Prosegue Let’s Play 🗓

Prosegue LET’S PLAY, UNA RASSEGNA TEATRALE ESTIVA NEL
FRESCO GIARDINO DEL MUSEO SARTORIO, CHE PER LA PRIMA VOLTA VEDE COLLABORARE IL TEATRO LA CONTRADA DI TRIESTE, BONAWENTURA/TEATRO MIELA E IL TEATRO STABILE SLOVENO

domenica 11 luglio,  ore 21.00 domenica in doppia replica anche alle ore 19 e, andrà in scena la coproduzione che vede tutti e tre i teatri coinvolti dal titolo evocativo: “Rose di Confine. Voci di un intimo altrove” con Nikla Petruška Panizon, Ilaria Marcuccilli, ed Elke Burul, che ha anche selezionato i testi e cura la regia dello spettacolo. In scena voci di donne da luoghi di frontiera, storie e versi che raccontano in lingue diverse ma uguali, il dramma e la gioia, i sogni e le speranze di un universo condiviso. Delicate come rose di confine. 

Prenotazioni: contrada@contrada.it

Martedì 13 e mercoledì 14 luglio, alle 21.00, sarà la volta della produzione Bonawentura/Teatro Miela Il titolo ce l’ha mio cugino (Seconda dose Summer Tour)” di e con Stefano Dongetti e chitarra e voce di Franco “Toro” Trisciuzzi. Un viaggio strampalato e surreale nei problemi del nostro tempo, visti attraverso la mente di un uomo il cui più grande sogno è salire sull’Himalaya e piantare un cartello con la scritta: ‘Affittasi garage’.  In un’ora o poco più Dongetti fornirà tutte le risposte sbagliate alle tante domande che affollano le nostre menti. Uno spettacolo che parla dei nostri dubbi, dei nostri sogni, ma anche delle nostre paure, come quella di mettere la mano nella la tasca della giacca e precipitarvi dentro. Uno monologo imperdibile, dalle finalità altamente sociali e con dichiarato fine di lucro. 

Prenotazioni: biglietteria@miela.it

Venerdì 16 e sabato 17 luglio, alle 21.00, andrà in scena “D.O.ME 1”, produzione Bonawentura/Teatro Miela. Un concerto elettroacustico su “L’inferno di Dante”, di e con Ivan Zerbinati, a cui gli spettatori assisteranno allo spettacolo collegati tramite cuffie wireless, per un’esperienza immersiva. Una performance che unisce lo studio del verso dantesco a sonorità elettro acustiche. Una struttura di tubi innocenti, microfoni, strumenti costruiti con lamiere elettrosaldate tondini di ferro e corde per basso, un pavimento di pietre amplificato, archetti per violino, effetti digitali, flauti, piccole percussioni e un looper digitale, costruiscono una precisa culla sonora in cui i versi di Dante risuonano: un luogo che diventa casa per il suo mondo allucinato. Questo primo step propone cinque canti de “L’inferno” il V, XII, XXI, XXXIII.

Prenotazioni: biglietteria@miela.it

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