Ballate in assenza di gravità 🗓

Ballate in assenza di gravità
presentazione libro di Annalisa Perini
mercoledi 9 ottobre alle ore 18
Libreria Librarna
strada per Vienna 31, Opicina
Trieste

Ingresso gratuito

 

 

Ballate in assenza di gravità”, mercoledì 9 ottobre alle 18.00 alla libreria Librarna di Opicina a Trieste, la presentazione del libro di Annalisa Perini, edito da Battello Stampatore, diventa un dialogo aperto, dalla short story al movimento condiviso della creatività.

Mercoledì 9 ottobre alle 18 alla nuova libreria Librarna a Opicina, in Strada per Vienna 31 l’appuntamento è con la presentazione del libro di Annalisa Perini “Ballate in assenza di gravità”, edizioni Battello Stampatore, nell’ambito della manifestazione “Autunno a Opicina, foglie rosse sul Carso vele bianche sul mare” promossa dal Consorzio Centro in Via Insieme a Opicina in coorganizzazione con il Comune di Trieste. L’autrice dialogherà con Loreley Tordi, per una chiacchierata tra una scrittrice e una psicoterapeuta. Tra reciproche suggestioni, partendo dalle “Ballate”, e dalle loro “acrobazie” nel gioco della scrittura, ci si addentrerà nel sogno a occhi aperti della creatività.

Le “Ballate in assenza di gravità” sono 28 storie, brevissime e brevi, che, nella loro fisionomia molto varia, si snodano con punti di vista diversi a confronto, o intrecciati, e svolgimenti e finali inattesi. Sono come sospese e, scrive Elvio Guagnini nella prefazione, con la loro carica a tratti surreale, magica, a tratti con una fisionomia da favola, possono ricordare certi personaggi volanti, danzanti del Marc Chagall della “Passeggiata” o di “Sopra la Città”.

 

Laura Poretti Rizman intervista Annalisa Perini

 

Ho conosciuto Annalisa molti anni fa, mentre studiava all’Università e parallelamente scriveva per il quotidiano Il Piccolo di Trieste. Da allora l’ho sempre vista “sul campo” artistico e culturale.

Annalisa Perini: Non è la prima presentazione delle “Ballate in assenza di gravità” (Battello Stampatore, 2023, 89 pagg, 16 euro), ma per me il libro è sempre anche un progetto più ampio, sia perché nei testi sperimento forme diverse, sconfinamenti tra i generi letterari ecc, e alcuni nascono già anche nell’ottica dell’incontro, della lettura “a voce alta”, e a volte con una forma più “drammaturgica” (l’altra raccolta non a caso si chiamava proprio così, “Potrei avere l’orticaria. Racconti a voce alta”, del 2019, 100 pagg, 12 euro) sia perché mi piace esplorare aspetti, temi e punti di vista differenti, proprio nel dialogo e nello scambio, anche in occasione di presentazioni più “classiche”.
Dopo la presentazione all’antico Caffè San Marco lo scorso autunno con Elvio Guagnini (sua la prefazione di entrambi i libri) e dei reading (il più recente, “Eppure sono rimasti sul vago”, in agosto, con testi dalle due raccolte e inediti, incentrato, anche con ironia e umorismo, sul terreno sdrucciolevole e mai
scontato dell’amore), qui invece dialogherò con la psicoterapeuta Loreley Tordi, e partiremo dal libro, dalla “short story” che caratterizza le “Ballate”, per esplorare in un dialogo aperto concetti come il gioco, la creatività, umorismo, e la “dinamicità” , anche affettiva, emotiva della creatività (non per forza solo artistica), nell’incontro tra l’immaginario di chi scrive e chi legge, e nella capacità di un prodotto creativo di dare vita a “relazioni” ecc.
LPR: L’assenza di gravità è sinonimo di assenza di peso. Forse è proprio questa sensazione di libertà che ti porta a scrivere?
Annalisa Perini: Mi piace raccontare storie, o potrei dire lo scorrere di “esistenze”, fare magari da “cassa di risonanza” a microcosmi, e intrecci, scattare istantanee, anche di punti di vista e di emozioni opposte o complementari. Sicuramente, poi, questa raccolta si snoda in modo molto libero superando le barriere di forma e di genere. Il titolo può essere inteso anche come un’affettuosa esortazione a “danzare” assieme al ritmo delle parole
LPR: Chi sono i personaggi del tuo nuovo libro?
Annalisa Perini: Tanti, anche se in poche righe, e non per forza sono solo persone. Le “ballate” invitano ad andare oltre al loro minimalismo testuale, immergendosi in una relazione con le “microstorie” e chi si muove al loro interno. Il che richiede un soffermarsi che spesso la comunicazione contemporanea invece non concede. Le esigenze di brevità apprese dalla forma contratta della “rete”, sovente, costringono troppo frettolosamente a sorvolare, e a sorvolarsi”, perdendo però le sfumature e il contatto. E generano anche “disguidi semantici”, dal titolo di un racconto, che hanno conseguenze emotive.
LPR: Dalla tua presentazione si evince quanto sia importante per te il connubio tra la scrittura, la lettura e la conseguente messa in scena. Parlaci del tuo rapporto con il teatro.
Annalisa Perini: Il teatro, in generale, è un meraviglioso gioco del “facciamo che io ero”, a suo modo sempre una “performance site specific” perché ogni volta qualcosa cambia. Questo libro, come la raccolta precedente, “Potrei avere l’orticaria”, del 2019, per me è anche un progetto più ampio. Oltre le pagine, molti dei testi nascono anche già nell’ottica della lettura a voce alta, aperta alla condivisione, alcuni anche con una forma dichiaratamente più drammaturgica.
LPR: Una nostra concittadina usava dire Io sono convinta che la scrittura non serva per farsi vedere ma per vedere. La pensi anche tu come Susanna Tamaro?
Annalisa Perini: La scrittura vive di storie, ed è quindi incontro,un piano di ascolto. E’ percepire la realtà, e non solo la propria, con una certa accoglienza e partecipazione. E’ anche sensoriale, “epidermica”. Per me è un po’ come avere con sé, metaforicamente, un foglio e una matita, un registratore, una macchina fotografica, una telecamera, un microscopio, un telescopio, un termometro ambientale e delle emozioni… Ma accarezzando, anche silenziosamente, persone, situazioni, luoghi, animali, cose. E tutto ciò accade soprattutto quando non stai scrivendo. La penna, la tastiera, sono poi lo strumento concreto delle visioni della fantasia.
LPR: Attraverso l’arte si può fare anche psicoterapia. La lettura, l’ascolto o la visione, possono smuovere moltissimi input dentro di noi, migliorando il nostro vivere. Ecco spiegata la scelta del connubio con la psicoterapeuta Loreley Tordi.

Annalisa Perini: Nel nostro dialogo ci immergeremo in un processo di libera associazione, in uno scambio aperto, un po’, sottolinea Loreley Tordi, come avviene in una seduta di psicoterapia, ma nel nostro caso partendo dalle microstorie delle “Ballate” e dalle “risonanze” che, tra scrittura e lettura, possono venire a crearsi. E le esploreremo in un’atmosfera di accogliente libertà.

 

 

Annalisa Perini, laureata in storia, è giornalista pubblicista e autrice di narrativa. Si occupa di sceneggiatura e di scrittura creativa, di genere e biografica. E’ responsabile di progetti e laboratori in ambito educativo e scolastico. Sul versante della short story, nel 2019, con Battello Stampatore, ha pubblicato anche “Potrei avere l’orticaria. Racconti a voce alta”. Loreley Tordi è psicoterapeuta con un’esperienza ventennale nell’ambito del disagio mentale, con il coordinamento di equipe educative. In questa occasione si incontreranno, come accadeva già in adolescenza e proprio nel verde del Carso, per parlare e confrontarsi, creando atmosfere di libertà e riflettendo anche su quanto i prodotti creativi possano creare condivisione, movimento affettivo e risonanze.
Il libro è disponibile in libreria. Info anche su Facebook alla pagina di Potrei avere l’orticaria e su www.battellostampatore.com.
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

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