Il 19 settembre si è concluso il 1° viaggio di Pietro Rosenwirth.
Partito il 13 agosto, questo viaggio è stato ideato per promuovere la lotta alla violenza sottoforma di discriminazione ed il superamento delle barriere architettoniche e, specialmente, mentali.
Pietro Rosenwirth vive attualmente a Trieste, ha 41 anni, umanista, è invalido civile per un grave handicap fisico-motorio.
Dal 1987 ad oggi, come volontario, ha promosso e partecipato ad iniziative per diffondere i valori della non-violenza e della non-discriminazione riconoscendosi nella nuova sensibilità e nelle idee del Movimento Umanista siloista.
La conferenza è cominciata con il ringraziamento rivolto all’appena scomparso Mario Luis Rodríguez Cobos detto Silo, scrittore e filosofo argentino, ideologo del Nuovo Umanesimo, fondatore del Movimento Umanista, ma “Soprattutto un amico, un Maestro ed una Guida che mi ha salvato la vita con i suoi insegnamenti” ha dichiarato Rosenwirth, “Desidero inoltre ringraziare la dott.ssa Serra Licia ed il suo staff alla Terapia del Dolore di via della Pietà che è riuscita a farmi uscire dal tunnel del Dolore che tutto domina e tutto impedisce; la dott.ssa Vecchi Roberta dell’Associazione contro il dolore Giuseppe Mocavero, che mi ha accompagnato in questa risalita, così come hanno fatto la mia famiglia e molti amici carissimi.”.
“Tutte persone che, seppur preoccupate dalla portata di un simile progetto, non solo non hanno cercato di dissuadermi ma mi hanno invece sostenuto, comprendendo il significato profondo che tale Viaggio rappresentava e rappresenta a futuro per me”.
Questo viaggio si è snodato a bordo di uno scooter Suzuki Burgman 150 in solitaria e senza l’ausilio di navigatori-gps o mappe, attraverso la Grecia, parte della Turchia e dell’Italia toccando alcune località come Corfù, Kalambaka, Edessa, Thassos, Istanbul, Ankara, Salonicco, Atene, Monemvasia, Sparta, Olympia, Patrasso, Ancona, Attigliano (TR): 5.937 Km.
Dove è nata l’idea di questa “avventura”?
“Questo Viaggio nasce per portare un altro esempio di come un handicappato messo nelle migliori condizioni possibili con la fornitura dei necessari ausili e l’adeguata assistenza socio-sanitaria,” ha dichiarato Rosenwirth, “possa non solo elevare la propria qualità di vita ma anche dimostrare come si possano superare la violenza, la discriminazione, il dolore e la sofferenza se si scommettesse più spesso sul “Sì!” invece che sul “No!””.
In particolare le sue proposte/richieste sono:
– l’ampliamento ed il libero accesso alle possibilità delle cure farmacologiche ortodosse ed alternative;
-la fornitura di tutti gli ausili necessari per permettere una sempre maggiore e libera espressione nel mondo.
Al suo rientro Rosenwirth ha dichiarato: “Questo viaggio, questa esperienza meravigliosa sarà solo la 1a che, salute permettendo, intendo fare. Infatti intendo proseguire nella strada intrapresa per portare più lontano possibile questo messaggio, un messaggio in primo luogo di speranza e certamente pure un invito a non rassegnarsi di fronte alle difficoltà. Non avere vergogna a chiedere aiuto per vedere rispettati i propri diritti, coinvolgere altri per cercare le migliori soluzioni per costruirsi la miglior qualità della vita possibile. Le Leggi ci sono, spetta a ciascuno di noi handicappati lottare affinché vengano rispettate!“.
Questo viaggio è stato appoggiato dalla Givi – Italia (www.givi.it), dalla Hellenic Lines (www.hellenic.it) e supportato dall’Associazione contro il dolore Giuseppe Mocavero di Trieste (www.associazionemocavero.it).
Il sig. Lobianco, dell’ Associazione contro il dolore Giuseppe Mocavero, ha dichiarato: “I quasi 6.000 km di Pietro sono stati un viaggiare nel viaggio, dove il percorso tra Italia, Grecia, Turchia a bordo del “fidato scooter” sono stati esperienza positiva di Vita di chi ha incontrato e ritemprato se stesso e il rapporto con “gli altri“.. “Gli altri” appunto, che hanno incontrato Pietro nel suo suggestivo itinerario… e che con spontanea semplicità hanno teso una mano quando c’è n’è stata occasione.
Un’esperienza che insegna a vivere la Vita ed a percorrerla senza timore che “qualcosa” ti possa impedire di viverla.”
Il sıto ufficiale è www.rosenwirth.it (tramite il quale è anche possibile effettuare delle donazıoni); regolari aggiornamentı sono stati pubblicati su www.facebook.com/pietro.rosenwirth.
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Dopo aver fatto un 2° viaggio -ed è in preparazione il 3°- è stato creato un sito ad hoc..
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