L’asta delle girandole chiude Boramata 2025 🗓

DOMENICA 15 GIUGNO: L’ASTA DELLE GIRANDOLE CHIUDE BORAMATA
Gran finale solidale della decima edizione. Il ricavato alla Fondazione Monticolo&Foti per l’inclusione sociale

Il vento della solidarietà chiude domani la decima edizione di Boramata con la tradizionale asta delle girandole, in programma alle 10 in Piazza Unità d’Italia. Quest’anno il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Monticolo&Foti ETS, realtà innovativa che dal 2022 promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport e le arti.
L’asta rappresenta il momento più emozionante del weekend: le iconiche girandole multicolori, che per tre giorni hanno danzato al vento in Piazza Unità, trovano nuove case, diventando ambiti souvenir che porteranno un pezzo di bora triestina in tutto il mondo. Ma l’aspetto benefico anche quest’anno assume un significato particolare, sostenendo una realtà che ha fatto dell’inclusione la propria missione.

Una Fondazione che Fa la Differenza
Andrea Monticolo, presidente della Fondazione Monticolo&Foti ETS, esprime la gratitudine per essere stati scelti: “Siamo davvero grati a Boramata per averci dato la possibilità di essere i protagonisti della raccolta fondi di quest’anno. Nella bellissima cornice di Piazza Unità, non si può che avere il cuore contento e partecipare con orgoglio a questa meravigliosa iniziativa”. La Fondazione, nata nel 2022, ha sviluppato un approccio innovativo all’inclusione: “Il nostro è un lavoro molto vario e profondamente radicato nel territorio: in collaborazione con le realtà associative locali, abbiamo sviluppato progetti che spaziano dallo sport, all’ascolto guidato della musica classica, fino alla realizzazione di video promozionali per il turismo della nostra regione — attività tutte pensate e costruite insieme a persone con disabilità, valorizzandone le capacità e il desiderio di esprimersi”. Il presidente Monticolo conclude: “Al tempo stesso accompagniamo le associazioni del territorio in percorsi di mentorship e crescita, offrendo strumenti e occasioni di formazione per rafforzarne il ruolo nelle comunità. Crediamo molto in queste attività: sostenere chi promuove inclusione significa costruire un impatto più ampio e duraturo. La raccolta fondi di Boramata sarà un contributo prezioso per far crescere questi progetti”.

Un Finale Partecipato
La domenica mattina di Boramata è sempre stata caratterizzata da un’atmosfera particolare: le famiglie triestine si ritrovano in piazza, i turisti scoprono questa tradizione unica, i bambini scelgono “la loro” girandola e i genitori partecipano alle offerte con entusiasmo crescente. È il momento in cui la festa si trasforma in gesto concreto di solidarietà. Federico Prandi sottolinea la continuità dell’impegno sociale: “Per ciascun anno di Boramata abbiamo sostenuto un’associazione diversa del territorio. La Fondazione Monticolo&Foti rappresenta perfettamente lo spirito di innovazione e inclusione che vogliamo promuovere”.
Le oltre 300 girandole di quest’edizione record, realizzate da Edilmaster che in dieci anni ha prodotto circa 3.000 esemplari, troveranno così nuove case, contribuendo concretamente ai progetti di una realtà che crede nel potere trasformativo dell’inclusione sociale. Un finale che trasforma il vento in solidarietà, le girandole in speranza, la festa in impegno sociale concreto.

SABATO 14 GIUGNO: YOGA E AQUILONI ACROBATICI PER IL CLOU DI BORAMATA
La decima edizione entra nel vivo con esperienze uniche tra le girandole di Piazza Unità

 

Trieste, 13 giugno 2025 – Il cuore pulsante di Boramata batte domani, sabato 14 giugno, con un programma che unisce tradizione e innovazione nella cornice più suggestiva d’Italia. Piazza Unità d’Italia, trasformata in un giardino di girandole multicolori, ospiterà esperienze uniche che celebrano il dialogo millenario tra Trieste e la sua bora.

La giornata inizia all’alba con un evento inedito: alle ore 8.45 prenderà il via “Yoga & Bora”, la prima sessione di yoga mattutino mai organizzata tra le girandole. Un’esperienza che promette di essere magica, dove il respiro si sincronizza con il vento e il movimento del corpo dialoga con la danza delle sculture cinetiche.

Caterina Crismani di Sati Studio, ideatrice dell’iniziativa, spiega la filosofia del progetto: “C’è un filo invisibile che lega il vento a questa antica disciplina. Entrambi parlano il linguaggio del respiro, della leggerezza, del movimento che libera. La bora ci spinge, lo yoga ci radica. Insieme ci portano lì, dove si respira davvero”.

Aquiloni tra storia e acrobazia

Il programma prosegue con due momenti spettacolari dedicati all’aquilonismo acrobatico. Alle ore 11.00 e alle 16.30, Sara Rizzetto, vicecampionessa europea della disciplina, trasformerà il cielo di Piazza Unità in una tela tridimensionale dove gli aquiloni disegneranno traiettorie impossibili, cavalcando le correnti d’aria con grazia e precisione tecnica.

“Gli aquiloni qui e solo qui a Trieste volano in piazza, tra le persone”, sottolinea Sara Rizzetto. “È un’esperienza unica al mondo: vedere questi strumenti del vento danzare nell’aria mentre i cittadini e i turisti camminano sotto di loro, circondati dalle girandole che ruotano incessantemente”.

L’aquilonismo acrobatico rappresenta l’evoluzione artistica del rapporto con il vento, da forza indomabile diventato partner di danza, complice di performance che uniscono tecnica sportiva e spettacolo puro.

Immersione multisensoriale

Per tutta la giornata, il BoraBox continuerà a offrire l’esperienza immersiva che ha reso famosa Boramata: potenti ventilatori ricreano le sensazioni di una giornata di bora, mentre sugli schermi scorrono i video storici forniti da RAI FVG che testimoniano la forza di questo vento leggendario.

Nel mini studio allestito accanto al BoraBox, proseguiranno le registrazioni live dei podcast “La Bora si Sente”, con Rino Lombardi che dalle 19 alle 20 condurrà una puntata speciale dedicata alla cultura della bora, intervistando i protagonisti della vita culturale triestina.

Il sabato di Boramata rappresenta il momento di massima intensità di questa festa unica, dove gli elementi si fondono in un’esperienza sensoriale totale: il vento che muove le girandole, gli aquiloni che disegnano il cielo, i corpi che si muovono nello yoga, le voci che raccontano storie nei podcast. Un caleidoscopio di esperienze che celebra la creatività infinita che nasce dall’incontro tra uomo e natura.

BORAMATA 2025 PRENDE IL VOLO: VENERDÌ 13 GIUGNO L’INAUGURAZIONE CON I BAMBINI 

Al via la decima edizione della festa del vento di Trieste. Oltre 300 girandole invadono Piazza Unità e Opicina

La magia ha inizio domani. Venerdì 13 giugno alle ore 10, Piazza Unità d’Italia si trasformerà in un caleidoscopio di colori con l’inaugurazione della decima edizione di Boramata, la festa che celebra il rapporto unico tra Trieste e la sua bora.

Protagonisti dell’apertura saranno i bambini della scuola per l’infanzia “Istituto Beata Vergine”, che insieme agli organizzatori daranno vita al “giardino delle girandole” più spettacolare mai visto nel salotto buono della città. Oltre 300 girandole multicolori – un record assoluto per questa manifestazione – inizieranno la loro danza al ritmo del vento giuliano, creando un’installazione artistica che trasformerà la piazza in teatro a cielo aperto.

L’evento si sdoppia immediatamente: dopo l’allestimento in Piazza Unità, le girandole “spunteranno” anche a Opicina, in Piazzale Monte Re, portando la festa del vento sull’altipiano carsico e anticipando quella che sarà la futura espansione del Museo della Bora con la nuova sede di Opicina.

Federico Prandi, ideatore dell’evento, sottolinea l’importanza di questo avvio: “Iniziare con i bambini ha un significato profondo. Sono loro i primi a comprendere istintivamente la poesia del vento, la leggerezza delle girandole che danzano. Con loro inauguriamo dieci anni di crescita di un progetto che ha trasformato l’elemento meteorologico più caratteristico di Trieste in cultura condivisa e le girandole in un vero e proprio simbolo della città del vento”.

Un weekend di scoperte

Già da venerdì i visitatori potranno immergersi nell’esperienza completa di Boramata. Tornerà il celebre BoraBox, l’installazione multisensoriale che dal 2015 permette di “toccare” il vento attraverso potenti ventilatori, perfetta per selfie social che catturano l’essenza della bora triestina. All’interno del gazebo scorreranno anche i video storici del vento giuliano, gentilmente forniti dalla sede regionale RAI FVG, un viaggio nel tempo attraverso le immagini più iconiche della bora che ha plasmato la città.

Dal lato opposto del BoraBox, un mini studio di registrazione produrrà dal vivo i nuovi episodi della serie podcast “La Bora si Sente”, il progetto narrativo nato nel 2021 che racconta aneddoti e storie legate al vento più caratteristico dell’Adriatico.

L’apertura con i bambini non è casuale: rappresenta il passaggio di testimone tra generazioni, la trasmissione di quel legame ancestrale che unisce Trieste al suo vento. Le girandole, realizzate in dieci anni da Edilmaster in circa 3.000 esemplari, sono ormai diventate il simbolo della città, ambiti souvenir che portano un pezzo di bora triestina nelle case di tutto il mondo.

Rino Lombardi, coorganizzatore e ideatore del Museo della Bora, aggiunge: “Vedere le girandole moltiplicarsi tra Piazza Unità e Opicina è l’anticipazione concreta del nostro progetto di espansione. Il vento non conosce confini, e neanche la cultura che nasce intorno ad esso. L’Università del Vento e il Borarium che apriranno a Opicina tra qualche settimana rappresentano il futuro di questo dialogo tra città e natura rappresentano il futuro di questo dialogo tra città e natura”.

Boramata 2025 è promossa da Prandi.com e dal Museo della Bora con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Io Sono FVG, in partnership con Siot Tal e il patrocinio del Comune di Trieste. Un weekend che promette emozioni uniche, dove il vento diventa arte, gioco, cultura e soprattutto magia condivisa.

BORAMATA 2025: TRIESTE CELEBRA DIECI ANNI DI VENTO E MAGIA
Dal 13 al 15 giugno la decima edizione della festa più ventosa della città che trasforma Piazza Unità in un caleidoscopio di colori


A Trieste la Bora non è solo vento: è identità, carattere, spirito ribelle che plasma anime e architetture. È lei, un po’ “mata” e anche per questo molto amata, che rammenta ai triestini i pregi del disordine, dell’incostanza, della follia. Lei che spazza via i pensieri e insegna a non mai farsi abbattere dalle raffiche della vita. Ed è proprio questo vento il protagonista assoluto dal 13 al 15 giugno della decima edizione di Boramata, la festa che trasforma il rapporto ancestrale tra la città e il  suo vento in spettacolo puro, arte partecipata, esperienza collettiva unica al mondo. Oltre 300 girandole multicolori – un record assoluto – invaderanno Piazza Unità d’Italia (ma anche, ed è una novità, Piazzale Monte Re a Opicina), creando un’installazione artistica che danza al ritmo delle raffiche. “Disordinate, come piace al vento”, queste sculture cinetiche trasformeranno il salotto buono della città in un teatro a cielo aperto dove i refoli e le raffiche improvvise di fresco “borin” saranno gli indiscussi protagonisti. Ad aprire la manifestazione, intorno alle 10 del mattino, saranno più di 34 i piccoli e piccolissimi alunni delle classi “Pulcini, Margherite e Arcobaleno” della scuola per l’infanzia Istituto Beata Vergine Trieste, che come giovanissimi scenografi in erba si occuperanno di decorare la piazza con le iconiche girandole di Boramata.

Un progetto in continua evoluzione
Quello che è nato nel 2014 come semplice stand alla Barcolana è diventato oggi un appuntamento iconico del calendario estivo cittadino. Federico Prandi, ideatore dell’evento, racconta: “L’obiettivo di Boramata era accompagnare la crescita del Museo della Bora, dandogli visibilità. Si tratta di un piccolo museo che celebra uno degli elementi più caratteristici di Trieste, il vento. Obiettivo raggiunto, perché il museo è cresciuto grazie all’evento e alle sue iconiche girandole. Adesso è giunto il momento di ripensare Boramata sulla base delle nuove esigenze del museo”. Il successo è tangibile: il Magazzino dei Venti ha già registrato in questi primi sei mesi dell’anno più di 1.400 visitatori (numero notevole considerando che si visita su appuntamento), conquistando l’attenzione anche di testate internazionali come The Guardian. Ma le novità non finiscono qui: il museo si prepara al grande salto con una nuova sede a Opicina, che ospiterà il Borarium – lo spazio digitale dedicato alla bora – e l’Università del Vento, dove il fenomeno verrà raccontato dal punto di vista scientifico e letterario. Rino Lombardi, coorganizzatore di Boramata e ideatore del Museo della Bora, spiega l’evoluzione del progetto: “L’espansione a Opicina rappresenta il coronamento di un sogno iniziato anni fa. Vogliamo creare un luogo dove la bora possa essere raccontata in tutte le sue sfaccettature: dal punto di vista culturale, scientifico, letterario. Il Borarium sarà uno spazio insieme digitale e reale dove tecnologia e tradizione si incontrano, mentre l’Università del Vento offrirà una lettura multidisciplinare di questo fenomeno che definisce l’anima di Trieste”.

Un weekend di emozioni
Quest’anno Boramata si arricchisce di esperienze uniche. Tornerà il celebre BoraBox, l’installazione multisensoriale che dal 2015 permette di giocare con il vento, creando l’esperienza immersiva perfetta per i selfie social, anche grazie a un fondale ad hoc realizzato con un’immagine del fotografo Giovanni Montenero. Accanto alle girandole  in piazza, tra le gente, voleranno ancora una volta anche gli aquiloni acrobatici della vicecampionessa europea Sara Rizzetto.
L’innovazione tecnologica si fonderà con la tradizione: nel gazebo allestito in piazza scorreranno video storici della bora forniti dalla sede Rai FVG, mentre un mini studio di registrazione produrrà dal vivo nuovi episodi della serie podcast “La Bora si Sente, progetto nato nel 2021 in partnership con il  magazine IES Trieste Lifestyle.
Il programma dei podcast live (che diventeranno Vodcast con alcune registrazioni video condivise sui canali social dell’evento e di IES Magazine) prevede tre registrazioni: venerdì alle 11.30 Giovanni Marzini (direttore IES Trieste Lifestyle) porterà la bora nella narrazione dell’esperienze turistiche istituzionali a Trieste, in serata Stefania Boccabianca curerà un podcast “lifestyle,” che avrà tra le protagoniste alcune delle donne che con le loro attività animano la vita triestina, mentre sabato dalle 19 alle 20 Rino Lombardi approfondirà la cultura della bora con alcuni dei protagonisti della vita culturale cittadina. 

Yoga tra le girandole
Novità assoluta di quest’anno è la sessione di yoga mattutino sabato 14 giugno dalle 8.45 alle 9.30, proposta da Sati Studio. Caterina Crismani spiega la filosofia dell’iniziativa: “C’è un filo invisibile che lega il vento a questa antica disciplina. Entrambi parlano il linguaggio del respiro, della leggerezza, del movimento che libera. La bora ci spinge, lo yoga ci radica. Insieme ci portano lì, dove si respira davvero”.

Solidarietà in movimento
La tradizionale asta delle girandole di domenica alle 10.30 quest’anno sosterrà la Fondazione Monticolo&Foti ETS, realtà che promuove l’inclusione sociale attraverso lo sport, inventrice del baskin per atleti con diverse abilità. Andrea Monticolo, presidente della Fondazione, dichiara: “Siamo davvero grati a Boramata per averci dato la possibilità di essere i protagonisti della raccolta fondi di quest’anno. Nella bellissima cornice di Piazza Unità non si può che avere il cuore contento e partecipare con orgoglio a questa meravigliosa iniziativa. La nostra è una realtà nata nel 2022 che sviluppa progetti che spaziano dallo sport all’ascolto della musica classica, fino alla realizzazione di video promozionali turistici – attività tutte pensate e costruite insieme a persone con disabilità, per valorizzarne le capacità”.

Un network di eccellenze
Boramata 2025 è promossa da Prandicom e dal Museo della Bora con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Io Sono FVG, e con il patrocinio del Comune di Trieste. Fondamentale il contributo di Edilmaster, che in dieci anni ha realizzato le basi per più di 3000 girandole colorate, fornite da Luigi Basso Fabbricazione Giocattoli e diventate il simbolo della manifestazione e ambiti souvenir cittadini. La decima edizione è stata realizzata con il contributo di tutti i partner che l’hanno aiutata a crescere: La. SE. Soc Cooperativa Sociale, Tecnomusic partner tecnologico del primo BoraBox. E la Siot TAL, che nel suo essere internazionale supporta l’attività del Museo della Bora, proprio per la sua ricchezza di idee e di cultura senza frontiere.

Da una piazza Unità all’altra…
Dopo Trieste, la magia continuerà: le girandole si trasferiranno dal 5 al 13 luglio a Tarvisio, grazie alla partnership con il Comune della cittadina della Valcanale, portando un pezzo di Bora triestina tra le montagne del Tarvisiano. “La tappa speciale di BoraMata quest’anno a Tarvisio assume un importante significato simbolico, di punto d’incontro tra culture, lingue e popoli diversi” – dichiara il vicesindaco di Tarvisio Serena de Simone –. “Le girandole rappresentano l’energia del vento ma anche il desiderio di leggerezza e di movimento: un invito ad aprirsi all’altro e a lasciarsi trasportare oltre i confini, reali o immaginari”. Vi aspettiamo per vivere insieme questo soffio di bellezza. Dieci anni di vento, colori e emozioni che hanno trasformato un’idea visionaria in una delle manifestazioni più originali e fotografate d’Italia. Perché a Trieste, quando soffia la bora, anche i sogni prendono il volo.

from to
Scheduled Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.