“Un grande privilegio aver lavorato tanto e a lungo con Roberto Herlitzka, un enorme dolore perdere un Maestro di tale statura e un amico inestimabile: il presidente, il direttore e tutto il personale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ricordano con affetto l’eccellente attore”.
Per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è stato un grande privilegio lavorare tanto e a lungo con Roberto Herlitzka, che è stato protagonista di importanti spettacoli di produzione. Ed è adesso un enorme dolore la perdita di un amico e di un Maestro di tale statura.
Eccellente attore, Roberto Herlitzka ha lavorato con i maggiori nomi del cinema e in film importanti, premiato e ammirato dalla critica, ma ha sempre amato profondamente il teatro e costantemente ha calcato i palcoscenici italiani, ottenendo anche qui il plauso del pubblico, prestigiose recensioni, i riconoscimenti più ambiti (come il Premio UBU).
Con Trieste e con lo Stabile del Friuli Venezia Giulia Roberto Herlitzka ha avuto un rapporto molto significativo, prendendo parte costantemente ai maggiori progetti produttivi del Teatro dal 1997 fino al 2015. Moltissimi gli spettacoli memorabili da lui interpretati: fra tutti sicuramente resta nel cuore di chi ha lavorato accanto a lui “La Mostra” di Claudio Magris in cui diretto da Antonio Calenda tratteggiava con il suo intenso spessore poetico e drammatico la figura di Vito Timmel. Una prova indimenticabile, di straordinario rilievo.
Ma per lo Stabile regionale Roberto Herlitzka è stato, fra gli altri, anche un ammirato “Re Lear” nel capolavoro di Shakespeare nel 2004, nel 2007 ha recitato il “De Rerum Natura” di Lucrezio nella sua stessa e bellissima traduzione, e fra il 2013 e il 2015 ha interpretato “Una giovinezza enormemente giovane”, monologo pasoliniano scritto da Gianni Borgna, accolto da standing ovation al debutto al Mittelfest e ad ogni replica del tour che comprendeva anche il Piccolo Teatro di Milano.
Il mondo del teatro perde oggi un Maestro tanto irraggiungibile, quanto schivo, ironico e generoso, che il Presidente Francesco Granbassi, il direttore Paolo Valerio e tutti i dipendenti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ricordano con profonda commozione e gratitudine.