Lo spettacolo che ha debuttato in anteprima nazionale al Teatro Orazio Bobbio, è stato presentato in conferenza stampa come una carellata aperta ad un pubblico vario con la garanzia di un cast stellare accompagnato da un pianoforte che doni tutte le suggestioni. L’assenza di Elio Pandolfi che dovrà subire un piccolo intervento è stata sostituita dalla presenza di Canavacciuolo che sarà anche protagonista a Trieste al diciotto dicembre dello spettacolo Volare dedicato a Domenico Modugno.
Daniela Mazzuccato: L’incontro con l’operetta è stato un amore a prima vista ed ora è divenuto un amore più tenero. Questo spettacolo farà capire al pubblico l’importanza che l’operetta ha avuto nel corso della storia. L’operetta possiede delle musiche molto importanti e sta a noi porgerle al pubblico in maniera garbata. Essa ha passato momenti difficili ed è stata purtroppo maltrattata a lungo, ma ha avuto una grande importanza perchè ha saputo regalare al pubblico, in periodi storici davvero difficili, momenti sereni attraverso la buona musica ed il sorriso.
Max Renè Cosotti: Mi sono avvicinato all’operetta perchè mi sono innamorato di Daniela. La mia prima operetta è stata la danza delle libellule. Siamo diventati triestini da poco e ne siamo felici perchè Trieste è l’unica città di teatro che ha saputo mettere insieme la grande musica con i grandi artisti, all’ironia dell’operetta. Noi promuoviamo l’operetta per dire al pubblico quanto sia importante ma soprattutto per invogliare i giovani a non abbandonarla, proseguendo in questa direzione.
Marco Scolastra: Posso dire di essermi specializzato in questo tipo di spettacolo, ma non soltanto. Il mio sodalizio artistico inizia con Elio Pandolfi con il quale vanto anche una bellissima amicizia. Molti sono gli spettacoli d’operetta ai quali ho partecipato, ma il mio più grande privilegio è stato quello di accompagnare la Raina Kabaivanska.
Lo spettacolo mantiene le promesse ed attraverso la magia del pianoforte ci porta in un percorso che si snoda nel tempo. Un narratore legge il percorso della storia e spesso ci fa comprendere che nulla è cambiato. Ora come allora viviamo in tempi bui dai quali potremmo rifuggire anche grazie all’operetta.
Uno scorrere di musiche note che dal ronzio del volo delle mosche mirabilmente interpretato dalla coppia Mazzuccato Cosotti, ci accompagna tra campanelli, duchesse, cincillà, ballerine e parigine, con un sorriso dolce che si scioglie sempre nell’ascolto del famosissimo Deh, è vero che tu m’ami.
Riproduzione riservata©Laura Poretti Rizman
Songspiel di Gianni Gori e Alessandro Gilleri
con Gennaro Cannavacciuolo
Daniela Mazzucato
Max René Cosotti
Andrea Binetti
pianista Marco Scolastra
costumi Manuela Peressutti
regia di Alessandro Gilleri
produzione Golden Show