PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA CON IL SUO NUOVO ALBUM “THE ROAD TO ITACA” L’INNOVATORE ISRAELIANO DEL PIANO JAZZ SHAI MAESTRO CON IL SUO TRIO SUL PALCO DELLO ZANCANARO PER “SACILE IL VOLO DEL JAZZ 2013”. E A CHIUDERE LA RASSEGNA I GIOVANI TALENTI LOCALI DELLA FLIGHT BIG BAND.
Sacile (PN) – Sarà un weekend interamente dedicato al jazz a chiudere la nona edizione della rassegna Sacile Il Volo del Jazz. Sabato 14 dicembre alle 21 sul palco dello Zancanaro salirà il pianista israeliano Shai Maestro con il suo trio, per presentare, per la prima volta in Italia, il suo ultimo disco, “The road to Itaca”.
Shai Maestro è sicuramente uno dei giovani protagonisti più interessanti del panorama jazzistico contemporaneo: il suo nome fa parte del circuito di jazzisti di origini israeliane che stanno scrivendo una nuova pagina del jazz newyorkese.
Nella sua musica c’è una chiara impronta classica, ma allo stesso tempo il pianista è in grado di rimanere ben radicato nel jazz, che studia dall’età di otto anni, grazie ad una strepitosa vena improvvisativa. Suona con un approccio classico/melodico che può far ricordare grandi pianisti moderni, come Esbjorn Svensson o Brad Mehldau, ma nella sua musica il retaggio del jazz piano trio si fonde con i ritmi e le armonie post boppistiche e moderne, tra lasciti di antiche melodie sefardite, sviluppi modali e percorsi ritmici sorprendenti. Il pianista venticinquenne, che per sei anni ha fatto parte stabilmente dei trio di Avishai Cohen, in “The road to Itaca” è affiancato nuovamente dal bassista peruviano Jorge Roeder e dal batterista israeliano Ziv Ravitz, una formazione che ha già rivelato tutto il proprio talento nel sensazionale album di debutto Shai Maestro Trio, nel quale il pianista ha messo in mostra, oltre alla straordinaria abilità al piano, anche le notevoli doti di compositore.
Racconta Shai Maestro: “The Road to Ithaca, il titolo del mio nuovo album uscito in Italia a fine ottobre 2013, si riferisce a una poesia di Constantin P. Cavafy, un autore greco che è stato ispirato dall’epica omerica. Dopo la guerra di Troia, Ulisse torna a Itaca e salva la moglie Penelope e suo figlio Telemaco dai pretendenti. Durante il suo viaggio vede più volte Itaca dal ponte della sua nave, ma ogni volta, mentre si avvicinava ad essa, Itaca scompare. Cavafy sembra consigliare a Ulisse di considerare il viaggio verso Itaca come un percorso molto più lungo e introspettivo, non come un premio ma come il raggiungimento della meta intesa come scoperta di se stessi. Mio padre mi ha consegnato questa poesia a 19 anni, prima di partire per il mio primo tour. Era il suo modo per dirmi che la vita è un lungo viaggio e che la vera ricchezza sta nel viaggio stesso. Questo concetto è diventato parte di ciò che sono”.
Da allora Shai Maestro ha già percorso una lunga strada, e nel suo secondo album come band leader si conferma un grande protagonista del jazz moderno, come sono stati gli E.S.T. o Brad Mehldau. Come i suoi predecessori, Shai Maestro compone i suoi temi e preferisce “l’ignoto alla ripetizione di motivi noti”. In questa nuova registrazione, la sua musica spazia tra l’immediatezza del pop, la libertà del jazz e un’esposizione lirica ordinata, ereditata dal suo apprendimento della musica classica fin dall’età di cinque anni. “La semplicità è probabilmente la cosa più difficile da raggiungere – commenta – . Quello che mi piace di più è trovare una frase chiara, una linea melodica: questa è la cosa più immediata cui mi relaziono. A volte è difficile amare i temi musicali fortemente complessi ma privi di una linea melodica. Il respiro è fondamentale.”
Dal 2010 Ziv Ravitz e Jorge Roeder condividono con Shai Maestro una complicità che non è soltanto estetica. “Si può fare della buona musica con persone che non sono necessariamente amici, ma quando i compagni del tuo progetto condividono con te una certa filosofia di vita e una vera amicizia, allora si esprime una grande forza che va oltre ogni lettura. Ed è questa la particolarità del nostro trio”, spiega Maestro.
La musica di Shai Maestro Trio è una danza di movimento permanente, che lui racconta così: “Mi piace creare un tema, collocarlo, lavorare su di esso e poi romperlo per ricostruirlo in seguito con una nuova forma”.
In “The Road to Ithaca”, pianoforte basso e batteria si rispondono a vicenda, si muovono in un gioco continuo, una vera e propria risacca che genera nuove fasi. Come il movimento delle onde, sempre più intenso e profondo.
La modernità e il metodo di scrittura ed espressione musicale sono le qualità che spiegano l’ascesa del trio, scoperto dal pubblico nel 2006, quando Shai Maestro rappresentava la colonna portante dell’ensemble di Avishai Cohen. «Ero giovane, non ancora ventenne, e Avishai era il mio personale “Berklee College”. Siamo stati in tour per cinque anni intensi, in cui ho imparato molto. Con il tempo sono diventato sempre più consapevole di come potevo fondere i suoni dalla mia infanzia nella musica che stavo creando ed esprimerli personalmente.”
Maestro, nato e cresciuto in Israele, spiega: “Israele è un paese molto giovane, un paese di immigrati, pluralista. Non c’è uno stile specifico per etichettare la nostra identità musicale, come può essere ad esempio la salsa per i cubani. La nostra cultura musicale, in particolare tutte le canzoni con cui siamo cresciuti, proviene da molti luoghi diversi: Europa centrale, Europa orientale, Africa, Medio Oriente, anche il Sud America … Inoltre, ogni persona è significativamente diversa da qualsiasi altra persona al mondo, un universo unico. Il Jazz è un mezzo che ci permette di modellare la nostra lingua dalla nostra esperienza e le nostre fonti. Per creare un suono che è personale, che riflette l’individualità del musicista “
Un’identità, la sua, composita, con discendenze bosniache, rumene, polacche e bulgare, modellata dal trasferimento a New York City nel dicembre 2009. Il percorso di Shai Maestro, come per Ulisse, è un viaggio a lunga distanza percorso in tempi rapidi, marcato dal desiderio di affrontare dei rischi. «Di recente ho letto un’intervista di Keith Jarrett, che mi ha fortemente impressionato. Ha parlato del suo concetto di rischio. Mentre suoni, ti addentri in innumerevoli incroci e svincoli e succede in ogni istante, in ogni secondo. Uno dei crocevia più comuni è la scelta tra prendere la strada sicura – per entrare nella tua area protetta – o affrontare il rischio e correre nell’ignoto. Come improvvisatore hai bisogno di prendere queste decisioni molto rapidamente”.
I biglietti per il concerto si possono acquistare in prevendita su Viva Ticket o a Sacile (Music Box) o a Pordenone (Musica Telli) o prenotare su controtempo.org.
A chiudere Il Volo del Jazz sarà, domenica 15 dicembre alle 18, il progetto Flight Big Band, che nasce dalla volontà di coinvolgere tutte le realtà scolastiche musicali che propongono un’attività permanente e continuativa nel territorio di Sacile, della Provincia e del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione dei due conservatori regionali, il Tomadini e il Tartini. L’obiettivo è quello di dare visibilità, sullo stesso palco che ha ospitato i big della rassegna Il Volo del Jazz, all’esibizione di giovani musicisti, affiancati da artisti di chiara fama, che qualifichino lo spettacolo e diano lustro al lavoro dei giovani promettenti. In quest’edizione de Il Volo del Jazz ad affiancare i giovani talenti ci saranno Barbara Casini, una delle più importanti cantanti jazz italiane, ed il noto pianista Bruno Cesselli. Per l’occasione saranno eseguite musiche dal repertorio swing a quello brasiliano. Il progetto è alla sua seconda edizione ed è sostenuto principalmente dal Rotary Club Sacile.
YOU JAZZ – PERFORMANCE DI FUMETTO DAL VIVO
Prima di ogni concerto de “Sacile. Il Volo del Jazz” gli spettatori in sala potranno assistere per alcuni minuti a un’esecuzione che mescola ironia, fumetto e jazz: live sul grande schermo dalla matita di Marco Tonus, cartoonist satirico, prenderanno forma personaggi e situazioni che introdurranno tutte le serate.
Unica nel suo genere per vivacità di colori musicali, Sacile. Il Volo del Jazz è resa possibile, in uno dei momenti più difficili per la cultura in Italia, grazie alla collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone e della Città di Sacile, e a una cordata di sponsor privati: Rdz Sacile, Brieda Cabin di Pordenone, Farmacia Romor di Sacile, Friuladria Credit Agricole, Balsamini impianti. Si ringraziano inoltre i signori Sergio Collodetto, Giovanni Pasini e Enzo Steffan. La manifestazione si avvale della media partnership di Rai Radio 3, che ne trasmetterà alcuni concerti, e di Pordenone with Love.
Il volo del jazz è parte del marchio JAZZFVG, che riunisce alcune delle maggiori realtà organizzative e produttive del jazz della nostra Regione.
Per Info:
Circolo Culturale Controtempo
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