Il sipario del Teatro Stabile Sloveno si apre con Butterflay seduta di fronte ad uno specchio. Dall’altra parte del vetro, una coppia si ama, dando l’idea della creazione di un ricordo del tempo passato. A poco, a poco i riflessi dei ricordi prendono vita ed escono dalla memoria danzando con lei.
Un bimbo cresciuto in fretta sembra avere l’età della madre e ci trasporta da un passato ad un futuro. La scenografia è semplice e zen, arricchita di tele sulle quali a tratti vengono proiettati dei pezzi di vita che deve ancora avvenire. Sono grandi tele triangolari che ci riportano alla memoria un legame molto forte con la terra dei sbandieratori.
I ricordi diventano realtà e la realtà si perde nei ricordi, in questo balletto con la coreografia di Marco Batti.
Butterflay verrà bendata e attraverso questo cecità amerà molti uomini nel ricordo di uno soltanto.
La scuola del balletto di Siena offre degli stage e dei corsi di danza che formano molti ballerini. La compagnia infatti si è presentata con un corpo di ballo molto giovane e atletico.
I costumi erano molto curati, così la scenografia, le luci e la musica.
Interessante l’effetto donato dall’inserimento in scena di una vasca rettangolare non molto grande ma trasparente con dell’acqua che veniva toccata in modo da creare un movimento.
In questa piccola fonte, le ballerine creavano movimenti affinchè lo spettatore avesse l’immagine di donne che si lavano; le loro mani immerse nell’acqua, producevano schizzi ottenendo bellissimi effetti scenici.
Di grande effetto anche il movimento di una gonna gigantesca, indossata da una ballerina che, piegata su stessa, spariva lasciando spazio alla tela che aveva coperto degli uomini che provocavano un movimento d’onde a ricordo del mare.
Splendide le musiche di Riccardo Joshua Moretti, artista e compositore di grande talento.
Laura Poretti Rizman
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TSS e ERT in collaborazione con Artisti Associati
PROGRAMMA IN ABBONAMENTO BLU
Balletto di Siena
Butterfly
coreografia: Marco Batti
musiche: Riccardo J. Moretti
giovedì 17 marzo, ore 20.30
Giovedì 17 marzo alle 20.30 il Teatro Stabile Sloveno proporrà una serata di danza dagli avvincenti riferimenti operistici. Butterfly del Balletto di Siena è una versione moderna della storia di un amore fatale, reso immortale dal capolavoro operistico di Giacomo Puccini. L’ospitalità in data unica rientra nel programma in abbonamento Blu ed è stata realizzata in partenariato con l’ERT regionale e in collaborazione con Artisti Associati.
Il Balletto di Siena nasce nel 2011 da un’idea di Marco Batti, membro del Consiglio Internazionale della Danza UNESCO, già ballerino per la compagnia Motus e per l’Eglevsky Ballet di New York, artista attivo sia nel campo del balletto classico che della danza contemporanea. È questa anche la sigla della compagnia, che porterà sul palcoscenico triestino la storia della geisha Butterfly, sognatrice, madre e donna piena di una speranza malinconica nel ritorno di una nave che porterà un carico di amore. Drammaturgicamente, Batti esalta l’incredibile caparbietà di Butterfly, donna vittima dei propri sentimenti e del senso di una quasi dovuta sottomissione, accostandola ad elementi scenografici posti a simbolo delle navi. Le musiche sono state firmate dal compositore e direttore Riccardo Joshua Moretti, allievo di Carlo Maria Giulini e autore di musiche per film e documentari. Moretti ha interpretato anche il ruolo di Giacomo Puccini nel film di Paolo Benvenuti Puccini e la fanciulla. La biglietteria del teatro in via Petronio 4 aprirà un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo.