In novembre si è tenuto a Lisbona un vertice della NATO, a cui sono stati invitati i rappresentanti di vari governi e il Segretario Generale dell’ONU.
Non c’è niente in questo vertice che MSG [Mondo Senza Guerre] possa appoggiare. Il nuovo documento strategico è un disastro. Il tentativo di coinvolgere la Russia nel sistema di difesa missilistica ignora la volontà dei cittadini europei. Il ritiro dall’Afghanistan entro il 2014 non porterà alla pace e alla stabilità, mentre il paese è devastato dalla povertà e costretto a spese militari e al mantenimento di un esercito che non si può permettere. Insomma, un disastro completo.
Ad essere sinceri non nutrivamo grandi speranze. È come se gli autori del documento strategico vivessero in un mondo dove hanno il diritto divino di controllare qualsiasi cosa – la gente, le risorse naturali e l’economia. Nella loro visione, le armi nucleari vanno bene, finché ne possiedono abbastanza da distruggere chiunque e nessun altro può costruirle. Credono di avere il diritto di dominare lo spazio e di intervenire in qualsiasi punto del pianeta in cui i loro “interessi” sono minacciati.
È una visione che perpetua l’idea secondo cui il consumo dell’energia e delle risorse naturali può crescere senza trovare fonti alternative, giacché fino a quando saranno più armati degli altri potranno impadronirsi delle risorse in ogni parte del mondo.
Secondo questa visione solo la NATO può garantire pace e stabilità nel mondo e i cittadini dei paesi NATO possono dormire sonni tranquilli nei loro letti. È una visione che ignora totalmente la crisi economica che il pianeta sta affrontando.
Pur affermando che la NATO è impegnata per un mondo libero dalle armi nucleari, i paesi che ne fanno parte votano contro il disarmo all’interno dell’ONU e con 3 potenze nucleari tra di loro fanno tutto il possibile per impedire qualsiasi progresso verso una Convenzione sulle Armi Nucleari, che rappresenta un passo essenziale sulla via del disarmo.
Si afferma che la NATO deve continuare a muoversi malgrado la proliferazione, ignorando il contributo ad essa fornito dai paesi NATO che vendono armi e tecnologia nucleare.
Si sostiene che la NATO abbia un effetto deterrente contro il terrorismo; quando hanno subito i terribili attacchi terroristici, però, gli abitanti di New York, Madrid e Londra ne facevano già parte. La NATO ha forse impedito la devastazione delle Torri Gemelle, della stazione di Atocha e della metropolitana di Londra?
Secondo questa visione, la NATO non fa parte del problema del terrorismo, ma può salvarci da esso. La crisi economica è irrilevante e le spese per la difesa sfuggono ai tagli e alla politica di austerità portati avanti nei paesi membri.
Invece di imparare dall’Afghanistan e dai Balcani che l’intervento militare è sempre un disastro e causa la morte di migliaia di persone, sono convinti che l’approccio militare sia sempre parte della soluzione.
Tutto questo fa parte di un mondo vecchio e violento e di una mentalità vecchia e violenta.
Come organizzazione che non si oppone solo alla guerra, ma anche a ogni tipo di violenza, il nostro compito è quello di indicare un nuovo orizzonte che si sta avvicinando, basato sulla nonviolenza e il dialogo e di denunciare tutte le scelte e le politiche che cercano di rallentare o impedire questo cambiamento. Le decisioni della NATO sono tra queste.
Rafforzeremo quindi il nostro impegno per mostrare ai popoli del mondo che la NATO va smantellata, che le spese militari vanno convertite in modo rapido, progressivo e proporzionale in spese non belliche e che il sistema economico globale va convertito verso la produzione e i bisogni della forza lavoro, eliminando la speculazione e il controllo delle banche.