moglie, di Gigio Alberti – il marito – pronto a usare le armi del sarcasmo anche nei momenti più drammatici e di Stefania Ugomari Di Blas nei panni della misteriosa giovane donna, giunta a scardinare gli equilibri delicati intessuti fra moglie e marito.
Il plot prevede che un uomo – che dopo varie traversie di vita si è ritirato con la moglie a vivere in campagna – faccia ingresso in casa accompagnato da una ragazza reduce da un incidente. La moglie però si insospettisce e la ritiene una sua ex amante. Da questo intreccio scaturisce una pièce enigmatica e misteriosa che avvince per le sue evoluzioni e per il linguaggio di Crimp, perfettamente inteso e trasferito sulla scena dal regista Roberto Andò.
Un linguaggio che traduce le schermaglie amorose di questa coppia lacerata e “in attesa di redenzione” attraverso l’intensità di ogni possibile codice espressivo: silenzi, grida, sussurri, pause, sguardi. Partitura d’interpretazioni sofferte e inquiete, che la stampa ha giudicato eccellenti.
«Leggendo The Country, dapprima nella bella traduzione di Alessandra Serra, poi nell’originale inglese – scrive il regista Roberto Andò nelle sue note – ho avuto la conferma di un autore di prima grandezza, col dono di una scrittura magistrale. Nella casa in campagna in cui ha convocato i tre personaggi della sua commedia, Corinne, Richard e Rebecca, Crimp muove il mistero a partire da un incidente che fa da antefatto all’azione. Da qui, passo dopo passo, lo spettatore verrà informato che la coppia è da tempo ostaggio di un altro ospite inquietante. Una storia di menzogne, di persone legate da inesplicabili sottomissioni, da torbide attrazioni sbilanciate, una storia d’amore tra un uomo e una donna in attesa di redenzione».
Lo spettacolo ha nello straordinario cast un punto di forza notevole. Laura Morante è una delle icone del cinema italiano, attrice elegante, intensa, amata da grandi registi come Giuseppe Bertolucci (con cui esordisce nel 1980 in Oggetti smarriti), Bernardo Bertolucci (La tragedia di un uomo ridicolo), Gianni Amelio (I ragazzi di via Panisperna), Gabriele Salvatores (Turné), e negli ultimi anni Gabriele Muccino (Ricordati di me), Pupi Avati (Il nascondiglio e Il figlio più piccolo) e soprattutto emozionante protagonista di Nanni Moretti. Quest’ultimo l’ha diretta negli anni Ottanta in film come Sogni d’Oro e Bianca e poi ne La stanza del figlio, prova che le è valsa il David di Donatello e il Ciack d’oro, riconoscimenti che si aggiungono a molti altri conquistati nel corso di una carriera ricca e versatile (recentemente coronata dalla felice prova registica in Ciliegine).
Ma Laura Morante è anche ottima attrice di teatro, dove ha debuttato giovanissima nel ruolo di Ofelia in Amleto con un mentore del rilievo di Carmelo Bene.
Gigio Alberti è stato apprezzato molto dal pubblico dello Stabile regionale: se al cinema è stato applaudito in molti film di Salvatores e di Bellocchio sul palcoscenico ha lavorato con Paolo Rossi, e al Politeama Rossetti nella passata stagione nel bellissimo Art di Jasmina Reza.
The Country si avvale della regia di Roberto Andò. Accanto a Laura Morante, Gigio Alberti applaudiremo la già citata Stefania Ugomari Di Blas.
Le scene e le luci sono firmate da Gianni Carluccio ed i costumi sono di Agata Cannizzaro.
Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Brunello Cucinelli in collaborazione con Nuovo Teatro.
Lo spettacolo debutta venerdì 6 dicembre alle ore 20.30. Nello stesso orario va in scena sabato 7, mentre la pomeridiana delle 16 sarà programmata domenica 8 dicembre.
I biglietti si possono acquistare presso i consueti punti vendita del Teatro Stabile regionale e attraverso il sito www.ilrossetti.it.
L’ufficio stampa