Al via la seconda edizione del corso di FormAzione “Giovani Cultura e Istituzioni” per aspiranti manager culturali
TRIESTE – Dal Rapporto 2015 di Unioncamere e Fondazione Symbola “Io sono cultura”, reso noto pochi mesi fa, emerge come in Italia l’impresa-cultura abbia ricominciato a creare occupazione, soprattutto tra i più giovani e nelle PMI. Competenze di tipo trasversale e capaci di cogliere la complessità sono necessarie – continua il rapporto- alla comprensione e gestione dei sistemi culturali e creativi, a fare da sfondo a qualsiasi delle sue vecchie e nuove professioni, dalla ricerca alla comunicazione (tradizionale e digitale) ai dirigenti che operano nella pubblica amministrazione, dal manager dell’arte all’esperto in progettazione e gestione dei sistemi turistico-culturali ai vari professionisti che delle pratiche culturali fanno “impresa”. Si muove in questa direzione il Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile, diretto dalla professoressa Gabriella Valera, che organizza in collaborazione con l’Università di Trieste la seconda edizione del corso di FormAzione “Giovani Cultura e Istituzioni”, in programma da mercoledì 9 a venerdì 11 dicembre presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste (Edificio di via Economo-Androna di via Economo) a partire dalle ore 15 di mercoledì.
La tre giorni in programma vedrà in primo piano l’impegno dei docenti e dei giovani studiosi del Centro, che collaborando anche con il Forum Mondiale dei Giovani Diritto di Dialogo (la cui VIII edizione si è svolta nell’ottobre scorso in Aula Magna della scuola superiore di Lingue) si costituisce come polo di riferimento per gli studi e la promozione della cultura giovanile.
Fra i numerosi candidati (studenti, dottorandi, dottori di ricerca, post-doc, giovani professionisti e laureati under 35) che hanno partecipato alla selezione, saranno protagonisti di FormAzione 15 giovani, che affronteranno con paper personali e nel dibattito con docenti e professionisti il tema “Informazione: comunicare la sfera pubblica”. Nel 2014, in una delle Edge Conversations dedicata all’“Informazione”, lo scrittore e giornalista John Brockman, agente letterario dei più quotati autori di libri scientifici, dice: “L’informazione è il fondamento del nostro universo – e della vita stessa”. Spiega la professoressa Valera: “E’ evidente il riferimento al DNA come codice di informazioni: c’è un DNA della vita e del mondo e ci sono codici di informazioni che generano i processi e i cambiamenti; possederli e farsene indagatori significa entrare nello spazio e nel tempo della nuova creazione”. Il potere dell’informazione non è solo legato alla divulgazione delle conoscenze: la sfera pubblica ha un suo codice, secondo cui l’informazione esercita il suo potere e il suo ruolo anche epistemologico. Durante il corso, in un’ottica multidisciplinare e d’interazione, i partecipanti sono chiamati a confrontarsi direttamente su questo tema, utilizzando gli strumenti di analisi provenienti dal mondo della ricerca in modo da confrontare competenze specialistiche e nuove prospettive. Gli interventi in programma si articolano in 4 macrosettori: “Linguaggi e modi dell’interazione pubblica”; “Contenuti: comunicare cosa comunicare come”; “I valori sociali e antropologici della parresìa (e dei suoi omologhi popolari: cosa significa dire ciò che si pensa”); “la Forma della storia”. Il Corso sarà introdotto tra gli altri da un intervento di Enrico Maria Balli (Sissa Medialab) e dei rappresentanti del Gruppo Giovani della Confindustria. Il Corso è l’ultimo degli eventi 2015 programmati all’interno del Progetto per la Cultura Giovanile sostenuto dalla Associazione Poesia e Solidarietà con il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, della Banca di Cividale, di Duemilauno Agenzia Sociale e numerose partnership nazionali e internazionali.