Hanno tutti ragione

Tutto quello che non sopporto ha un nome: così esordisce Tony Pagoda raccontando se stesso attraverso la bravura di Iaia Forte. Il racconto si svolge in una stanza di un camerino prima di salire sul palcoscenico di quello che sarà il suo concerto più famoso e importante di tutta la sua carriera, tenuto a New York al Radio City Music Hall,  di fronte al suo mito Frank Sinatra.

Non sopporto niente e nessuno. Non sopporto neanche me stesso, soprattutto me stesso. Solo una cosa sopporto: la sfumatura.

Lanciando piccoli messaggi che sembrano scivolare come l’olio, il protagonista del romanzo di Paolo Sorrentino, lascia un sapore intenso che produce nostalgia per una verità che sembra accumunare il pensiero di ognuno. La sfumatura non delinea i comportamenti in giusti o sbagliati, ma lascia lo spazio alla comprensione, elemento indispensabile per combattere la solitudine.

Attraverso l’utilizzo di canzone dell’epoca, scopriamo il piacere dell’ascolto di un concerto, ma anche l’atmosfera che immancabilmente si viene a creare con le parole e la sinfonia.

Canta ragazzina
e non fermarti a piangere o a pensare
che tanto tutto passa, anche l’amore
e alla fine resti solo tu…
Non fare come me

Nel sottofondo Mina Mazzini, con la sua inconfondibile voce, ci ricorda che tutto ha una fine, così a poco a poco, il protagonista parlerà della sua.

L’uso continuo di droghe, alcool e vizi vari lo ha consumato, portandolo via dagli affetti più cari ma soprattutto allontandolo da se stesso.

La cocaina in vent’anni mi ha mangiato la memoria. La droga serve a riportarti a te stesso.

Ma quella sera al teatro Radio City Music Hall c’era un pubblico di cui ci si poteva fidare: erano  italo americani,  ammalati di nostalgia, perlopiù napoletani con un corno scacciaiella in tasca.

Lui, alcolizzato, affronta quel momento a capo alto. Il racconto della sua passeggiata verso il palcoscenico e la mimica interpretata ci fa rivivere l”ansia di quest’uomo mentre una musica, in sottofondo racconta di lui e per lui.

Guarda il bambino

 

Guardalo sulla croce

Che porta tutti i miei peccati  
In un’amara agonia  

Racconta di notti che fanno impazzire sempre attraverso l’ascolto della voce di Mina, per poi arrivare al conteggio delle sue canzoni, maggioranza delle quali sono ispirate a Beatrice, il suo unico amore, la sua unica amata, che l’ ha lasciato provocandogli morte e fortuna allo stesso tempo.

 

Incita il pubblico alla partecipazione di un canto napoletano, Abbracciami più forte stringimi ..nun è peccato!…, ma in fondo è una richiesta d’amore quella di Tony. Per lui  che la distrazione è la massima finzione del corpo umano, dimenticarsi dell’altro è un’abitudine, una fuga, un bisogno primario.

La figlia mi dice che le manco ma io penso che è tutta la vita che manco.

La mondanità è una apnea che non permette di spostare la vecchiaia.

La vita è stata troppo o troppo poco.

Perle di semplice saggezza del suo bisogno primario. Un bisogno maschile raccontato da una donna eccezionale non poteva che concludersi con il racconto di un sogno di Tony bambino al sicuro tra le bugie degli adulti che più di tutto ha amato, i suoi genitori.

©LauraPorettiRizman

foto fornita dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
foto fornita dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
“Dal 14 al 16 gennaio ritorna a Trieste Iaia Forte. La versatile attrice canta e recita la storia di Tony Pagoda protagonista del romanzo di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione.  In vesti maschili e nel duplice ruolo di regista e interprete Iaia Forte ha ottenuto entusiastici giudizi dalla critica e dal pubblico. Lo spettacolo è ospite al Teatro Miela  grazie alla sinergia fra il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Teatro Miela/Bonawentura e si inserisce nel cartellone altripercorsi dello Stabile”.
Dopo aver recitato nel film Premio Oscar La GrandeBellezza, Iaia Forte lavora nuovamente con Paolo Sorrentino, interpretando Hanno tutti ragione, adattamento dell’omonimo romanzo in forma teatrale. Lo spettacolo ha conquistato pubblico e critica in Italia e all’estero dove è già andato in scena con successo a New York, Washington, Detroit, Pechino e Shanghai…
Hanno tutti ragione sarà in scena a Trieste, al Teatro Miela giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 gennaio, alle ore 21 nell’ambito del cartellone altripercorsi dello Stabile del Friuli Venezia Giulia che rinnova così la sinergia con il Teatro Miela/Bonawentura.
Il successo nazionale e internazionale dello spettacolo è motivato dal grande talento di Iaia Forte, pluripremiata e versatile attrice italiana (è stata applaudita lo scorso anno al Politeama Rossetti nella Carmen firmata da Mario Martone, attorniata dall’Orchestra di Piazza Vittorio) che in questo spettacolo si assume anche il compito della regia, oltre al ruolo – in vesti maschili – di protagonista, il cantante napoletano Tony Pagoda.
Hanno tutti ragione – ha spiegato – alterna commedia e musical e, tiene a sottolineare, non è una parodia: «Racconto e canto la vita di un personaggio».
Incontriamo Tony Pagoda all’apice del successo nella New York degli anni Cinquanta, mentre aspetta di tenere il concerto più importante della sua carriera: si esibirà al Radio City Music Hall davanti a Frank Sinatra.
«L’idea di mettere in scena il protagonista del romanzo di Paolo Sorrentino mi è venuta per innamoramento» spiega l’attrice e regista. «Avevo letto in pubblico due capitoli del libro in occasione del premio Letterario di Fiesole, e il piacere di incarnare Tony Pagoda e di dare suono alla bellissima lingua del libro è stato tale, che mi ha fatto desiderare di farne uno spettacolo. Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura così oltre i generi che può essere, a mio avviso, incarnato anche da una donna. Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un’anima femminile, una “sperdutezza”, un anelito ad “un’armonia perduta”. E poi, semplicemente, il teatro è, per fortuna, un luogo dove il naturalismo può essere bandito, ed i limiti della realtà espandersi».
«Lo spettacolo – aggiunge – è concepito come un concerto, in cui i pensieri del cantante nascono nell’emozione di esibirsi davanti a Frank Sinatra, al Radio City Music Hall. In una sorta di allucinazione del sentire provocatagli dall’alcool e dalla cocaina, Pagoda, mentre canta, è attraversato da barlumi di memoria, illuminazioni di sé, “struggenze” d’amore, sarcastiche considerazioni partorite tra le note delle canzoni, dove la musica che accompagna la performance dialoga con le parole stesse usate come una partitura».
Il protagonista dunque rivela un’inattesa ricchezza interiore  e la condivide con il pubblico, che assiste al racconto di vorticose ascese, del successo delle affermazioni, de grandi incontri e delle parentesi miserabili che fanno parte della vita di un grande personaggio: nel percorrere la parabola di Tony Pagoda Iaia Forte è accompagnata da Francesca Montanino al pianoforte.
Assieme si addentrano nella scrittura elegante, incisiva, introspettiva, lucida e spietata di Paolo Sorrentino, universalmente famoso per l’Oscar, il Golden Globe, il BAFTA e i Nastri d’Argento e i David di Donatello dei suoi film – La grande bellezza del 2014, ma va anche ricordato il recente Youth – La giovinezza che ha trionfato a Berlino – e che rivela, in questo romanzo precedente, un talento di fine scrittore contemporaneo.
Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino è diretto e interpretato da Iaia Forte. In scena c’è Francesca Montanino al pianoforte. Le canzoni sono di Catalano e Di Capri eseguite da Fabrizio Romano. Gli elementi scenici sono di Marina Schindler e Katia Titolo, il disegno luci è di Paolo Meglio.
La produzione è di Pierfrancesco Pisani e Offrome, in collaborazione con Nidodiragno Produzione e Distribuzione e Infinito srl.
I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line. La biglietteria del Teatro Miela è a disposizione del pubblico a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

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