Il secolo di Aldo Bressanutti 🗓

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI VENERDÌ 19 GENNAIO ALLA BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE DI TRIESTE PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO CREATO DALL’ARTISTA PER L’ANNO 2024

Nell’ambito della mostra Il secolo di Aldo Bressanutti, prorogata alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste fino al 15 febbraio in un nuovo allestimento al 1° piano, venerdì 19 gennaio alle 18.30 la curatrice Marianna Accerboni e il figlio dell’artista, Furio, presenteranno il calendario d’arte creato dal pittore per il 2024, che verrà dato in omaggio a tutti i visitatori. Seguirà un vin d’honneur con una degustazione della Tenuta Baroni del Mestri.
Il calendario propone l’ultimo quadro dipinto dall’artista, completato alla fine di settembre del 2023. Esposto anche in mostra, il dipinto rappresenta un interno corredato degli elementi tipici espressi da un pittore centenario che guarda al suo futuro con terrore, per esorcizzare il quale v’inserisce anche un’urna contenente le sue ceneri. Il nuovo allestimento presenta una nuova selezione tematica di opere in buona parte storiche, tra cui un’ampia sequenza di importanti interni mai esposti in Biblioteca. La mostra è corredata da un corposo volume, curato da Furio Bressanutti, che documenta per temi la vastissima produzione dell’artista e la sua evoluzione, e  da un interessante video, realizzato da Katia Bonaventura con la collaborazione di Furio, che racconta il quotidiano del padre attraverso un’intervista a quest’ultimo.
La sezione dedicata agli interni di Cittavecchia documenta i luoghi dove l’artista visse poveramente e in solitudine da bambino e che ora rievoca nei suoi dipinti, testimoniando anche un modo di vivere che non esiste più, come accade per altro anche nelle vedute di esterni di Cittavecchia, che narrano di un mondo scomparso.
Aldo Bressanutti (Latisana, 31 ottobre 1923) inizia a dipingere da giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Ha esposto in importanti e numerose rassegna personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna ecc. Negli ultimi decenni è stato presente con le sue opere in varie città italiane ed estere, da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo. I suoi quadri si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.

DOVE: Biblioteca statale Stelio Crise · Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · Trieste
MOSTRA: 13 ottobre 2023 – 15 febbraio 2024
ORARIO MOSTRA: da lunedì a giovedì 8.30 – 18.30 / venerdì 8.30 – 13.30 / sabato e domenica chiuso
PRESENTAZIONE CALENDARIO: venerdì 19 gennaio ore 18.30
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
INFO: Biblioteca statale Stelio Crise +39 040 307463/ +39 335 6750946

 

Cassa Integrazione, 1971_ 2000 – olio su tavola – cm 50×70.jpg, immagine fornita da Marianna Accerboni

IN CONSIDERAZIONE DEL GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO LA MOSTRA IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI VIENE PROROGATA FINO AL 15 FEBBRAIO 2024 ALLA BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE DI TRIESTE CON UN NUOVO ALLESTIMENTO AL 1° PIANO E UNA NUOVA SELEZIONE DI OPERE

In considerazione del grande consenso di pubblico e di critica, la mostra Il secolo di Aldo Bressanutti – ideata dal figlio dell’artista, Furio, e curata da Marianna Accerboni – viene prorogata alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste fino al 15 febbraio 2024 con un nuovo allestimento al primo piano e una nuova selezione tematica di opere in buona parte storiche, tra cui un’ampia sequenza di importanti interni mai esposti in Biblioteca. Nel nuovo allestimento verrà inserita anche l’edizione 2024 dei calendari artistici del pittore, che sarà offerta in omaggio ai visitatori. L’esposizione è corredata da un corposo volume, curato da Furio Bressanutti, che documenta per temi la vastissima produzione dell’artista e la sua evoluzione, e ospita un interessante video, realizzato in novembre da Katia Bonaventura con la collaborazione di Furio, che racconta il quotidiano del pittore attraverso una sua intervista.PROROGATA FINO AL 29 DICEMBRE 2023 ALLA BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE DI TRIESTE LA MOSTRA IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI CON UNA NOVITÀ: UN VIDEO INEDITO CHE RACCONTA IL QUOTIDIANO DELL’ARTISTA in UNA SUA INTERVISTA

 

 

 

 

 

 

 

 

In considerazione del grande consenso di pubblico e di critica, la mostra Il secolo di Aldo Bressanutti è stata prorogata alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste fino al 29 dicembre 2023.

PRENDE IL VIA IL 13 OTTOBRE ALLA BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE di TRIESTE LA MOSTRA DIFFUSA “IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI” DEDICATA AI CENT’ANNI DEL PITTORE. ALTRE SEDI ESPOSITIVE IL MUNICIPIO DI MONFALCONE E LA GALLERIA TRIBBIO di TRIESTE

S’inaugura venerdì 13 ottobre alle 18.30 alla Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste la prima tappa della mostra diffusa “Il secolo di Aldo Bressanutti”, che trae origine da un’idea di suo figlio Furio, per festeggiare i cent’anni di età del pittore Aldo Bressanutti e i suoi ottant’anni di attività artistica, che tutt’ora prosegue. Realizzata in collaborazione con la Biblioteca statale Stelio Crise e curata dall’arch. Marianna Accerboni, l’esposizione alla Biblioteca propone un’ottantina di opere tra importanti oli di tema surreale e vedute di Cittavecchia, testimoni di una Trieste che non esiste più, e acqueforti sullo stesso tema. Un’ampia sezione della mostra esporrà documenti, foto, cataloghi, calendari e libri illustrati da Bressanutti e varie testimonianze sulla vita e l’opera dell’artista, accanto a piatti in ceramica realizzati in tiratura limitata e numerati. Visitabile fino al 6 dicembre, la rassegna sarà sottolineata da diversi appuntamenti collaterali.
Il 20 ottobre il Comune di Monfalcone renderà omaggio fino al 1 dicembre all’artista, di famiglia triestina, nato per caso a Latisana nel 1923, ma vissuto per molti anni a Monfalcone. Verranno esposti nel Palazzo Municipale fino al 1 dicembre 12 grandi oli raffiguranti le sue caratteristiche vedute d’interni, da quelle degli esordi e della maturità, affastellate di oggetti e di ricordi, a quelle più essenziali realizzate dagli inizi degli anni 2000 in poi.

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA DIFFUSA “IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI”, DEDICATA AI CENT’ANNI DEL PITTORE TRIESTINO, MERCOLEDÌ 25 E MARTEDÌ 31 OTTOBRE 2023 ALLA BIBLIOTECA STATALE STELIO CRISE DI TRIESTE AVRÀ LUOGO UNA VISITA GUIDATA CONDOTTA DALLA CURATRICE MARIANNA ACCERBONI

Mercoledì 25 e martedì 31 ottobre alle ore 18.30 alla Bilblioteca statale Stelio Crise di Trieste, nell’ambito della mostra diffusa “Il secolo di Aldo Bressanutti”la curatrice Marianna Accerboni terrà una visita guidata. Seguirà un brindisi.

Seguiranno due mostre allestite alla Galleria Rettori Tribbio, spazio espositivo di riferimento dell’artista a Trieste: la prima dal 28 ottobre al 10 novembre e la seconda dal 25 novembre all’8 dicembre, in cui verranno esposte, complessivamente, una sessantina di vedute di interni.
L’artista sarà presente a tutte le inaugurazioni, con introduzione critica di Marianna Accerboni.

L’anima surreale e la poetica intimista di Aldo Bressanutti
Voce solista del panorama artistico, – scrive Marianna Accerboni – Bressanutti è capace di coniugare l’indagine del reale con il sogno introverso e metafisico, eppure solare, e la tenerezza del ricordo, celata dietro cenni ludici e ironici. Ogni sua opera è infatti venata di un’ironia più o meno accentuata, che accompagna soprattutto la produzione surreale dell’artista, mentre, nel ritrarre la realtà, il pennello si tinge sovente di una sfumatura poetica, non dichiarata ma latente nel paesaggio, più solerte negli interni spesso autobiografici, che si addolciscono in un originale racconto declinato dal pittore come un apparente divertissement.
Asciutto, in apparenza disincantato, in realtà sensibilissimo, Bressanutti traccia, in particolare nei suoi interni d’infanzia e di vita poverissima, un velo costante d’intimismo, che rimane la sua cifra prima e bene s’intreccia alla semplificazione delle architetture d’interni, da lui raggiunta ed esperita negli anni Novanta. Pur spogliandosi degli eccessi e degli orpelli, rimane tuttavia in questa nuova maniera del pittore la necessità di donare luce, freschezza, nuova vita attraverso il ricordo, ad ambienti in cui la realtà doveva apparire ben più cruda. È come se Bressanutti vi ambientasse e cercasse di raccontare – a noi e a se stesso – una favola a lieto fine, in cui la matrice intimista ben si sposa con la vena surreale, che rende, come nelle fiabe e nei cartoons, tutto possibile al di là e al di fuori, al di sopra appunto, del reale. Come scopersi anni fa – eravamo agli inizi del 2002 – quando l’artista mi fece vedere delle strabilianti opere surreali, che perla loro originalità mi fecero conoscere un Bressanutti inatteso.
Seguì una mostra, dedicata quasi esclusivamente a questa sua linfa espressiva, che riscontrò grande successo. E pensare che queste opere, realizzate prevalentemente tra gli anni Cinquanta e Sessanta da un artista autodidatta, che non conosceva il grande filone della pittura surrealista belga e francese, fu poi abbandonata dall’autore nel timore che l’accusassero di aver copiato.
La mostra lascia molto adito a questo interessantissimo filone della sua inesauribile, sorridente creatività e rappresenta la conferma della grande passione di Bressanutti per il suo lavoro,- conclude Accerboni – che l’ha portato a realizzare un numero vastissimo di oli, disegni, incisioni, tempere, tecniche miste, pitture su ceramica e illustrazioni, qui testimoniate traendo spunto dal quotidiano ma anche dalle profondità più inaccessibili dell’inconscio.

Aldo Bressanutti (Latisana, 31 ottobre 1923) inizia a dipingere da giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Ha esposto in importanti e numerose rassegna personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna ecc. Negli ultimi decenni è stato presente con le sue opere in varie città italiane ed estere, da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo. I suoi quadri si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.
Ha realizzato sei volumi dedicati a Trieste, al Friuli Venezia Giulia, all’Istria e a Muggia (quest’ultimo in collaborazione con Italico Stener) con testi, tra gli altri, di C. Bergamini, L. Lago, L. Padovese, A. Seri e S. Tavano, illustrando tali luoghi con oltre 1500 tra grafiche, disegni e dipinti e fermandone con taglio indelebile ed efficace la memoria. Ha anche dipinto più di 1500 opere a olio.
Nel 1998 la casa editrice Lint di Trieste ha pubblicato una monografia a compendio di cinquant’anni della sua attività artistica.
È autore di numerose copertine di libri di varia cultura, di riviste d’arte e di manifesti. Di particolare interesse appaiono le illustrazioni d’impronta surreale ideate nei primi anni Settanta per le copertine di alcuni volumi di fantascienza e la realizzazione, sempre in stile surrealista, del manifesto per la prima edizione del Festival della Fantascienza, svoltosi a Trieste nel 1972.
Nell’anno accademico 2004/ 2005 Annalisa Ameruoso si è laureata in Lettere Moderne con indirizzo storico-artistico alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste con una tesi intitolata “Profilo di Aldo Bressanutti”, nella quale viene tra l’altro ricostruita la laboriosa genesi di un suo dipinto a olio.

from to
Scheduled Arte e spettacolo Trieste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.