Swan Lake on Ice

foto©Laura Poretti Rizman
foto©Laura Poretti Rizman

Uno spettacolo che ha stupito ed affascinato tutto il pubblico, che all’uscita si dichiarava entusiasta sia per il livello atletico sia per la scenografia incantevole.
Un pubblico che ama il teatro, la danza, la musica e che ha da sempre creato in questa città luoghi dove sono sorte scuole di pattinaggio seppur a rotelle prestigiose,  sia per aver aiutato a crescere campioni di esibizioni singole, sia di coppia che di squadra.
Un palcoscenico che ospitava una vasca contenente quattordici tonnellate di ghiaccio, ha reso omaggio al vero senso del Politeama Rossetti, un teatro che in passato ha ospitato più arti e manifestazioni ma che mai aveva presentato uno spettacolare ballo su di una pista ghiacciata.
I pattinatori provenienti da esperienze olimpioniche hanno dato gran prova di bravura esercitando per due ore e mezzo di spettacolo, ininterrotte danze, sollevamenti, trottole e salti in uno spazio davvero ridotto.
Forse questa capacità nel muoversi in così tanti in uno spazio così ridotto rispetto alle piste di pattinaggio è la vera prova che mancava a degli atleti così capaci.
Nell’intervista fatta a loro  nel giorno della presentazione dello spettacolo Vasili Andreev eYulia Ashcheulova  rispettivamente nel ruolo principale del principe e del cigno bianco, alla domanda postagli nel spiegare la differenza che provano nell’esibirsi ad una gara o in teatro, hanno risposto che a teatro si sentono a casa, perchè per lo loro lo studio del Drama, ovvero la parte teatrale, è parte integrante della loro esibizione.
Non possiamo non ricordare che i più grandi nomi del pattinaggio su ghiaccio in sezione danza, come la coppia  Bestemianova & Bukin, studiavano balletto e recitazione prima di portare le loro esibizioni sulla pista ghiacciata, sia che si trattasse di un’Olimpiade, sia di una gara di minor prestigio.
Una favola che si ripete, quella del cigno bianco e del suo opposto. Una favola che incanta maggiormente, a metà tra il cielo e la terra, in quello che soltanto uno spettacolo che scivola sul ghiaccio, può regalare.

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©Laura Poretti Rizman

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foto fornita da Il Rossetti
foto fornita da Il Rossetti

“Curioso e impegnativo lavoro per lo staff tecnico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: il palcoscenico del Politeama Rossetti sta per essere trasformato in una pista di ghiaccio di 168 metri quadrati, su cui si esibirà la compagnia Imperial Ice Stars, a Trieste in esclusiva per l’Italia da martedì 26 febbraio”

Per l’arrivo della compagnia Imperial Ice Stars con pattinatori-ballerini di fama mondiale, a Trieste in esclusiva nazionale da martedì 26 febbraio, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sta trasformando il palcoscenico del Politeama Rossetti in una grande pista di ghiaccio.
Nella storia del Politeama – che pure ha ospitato gli spettacoli più disparati, dal 1878 ad oggi: dal teatro di prosa alla musica di von Karajan, dalla danza di miti come Rudolf Nurejev e Roberto Bolle all’operetta, ma anche il cinema, il pugilato, i grandi balli cittadini, comizi politici – una simile trasformazione non era ancora avvenuta. E sarà di certo anch’essa parte del sorprendente spettacolo degli Imperial Ice Stars.

Il team tecnico che rende possibili le performance di questa compagnia ha perfezionato la tecnica per la creazione di questa pista di ghiaccio ‘sul palco’ ed usa soltanto 24 ore per realizzarla.

Per lo staff tecnico dello Stabile regionale – condotto dal responsabile Paolo Giovanazzi – comunque è già in corso una fondamentale fase preparatoria: il vasto palcoscenico inclinato del Politeama, viene in queste ore munito di un controdeclivio per risultare perfettamente piano. Solo su questa base la realizzazione del ghiaccio e le successive evoluzioni dei pattinatori saranno possibili.

Il lavoro di composizione della pista invece inizia con la realizzazione della base e dei lati che sono fatti di legno impermeabile e compensato rinforzato. Viene costruito così sul palcoscenico un piano rialzato simile ad un vassoio gigantesco dalle dimensioni 14 m x 12 m. Uno spazio al quale devono comunque “adattarsi” i 20 artisti che per la maggioranza sono abituati a piste internazionali di qualità  olimpica.

Segue la sezione più problematica del lavoro: 15 km di tubazioni vengono fissate all’interno del “vassoio” e collegati ai collettori che sono poi distribuiti attraverso la base del vassoio e fissati. La distribuzione è estremamente importante e deve essere esatta, in caso contrario sezioni della pista non si congeleranno.

Dopo aver completato il lavoro sul palco, i collettori vengono collegati a due grandi frigoriferi fuori dal teatro e si inizia a riempire l’impianto con una miscela di glicole (antigelo) e acqua.

Per velocizzare il processo saranno prima poste 5 tonnellate di granella di ghiaccio, che faranno da base: lo staff dello Stabile ha trovato – per procurarsi tale insolito materiale – la collaborazione del Mercato Ittico all’Ingrosso di Trieste, nella persona del signor Nicola Panarella. Sopra a tale base fredda sarà dunque sparsa la miscela che verrà ghiacciata.

Una volta che questa miscela inizia a circolare nei tubi la temperatura viene abbassata a -15 gradi creando una superficie ghiacciata di 7 cm che pesa 12 tonnellate, poi la temperatura della superficie è costantemente monitorata.

Dopo ogni spettacolo con acqua calda viene sciolto un primo strato di ghiaccio per poterlo ricreare assolutamente liscio: ciò è fondamentale per permettere ai ballerini di esibirsi nelle loro evoluzioni,salti e piroette strepitose.

Il personale tecnico dello Stabile sarà coinvolto fortemente in tutte queste operazioni, e alla fine delle repliche il ghiaccio verrà rotto e eliminato come accade per la pista realizzata durante il periodo natalizio nella zona di Piazza Ponterosso.

“Swan Lake on Ice, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ospita dal 26 febbraio in prima ed esclusiva per l’Italia, un grande balletto sul ghiaccio. Evento internazionale diretto e coreografato da Tony Mercer e interpretato dalla straordinaria compagnia di atleti-ballerini di Imperial Ice Stars. Accurato allestimento con oltre 100 cambi di costumi e splendide coreografie sulle musiche di Ciajkovskij. Il Politeama Rossetti trasformato – per la prima volta nella sua storia – in una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio”.

foto fornita da Il Rossetti
foto fornita da Il Rossetti

Non il caso, ma la volontà del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia di affiancare al suo importante impegno nella produzione di spettacoli di prosa, una politica rilevante di scambio e confronto con l’estero ha portato a Trieste, negli ultimi anni, momenti di grande spettacolo internazionale, come Swan Lake e Nutckraker di Matthew Bourne, Cats, Chess…

A questa collana di eventi appartiene senz’altro Swan Lake on Ice, che dal 26 febbraio al 3 marzo  offrirà agli spettatori uno spettacolo quantomai originale e insolito. Uno spettacolo che unisce armoniosamente il fascino eterno del capolavoro di Ciajkovskij, alla poesia della danza di grande tradizione, e alla straordinarietà di uno spettacolo sul ghiaccio, eseguito da atleti-danzatori di elevato livello.
Qui il segreto del successo di questo show, che orgogliosamente si differenzia dal kitsch degli “Ice Gala” e rivendica a ragione una propria natura di elegante balletto sul ghiaccio.

Il lavoro della compagnia “The Imperial Ice Stars” ha successo ed eco in tutto il mondo. Non è facile “infiammare” il pubblico competente e “viziato” della Royal Albert Hall… eppure a Trieste il gruppo arriva reduce da una serie di sold out nella sala londinese. Dal 2006, anno della creazione ad opera del direttore artistico, regista e coreografo Tony Mercer, gli artisti di “The Imperial Ice Stars” raccolgono il tributo più entusiasta dalla critica e dal pubblico, con un repertorio che oltre al Lago dei Cigni comprende altri grandi balletti del repertorio, come Cenerentola e Schiaccianoci.

L’arrivo di Swan Lake on Ice a Trieste non passerà inosservato: innanzitutto perché farà vivere al Politeama Rossetti – che nella sua storia già ha ospitato gli spettacoli più disparati, compresi pugilato, grandi balli cittadini e cinema – un’avventura inedita: quella di trasformarsi in una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Ma ben altro rende Swan Lake on Ice un appuntamento imperdibile: l’allestimento vanta infatti una cura meticolosa e prevede un sontuoso impianto scenico (di Eamon d’Arcy), che permette molti mutamenti e sorprese. Molto d’effetto è poi il lavoro del light designer Gavan Swift, che riesce a ricreare le nebbiose atmosfere del lago, a illuminare festosamente il salone da ballo del Principe e a seguire tutte le incredibili evoluzioni del cast.
Meritano infine una nota i costumi di Albina Gabueva, che sono realizzati tenendo conto della tradizione russa del Bolshoj, s’ispirano all’epoca dei Romanov e si succedono in gran sfarzo in oltre 100 cambi.

E più d’ogni cosa, sono la forza delle coreografie di Tony Mercer e soprattutto le interpretazioni dei danzatori a fare la differenza, a regalare anima e palpito alle eterne figure del Principe Sigfrido e della bella Odette, tormentata dall’incantesimo che di giorno la trasforma in un immacolato cigno.

La passione pericolosa di Odile, la purezza di Odette, l’amore per il giovane Principe in cerca di una degna sposa, che sarà sua nonostante i sortilegi del mago, necessitano dell’anima di un corpo di ballo affiatato, della perizia di ottimi solisti, delle idee di un regista colto e fantasioso. Swan Lake on Ice possiede tutto questo, come dimostra il ricco carnet di premi internazionali di teatro che ha ricevuto (sebbene teatralmente rappresenti un modello piuttosto inconsueto). Merito di Mercer che pretende per il suo cast pattinatori eccellenti (ma non inclini a vacui acrobatismi) che siano contemporaneamente intensi ed espressivi danzatori.
I suoi consulenti creativi sono atleti olimpionici (uno fra tutti Evgeny Platov, che lo ha affiancato nel lavoro coreografico e che – gli appassionati lo ricorderanno nel 1994 e nel ‘98 al fianco della splendida Oxsana Grishuk – è stato l’unico uomo a vincere due meritatissime medaglie d’oro nella danza sul ghiaccio) capaci di armonizzare nella danza, secondo un disegno di necessità e bellezza, le potenzialità atletiche degli eccellenti danzatori, inserendo tripli flip e doppi axel da brivido, che però potranno essere letti come elementi di un linguaggio coreografico elegante.

Swan Lake on Ice è uno spettacolo diretto e coreografato da Tony Mercer.
Le musiche sono quelle originali di P.I. Ciajkovskij, gli arrangiamenti di Tim A. Duncan, i costumi di Albina Gabueva, le luci di Harry Tabner sul disegno originale di Gavan Swift, le scene infine sono firmate da Eamon d’Arcy.
Lo spettacolo è prodotto da James Cundall e Tony Mercer – Lunchbox Theatrical Productions.

Lo spettacolo è interpretato dalla compagnia Imperial Ice Stars, composta da Vasili Andreev, Yulia Ashcheulova, Maksim Beliakov, Bogdan Berezenko, Anastasia Ignatyeva, Ekaterina Ivleva, Volodymyr Khodakivskyy, Fiona Kirk, Yahor Maistrou, Konstantin Medovikov, Artur Minchuk, Maria Mukhortova, Svetlana Nalimova, Iuliia Odintcova, Jurijs Salmanovs, Alina Saprykina, Olga Sharutenko, Tatiana Smirnova, Danil Tataurov, Olga Tataurova, Oleg Tazetdinov, Vadim Yarkov, Aleksei Vasilev, Svitlana Pylypenko, Anna Silaeva.

Swan Lake on Ice – in abbonamento Danza e Musical – va in scena da martedì 26 febbraio a domenica 3 marzo: tutti i giorni fino al 2 marzo le recite saranno serali, con inizio alle 20.30. Venerdì 1 marzo inoltre ci sarà una replica alle ore 17 e sabato 2 marzo una alle ore 16 e domenica 3 è in programma una mattinée alle ore 11.

Informazioni e biglietti per lo spettacolo sono disponibili presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare anche il centralino del Teatro allo 040.3593511.

La Stagione 2012-2013 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trieste.

L’ufficio stampa

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